lunedì 14 agosto 2017

Mettere le cose a posto.



Viviamo le nostre vite sotto al loro sguardo vigile.
Niente diseguaglianza, né crimine, né guerre. Eliminate le differenze ora siamo una società unica. Sotto agli auspici della federazione mondiale.
Abbiamo energia pulita e rinnovabile. E abbastanza cibo da sfamare chiunque. I nostri bisogni materiali, soddisfatti. La morte fa parte della vita. Ma liberata da malattie, da stress e da tutte le cose che ci rendono tristi. Viviamo vite più lunghe e più sane. Aumentano le nascite. È un mondo in cui siamo fieri di crescere i nostri figli.
Per chi è legato alle vecchie maniere, c’è sempre Nuova Atene. Ma per il resto di noi, è l’età d’oro… utopia…
Allora perché sono terrorizzato dal futuro? Potremmo chiamarla beata ignoranza, ma è pur sempre… ignoranza…”.
Childhood's End
L'ancoraggio.
Nella “dualità (apparente = fisica, reale, manifesta… come un incanto)” 1) cicli, 2) ti auto confondi misurando e calcolando tutto, 3) ti consumi e consumi e 4) s’alterna lo stato di informazione condivisa (qualcosa che credi essere “sviluppo, civiltà, progresso, etc. vs degrado, involuzione, regresso, etc.”). 
Ossia, “qua, così” non c’è alcuna differenza sostanziale tra “epoche storiche”, appartenendo in ogni “caso” ad un unico, immane, grande “momento (perno)”. 
Quello che va dall’avvento della dominante (“è già successo”) ad… “ora (in divenire)”… 
Nel mezzo c’è stato (c’è) spazio per ogni forma di auto intrattenimento sottodominante (con la dominante coerentemente sempre sullo sfondo, a fare da trama globale condivisa/comune). 
Quindi, l’attuale spinta tecnologica (non solo commerciale) è la cresta dell’onda che ti porta ad auto convincerti che “l’umanità è sul cammino dell’evoluzione, intesa come la più generica e generale traduzione in termini positivi”. 
Qualcosa che sembra come un’onda di marea che, prima o poi, toccherà tutt3 (anche il “terzo/quarto mondo”). 

venerdì 11 agosto 2017

Gli errori wireless procurati in leva.



Ci sono state delle “decisioni”, da parte di Hitler – nel corso della seconda guerra mondiale – che fecero la differenza, favorendo la propria sconfitta (qualcosa che “era già scritt3”, proprio nella modalità dell’organizzazione  - centrale - internazionale del circuito monetario speculativo e del conseguente scivolamento nel conflitto globale). 
A carte scoperte, “ora”, è infatti possibile ricavare, anche da te, che 1) il prima, 2) il durante e 3) il dopo (della guerra), costituirono un’unica grande sceneggiata (assolutamente veritiera, in termini di morti, distruzione e… preparazione alla ricostruzione), che portò alla sistematica “invasione alleata” del cuore dell’Europa, da parte delle due potenze “laterali”: 
Usa e Urss (che, nel frattempo, è stata smantellata – ancora una volta – favorendo lo smottamento attraverso il controllo dei flussi finanziari, provocando onde di crisi sempre più pressanti)
che divennero, dunque, "centralizzate".
Le “decisioni contrastanti” di Hitler come si relazionano in tutto ciò
Innanzitutto, “quali” decisioni? 

giovedì 10 agosto 2017

Se ti dicono che non sai, devi crederci.



C’è sempre, nelle “cose (s-oggetti, fatti)”, un significato.
Di più, c’è sempre – anche – una gerarchia e, quindi, dei livelli. Il che favorisce (permette, genera) la “complessità”, nonché, l’apparenza.
Laddove, l’apparenza non è l’antitesi della Fisica, ma (ma) è assolutamente reale e manifesta sullo/nello stesso piano della misurazione degli eventi (prospettiva), dove esisti anche tu. 
Ora, se (se) questa “esistenza” è una sorta di proiezione - in sede di analogia frattale espansa non è portante - dato che “le informazioni ci sono e ricircolano sempre (sempre)”, anche se codificate di livello in livello. 
È per questo motivo che occorre andare (rimanere) coerentemente al significato (che non cambia mai, da livello in livello). 
La caratteristica frattale espansa è una sorta di “comodità”, perché permette di realizzare (evidenziare, concretizzare, manifestare, generare, etc.) ogni intento (ordine, sogno, idea, comando, desiderio, etc.) “in leva”: 
è sufficiente orientare intento e direzione, al fine di “ispirare” la realtà manifesta conseguente