|
Comma 22. |
Ma che “titolo” è?
Bè… riflette ciò che ti dicono
(“impongono” per tacito consenso) i Media, in toto, laddove il grave rischio è
che l’eccezione con-fermi tale “regola”. Un manipolo (pochi) di canagliume
vario, decide per tutto il resto:
ecco eccezione e regola.
O padella, brace;
meglio:
calderone.
Nella “tua” testa, ogni volta che penetra tale
“in-forma-zione” si crea (manutiene) lo status quo che, come corpo strisciante
svincolato persino dalla “fisica”, non ha regole che ti competono, ergo, si
riattua attraverso mente altrui per “te”. Non a caso sei “te” qua
nell’AntiSistema.
Cioè?
Qua (realtà = lavagna unica) AntiSistema (f-orma
versione = scenario affermatosi nell’essere “tempo”, dal momento di “è già
successo” ad “ora”: il momento potenzialmente eterno, proprio come un incanto
dal quale non ti desti mai, anche se presupponi di…, ma “niente”).
La tavola
“arredata” è quello che è (“creazione”? No: I-Ambiente che funziona), ma la
differenza sostanziale consiste nel come viene organizzata e “vissuta la vita (f-orma)” di
conseguenza. Se il “verbo” si riattua attraverso la gerarchia, allora il
relativo (assoluto) vertice sarà “chi per esso”:
l’esse-Re.
L’Io che impera:
il
potere vincolante che per “te” non esiste, anche se c’è.
Con la Terra ch’è
l’essere “superiore” che s’offre a tal guisa: l’offerta consiste nel mettere in
comunione la propria “schiena”, proprio come fa l’elefante, l’ippopotamo, il
rinoceronte, etc. con tutta quella schiera di “vita” che ne popola la dorsale,
superficie, landa, territorio, spazio, opportunità, etc. Laddove, “il primo che
arriva meglio alloggia” e “chi va via perde il posto all’osteria”.
Non proprio
così, per la verità; anche se lo spaccato che si apre è sempre veritiero (tutto
è verità). Il “primo” non necessariamente è il Re del Mondo, perché può essere
stato spazzato via da una “furia” che non ha mai badato a “spese”, a differenza
del “primo”. Un po’ come da modello storico di riferimento:
coltivatore (o
“nativo”) vs razziatore (o “signore, padrone”).
Ecco che... il “primo” perde il
posto all’osteria, a differenza del “proverbio”.
È la in-giustizia.
La
“democrazia” ma anche il “comunismo”. Un po’ tutto, come al solito, qua
nell’AntiSistema. Ad immagine e somiglianza = verità riflessa e comunque sempre
verità. Qualcosa che dipende da Te/“te”, nella misura in cui te ne accorgi
sostanzialmente (auto decodifichi), mentre comunque sia il processo continua, a
prescindere.