martedì 16 novembre 2021

Riuscire (1).



È potere

Riuscire è potere. Sì: potere. Non “soldi”. Potere. Ciò che è in Te, in quanto potenziale contemporaneo. Uscire è qualcosa: 

riuscire è di più. 

Esperienza. Memoria. Sostanza

Sappi che “è già successo”. In questo “tutto”, sei in differita rispetto all’essere “già successo”. E, mentre la diretta scorre altrove (Oltre Orizzonte), “tu” sei costantemente in ritardo: previsto e dunque anticipato. Ergo, l’intera situazione cosa ti suggerisce? Che altro se non che, trattasi di una strategia che corrisponde alla verità

Il livello tecnologico raggiunto, ti indica a sua volta che il controllo si muove tra le righe: 

a livello non lineare, vista la portata wireless di dispositivi e quant’altro.

Inoltre, la situazione è gerarchica = sei comandato da remoto. Allora, “cosa” manca al dibattito, qualunque sia? Il chi. Dopo il cosa (la strategia, la gerarchia, etc.), il chi (la ragione fondamentale). 

Ci sei? 

La verità è una: quando “è già successo”, indovina un po’? “È già successo”. Se sembra impossibile risalire al chi, allora prendi spunto dalla situazione procurata dal cosa e da lì risali la corrente e riesci attraverso il “Fare…”, ch’è l’atteggiamento chiave universale capace di rimetterti in sesto a tuttotondo. 

Quando “Fai…”, Sei. 

lunedì 15 novembre 2021

Tecnologia proibita.



Perché ti voglionopungere” (e più volte) così insistentemente? Nonostante ogni “tuo” diritto. Nonostante la “democrazia”. Nonostante la Costituzione. 

Perché

Ti sembra di essere alle prese con un virus assolutamente mortale? Vedi che le persone non escono più di casa, nemmeno per fare la spesa? Durante i lockdown i tabaccai erano aperti. Ti dice niente, a livello sostanziale? Molto probabilmente, no. 

Allora, perché fuggi continuamente alla “domanda”.

Perché ti vogliono “pungere” ad ogni costo? Ogni f-attore in giogo recita una p-arte. Ancora una volta la “propria”. Come il Dr. Ford insegna in Westworld: 

che cos’è questo “tuo” libero pensiero? 

Ricorda sempre, “è già successo”. Cosa? Quello che più temi. Allora, cos’è che più temi? Ecco ciò che “è già successo”

Altrimenti, perché avresti questa grande paura? 

Quand’è che hai paura? Quando maturi una certa consapevolezza. E quando ti succede? Quando hai l’esperienza sufficiente per… tenere in ferma considerazione un fatto, certo, molto pericoloso, che in un certo senso ti rimane dentro, anche qualora dovessi perdere la memoria (reset). 

Ecco cosa significa e a cosa punta (indica) la paura. 

Quando, da piccolo, hai provato a passare la manina sulla fiamma del fornello, attirato dalla luce e da qualcosa di non ben spiegabile, ti sei inesorabilmente scottato e da quel momento in poi hai imparato a ricordare molto bene di “non passare la tua mano sul fuoco”. Ok

 

venerdì 12 novembre 2021

I più piccoli.



Vaccino Covid bambini: verso il via libera per la fascia 5-11 anni.

In Italia sono circa 4 milioni i potenziali interessati, sì dei pediatri.

Pronte campagne di sensibilizzazione…

8 novembre 2021 Nicola Barone Link

Dove sono i “supereroi”? C’è nessuno?
Ci saranno almeno i genitori?

Ora arrivano gli Eternals. Sì, ma “al cinema”. Mentre fuori impazzano sempre i cattivi. Eppure quasi tutti i “film” finiscono sempre bene, con il “bene” che trionfa. Che visione romantica del mondo. D'altronde hai questa “necessità” di essere sempre rincuorato, perché nella realtà manifesta non va proprio come celebrano nella narrazione, a pagamento, in sala. 

Avrai notato che tutti quei prodotti che - non appena erano sbarcati al botteghino, dietro a feroce campagna mediatica - ti avevano affascinato, avvolto, sedotto, colpito, meravigliato, etc. ora, a distanza di x anni, rivedendoli comodamente a casa, bènon hanno più lo stesso effetto. Sembrano ridicoli. E non è una questione di grandezza dello schermo o di potenza del sistema audio

No. C’è dell’altro. 

È come se dopo un tot perdessero di efficacia. Come con il vaccino. O l'obsolescenza programmata. O la garanzia dell'auto che scade dopo qualche anno. Probabilmente rivedi tutto sotto ad altra luce, oppure è come la “moda” che cambia ad ogni stagione. Ad un certo punto ti ritrovi, infatti, a formulare, “mi sembra una stronzata”. Già

Come hai fatto a scivolarci così dentro, al “tempo” che fu? 

Non provi più alcun brivido e non perché quel “film” lo hai visto e rivisto. SPS_IO te lo ripete ancora: c’è qualcosa di più. Forse, dopo averne decodificato lo schema, dopo averne decodificato la trama, etc. appare una tecnica di doppiaggio che non è così eccelsa. Può darsi. Noti che chi recita lo fa in un’altra lingua e questo spegne l’auto incanto. Infatti, subentra una sensazione di artifizio, di non naturalezza, di abitudine e noia, di accorgerti che è un prodotto ripensato anche per il pubblico “italico”. 

Insomma, ti rendi conto che è qualcosa che ti prende di mira, che ti punta e ti costringe a rimanere seduto, lì, qua, come da desiderio altrui.