venerdì 21 gennaio 2022

In quei giorni…



Ecco: questo è uno di “quei giorni”; un po’ come quando una donna ha il “ciclo”. Nebbia spessa “che serve il coltello”. Aprirsi una via questa mattina è ancora più arduo. Sia dentro che fuori. La coltre è assai fitta. Fa pressoché… male. Oggi è così. Oggi va così. E questo è il Mio diario personale condiviso online:

e chissenefrega, no?”. 

Un momento: per dire “chissenefrega” dovresti almeno essere qua, a leggere. Invece è ben peggio: manco ci sei, qua. Anche se sei sempre qua, così.

Nell’AntiSistema, insomma. 

Nelle menti c’è la stessa nebbia che ingrigisce anche il fuori. L’esterno. Qualcosa che sembra a sé, mentre riflette tutto, sì, ma sostanzialmente. Ergo: 

te ne devi accorgere. Se no: “andrà tutto bene”.

giovedì 20 gennaio 2022

Sé.



Sé… non è, “se (condizionale)”. Ok

Non si tratta con nessuno. Sé è Sé: basta così, anche se qua. 

A “militare” correva voce che mettevano il bromuro nel cibo. Per farti stare “tranquillo”. Vero o “vero” che fosse, era quello che circolava. Allora, perchè la società non dovrebbe essere “trattata” nello stesso modo? 

Dimostrerebbe e spiegherebbe un “sacco di amenità” de noantri.

Si “diceva”, ieri, che ci sarà pure anche chi si nutre del “bene”, oltre a tutto ciò che rientra nei termini del “Voladores”, che si alimenta (e dunque fomenta o educa o coltiva ad hoc la società) del “male”. No? 

Ebbene, lo sai che è sufficiente trovare anche dei “dettagli”, al fine di elevare a potenza, sostanzialmente, l’intera scena-scenografia, essendo tutto ad auto caratteristica frattale espansa. 

C’è chi si nutre del “bene”:
ad esempio, i gatti… 

Quando strusciano per avere le coccole, una strofinata di pelo, un’appassionata “grattatina” sotto al mento, sulla testa, abbassando le orecchie sempre attente e “mormorando” in quel loro tenero modo

Sì: il gatto si nutre (ambisce) anche di questo. 

Mentre, se lo spaventi scappa via a più non posso. Ergo, rifugge il “male” e preferisce il “bene”. Sarà anche il suo bene ma, tant’è… ecco il segnale portante sostanziale “bene, che nutre alcune creature”. 

“Fare…” del bene è qualcosa che “Fa…” bene:
indubbiamente

Ti basti anche aiutare la classica “vecchietta” a portare le borse della spesa, sino a casa. È una soddisfazione, di solito. Magari all’inizio “avevi qualcosa di meglio da fare”, tuttavia, poi… è sempre un successo di endorfine, di interiorità, di auto compiacimento. 

Sei stato utile a qualcuno: bello. 

È anche una terapia, per la verità. 

mercoledì 19 gennaio 2022

Le impronte.



Giustizia è fatta: sarebbe la frase finale di questa storia. Ma che cos’è davvero la giustizia? Ho sempre pensato che la vita non sia una bilancia, che pesa i torti e le ragioni. Il giusto e l’ingiusto sono territorio del relativo. E noi siamo soltanto puntini dispersi nel nulla, che cercano di capire quale strada prendere. Io ho perso il mio amico, Enrico. E certo: può essere considerato un fallimento. Però continuo a coltivare la speranza che alla fine nulla di ciò che facciamo per gli altri, si disperda completamente come polvere al vento. Che ogni piccolo gesto, ogni frase, ogni pensiero, fatto con amore, lasci un’impronta. Magari piccola ma che sia rintracciabile a lungo. E ora mi chiedo, quante e quali impronte siamo riusciti a lasciare nel corso del nostro cammino. E siamo sicuri di agire sempre in buona fede e con senso di responsabilità? Boh”.

Bruno Palmieri (Gigi Proietti)

Un mito:
il “nostro” Gandalf. 

Vedendolo ancora operare ne’ “Una pallottola nel cuore”, viene da commuoversi, perché… bè: 

con quella voce. 

E con quella sua dinoccolata andatura. Con quella simpatia innata. E con quella trama, poi. : giustizia è fatta (sarebbe la frase finale di questa storia). Ma… i suoi “dubbi” devono essere anche i nostri o, perlomeno, sono anche i Miei.  

Che cos’è davvero la giustizia...? Relatività (relativ3 a...).

Di certo, non quella che amministrano nelle aule della “giustizia”, come puoi perfettamente “vedere”, dal 2020 in poi (e non che prima fosse sostanzialmente diverso perché, semplicemente, questo potere si manteneva un passo dietro, nel backstage; mentre ora è perfettamente on air, teatralmente). 

L’accenno alle “impronte”, poi, è del tutto allineato con il Mio discorso relativo alla frattalità espansa (memoria ambientale o auto caratteristica motivo per cui tutto è verità e la verità è solo una)

Come descritto anche in Prospettiva Vita, seppure attraverso altro tipo di narrazione. Il “Boh” finale, poi, è la ciliegina sulla torta, nonché il momento finale.

Lo ricorderò per sempre, a prescindere da tutto, per la sua voce “prestata” allo Stregone Bianco nonché al famoso “Genio” ed al leggendario “Drago”, nonché ai due simpatici Devon e Cornelius. 

La sua voce è, ancora, magica: a tutto tondo, sferica

Un vero dono per tutti noi.
Più che una pallottola nel cuore, un Proietti(le) nella memoria.