Sei, forse, “nato stanco”? Tutto il contrario. Infatti, si dice - a proposito dei più “piccoli” - “ha l’argento vivo addosso”. Vero? Dunque, che cosa succede nel durante? Succede una parametrizzazione del tutto, nei confronti del luogo comune (dima) “lavoro”, da cui il nesso il-logico.
Eppure, un “politico”, ad esempio, non è che brilli per intensità lavorativa derivante dal concetto di “scavare in miniera” ovvero “farsi il mazzo”. Però, si dirà sempre che “l’attività cerebrale di chi non svolge attività fisica usurante, è pari a tale sforzo”. È ancora lavoro, con l’intero carico che ne consegue, ossia, l’auto convincimento globale inerente ed assolutamente causale, poiché “serve” che sia così.
A chi serve?
Bè… è sufficiente risalire la “catena di distribuzione”, sino a raggiungere il livello portante più evidente (prima che scompaia nel cosiddetto “nulla” strategico o non esiste; c’è).
Esattamente in quel punto (di sospensione) c’è il motivo fondante dell’oggetto o protocollo “lavoro”: chi ne ha l’interesse = il datore di lavoro, ex schiavista ed “ora” fornitore di un “servizio” ad hoc per il proprio tornaconto o attività.