skip to main |
skip to sidebar
“Lo stile è l'impronta di ciò che si è in ciò che si fa…”.
René Daumal
“La moda è quella che viene suggerita e che spesso è meglio evitare, lo stile invece quello che ciascuno ha e deve conservare nell'arco della sua vita…”.
Giorgio Armani
Dunque, lo stile è ciò che già sei e, dunque, hai (ma non lo sai, non ci credi). Sei tu, attraverso di te, ovvero, è anche l’atteggiamento che ti contraddistingue.
Qualcosa che in quest3 Spazio (Potenziale) Solid3, hai potuto ritrovare a livello di potenziale contemporaneo e di atteggiamento “formulare”.
Se lo stile sei tu e ti definisce/anticipa/segue, così come il biglietto da visita o la memoria di te, allora, il potenziale contemporaneo è divers3 per chiunque?
No. Tale ghiacciaio che non finisce mai, poiché non può sciogliersi seppure continua ad alimentare ogni molecola d’acqua della/sulla/nella Terra, ha in sé tutt3 - persino ogni stile di vita – motivo per cui è sempre contemporaneo.
Ovvero, rappresenta, incarna e significa… la conservazione, il rispetto e la coerenza… di ciò che già sei e che, solamente “qua (così)” credi di avere pers3, di dover ri-cercar3, di essere sulla via per…, etc. etc. etc.
C’è la famosa massima, a ricordarti che “le cose ripetute, aiutano”. E, ancora, che “la virtù sta nel mezzo”. Ma (ma), “perseverare è diabolico…”, in qualunque situazione? No, quando non si tratta di un... “err3re”.
Quindi, la tenacia, la coerenza, la lungimiranza, la resistenza, il proprio “sogno”, etc. possono rientrare in una forma di tale ripetizione diabolica, nonché, mezzo per…?
Dipende, dato che niente, nulla, nessun3 è esclus3 da tale caratteristica e caratterizzazione. Dipende se sei “qua (così)”, nell’AntiSistema, e non ne sei nemmeno al corrente. Dipende se sei da un atteggiamento che non è “formulare”, divenendo come una marionetta senza fili, poiché, comandat3 da/in remoto. Dipende se sei al corrente dell’esistenza dell’AntiSistema e diventi un “nuovo” punto di sospensione o grande concentrazione di massa, capace di andare a sostituire il vertice distaccat3, eco/dominante, divenendo a “tua” volta… la medesima “cosa”.
Ogni bambin3 diventa adult3. Ovvero, “matura e cresce”.
In che modo? Entrando in una parte; nella “propria” parte, all’interno dell’infrastruttura sociale “qua (così)”.
Qual è il cosiddett3 rovescio della medaglia?
Che si “perde (si dimentica)” qualcosa:
chi già sei (le proprie passioni, i propri talenti, se stess3).
Se non ti sembra verità, 1- renditi conto di cosa ti “è già success3” e 2- della “forma” sociale adulta (qualcosa che sai essere molto migliorabile).
Sopravvivi in un artifizio, in cui ogni classe politica afferma, da sempre, che “occorre cambiare e cambieremo…”. Ma (ma), nel durante, sembra esserci spazio e disponibilità solamente per l’eterno e camaleontic3 status quo che, come una nube virale, radioattiva, ha contagiato l’inter3 Pianeta.