giovedì 6 gennaio 2022

mercoledì 5 gennaio 2022

Le relazioni pericolose.



Quando qualcuno “relaziona” relativamente ad un problema generale, può essere pericoloso per chi gestisce la gerarchia (da cui lo status quo conseguente). 

Allora, l’autentico pericolo consta della “malattia”, oppure della “cura”?

Essendo tutto relativo all’essere punto di sospensione (assoluto), che non è Dio bensì “Dio”, allora va da sé che la differenza la “Fa…” sempre chi decide (non evidentemente per chiunque, qua). La prova

È la gerarchia: il fatto stesso che sei in gerarchia. 

Senza una simile struttura di potere (invito a megafono) non è possibile decidere per tutti, contemporaneamente, mentre l’essere “a Massa” non batte ciglio, poiché la “legge” non lo prevede (e vorrei anche vedere il contrario).

Ecco la “democrazia”, allora.

Ecco il perché. Ed il percome? Bè, affonda nel momento di “è già successo” in poi (compresente). Ergo, “adesso” sei in un ramo parallelo di Te, ovvero “te”; auto mantenuto ben “distante” dalla possibilità di interagire sostanzialmente con la narrazione, essendo questa in costante diretta, mentre “tu” sei coerentemente (con la narrazione di p-arte ad arte) in differita

Ecco la differenza sostanziale di potenziale contemporaneo. 

martedì 4 gennaio 2022

Necessità e sopravvivenza.



Pandemia - invito al confronto

Convegno scientifico a cura del “Coordinamento 15 ottobre”. In diretta da Roma, sala Capranichetta - Hotel Nazionale…

3 gennaio 2022 Link

Di questa prima p-arte del convegno, è notevole l’esposizione del Professor Giovanni Frajese e del Professor Alessandro “Gandalf” Meluzzi, che si consiglia vivamente di nonsolovedere ma “sentire”; fra l’altro, ritornando a respirare aria di normalità, ossia, sapere che non si è soli all’interno della “pazzia” generale che sta andando in onda, ormai, usualmente.

Nel pomeriggio del 3 gennaio 2022 è andata in onda la seconda p-arte del convegno:

Link

Durante la giornata del 4 gennaio 2022 è prevista la seconda giornata di incontri e divulgazione. Bene

DecideRe, or dunque, ha la massima priorità. 

Altro che “necessità e sopravvivenza” o “papaveri e papere”. È tutto artificiale questo “stato” delle cose. Le presunte “persone”, dopo un bombardamento a tappeto che dura ormai da due anni, hanno lasciato sé stesse in cambio di “sé”, sempre a favor di “vento”. E se proprio intendi trovare coerenza, è in questo che non viene mai meno tale polarizzazione dell’essere o totalità: 

qualcosa che può convincere chiunque non lo sia affatto (coerente) sin già da prima. 

Alias, ciò che accade mette in rilievo (gerarchia) quelle caratteristiche già sviluppate anzitempo, nel sempre qua. Per questonon c’è nulla di Me che sono disposto a “cambiare”, con la “buona salute”, con la “bella vita”, con il “buon Dio”

È possibile un mondo basato su concetti portanti che non siano sempre delle “necessità”, tipo lavoro, denaro, energia (gerarchia)?