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Perché puoi parlare fisicamente di una nave?
Perché esiste l’acqua e, di più, perché c’è un suo accumulo “magnifico” che puoi chiamare, per abitudine, convenzione e “necessità (comunicazione, intesa, riferimento comune)”, fiume, lago, mare, oceano, etc. Qualcosa che sostiene.
Perché puoi parlare di un'automobile?
Perché esiste, analogamente, la terra “calpestabile”. Non solo una superficie.
Perché puoi parlare di un aereo?
Perché può volare, dal momento in cui esiste l’aria (il cielo, l’atmosfera), etc. L'essere dentro a qualcosa.
Insomma, qualsiasi sia l’ambito che prendi in questione, esiste sempre (sempre) il relativo, funzionale, “sfondo (scena portante e centrale, sostanza, contenitore, etc.)”.
Quella struttura della “materia” che permette di… anche quando la materia non sembra nemmeno esserci, dato che per materia sei abituat3 a concepire qualcosa di solid3.
Espandendo tale concetto, però, materia “è” tutt3 ciò che esiste (nonostante, la materia non esiste), anche se nel/sul piano della non manifestazione (alla “lungimiranza” della capacità organica del corpo umano) e non solo sul piano del giudizio umano.
La diatriba sulla esistenza, o meno, dell’etere… quindi, a cosa ammonta?
Di più, sostanzialmente, che cosa significa.
Il libro è diviso in quattro parti… dove Hobbes espone i principi filosofici e antropologici che portano alla sua teoria politica, analizza i modi in cui uno Stato deve essere costituito, descrive… la natura e i diritti di uno Stato cristiano… descrive il regno delle tenebre come… una confederazione di ingannatori che, per ottenere il dominio sugli uomini nel tempo presente, si sforzano, con dottrine oscure ed erronee, di estinguere la luce…
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Era il 1651, e lo “è” anche “ora” (ancoraggio, ancora oggi).
Il “regno delle tenebre” non è quello del Supremo Imperatore delle Tenebre, combattuto dal Grande Mazinga nella famosa saga.
Trema il regno delle tenebre e del male
dalla fortezza della scienza arriva
con i suoi pugni atomici Mazinga…
Oppure, sì?
La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, ovvero l'antico popolo greco dei Micenei, che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale e per questo i loro corpi divennero deboli e per sopravvivere devono trasformarsi in cyborg.
In tempi più recenti un gruppo di ufficiali guidati dal perfido generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce del regno e ne trasforma la popolazione, parte in soldati robot (tra questi anche il loro monarca, principe Kerubinus, che viene imprigionato) e parte in mostri da combattimento, con l'evidente scopo di iniziare una guerra di conquista.
A capo dei Mikenes vi è il malvagio Supremo Imperatore delle Tenebre… che risveglia il suo popolo per spingerli all'azione per lasciare il sottosuolo e tornare a vivere sulla Terra…
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L’eco, la risonanza, il ripetere… dunque, il loop?
Non solo.
Nel loop ci entri, come in una gabbia e, senza accortezza, non te ne avverti oppure credi che sia solo… abitudine.
L’eco e la risonanza sono, invece, informazione ambientale:
memoria frattale espansa (“è già success3”, molto utile in funzione di “logica per la previsione del futuro e dell’auto decodifica del presente”, quindi per la rilettura anche del passato, sino al momento in cui “è già stato gettato il sasso nello specchio d’acqua, ch’è diventato quindi palude”).
L’informazione frattale espansa è segnale di clock:
“progetto”, che viaggia e che rimbomba e rimbalza ovunque, attraverso la qualità della ubiquità e, d’assieme, della località e della non località.
Ossia, l’informazione codifica sia risonanza planetaria, che eco limitat3 ad una giurisdizione più contenuta; ad esempio, ciò che riguarda te – in quanto a singolarità che sopravvive nel dato luogo, nel tal modo – e ciò che riguarda “te” – in quanto a singolarità che sopravvive nella pluralità via via collegata alla globalità.