lunedì 25 novembre 2013

Quale scelta sotto a questo cielo?


La "nascita di un simbolo" è lontana dal simbolo stesso. Eppure il simbolo emana sempre la stessa vibrazione dell'evento generatore che, nel Tempo, può anche essere trasceso ma mai completamente dimenticato. Un atto di violenza è sempre tale, anche se "provocato". Ma questa provocazione, il simbolo non la riporta/ricorda...
È una bella prigione , il mondo.
Amleto – William Shakespeare
Sostenere una simile prospettiva non è essere negativi, dal momento in cui, allo stesso Tempo – SPS – sostiene anche l’esatto opposto (positivo?):
Il mondo non è che una scuola di ricerca.
Michel de Montaigne
Per cui, dipende da me, te, noi… il “che cosè il Mondo”? 
Sì e no, ancora allo stesso Tempo. Non se ne esce, scegliendo di percorrere questa via. Che cosa manca, al fine di procedere oltre allo “sbarramento” del loop?

Odio la scuola. Mi fa impazzire. Appena imparo una cosa, vanno avanti con qualcos'altro.
Sally Brown
Il “Tempo” sembra regolare questo meccanismo di “ricerca/prigionia”
  
Ciò che si assume come per default (come i valori inseriti dalla “casa produttrice” nel "registro di sistema" dei computer) è una “assunzione d’impegno”, sancita indirettamente con "il potere che utilizza lo scorrere del Tempo - in maniera contemporanea - propria e funzionale" (verso molteplici scopi, anche superiori e, a loro volta, interpretati indirettamente/senza saperlo).
 

venerdì 22 novembre 2013

Io sono ciò che rende possibile la percezione.


Non importa "chi è"...
Se la persona “non sa”, allora... dipende
È, insomma, il paradosso del colloquio del primo posto di lavoro, quando viene richiesta esperienza ma, evidentemente, in maniera atemporale (fuori dal Tempo).

Questa “dipendenza” è ormai pressoché totale, nelle attuali 3d.

L’informazione è multi livellare e multi livellata, per cui una “verità” è tale ad un livello ma può essere negata ad un altro livello. Il vero ed il falso, dunque, coesistono e la persona è il centro di elaborazione del “sunto”.

L’individuo effettua un’operazione di vera e propria “sintesi”, come un elaboratore elettronico che, guarda caso, nasce proprio dal “modo di essere” umano, in voga nell’attuale paradigma.
Il Gran Verdetto è verace, ma le tue idee sono false, perché tutte le idee lo sono.
Nisargadatta Maharaji

L'errore non diventa verità solo perché si propaga e si moltiplica. E la verità non diventa errore solo perché nessuno la vede.
Gandhi
Questo gioco al rimpiattino tra le polarità, è qualcosa che trova un senso solo attraverso la propria rappresentazione/funzione o… essenza. Se ciò che è “vasto” diventa “dettaglio”, avrà ancora al suo “interno” (rappresentazione) il medesimo significato
La differenza la fa l’osservatore, mediante la propria ricezione/demodulazione; egli fisserà uno stato dei molti, in funzione di “come è in un dato momento” (livello di Presenza) e non del “vasto che si è fatto dettaglio”. 
Dettaglio” che può essere interpretato come si vuole (riflesso). “Dettaglio” che mantiene in sé il potenziale del “vasto”, ossia, di ciò che rimane “inascoltato sino al Tempo dell’osservatore”.

Se osservi l’uno, perdi l’altro e viceversa.
 

giovedì 21 novembre 2013

Già scritto.

 

È tutto “già scritto”. Le “cose” sono intelligibili (il "futuro" si può conoscere anche attraverso l’intelletto, utilizzando l’Analogia Frattale, ad esempio). 
Il destino è qualcosa che congiunge la via attuale al "filo conduttore". 

Se cambia il “filo”… cambia il destino. Prevedere il futuro è, dunque, anche l’utilizzo del solo “sforzo logico”. Tuttavia, ognuno può vedere quello che “meglio crede”, perché il modello di variabili mobili sfugge, se osservato solo attraverso l’occhio dell’Ego individuale.
Le 3d attuali sono un insieme di infrastrutture funzionali, ad ogni livello.
Comprendere come “funzionino” e come siano “concepite”, è qualcosa che va a toccare la totalità dei parametri umani, anche quelli usati di meno e i sensi impiegati in maniera, oserei dire, “sinfonica”.

È una coralità quella che avvolge ad ogni istante. Con sensi e doppi sensi e tripli sensi, etc. 
Vero e falso si alternano e mutano di polarità in funzione del livello prospettico osservato e dal quale si osserva. Gli attaccamenti personali, di specie, di Massa, sociali, esistenziali, ambientali, etc. contribuiscono alla modifica della “messa a fuoco” del target osservato ed osservabile.
Qualcuno osserva da più in “alto”, qualcuno da altro livello. Si è tutti osservati e tutti osservano. Il gossip è il frattale che dimostra questa più che “curiosità”…

L’osservazione è strategica: serve a qualcosa