giovedì 24 ottobre 2013

Il trend passa dal proprio centro: pensa a te stesso, è la condizione.



Trend dell'oro al rialzo (cliccare sulla foto per ingrandirla).

Un giorno l'Istat verrà ricordato come l'Organo di Propaganda del Regime, che visse in Italia in un certo periodo di tempo. Non perché l'Istat menta, ma perché utilizza metodologie fuorvianti
Amartya


Attraverso i numeri si può spiegare tutto. Ma la spiegazione attraverso i numeri è anche manipolabile (parziale). È sufficiente avere ben chiaro come funzionano i numeri. Ad esempio, ci sono in Analisi Tecnica (nel trading) molti indicatori trend follower (stanno col trend) che segnalano una discesa quando i prezzi salgono e/o viceversa. Ciò significa che chi li ha concepiti/ispirati, conosce molto bene come utilizzarli a proprio favore, mettendoli a disposizione attraverso le modalità opposte (tecniche, scuole, corsi, libri, articoli, servizi all'avanguardia, piattaforme di trading evolute, etc.):
  • onorando le regole (evidenza)
  • garantendo il proprio vantaggio (non evidenza).

L'oro non è tutto. C'è anche il platino.
Paperon de Paperoni 
 
La "morale" appartenente ad un certo tipo di potere è sempre quella di continuare a procedere secondo direzione di marcia (squadra che vince non si cambia), aggiornando nel Tempo il proprio modello di condotta, in maniera tale da dare l’impressione che esista uno sviluppo sociale, frutto della strategia utilizzata per mantenere in “tensione” la Massa. Una tensione particolare, che la fa vivere sempre impaurita, nonostante la storia deviata annunci che le condizioni esistenziali sono enormemente migliorate rispetto al passato che, si suppone, sia esistito nei termini raccontati dagli “esperti”…
L’evoluzione è una illusione. Darwin è stato sapientemente utilizzato, come Hitler, Gandhi,l'11/09/2001, etc.
Lo “stare meglio” è un parametro che i sottopoteri del Nucleo Primo utilizzano, trasformando uno stato dell’essere in un concetto e in una formula numerica (Pil, ad esempio).

mercoledì 23 ottobre 2013

Il movimento senza movimento e la chiarezza.



Colui che parla chiaro, ha chiaro l'animo suo.
Bernardino da Siena

Se ciò che scrivo risulta “poco chiaro” è perché io fondamentalmente “non so la tua verità, ma so la mia verità”. Il modo attraverso il quale la esterno, risente poi dell’interfaccia (linguaggio) usata, per cui anche la mia verità passa per la caratteristica dei canali utilizzati per esprimerla:
  • ispirazione
  • sua traduzione in pensieri
  • loro traduzione in scrittura/linguaggio
  • la tua traduzione di ciò che leggi.

Capisci che questa struttura funzionale può anche trasformarsi in una sorta di collo di bottiglia (strozzatura) in cui la velocità e l’ammassamento (pressione) di ciò che spinge per “uscire/entrare”, è molto simile a ciò che accade e che puoi usualmente constatare, quando osservi quel piccolo gorgo, che si forma quando levi il tappo nel tuo lavandino di casa.


Non solo; la mia verità risente del mio "momento", per cui... non posso essere certo nemmeno io di quello che sostengo. In definitiva è certo che "non so" e che "io esisto" e che fisicamente sono nelle 3d. Penso e dunque, sono? Il pensiero che cos'è? Non sempre proviene da me (ispirazione). Diventa persino logico, allora, cercare di funzionare in altra maniera, al di fuori degli schemi che la "Tradizione" mi porta come risacca del "mare"...

Se tu sei in SPS per trovare qualcosa che attualmente non hai, significa che dipendi da questa tua mancanza


martedì 22 ottobre 2013

La verità personale.



Hanno deciso già tutto, sentenza compresa.
Aleksej Navalnyj 
 
Tutto quello che so, viene da me.
Che cosa significa? Che… il mio complesso individuale ha la capacità di orientarsi anche secondo il proprio campo energetico, filtrando opportunamente gran parte del segnale distorcente che proviene dall’ambiente circostante (Antisistema).
Come posso essere sicuro di quello che “percepisco ed elaboro”?
Beh… è una questione di integrità morale, presenza, consapevolezza, memoria, età, talento, ispirazione, etc. Un’alchemica presenza, come lo spremere un limone al fine di estrarne la quintessenza, ossia, il proprio “succo”.

Quindi, io non ho nessuna verità in mano, se non la mia (allo stesso modo espresso da ogni individuo e, soprattutto, da ogni individuo che ricopre ruoli di orientamento per la Massa). Nessuno può essere certo al 100% della propria verità, però, molto spesso, la verità derivante dalla preservazione di un interesse personale/elitario altrui… si "capisce/intuisce"

L’umano è un’antenna ed un elaboratore, per cui riceve ed elabora e, dunque, ha anche la capacità di elaborare l’input alla luce del proprio “sentimento”…

La mia verità è, per me, l’unica verità: quella che conta e sulla quale conto.

Le citazioni riportate in SPS, da questo punto di vista, rientrano in quell’ambito di “mia verità”, sulla quale posso tranquillamente discorrere, sempre disposto a cambiare idea - non appena le circostanze me lo faranno con chiarezza capire (secondo i miei parametri di funzionamento).