mercoledì 17 novembre 2021

La fine dell’AntiSistema.



Stiamo vivendo un periodo molto simile ad un setaccio vibrazionale; gli individui si stanno raggruppando in perlomeno due gradi di separazione: 

figurativamente, parte più e meno densa. 

Come se una frequenza particolare riuscisse a procurare questa scissione cellulare. E la cosa pazzesca è che, finalmente, è reale e non “spirituale o teorico-dogmatica”. La stiamo provando sulla pelle, direttamente. Viene alla mente, davvero, una sorta di “Giudizio Universale”, ma piuttosto fisico, anche se trattasi di atteggiamento ovvero di come ci si pone a fronte di tutto questo accadimento. Ecco che, di conseguenza, è “tempo di decidere” una realtà parallela oppure, ancora... scegliere fra, alias, rimanere in questo Metaverso (scenario reale manifesto).

Sciogliere i nodi, o gli snodi, linearizza l’intera questione. 

Sino ad ora, e per dodici anni, SPS_IO ha dimostrato, attraverso un oceano di rilevanze, l’inesistenza dell’AntiSistema che, infatti, non esiste ma c’è; dunque, SPS_IO ha dimostrato la sua in-esistenza = l’esserci sostanziale. 

È stata una incredibile progressione perché da “spirituale”, che era, SPS_IO ha via via trasceso il codice, ovvero quella patina di e-venti che consideri costantemente realtà unica ed inviolabile o a senso unico. Gioco forza, ponendo il Filtro di Semplificazione, è stato possibile ridurre in linearità il non lineare o rivelazione

Cosa significa = avvalendosi dell’auto caratteristica ambientale frattale espansa (che il famoso “ad immagine e somiglianza” certifica biblicamente), è stato possibile giungere alla verità, ossia, che tutto il mondo è nella versione AntiSistemica di sé. Qualcosa che “è già successo” e che di conseguenza ti lascia in braghe di tela, trascinandoti in una costante ed indiffertente... differita e sopravvivendo in luogo di vivere (esistere) sovranamente, come da potenziale contemporaneo.

 

Prospettiva Vita

martedì 16 novembre 2021

Riuscire (1).



È potere

Riuscire è potere. Sì: potere. Non “soldi”. Potere. Ciò che è in Te, in quanto potenziale contemporaneo. Uscire è qualcosa: 

riuscire è di più. 

Esperienza. Memoria. Sostanza

Sappi che “è già successo”. In questo “tutto”, sei in differita rispetto all’essere “già successo”. E, mentre la diretta scorre altrove (Oltre Orizzonte), “tu” sei costantemente in ritardo: previsto e dunque anticipato. Ergo, l’intera situazione cosa ti suggerisce? Che altro se non che, trattasi di una strategia che corrisponde alla verità

Il livello tecnologico raggiunto, ti indica a sua volta che il controllo si muove tra le righe: 

a livello non lineare, vista la portata wireless di dispositivi e quant’altro.

Inoltre, la situazione è gerarchica = sei comandato da remoto. Allora, “cosa” manca al dibattito, qualunque sia? Il chi. Dopo il cosa (la strategia, la gerarchia, etc.), il chi (la ragione fondamentale). 

Ci sei? 

La verità è una: quando “è già successo”, indovina un po’? “È già successo”. Se sembra impossibile risalire al chi, allora prendi spunto dalla situazione procurata dal cosa e da lì risali la corrente e riesci attraverso il “Fare…”, ch’è l’atteggiamento chiave universale capace di rimetterti in sesto a tuttotondo. 

Quando “Fai…”, Sei. 

lunedì 15 novembre 2021

Tecnologia proibita.



Perché ti voglionopungere” (e più volte) così insistentemente? Nonostante ogni “tuo” diritto. Nonostante la “democrazia”. Nonostante la Costituzione. 

Perché

Ti sembra di essere alle prese con un virus assolutamente mortale? Vedi che le persone non escono più di casa, nemmeno per fare la spesa? Durante i lockdown i tabaccai erano aperti. Ti dice niente, a livello sostanziale? Molto probabilmente, no. 

Allora, perché fuggi continuamente alla “domanda”.

Perché ti vogliono “pungere” ad ogni costo? Ogni f-attore in giogo recita una p-arte. Ancora una volta la “propria”. Come il Dr. Ford insegna in Westworld: 

che cos’è questo “tuo” libero pensiero? 

Ricorda sempre, “è già successo”. Cosa? Quello che più temi. Allora, cos’è che più temi? Ecco ciò che “è già successo”

Altrimenti, perché avresti questa grande paura? 

Quand’è che hai paura? Quando maturi una certa consapevolezza. E quando ti succede? Quando hai l’esperienza sufficiente per… tenere in ferma considerazione un fatto, certo, molto pericoloso, che in un certo senso ti rimane dentro, anche qualora dovessi perdere la memoria (reset). 

Ecco cosa significa e a cosa punta (indica) la paura. 

Quando, da piccolo, hai provato a passare la manina sulla fiamma del fornello, attirato dalla luce e da qualcosa di non ben spiegabile, ti sei inesorabilmente scottato e da quel momento in poi hai imparato a ricordare molto bene di “non passare la tua mano sul fuoco”. Ok