Distacco.

C’è un certo “scollamento” tra 1- ciò che creano realmente le decisioni di certi individui e 2- ciò che sembrano, invece, essere e rappresentare. 

È solo in questo modo che la “società” accetta di convivere con certi individui: facendo finta di non “sapere” (anche perchè conviene loro = lo “stile di vita” garantito, significa che la gerarchia rimane sempre perfettamente in auge). 

L’intelligenza in gioco è pari a quella in giogo, essendo potenzialmente identica. Tuttavia, lo schieramento in campo si avvale del “vantaggio” dell’essere in gerarchia, il che permette di mantenere l’essere “a Massa” o nei ranghi e di manutenere lo status quo “come dovrebbe essere” (ed è) nell’Anti-Sistema. 

Allora, “far finta di nulla” è diventata la specialità della casa. “Perché dovrei mettere a repentaglio tutto quello che ho, che mi sono guadagnato e meritato, a caro prezzo?”. 

Già. 

Reazioni diverse.

“Un giorno capiremo chi siamo senza dire niente

e sembrerà normale

immaginare che il mondo scelga di girare

attorno a un altro Sole.

È una casa senza le pareti

da costruire nel tempo, costruire dal niente

come un fiore fino alle radici…

Com'era il mondo prima di te?...”.

Il mondo prima di te - Annalisa

Già: com'era il mondo prima di… “te”? 

Quando eri (in) te. Chi lo sa. Non ricordando direttamente, chi può avere ragione. Forse gli “storici”? Forse gli “esperti”? Forse la versione “ufficiale” della storia? Allora hanno ragione tutti e nessuno, poiché il “com’era” rimane materia sottile, avendo dimenticato. 

Perché “dimenticato”? 

Perché “ora” si fa… ricerca. Ergo? “È già successo” qualcosa che “ora” cercano di… studiare. Una “antica civiltà” è scomparsa? Allora le “è già successo” qualcosa. No? È questo il meccanismo: la diretta è una cosa, la differita è un’altra. 

E, nella differita (nel “poi” che comunque viene dipinto sempre da “ora” oppure come “modernità”) la presunzione è quella di ritenere di “avere capito”. Una simile conclusione è quantomeno relativa, non visto che l’atteggiamento da cui si elegge la “verità” appartiene ad uno status quo che rivela, essendo “di fatto” = è ancora facente p-arte di ciò che “si studia”, ma che non è affatto estinto o scomparso, bensì “manca”, laddove la mancanza è una strategia. 

 

Rigore a porta vuota (1).

Perché le valute tradizionali (anche se digitalizzate) sono alle prese con “forze” come l’inflazione e la deflazione? Perché le criptovalute, invece, no? La discriminante è la particella espressiva “per ora”: 

per ora, no. 

Ecco la “risposta”. Questo significa che inflazione e famiglia annessa, sono una invenzione al pari del concetto di denaro stesso: sono una decisione (per la precisione) altrui, che il mondo intero ha dovuto adottare “democraticamente”. 

Occorre andare “prima (Oltre Orizzonte)” del baratto, per ritrovare o ricordare la situazione originale, pulita, integra, etc. dall’attacco ed effetto virale del concetto di denaro. Se mai è esistito realmente, manifestamente, questo punto di sospensione… perlomeno è e rimane almeno potenziale; ergo, non esiste ma c’è = è im-possibile. 

Allora dipende. 

Lascia stare da cosa o da chi: dipende. Il che lo rende sempre (sempre) agganciabile, a prescindere ed anzitempo. 

È semplice logica. Trovi?