mercoledì 24 giugno 2015

La morale è sempre quella.



La morale è sempre quella: fai merenda con Girella”…
Certo. Dunque…
Il modello è sempre quello: canta e (de)canta il ritornello”.
Se una denuncia (de)cade nel vuoto, perché il disinnesco agisce d’(in)canto, allora… quella stessa denuncia si trasforma nel suo opposto, ossia:
diventa pubblicità.
Olio di palma, Greenpeace e Wwf danno ragione alla Nutella.
Quello usato dalla Ferrero è un olio "green", cioè non è responsabile della deforestazione del pianeta.
Ségolène Royal ha chiesto scusa per aver invitato a non comprare più la Nutella.
Il "caso", dunque, sembrava chiuso. In realtà si aggiunge un nuovo capitolo molto interessante. A dare ragione alla Ferrero c'è anche Greenpeace.
"Ferrero, il produttore della Nutella, è uno dei gruppi più all’avanguardia in termini di sostenibilità per quanto riguarda l’approvvigionamento di olio di palma". Un riconoscimento di estrema importanza che dà ragione a quanto dichiarato dall'azienda in risposta al ministro francese.
Sul proprio sito "Greenpeace International", il gruppo ambientalista dedica un intervento al tema della deforestazione legata al consumo dell’olio di palma (uno dei componenti della Nutella), e sottolinea che da questo punto di vista Ferrero è una delle compagnie mondiali che più si è impegnata per trovare soluzioni ecologiche:
"Per andare incontro alle richieste dei suoi consumatori - scrive Greenpeace - Ferrero è stata una delle prime società ad annunciare una policy interna per cessare l’utilizzo di olio di palma derivante da deforestazione".
Greenpeace rileva anche che l’olio di palma non viene utilizzato solo per la Nutella, ma per una serie infinita di altri prodotti, dai saponi ai dentifrici, dalle patatine fritte al biodiesel, e che sono in corso programmi per ottenerlo senza ricorrere necessariamente alla deforestazione.
Ma a dar ragione alla Ferrero c'è anche il Wwf.
La dottoressa Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf, promuove a pieni voti l'azienda che dal 1° gennaio di quest’anno utilizza esclusivamente olio di palma certificato al 100%:
"È l’unica certificazione esistente che assicura che le palme vengano coltivate solo in certe aree, per esempio campi già destinati all’agricoltura, senza intaccare le foreste, e che l’irrigazione venga fatta in modo sostenibile e consapevole, senza un utilizzo sconsiderato di pesticidi.
L’Rspo tutela non solo l’habitat naturale e le specie animali ma anche le comunità locali che spesso vengono sfruttate dalle multinazionali per la produzione".
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  • è l’unica certificazione esistente che assicura (ossia, non c’è alternativa)
  • senza un utilizzo sconsiderato di pesticidi…
Davvero?
Dal 13 dicembre dello scorso anno, una legge europea impone alle aziende di dichiarare in etichetta questo ingrediente la cui presenza, per anni, è stata occultata dietro la generica dicitura di “grassi vegetali”
Da quanto emerso nella puntata di Report, infatti, molte aziende che si dotano della certificazione Rspo (Roundtable on Sustainable Palm Oil), in realtà di sostenibile hanno ben poco:
la Bumitana Agri, ad esempio, nelle proprie piantagioni fa largo utilizzo di pesticidi e prodotti chimici targati Syngenta.
E la stessa Syngenta compare tra i membri della tavola rotonda sull’olio sostenibile
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Il (ri)tornello è sempre quello, così come la “morale”:
  • la cui presenza, per anni, è stata occultata
  • molte aziende che si dotano della certificazione Rspo… in realtà di sostenibile hanno ben poco (se non la continuazione del proprio business)
  • la stessa Syngenta compare tra i membri della tavola rotonda sull’olio sostenibile
Ok?

   

martedì 23 giugno 2015

Se ti offrono un lavoro, difendi la "tua" azienda.



Vogliono chiamare la figlia "Nutella", ma lo Stato dice no...
In Francia i genitori sono liberi di scegliere quale nome dare ai propri figli, ma al momento della registrazione dell'atto di nascita la scelta è suscettibile di variazione, se si avverte il rischio di ledere l'interesse del bambino. In quel caso il funzionario comunale può informare il procuratore...
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La scelta è suscettibile di variazione, se si avverte il rischio di ledere l'interesse del bambino
A giudicare è sempre qualcun altro, rispetto a coloro che ancora non possono decidere per sé. In questo “lasso di tempo o di… vuoto”, si introduce – quindi – un potere e(s)terno, che s’incarica di prendere decisioni sul futuro di esseri umani in “stand by” (in..."crescita", dunque, controllata).
Ma, nell’inevitabile “conflitto d’interesse” che si scatena, perché “esiste” (i bimbi di oggi sono già dei consumatori e lo diventeranno sempre di più. Le industrie sono tante e tutte in famelica attesa di produrre utili)… quale è l’interesse del bambino? E… come è meglio esprimibile?
I bambini sono letteral(mente) alla mercé del “Mondo”.
Essi non hanno un "interesse" (inquadrabile nel "solco dell'aratro"), ma incarnano una (di)pendenza (da tutto e da tutti).
Sono “esseri bianchi (svuotati)” in attesa di “essere riempiti”.
La loro memoria è rimasta da un’altra (p)arte e ciò testimonia che la nozione scientifico/deviata della “trasmissione o eredità genetica” è quantomeno parziale
(In)fatti, perché l’umano dovrebbe ricevere, a livello di Dna & Co., una gran mole di informazioni relative alla propria linea di discendenza, ma nulla relativa(mente) alla propria “memoria”?
Beh, è sin troppo facile rispondere, usual(mente), che:
  • il bimbo non nasce sempre per la prima volta
  • il bimbo nasce per la prima volta
  • il bimbo nasce una sola volta, etc.
Il mix tra religione e scienza (Anti)Sistemica, crea questa (con)vinzione nei più. La (re)incarnazione è una favola orientale e persino da quelle p(arti), tutta(via), non cambia nulla… dal punto prospettico del “solco dell’aratro by Dominio”.
In realtà, gli umani sono dei (ri)tornanti. E lo sono perché sono divenuti (di)pendenti dal loop, nel loop.
La caratteristica dell’eterno ritorno ("Giudizio") è “voluta/indotta”.
E, da una prospettiva a Filtro di Semplificazione attivo:
il "ritornare" può indicare una genetica (natura) che è, nella sostanza, artificiale (creazione, controllo).

 

lunedì 22 giugno 2015

Tu sei lo Stato ma lo Stato non è te.


Il "consiglio (tra le righe)" è: lascia perdere.

Quanto capisci del "bilancio di esercizio"?

La Massa è "(de)limitata", (pre)vista).

Non è un paradosso! Gli "organi centrali" non sono la Massa.
Tu sei lo Stato, ma... lo Stato non è te. Se vuoi entrare negli "organi centrali", devi essere eletto/a. Come (con)vincerai gli elettori? E, come attirerai i "grandi elettori"? Cosa prometterai loro? E... cosa gli (ri)chiederai, per te (dopo le votazioni e dopo la scadenza del mandato)?
Il "post scadenza" crea le dinastie, i lignaggi, le linee di cont(inua/anima)zione con lo status quo (sino a quando non inizi a far parte dell'intonaco che si stacca dalla facciata pubblica del palazzo).
"La vita dura è una gran fregatura, ma a volte uno strappo è una necessità... Spara al serpente della prima mela, che ruba la forza a chi lo condannò...".
El Diablo - Litfiba
Austerity = la vita dura (che) è una gran fregatura...
 
Una imposizione, molto spesso, avente origine e(s)terna, rispetto a te.
Principale creditrice per circa il 60% del debito totale è la zona euro, intesa come i singoli governi degli Stati membri e il vecchio fondo di stabilità comune.
Banche straniere e banche greche a parte, gli altri due grandi creditori sono la Banca centrale europea, che possiede gran parte dei titoli di Stato scambiabili, e il Fondo monetario internazionale, al quale la Grecia deve quasi 25 miliardi di euro.
“Penso ad una Grecia che presenta bilanci in regola, garantisce la sicurezza della restituzione di gran parte del debito, impegnandosi allo stesso tempo a nuove riforme”…
Vangelis Agapitos
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Il programma di “aiuti” internazionali alla Grecia, in realtà, che cosa è?
Uno strumento pianificato, al fine di ridurre in schiavitù un intero Paese, ex Sovrano.
La “crisi”, che ha sconvolto la Grecia e le altre Nazioni, è stata (in)fatti creata dal modello apparente(mente) “fuori controllo” delle banche Usa, della finanza “creativa” (quella che sopra alla reale consistenza di un mutuo familiare, costruisce una intera serie di “pacchetti in leva”, capaci di creare una tempesta ed, in seguito, di farla “abbattere” sulla realtà sottostante).
La crisi:
un altro strumento nelle mani di coloro che continuano l’opera dello sfruttamento, senza pause, dell’intero ambiente Planetario.

I creditori della Grecia. Link
Gli "aiuti" alla Grecia. Link