martedì 23 gennaio 2024

“Usa” e getta.


La “storia” è (in) un ciclo, poiché ciclica oppure perché “ciclica”.

Ovvero, se ne' “Il tempo della fine”, di Sigismondo Panvini, il racconto è solo... “finzione scenica”, allora queste scritture sono solo... una perdita di tempo? 

Il discorso verte e “ruota” attorno alla… verità. 

Ciò che proprio non ti vogliono dire, perché non possono farlo, perché altrimenti il mondo intero si solleverebbe. Dunque, verrà anche tale “momento”, in leva. . Nulla verrà disdegnato, ma sempre da lor signori, in quanto che all’occorrenza andranno ben oltre al “Piano B”. E mischiarsi tra la folla, aizzandola nuovamente, paga sempre. Così, in assenza di un vero evento clou, sarà sempre questo “nulla” ad avere la meglio. 

L’esserci è la totalità. 

Qualcosa che “te” manco immagini, poiché è già successo che i continui reset ti hanno portato via, facendoti rimanere qua così nell’AntiSistema, perfettamente. In un modo così particolare che non ti sembra nemmeno. Infatti, è sufficiente osservare ciò che va in onda continuamente e nonostante ciò, “niente”. Certo, perché sei sempre “te” a sopravviverci dentro, prendendo tale “intero” per l’intero. 

Se la storia è la solita, allora è la “solita storia”. 

Come a dire, “uffa, è sempre uguale, cambiano i Governi ma non la sostanza”. Un po’ come il famoso non solo detto, “cambiano i musicisti, ma non la musica”. Non a caso, quanti “bis” hanno suonato intere generazioni di orchestrali da quando certe “arie” famose sono state concepite? In-de-finiti. Durante il consueto “concerto di capodanno”, che cosa viene sempre ri-suonato? Ecco. A Venezia, una certa compilation. A Vienna, un’altra. 

A Venezia, il paventato “italianismo”. A Vienna, il violentato “europeismo”. 

Un “Colpo di Stato” è avvenuto nel “2020”. In tutto il mondo, ch’è… “Paese”. Ogni tanto accade, perché sono sempre loro. Sottodomino. Sempre all’ombra della “grande quercia” eco-dominante che, ovvio, per “te” non esiste anche se c’è. E vedi che quando si de-scrive “te”, vale anche per i sottodomino, perché costoro rientrano nella giurisdizione unica planetaria di stampo, appunto, eco-dominante. 

Per forza di cose, solo un potere così, può ambire a questo:
un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli”.

lunedì 22 gennaio 2024

Campione.


Campionatura.

Dopo “Più sani e più belli”, ora…

“La popolazione è più sana e felice…”. Lo afferma il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi che rivendica con orgoglio la decisione di adottare il provvedimento del limite di 30 Km/h in tutta la città, comprese le sue frazioni

Olbia è stata la prima. Era il 2021. 

Un anno dopo il reset del “2020”, ergoSettimo non è il primo

sono sempre loro, non importa se si tratta di Dx poiché è “Dx”. 

Mentre, il centro è in… comune, con la “Sx”. Ecco il loro punto d’incontro

Sostanza. Ok? Una volta era... alto tradimento.

Dunque, nel 2021 questo tipo ha introdotto il limite dei 30, ovunque (anche nelle frazioni). Proprio in quell’anno, ricorderai, c’erano “problemi” più incisivi rispetto a questa baggianata. Però, Nizzi pensò che per far meglio “sopravvivere” l’essere a massa era d’uopo imporre un altro obbligo “d’altri tempi”. Andare a 30 all’ora

È corrosivo. Non arrivi mai. Non devi avere niente da fare.
Ricordi? Non avrai nulla e sarai felice.

Lo stress aumenta a dismisura, come il nervoso. I 30 vanno bene per la massa di rincoglioniti ch’è sempre più in circolazione. All’asilo “Maria” infatti vanno tutti a “30 all’ora”. Le regole tengono conto dello stato demenziale in cui versa la popolazione? Sì. A quanto pare, è proprio così. 

30 km orari, è per… individui problematici. O piccoli.

Non a caso le “iniezioni” sono state al 91% ovunque. Così, i cocci ora sono in giro, ovunque. Sulle strade costoro mantengono il diritto di “guidare sicuri”, nonostante il problema della strada sono proprio loro. 

“Persone” che guidano già a 30 allora.

Internet delle... Cose.

sabato 20 gennaio 2024

Libertà?


Se ti restringono il mondo, lì dentro potresti sempre sentirti “libero”. 

Non solo Overton. Sostanza: realtà. Ora.

Al mondo: “come va?”. Sembra non esserci nessuno. Se giudicassi “se c’è vita là fuori”, riterrei di non essercene affatto. Eppure, giungono notizie, foto, video, dati, etc. In giro c’è un sacco di gente… 

Sarà vera? Sarà vero? 

O è come in Oblivion? Chi ti parla, via “mezzi tecnologici”, è un essere umano? Calcolando che laggente è oramai “al 91%, umana (ibrida)”, figuriamoci quando usa i vettori, messi a disposizione dalla “modernità”. Si parla tanto di IA. No? Ebbene, sai che quando se ne parla è perché sta entrando in commercio (il parlarne è pubblicità “progresso”), motivo per cui lor signori dispongono già di un prodotto “finito”. 

Inoltre, quando rilasciano una nuova “creazione”, al solito, sono molto più avanti. Infatti, dal “2020” si sono viste molte persone, famose, comportarsi piuttosto stranamente, proprio come se non fossero in sé. Ergo

Quanto, la clonazione è già realtà? 

Quanto la classica colazione, a quanto ap-pare. Sono già tra noi. Chi? Gli alieni? Bè, quelli ormai sono in omaggio. Piuttosto, gli “alieni”: 

i doppi. 

Sì, non solo doppi standard. L’invasione degli ultracorpi. Dopo “soli” 3 anni di mandato “Biden”, è realtà consolidata la manifestazione Lgbtech. Vedi che, perlomeno in “Italia”, prima del “2020” manco si sapeva che fosse(ro). 

Tutto è collegato, nella sostanza. Il classico segno dei tempi.

Verità.