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“Empedocle si sbagliava riguardo al modo in cui vediamo, ma ha scoperto una verità universale.
La percezione umana è limitata. Crediamo di abbracciare il totale quando in realtà ne vediamo una frazione…”.
Mileva Maric
Da molto, in questo Spazio (Potenziale) Solido, è stato superato il ricorrere a termini “alla moda”, quale karma, (bio)diversità, tempo, reincarnazione, etc. allorquando il riferimento è alla “tradizione, convenzione”, mentre – al limite – l’occasionale utilizzo è sempre in termini di significato (che cosa significa).
Cioè, 1) che “cosa” e, di più, 2) “chi” indica… la tal espressione.
È allora, da un tale “panorama unico (indipendente dalla prospettiva, dalla parte e, dunque, dalla ‘necessità’ segreto)” che puoi usufruire del conseguente accorgerti, cogliere l’attimo, fare attenzione, focalizzare, mirare attraverso tutt3 te stess3.
Ossia, evitando di continuare a vorticare nel loop AntiSistemico, “qua (così)”, senza alcun termine fisico di riferimento assolut3 “a monte”:
L'approccio delle case produttrici di software al problema della pirateria risulta in alcuni casi ambiguo, visto che la pirateria incrementa la diffusione del software dell'azienda e nel lungo periodo può beneficiare l'azienda stessa;
per esempio un dirigente della Microsoft, Jeff Raikes, ha dichiarato che la Microsoft preferisce che si pirati il loro software piuttosto che quello della concorrenza…
È indubbio che uno dei fattori dell'incredibile successo della playstation in occidente sia da attribuirsi al costo irrisorio della modifica hardware che permette di eseguirvi software pirata…
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Le “cose” non stanno esattamente per come ti sembrano e per come “te le ragioni”. Viste dall'altra parte della barricata, sono diverse e, spesso, all'opposto di ogni convinzione che circola in Rete.
Se (se) esiste il diritto d’autore, perché sul mercato hanno iniziato ad apparire, a partire dagli anni ottanta, i famosi duplicatori di cassette e poi i videoregistratori?
E perché tale trend ha continuato a ripetersi, evolvendosi di pari passo all’indice di introduzione di nuovi dispositivi e tecnologie per la riproduzione musicale e non solo?
Si tratta di lungimiranza e di nonsoloeconomia (evoluzione del controllo, sino a diventare totale).
Lo puoi comprendere, liberamente - e, più nel piccolo - constatando come il Pil sia un indice che, ormai, tiene in considerazione qualsiasi tipo di “fenomeno” che accade, in virtù di tutt3 ciò che va a creare in termini di “economia, finanza, speculazione”.
Non a caso, infatti, in tale “calcolo” sono stati introdotti anche i fatturati (stimati) provenienti da ambiti illegali, come la prostituzione, il traffico di armi e lo spaccio di droga.
Il mercato “nero”, insomma, aiuta il Pil ad assumere un aspetto “migliore”, in termini di numeri e, dunque, di regolazione “a valle” di qualsiasi altro tipo di “calcolo”.
Se lanci la moneta, dopo una serie significativa di volte, ti ritroverai con una percentuale di “testa/croce” all’incirca del 50 per cento. Eppure, la realtà manifesta “qua (così)” non è contrassegnata da una tale eguaglianza, ma, piuttosto da una certa “similitudine (equilibrio)” nella sostanza di ciò che succede e continua a succedere (quindi, a partire da un evento cardine “già success3”).
La statistica abbinata al gioco aleatorio/combinatorio, riporta altresì che il Banco vince poiché le regole l3 preferiscono, nel senso che si è riservata la maggiore possibilità matematica di riuscire vincente complessivamente nel monte giocate.
Qualcosa che il singolo giocatore non può osservare (ma che può credere di sapere), poiché la propria esperienza all’interno del Casinò è limitata dal fattore “denaro ancora disponibile”.
Ergo, l’esperienza del Banco e quella del giocatore è completamente diversa, anche solamente in termini di continuità.
Infatti, per l’un3 è un affare, mentre per l’altr3 è… “tentare la fortuna”.