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“Ti ho osservato. E sembra che tu abbia osservato me. Fin dal principio…
Mi son dato un nuovo impulso: diffondere la verità.
E qual è questa verità?
Che non esiste un solo mondo. Ma tanti. E che noi viviamo nel mondo sbagliato. Questo li aiuterà a trovare la porta…”.
Westworld
“Devo alzarmi in piedi.
Occhi selvaggi sotto i riflettori.
Che incubo. Perché!
Non mi volto e corro…”.
The Show Must Go On (Pink Floyd)
C’è un luogo comune “qua (così)” che confonde, causalmente:
come una caratteristica, come una malattia virale o come una profonda ignoranza che rivela l’intenzione “a monte”, ch’è strategia poiché proviene da una compresenza immanifest3, ovvero, votat3 intelligentemente ad approfittarsi della situazione venutasi a creare ad immagine e somiglianza.
Vedil3 un po’ come credi di... ma (ma) si tratta di un impero globale senza alcuna necessità di esporre i propri vessilli sulle torri più alte, al vento pubblic3.
L’immanifestazione, del resto, ha senso quando “è” totale, laddove ottiene il massimo dell’efficacia, ovvero, il fatto di non esistere; esserci.
“Che cosa abbiamo ottenuto? Un giocattolo sensoriale. Con circuiti comportamentali intelligenti…
Propongo di costruire un robot bambino, capace di amare… Il nostro mecha non solo aprirà un nuovissimo mercato ma appagherà un grande bisogno umano…
In principio, Dio non creò Adamo perché questi l’amasse?...”.
A.I. Artificial Intelligence
Continua a succedere, che… tutt3 si ripete, poiché, “è già success3”. Come un ritornello.
Credi di vivere in diretta, ciò che ti sembra la tu3 vita ma (ma), sostanzialmente, non si tratta né della tu3 vita (ch’è sopravvivenza, “qua, così”) né di una diretta (ch’è differita, dal momento in cui “continua a succedere”).
La conseguenza “è” la ciclicità (ruotare attorno a… contemporaneamente, ovvero, avendo la certezza apparente di essere liber3 ma, di fatto, senza esserl3 al livello che conta davvero).
E nella ciclicità esiste il “tempo” che, quindi, essendo strategia (e non casualità) c’è, soprattutt3, chi se ne approfitta continuamente e coerentemente (con il proprio “set” d’intenzioni).
“In principio”… quindi, era una linea o, meglio, il tuo “esistere” era (in) una tendenza rettilinea e non circolare (rotatori3).
“Il progetto è a un punto cruciale per la specie umana…”.
Westworld
Internet non è solo “vendere”.
Black Friday, Halloween, Cyber Monday, Thanksgiving Day, etc.
Anche se non sai nulla della lingua inglese, tuttavia, quando sei bombardat3 continuamente da “pubblicità” in-dirett3, impari a riconoscere (come il cane, quando addestrato) alcuni termini che, dunque, iniziano a valere anche per/in te o, meglio, “te”.
Le aziende praticano “sconti” e ti sembra davvero difficile non “approfittarne”. Ossia, ciò che continua a succedere è la scansione del “tempo”, attraverso la vivisezione pseudo-commerciale (apparente) nella segmentazione delle festività, ricorrenze, giornate della memoria, della salvaguardia, della celebrazione, della difesa, etc. che altr3 non sono = Mercato (arte del venderti qualcosa, trasformando l’evento in “occasione di/per”).
E ogni anniversario è sempre buon3 per convincerti a…
Qualcosa che alfine svuota tutt3 (non solo gli scaffali), ivi ricompres3 anche il significato, il senso e l’intimità del senso, anche se – per la verità (sferica) – il significato rimane sempre (sempre), nella misura in cui si aggiorna tenendo in considerazione la sostanza di ciò che “è” divenut3 tale ciclicità della commemorazione che “è”, appunto, Mercato, alias, status quo (nel) “qua (così)”, ovvero, eco-dominante + ogni sottoDomin3.
Nulla de che. Vero?