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Nella sua mancanza di consapevolezza, scambia se stessa per un avversario da “incornare”. Questo è il frattale di quello che accade agli umani nelle 3d.
L’individuo, che rimane l’unico vero responsabile e fautore di ogni tipo di “guerra” sulla Terra, scambia ogni riflesso (gli altri) per un casus belli (occasione della guerra), essendo del tutto “tagliato fuori” dal proprio senso o “storia più autentica”.
L’incarnazione è preda di una “ragnatela” costituita da magnetismo e gravità, inerzia, energia e radioattività. Inoltre, l’effetto del nascere nelle 3d risulta come un “filtro di reset”, capace di staccare la comunicazione evidente con la propria struttura animica.
Il resto della vicenda umana narra della propria “perdita delle ali”, con il conseguente sviluppo degli arti, utili al lavoro nella messinscena terrena.
La stasi risulta nel Tempo foriera di sviluppo diametrale e sottile di quel riflesso, che la "capra" decodifica come nemico. Il continuo “azzuffarsi” dona alla Vita forme d’onda equivalenti. Inoltre, in loco – nella/sulla Terra 3d – agiscono agenti nativi d’ogni tipo (allo stesso Tempo, riflessi dalla presenza di fauna e flora) come presenze sottili che sanciscono in maniera non apparente una continuità del flusso energetico che unisce, di fatto, la Vita in ogni sua forma e dimensione (tutta la sfumatura che esiste tra i cardini binari 1 e 0).