lunedì 24 gennaio 2022

Il ciclico Vs l’evoluzione.





Perché qualcuno dovrebbe obbedire a qualcun altro

È da quando ero ragazzino che me lo chiedo. Perché? Perché, altrimenti, sarebbe l’anarchia totale, il “caos” o il cosiddetto Far West? Una società di “senza legge” è una società di “senza Dio”? Quante chiacchiere (“fumo”) hai nella “tua” testa

Ma chi te le ha fatte “capire” tutte queste cose? 

L’abitudine. Uhm: , ad auto sopravvivere qua, nell’AntiSistema. Non c’è nemmeno bisogno di con-vincerti, perché “è già successo” ed allora… tant’è:

ne sei persuaso (pervaso). 

Se non ci credi, rimugina sulla versione del mondo che hai trovato già pronta non appena hai aperto gli occhi per la prima volta: com’era? Com’è, sostanzialmente, quella di “oggi”. Un mondo, una società dove “è già successo” tutto quello che puoi apprendere dal racconto storico, deviato. 

Le rivoluzioni? Sono già accadute. 

Le guerre per l’indipendenza e la “libertà”? Già fatte: sei in ritardo. Ergo, non ti resta che “obbedire”. A chi? All’essere “legge”. In gerarchia. Laddove Tu sei diventato (già) “tu”, così come i Grandi Alberi sono già stati “asfaltati” e quello che rimane sono le… “montagne”: 

i rilievi, l’orografia o, appunto, il sostanziale disegno della gerarchia imp-regnante sulla Terra intera. 

 

venerdì 21 gennaio 2022

In quei giorni…



Ecco: questo è uno di “quei giorni”; un po’ come quando una donna ha il “ciclo”. Nebbia spessa “che serve il coltello”. Aprirsi una via questa mattina è ancora più arduo. Sia dentro che fuori. La coltre è assai fitta. Fa pressoché… male. Oggi è così. Oggi va così. E questo è il Mio diario personale condiviso online:

e chissenefrega, no?”. 

Un momento: per dire “chissenefrega” dovresti almeno essere qua, a leggere. Invece è ben peggio: manco ci sei, qua. Anche se sei sempre qua, così.

Nell’AntiSistema, insomma. 

Nelle menti c’è la stessa nebbia che ingrigisce anche il fuori. L’esterno. Qualcosa che sembra a sé, mentre riflette tutto, sì, ma sostanzialmente. Ergo: 

te ne devi accorgere. Se no: “andrà tutto bene”.

giovedì 20 gennaio 2022

Sé.



Sé… non è, “se (condizionale)”. Ok

Non si tratta con nessuno. Sé è Sé: basta così, anche se qua. 

A “militare” correva voce che mettevano il bromuro nel cibo. Per farti stare “tranquillo”. Vero o “vero” che fosse, era quello che circolava. Allora, perchè la società non dovrebbe essere “trattata” nello stesso modo? 

Dimostrerebbe e spiegherebbe un “sacco di amenità” de noantri.

Si “diceva”, ieri, che ci sarà pure anche chi si nutre del “bene”, oltre a tutto ciò che rientra nei termini del “Voladores”, che si alimenta (e dunque fomenta o educa o coltiva ad hoc la società) del “male”. No? 

Ebbene, lo sai che è sufficiente trovare anche dei “dettagli”, al fine di elevare a potenza, sostanzialmente, l’intera scena-scenografia, essendo tutto ad auto caratteristica frattale espansa. 

C’è chi si nutre del “bene”:
ad esempio, i gatti… 

Quando strusciano per avere le coccole, una strofinata di pelo, un’appassionata “grattatina” sotto al mento, sulla testa, abbassando le orecchie sempre attente e “mormorando” in quel loro tenero modo

Sì: il gatto si nutre (ambisce) anche di questo. 

Mentre, se lo spaventi scappa via a più non posso. Ergo, rifugge il “male” e preferisce il “bene”. Sarà anche il suo bene ma, tant’è… ecco il segnale portante sostanziale “bene, che nutre alcune creature”. 

“Fare…” del bene è qualcosa che “Fa…” bene:
indubbiamente

Ti basti anche aiutare la classica “vecchietta” a portare le borse della spesa, sino a casa. È una soddisfazione, di solito. Magari all’inizio “avevi qualcosa di meglio da fare”, tuttavia, poi… è sempre un successo di endorfine, di interiorità, di auto compiacimento. 

Sei stato utile a qualcuno: bello. 

È anche una terapia, per la verità.