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La gerarchia è una “cosa buona”?
Sostanzialmente, come si può definire qualunque ambito, “democratico”, se… in gerarchia? Semplice:
Ma, laddove vige il “di fatto”, allora sì che si può.
In che modo?
Facendo ricadere tutto nella relativa giurisdizione e sottoponendo l’assieme al codice della “legge”, che decide per tutti “belli e brutti”.
Alla faccia della democrazia che, non si capisce cosa sia, dunque (a parte la definizione enciclopedica).
“Vede, il signor Turner è uno strumento ben progettato.
Non mi è chiaro perché stiamo cercando di far fallire questi contadini?
A dispetto delle dicerie, non siamo in un momento di crisi. In realtà, la nostra specie sta facendo un notevole passo avanti nell’evoluzione…
Finora, non è stato un segreto che queste sudice masse di bassi manovali siano un male necessario per una società civilizzata. Avevamo bisogno di queste masse di bassi manovali per raccogliere il cibo, lavorare in miniera, combattere. Chi altri avrebbe dovuto farlo? Noi?
Però… molto presto, tutti quei lavori sporchi, per cui abbiamo bisogno della bassa manovalanza, saranno svolti in maniera affidabile, efficace e igienica, dalle macchine.
Non siamo più nel diciannovesimo secolo…
I contadini si sono mandati in bancarotta da soli, evitando di evolvere.
È arrivato il momento di rinunciare alla nostalgia, pignorare le fattorie e iniziare a metterle all’asta al miglior offerente…
Ho il presentimento che troverà delle parti interessate. La sua capacità di trarre profitto in un mercato arido, non è passata inosservata dal mio cliente…”.
Damnation
Che cos’è la “ciclicità”?
A dispetto delle dicerie, non siamo in un momento di crisi...
Un mondo di “invertiti”, dunque?
Non nel senso comune del termine. Piuttosto, di “mutati”, nella loro… “intimità”, che nulla ha a che fare con questioni collegate al sesso o alla sessualità.
È sostanziale il discorso sottinteso.
Qualcosa che si ricollega al termine inflazionato di “coscienza”.
Dunque, che cosa è o indica l’inflazione?
Un agente “patogeno” che è ovunque, anche nell’aria che si respira, e che è in grado di “attaccare e corrodere” tutto, come se fosse inevitabile o “naturale”.
Riusciresti, tuttavia, a “vedere” e considerare l’inflazione come una tassa da pagare in ogni modo, e, in definitiva con la propria vita?