lunedì 10 gennaio 2022

Riprendersi.



La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire…”.

Aldous Huxley

La guerra questa volta è nella “tua” testa. Non fare questo o fai questo è uguale, sostanzialmente, se sempre in gerarchia. Il flusso arriva sempre dal cosiddetto “alto” e non sembra mai avere un vero “nome” o direzione. È certo che non decide mai dal “basso”, ma se ne serve

Ma l’alto dov’è o cos’è? 

Tieni conto che sei come in un pollaio. Hai presente il grado di disparità nel… potere? Ecco. Dunque, oltre che a scoreggiare, qua, che si fa? Niente = decidono sempre altri, ma non lo “capisci” perché nella testa hai, appunto, ben altro. 

La “multa” di 100 euro agli over 50 sarà l’inaugurazione del modello di controllo cinese, basato sul digitale “democratico”. Altro che privacy. Allora; ecco il nuovo punto di presa che mi sento, dopo l’ennesimo “shock”, di dover condividere nel personale diario online SPS:

dopo aver messo da parte anni ed anni di “teoria” AntiSistemica (poiché ho avuto l’impressione di averne evocato la relativa manifestazione reale), ecco che mi ritrovo a doverla reinserire all’interno della faccenda che, nel frattempo, è assai andata “avanti”. 

 

venerdì 7 gennaio 2022

Suicidio assistito.



Via libera del Comitato etico al primo suicidio assistito in Italia. Restano i dubbi su farmaco e modalità da usare:

deciderà il tribunale

24 novembre 2021 Maria Novella De Luca Link

Dunque

già in sé l’espressione “Comitato etico” comporta molti dubbi, come sempre… gerarchici. 

Il popolo è sovrano e dunque decide? Come no. C’è sempre qualcosa o qualcuno che, invece, lo fa al posto “suo”. Come mai? Non è che il popolo viene giudicato non in grado di comprendere e volere e, di conseguenza, si spiega solamente in questo modo (nominando sempre una sorta di “tutore”) il trattamento usuale, qua? 

Il “dubbio” è costante e molto, molto, denso. Trovi

Certo, sono “cose” troppo distanti da “te”, motivo per cui non te ne preoccupi mai, salvo lamentarti sempre a pancia piena = assuefatti in tale oblio o fermo immagine. Hai mai pensato al suicidio? Uhm: a Me, sinceramente, negli ultimi due anni s’è accesa la “spia sul cruscotto”. 

Un lasciarsi andare? Un laissez-faire? Un fallimento?

Bah: credo sia, diversamente, nausea. Voglia di farla finita, si spera, una volta per tutte. 

È un “brutto segnale” da dare? 

Vedi un po’ cosa ti viene in mente. In questo diario online condivido il mio personale pensiero. La pressione mediatico-governativa-sanitaria è talmente grande, costante e coerente… da spingermi al “suicidio assistito”

Sì. Proprio così. Non vorrei, ma...

Quando ti fanno credere di essere “impotente” e di fatto lo auto ricavi giorno dopo giorno, che cos’altro ti resta da… fare? Ergo, il suicidio è assistito in termini di averlo indotto wireless, attraverso questa f-orma di tutto. Non è disperazione. È piuttosto, voglia di farla finita con questa storia, troppo brutta per essere vera, eppure… è vera. No

 

giovedì 6 gennaio 2022