venerdì 18 ottobre 2013

A che serve? A scegliere tu.


 

Licenza numero 6.754.472, rilasciata dall’Ufficio brevetti degli Stati Uniti, l’Uspto (United States Patent and Trademark Office), intitolata “Metodi e apparecchi per trasmettere energia e dati usando il corpo umano”…
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Method and apparatus for transmitting power and data using the human body…
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L’umano, lo Human Bit, l’essere dotato di Natura ibrida (parte terrena e parte animica) è, in questa ed altre forme, che non lo riassumono né definiscono mai del tutto, essenzialmente… un “network”, una rete funzionale di funzioni.
È assai arduo indagare, capire o concepire, dove esso “inizia e dove finisce”.

Essendo, nelle 3d, tutto ciclico e la struttura ciclica contemporaneamente chiusa/aperta, tutto sfugge e balugina come una stella osservata con continuità nella notte più nitida.

Cerchi concentrici contenuti in forme strutturate gerarchicamente, ossia:
  • spirali
  • nastri di Mobius sovrapposti.
Forme multidimensionali che devono essere comprese più che capite, osservate piuttosto che analizzate, perlomeno all’inizio della fase di abbraccio sottinteso al concetto di:
partecipazione senza partecipazione.
- Non avete ancora sufficiente potere personale per andare in cerca della spiegazione degli stregoni, e ne avete ormai a sufficienza per scartare le spiegazioni comuni.
- Allora c'è una spiegazione degli stregoni.
- Certo. Gli stregoni sono uomini. Siamo creature pensanti. Cerchiamo di vedere chiaro.
- Avevo l’impressione che il mio grande difetto fosse di cercare spiegazioni.
- No. Il vostro difetto è di cercare spiegazioni appropriate, che convengano a voi e al vostro mondo. È alla vostra ragionevolezza che mi oppongo…

L’isola del tonal – Carlos Castaneda
 

giovedì 17 ottobre 2013

In(coerenza): pensare in modo diverso ma agire allo stesso modo.


 

La Legge di stabilità è una manovra di galleggiamento apparente, più simile alla Concordia, però, che ad una nave davvero in procinto di salpare.
Renata Polverini - Vice Presidente della Commissione Lavoro.

Durante il Carnevale, l'uomo mette sulla propria maschera un volto di cartone.
Xavier Forneret
 
La recita è una non recita. La vera recita è fatta del vuoto che contraddistingue gli spazi, ossia, dello spazio non osservato e dipinto come il “nulla”.




Qualcosa che ha la capacità di superare ogni termine di giudizio, solo perché “non è, pur essendolo” e, ovviamente, “non è, dal punto prospettico di coloro che sono contenuti senza saperlo e che, pertanto, vivono in funzione di quello che è loro rimasto in termini di memoria/consapevolezza”…

Livelli gerarchici anche nella recita, dunque. Il tutto ben rispecchiato anche nel titolo del presente articolo:
In(coerenza): pensare in modo diverso ma agire allo stesso modo.

In definitiva, la recita è il vivere descritto dall’esperienza e dal moto vettoriale di ciò che accade nelle 3d, al di fuori di ogni logica casuale ed all’insegna del movente “sempre ed in ogni caso”. L’accadimento frattale che testimonia a tal favore è l’interesse che muove le persone, i poteri oscuri e “il riconoscimento di un tasso di risparmio a colui che riporta il denaro in banca”…



mercoledì 16 ottobre 2013

12 Volt e la luce al centro delle galassie.


 

Warning; articolo ad alto contenuto di retorica.

Maneggiare con attenzione!

A una tragedia si partecipa. Una commedia la si guarda soltanto.
Aldous Huxley
La storia deviata ricorda molte tragedie che sono avvenute nel Mondo, praticamente “da sempre”. Tuttavia, come suggerisce sottilmente la citazione d’apertura d’articolo, l’individuo è inserito e ricopre una parte nella “commedia umana”, come anche Dante Alighieri fissò con estrema evidenza nel suo grande lascito della “Comedìaalla comunità …
  • essa “tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà”
  • è una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano
  • curioso notare come tutte le tre cantiche terminino con la parola "stelle".
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Il “dramma” (ciò che avviene dopo la dipartita in caso di “assegnazione” al Purgatorio o all’Inferno) è qualcosa che matura in Vita, mentre si “assiste” allo scorrere della “commedia”, interpretata in maniera distante, assente, inconsapevole, etc.


Il “dramma che attende” ricalca un dramma che si auto genera mentre si vive la propria parte. A tutti gli effetti la “partecipazione” alla Vita sociale è molto più simile ad una recita passiva (apparenza) che, in verità, traccia una sostanza attiva (per la quale si è “giudicati”).

Ossia, “tragedia e commedia” sono le due facce opposte/alternative che, in realtà, equivalgono in termini di valenza, risultato, effetto, concretezza, etc.
L’una passa per l’altra e viceversa, ma solo attraverso un modello di fruizione a livelli d'ottava, in maniera tale che ogni ambito è valido e non  valido allo stesso Tempo (costante di sfasamento).