venerdì 5 aprile 2013

C'è così tanto da dire...



Quello che sai, secondo ciò che è in uso pensare… è solo una versione del cosiddetto ‘reale’ (vedi il simbolo della Croce?).
 
A tal proposito, i concetti di ‘proprietà’ e di ‘moneta’, equivalgono all’utilizzo di un attrezzo, in funzione di una portata ispiratrice relativa ad un ‘problema’ da affrontare. Le civiltà si sono trovate, ben presto, al cospetto della scia derivante dal proprio ‘modo di fare’, osservata, studiata ed analizzata nella sola ottica dell’inconfutabile sostanza della sua problematica sociale.

Il pericolo derivante dal comportamento usuale della società, in toto.

Ma, un simile ‘comportamento’ è stato indotto. È stato desunto a partire dalle linee guida che ispirarono i padri fondatori. In tali linee guida, ancora oggi, si celebra il concetto di ‘diritto’ relativo alla preservazione e tutela di:

proprietà e moneta.

Una tutela sotto mentite spoglie; spoglie apparenti e relative alla difesa dei valori di nascita ed esistenza dell'individuo umano... utilizzati per difendere ben altri valori, che con l'umano hanno ben poco a che vedere.

Due fattori inalienabili e cardini anche dell’attuale società ‘moderna’.

Sembra che una società si possa definire ‘evoluta, equa e solidale’ se abbia in sé fissati i termini del riconoscimento del concetto di proprietà privata e di sistema monetario. A ciò, si connette la definizione susseguente e di moda, di ‘società democratica’.

Un abbaglio.

Una evidente stortura apparente, a giudicare da quanto il ‘demos’, ossia il popolo, possa manifestare la propria intenzione e far valere le proprie decisioni massive e da come riesca a sopravvivere.

Una società che non tuteli la proprietà privata e il sistema monetario, non è una società tutelante il diritto dell’individuo. Vero?
 
Falso. Perché è proprio questa ‘tutela’ il cancro esteriore, l’effetto pratico derivante dalla propria 'svendita', che affligge la ‘modernità, che altri non è che il passato travestito di Tempo’.

Ciò che pensi, è ciò in cui credi nel tuo più profondo? Non mi riferisco al tuo inconscio, evidentemente invaso, ma alla profondità della tua essenza, luogo nel quale tu sai molto bene, perché ti è assolutamente chiaro ed evidente, che ‘non sei libero’…

La libertà dalla moneta, dal denaro, può davvero ridarti la connessione diretta con la tua Anima

Jung non aveva problemi di denaro, nel senso che ne aveva in quantità tale da renderlo al di sopra della questione relativa alla propria presunta sopravvivenza, derivante dalla sua scarsità, mentre Freud aveva ben altre origini. Per questo motivo Jung andò oltre e per questo motivo, Freud, rimase fermo al punto in cui la propria ‘fame’ lo aveva condotto e poi obbligato ad arrestarsi per... 'convenienza'.
 
Il ricatto sottile della scarsità di denaro è nella portata usuale di ogni tuo pranzo e cena.

Tutto quello che sai è frutto di una intenzione altrui.

Il reale ha infinite facce e combinazioni.

Tu stai contribuendo a mantenerne una, al cospetto del Cielo, fissandola a terra attraverso il tuo esempio.

Tu sei un ordinato clone, di questo modello imperante, basato sulla scarsità al fine di poterti dominare.

Anche se tutto ha un senso maggiore, se inquadrato dalla giusta prospettiva, rimani, comunque, in una situazione desolante da osservare e soprattutto da vivere.

Gli agganci energetici sono tali da sottrarti gran parte della ‘possibilità’ di procedere.

Il modello Lsd – Libero e Sovrano Denaro – è la risposta alla tua fame atavica:

agisci secondo passione e ottieni ‘denaro interfaccia’ automaticamente.

Stop. Non serve altro. Non serve rendere complesso, ciò che per sua Natura è semplice. Non 'conviene' a te. La convivenza tra individui, resi famelici, richiede regole, leggi ed ordinamenti, che inevitabilmente sono sempre a favore della classe dominante. Non c’è possibilità democratica lungo questa via.

Non hai speranze. La trama non giunge da te... Cambia trama.

I tentativi di creazione di nuovi circuiti monetari saranno sempre infruttuosi per te e per i tuoi simili, legati a te per destino programmatico.
 
Le regole e la complessità distruggeranno sempre l’idea di partenza.

Di fronte alle regole codificate in Ucadia... come ti senti?

Molto 'piccolo', vero? Perchè si è scelta ancora la via della complessità, orma che è un marchio riservato di un ben noto modello di dominio... ancora lo stesso. 

Il semitono mancante sarà sempre sufficiente a farti desistere. Non a caso il proverbio recita:

chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova.
 
Nonché, l’amara constatazione del tempo che passa e del futuro che adombra:

Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi lieto, sia:
di doman non c'è certezza…

Lorenzo de Medici

Non c’è solo quello che sai; c’è anche quello che ancora non sai, che non vedi, che non segui o applichi. Ciò che adesso ti sembra impossibile, è in realtà solo ‘scartato’ dalla tua scelta pilotata ed indotta. Non sei davvero tu a ‘contare’. Te ne sei mai reso conto? Pensaci. Quale genere di ‘cose’ puoi decidere tu, direttamente? Sino a dove puoi arrivare? E, poi, puoi sempre scegliere tra quali differenti percorsi? È vera scelta la tua? Tra destra o sinistra e basta?

Ma come puoi non rendertene conto? Come dici? Ah, lo sai? Ho compreso…
È la forza dell’incantesimo che ti trattiene. Certamente è così.
Ma ciò ti basta, vero?
Ti basta essere cosciente di sapere, ma allo stesso Tempo di nulla potere.
Ti va bene così.
In fondo che cosa ti manca? Ma non ti chiedi mai: ‘Che cosa mi perdo?’…

La moneta è un cancro. Lascia perdere ogni senso, legato al fatto che, 'è l’uso che se ne fa che la rende demoniaca' o altro. Essa è e rimane un cancro. 

Non ti servirebbe se tu fossi ‘equo’.

Semplicemente scomparirebbe, esattamente come è apparsa dal ‘nulla’, che contraddistingue la consapevolezza da cui è scaturita.

La proprietà è la sua controparte. Non è civile quella società che la garantisce, perché la proprietà è fondata su una corsa antica all’accaparramento selvaggio e violento.

Oggi, si tutela un passato di soprusi ed ingiustizie. Il diritto che regola la proprietà, sancisce quella corsa senza regole al possesso ad ogni costo…

Di cosa hai necessità?

Renditene conto; ne va del tuo Tempo nelle paludi di questo reame.

Anche il concetto di copyright va nella stessa direzione.

Ma, questa è una società che vieta e, al Tempo stesso, vende prodotti tecnologici in grado di clonare.

Mentre, questa, è una citazione estratta da un sito, che vieta di citare il proprio ‘sapere’, difendendosi attraverso il diritto del copyright:

la moneta nella civiltà Etrusca e nell'Italia pre-romana.
Secondo la tradizione e le attestazioni archeologiche, la moneta fu introdotta, nell’ambito del Mediterraneo, in Lidia, una regione  costiera dell’Asia Minore, a partire dalla fine del VII secolo a.C

I sovrani di questa regione cominciarono a coniare piccole monete in elettro (una lega di oro e argento) come strumento di scambio per far fronte alle necessità commerciali naturalmente presenti in un territorio come questo che costituiva un passaggio obbligato tra l’oriente e l’occidente greco…
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I suoi diritti sono stati lesi? Suvvia… se viene citata la fonte e rispettato il contesto, che male c’è?

La società umana è pervasa da moti di questo tipo; ognuno legato al vettore della scarsità di denaro. Non si vive ma si corre per sopravvivere. Si cerca di correre più forte degli altri. Si va, ma dove si va?

Quando sei stanco, ti fermi. E allora? Che cosa hai afferrato con la tua corsa? Quale valore aggiunto avrai mai conquistato? Perché sei sempre in guerra?

- Mi chiedo perché siete così arrabbiato?
- Sono arrabbiato da così tanto… che neanche mi ricordo!
- Ma vi ha tenuto in vita, suppongo…

Ironclad

Ecco; stai sopravvivendo, accettando tutto quello che conosci e supponi di sapere. Hai perso di vista il tuo orizzonte nativo, il tuo diritto di sovranità su te stesso.

Pensa: una società che esula o si emancipa dal denaro, perché il denaro – semplicemente – gli cresce nelle tasche per diritto sovrano, in luogo di un comportamento derivante dal 'fare secondo passione', ossia secondo ciò che ‘gli viene meglio’. Senza imposizione alcuna. Abbondanza, secondo ‘giusta misura’, per tutti.

È la ‘giusta misura’ che regola automaticamente l’erogazione di denaro, non la Banca Centrale o i suoi vertici, non ben precisati e precisabili, perché ‘staccati’ dalla base materiale.

Facciamo un passo indietro:

gli Estruschi avevano già un sistema monetario, così come i più antichi Sumeri; per cui il loro ‘sentire’ era già in parte ‘inflazionato’, eppure essi erano molto più vicini alla ‘libertà’, derivante dalla consapevolezza della propria auto conoscenza:

è interessante osservare il netto contrasto fra il concetto cosmico etrusco ed il razionalismo filosofico romano.

Non è strano che una filosofia la quale cerchi, si costruisca e trovi un ordine sociale interamente controllato dalla legge degli uomini - jus romanus, abbia difficoltà ad accettare una concezione della vita fondata sul mistero dell’esistenza e l’incredibile arbitrarietà delle forze naturali, il cui significato simbolico e pratico abbia dirette conseguenze per l’uomo.

Seneca ha molto concisamente formulato la differenza fondamentale tra il pensiero romano e quello etrusco nelle sue Questiones Naturales:

'Noi (cioè i filosofi romani) pensiamo che le nuvole si scontrino e così nascano i lampi.
Gli Etruschi invece credono che le nuvole si scontrino con l’intenzione di provocare i lampi' (quindi utili agli uomini come prodigi).
Furuhagen 1985: 151

Gli Etruschi, quindi, vedevano un’altra causalità nella vita e nella natura, l’habitat della vita: tutto ciò che avveniva aveva un fine, erano segni prodigiosi ed interpretabili, inviati dagli dei agli uomini.

L’opinione degli Etruschi non era meno logica di quella di Seneca, ma semplicemente diversa nei suoi punti di partenza.

Non credendo nelle potenze divine, queste forze naturali supreme ed indipendenti, i filosofi romani e greci erano costretti ad accettare il Caso, come ragione degli eventi - per gli Etruschi il Caso non esisteva.

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Osserva un modo di ‘vedere’ diverso dal tuo; diverso ma non ‘assurdo’e, comunque, non giudicabile attraverso l'adesso.

Cardo e Decumano.
L'architettura sacra, la scienza dei costruttori, indica come prima operazione per stabilire la base per la costruzione del Tempio, la determinazione del Cardo il cosiddetto ‘punto dell'Alto’, seguita poi dalla logica deduzione del ‘punto del basso’ o Decumano.

Il Punto Fisso, il Pernio, il centro attorno al quale pare roteare l'intero Universo, in latino si chiama Cardo, dal quale per estensione, deriva il Cardine, l'Asse del mondo, l'Asse Polare, che congiunge il cielo e la terra, l'Alto e il Basso.

Il Polo Nord e l'Asse del Mondo sono stati fin dalla più alta antichità simbolo del Capo, dell'Imperatore, del Pontefice e del suo Trono che rappresentava l'espressione del Potere ordinatore e governatore della Saggezza divina, il trait d'union tra il Cielo e la Terra.

‘Cardo’ deriva dalla medesima radice indoeuropea kerd, krd, dalla quale origina il vocabolo greco kardia, quello latino cor-cordis, il cuore, il centro vitale, la sede della mente e dell'intelligenza, dell'amore e dell'anima, il luogo di trasparenza tra l'umano e il divino, il Tempio interiore e porta del cielo.

Il significato di cuore-centro pulsante di vita e di luce, sede invisibile di un potere ordinatore superiore, riconduce al simbolismo arcaico dell'isola di vetro, la misteriosa terra nord boreale dove risplende il Sole di Mezzanotte, il luogo d'origine della Razza Eletta.

Dalla radice sanscrita kar kr, 'creare' e 'sapere' (kar = gar) ad un tempo, (Giov.1,3) deriva kara, sostantivo che indica l'Agente che causa, e il verbo greco krai-no, creare, governare, sovrastare, significati che completano il valore intrinseco del radicale KR, che designa un luogo e un tempo che sono un sol punto dal quale spazio e tempo traggono la loro stessa origine, tempio di una sapienza e di un potere che causa e governa, che crea e trasforma, il polo immutabile o pernio del Mondo che tutto domina e sovrasta, il punto d'origine, l'Uno-Unità.

La seconda operazione per stabilire il Tempio era quella di tracciare il Decumano.

La radice della parola arcaica decumanus (Decumus) si può identificare nel sanscrito Dac, 'venerare la Divinità', da cui Daca(n), che in greco si dice Deca

L'idea di compiere un ministero religioso, un'azione rituale sta quindi alla base del significato concettuale del termine Decumanus
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Il simbolo della Croce...

Il luogo d'origine della Razza Eletta.

Alla più grande storia piace narrare di se stessa, in ogni circostanza ed in maniera circostanziata, secondo la proprietà frattale dell’energia… secondo ‘giusta misura’.

La Verosomiglianza è sua figlia; colei che ti parla adesso…

Il Nucleo Primo, con ‘Filtro 3d’ acceso, è quel filo regolatore della tua Vita

Esso sussurra e tu agisci, per ispirazione. Esso è umano, come te… ma diversamente da te, non si 'resetta' ogni volta, perchè è organizzato e coeso. Esso va sempre ‘avanti’, lungo la propria direzione preimpostata e monca di consapevolezza allargata:

funzione di una funzione.

Oltre al concetto stesso di ‘caos’.

La modernità di un pensiero antico.
Geni, furie, demoni, anime umane assunte a divinità - aisna Hinthu

una concezione del mondo totalmente estranea al pensiero dell’uomo moderno o solo una simbologia arcana, un linguaggio poetico legato ad una cultura ed un’epoca storica diverse dalla nostra, ma ad esprimere la stessa ricerca affannosa di risposte a quesiti esistenziali di sempre?

Specialmente noi occidentali ci siamo creati, attraverso lo sviluppo esasperato di una tecnologia sempre più avanzata, tutto un universo in gran parte artificiale o virtuale, a darci la piacevole quanto ingannevole illusione d’essere padroni dell’esistenza, di saperne capire significato e finalità.

Viviamo ed agiamo come se conoscessimo o addirittura potessimo cambiare queste leggi intrinseche della natura, che tengono unito tutto il cosmo - sia macro che micro.

Negli Etruschi incontriamo un modo opposto di pensare

la vita e le forze che la regolano costituiscono un enigma, un insieme di processi che non ci è dato di capire nella loro essenza, né, tanto meno, di dominare, ma dei quali dobbiamo semplicemente cercare di venire a capo a livello pratico.

Il concetto di giustizia come 'armonia'.
Le regole per l’organizzazione sociale, politica e militare della nazione etrusca erano sanzionate dagli scritti sacri.

Il concetto etrusco della giustizia fu direttamente influenzato dagli insegnamenti religiosi ed ogni infrazione alla legge considerata una bestemmia, un reato contro il sacro ordine cosmico.

È giunto fino a noi un unico frammento dei Libri Rituales, il quale ci fa intravvedere come gli Etruschi concatenassero la società degli uomini con le potenze eterne dell’universo in un sentimento ecologico davvero globale.

Sappiamo come i 'geometri' etruschi misurassero la terra in templa e la seguente citazione fa parte di una raccolta di saggi latini sull’agrimensura, chiamati appunto Agromatici latini - la ninfa Vegoia parla con l’aruspice Arus Veltimnus e dice:

'Tu devi sapere che (alla creazione) il mare fu separato dalla terra.
Quando Tinia scelse l’Etruria come sua terra, decise che dovesse venire misurata e le proprietà delimitate l’una dall’altra.

Conoscendo l’avidità umana e con quanta brama gli uomini desiderassero la terra, volle che si alzassero segni di confine.

Chiunque tocchi o muova questi segni per accrescere la propria terra a spese del vicino, sarà stato severamente punito dagli dei.
Se lo faranno i suoi schiavi, saranno venduti a un padrone peggiore.

Ma se succede col tacito consenso del proprietario, allora la sua casa sarà in breve distrutta e la sua famiglia rovinata.

Chiunque commetta un tale delitto sarà colpito da terribili malattie, il suo corpo sarà coperto di piaghe ed i suoi lembi diventeranno paralizzati.
La terra sarà scossa da tempeste e turbini, il frutto della terra rovinato e abbattuto da grandine e pioggia, distrutto dall’arsura dell’estate e morirà malato. Grande disaccordo esploderà nel popolo.

Devi sapere che tutto questo vi accadrà se vi farete colpevoli di questi delitti.
Perciò non ingannate mai e non agite dietro le spalle del prossimo.
Lasciate che la dottrina sacra viva nel vostro cuore
'.
Di Martino 1982: 125

Un documento rimarchevole e prezioso che dimostra una profonda etica. 

Quando gli uomini si comportano in maniera sbagliata, non è solo un reato contro l’ordine sociale, ma un peccato contro gli dei stessi: la punizione non arriverà, quindi, dalle autorità civili della società, ma direttamente dagli dei, gli strumenti dei quali sono le forze naturali.

Lo stesso diritto di proprietà, fondamentale per la pacifica coesistenza fra individui e nazioni, non è più una convenzione sociale umana, ma celeste.

Gli Etruschi vivono.
Gli Etruschi formularono una teologia molto più elaborata e dettagliata, sia dei Greci che dei Romani, e costruirono una prassi religiosa tanto più complessa e raffinata.

Le loro teorie sull’universo, visto come templum, sacro perchè popolato dalle potenze divine della vita, furono decisive per la loro vita sociale.
 
La profonda convinzione etrusca, che fenomeni opposti a, o divergenti dall’ordine naturale delle cose fossero sintomo di uno squilibrio nell’universo e, quindi, segno della disgrazia 'divina', aspetta solo di essere riscoperta e rivalorizzata.

Così come il saper riconoscere il sacro anche nei piccoli eventi quotidiani: i lupi che si mettano ad ululare sulle montagne, uno stormo di uccelli che si posi ad un tratto su un tetto.

Quella loro continua ricerca a ridare armonia all’ordine del creato, a cercare di riparare o, ancora meglio, prevenire i danni così spesso, consciamente ed inconsciamente, causati dalla stupidità, avidità e malvagità umana, quell’affannoso voler ristabilire la pax deorum, equilibrio nel cosmo, armonia di mente e di cuore, che è il fine di ogni forma di esistenza...

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Nota il potere dell’attuale paradigma e quanto sia radicato tanto nel passato quanto nell’oggi:

lo stesso diritto di proprietà, fondamentale per la pacifica coesistenza fra individui e nazioni, non è più una convenzione sociale umana, ma celeste...
 
Ciò che è fondamentale, è la tua osservazione dei ‘codici’ scritti, per fissarti saldamente al suolo.

Esiste una struttura di controllo visibile ed invisibile:

Crisi: Patuelli, inviato ai saggi documento programmatico Abi.
Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ha inviato oggi ai dieci saggi nominati dal presidente della Repubblica il documento ‘Crescita, produttività e occupazione: le sfide che l'Italia ha di fronte’. 

Si tratta, recita una nota, di un documento programmatico con cui il mondo bancario sottolinea l'urgenza di intervenire per spezzare la spirale di negatività, che si sta scaricando sulle imprese, le famiglie, le banche e l'intera economia.
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Questa è una recita, un rituale… è una continuazione per incoronamento continuo del principio che ti ha.

Se tu non dici nulla, allora significa che va tutto bene, no?
 
Ecco chi è il banchiere più potente del mondo.
Viene dalla Cina e dai mercati è considerato il banchiere più potente del mondo. Si tratta di Zhou Xiaochuan, governatore della Banca del Popolo cinese (Pboci), appena riconfermato dal governo… 

La riconferma della carica, scrive Foreign Policy, gli darà modo di portare a termine il compito sul quale lavora da anni, quello di rendere la Cina una potenza economica mondiale, una realtà che perdura ormai dal 2010, quando é riuscita a superare un'altra potenza economica asiatica, il Giappone.

Un'ottima situazione che però - scrive sempre FP - affinchè perduri sarà necessario 'strappare il potere e l’influenza ad alcuni leader politici del paese per costruire un sistema finanziario in grado di sostenere a pieno le lezioni dei banchieri centrali'.

Creata nel 1948, la Pboci non é stata la banca centrale cinese fino al 1995. Oggi svolge una vasta gamma di attività per il governo cinese, quali gestione dei tassi di interesse e le politiche di cambio. In questo sistema, la figura di Zhou é molto diversa da quella degli altri governatori mondiali: 

per molti anni il suo ruolo é stato puramente quello di un tecnico, pronto a svolgere mansioni che arrivavano dall'alto e prendendo importanti decisioni in materia economica e finanziaria assieme allo Stato e ad un Comitato appositamente incaricato. 

Un legame, quello tra Stato e banca, poco chiaro agli occhi degli occidentali, ma che si basa principalmente sul principio di autoconservazione del Paese

Foreign Policy prova a spiegarlo così: 

'Il sistema cinese, come ogni governo, ha una vasta gamma di strumenti  che può utilizzare per influenzare l’economia e si adopera per realizzare l’obiettivo generale dello Stato: l’autoconservazione

La leadership del Partito Comunista cinese ha una sorta di accordo con il miliardo di cittadini ovvero ‘lasciateci il potere e vi garantiremo una rapida crescita che si tradurrà in un tenore di vita migliore’.
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  • costruire un sistema finanziario in grado di sostenere a pieno le lezioni dei banchieri centrali
  • una vasta gamma di strumenti  che può utilizzare per influenzare l’economia
  • si adopera per realizzare l’obiettivo generale dello Stato: l’autoconservazione.
Quali ‘lezioni’ hanno impartito i banchieri centrali?

Come hanno influenzato le persone?

L’autoconservazione del 'potere' è il motivo della tua sopravvivenza.

Il Nucleo Primo ambisce al suo continuum Spazio Temporale; ogni sua azione va in questo senso e tu, volente o nolente, sei sul suo cammino, perché esso non può prescindere da te.

Ti può annichilire in ogni modo, questo sì, però.

La crisi? Tutta colpa della ‘stupidità funzionale’.
Contravvenendo alla favola di Esopo che da oltre due millenni contrabbanda come conveniente la condotta lavorativa della formica nei confronti di quella della cicala, uno studio condotto dalla società di consulenza e di collocamento statunitense Leadership IQ sembra ribaltare, su una prospettiva di breve termine, le più lapalissiane teorie sull’efficienza lavorativa.

Secondo questo studio i cosiddetti ‘low performer’ sarebbero gli impiegati più soddisfatti all’interno di un’azienda, i più felici fra le mura domestiche, i meno stressati e i più propensi a parlare bene della propria azienda a potenziali clienti, consumatori e futuri colleghi.

Perché? Essendo considerati dei low performer, a loro vengono attribuiti i compiti più facili, dunque con maggiore possibilità di successo. Inoltre, proprio in virtù della scarsa considerazione di cui godono, è paradossalmente più facile che vengano elogiati da dirigenti e superiori.

Al contrario, i dipendenti più devoti e capaci sono maggiormente stressati e si sentono sottovalutati, questo perché verso di loro le aspettative sono altissime. Su un periodo di medio-lungo termine la sclerotizzazione di questa situazione (con l’incapacità della dirigenza di gratificare anche i più meritevoli)  può portare a risultati estremamente negativi per le aziende, per esempio con la ‘fuga dei cervelli’ di coloro che si sentono meno valorizzati.

Mats Alvedsson, professore della scuola di Economia e Management dell’Università di Lund, ha proposto recentemente una teoria secondo la quale il mondo dell’impresa sarebbe vittima di 'una stupidità strutturale' che renderebbe i dipendenti di organizzazioni e aziende incapaci di 'mettere in discussione le decisioni, le strutture e visioni'.

Nello studio, condotto da Alvedsson insieme al collega André Spicer e pubblicato sul Journal of Management Studies, viene esposta la teoria della 'stupidità funzionale' che, paradossalmente, aumenterebbe la produttività di una organizzazione. Come?  

Non ponendosi criticamente davanti ai compiti loro affidati, i lavoratori ci si adoperano con entusiasmo e senza sollevare questioni

la produzione è teoricamente più lineare ma il rovescio della medaglia è che ci possono essere problemi causati proprio da questa mancanza di spirito critico

'La stupidità funzionale è preminente nelle economie che sono dominate tramite una persuasione che utilizza immagini e la manipolazione simbolica' spiega Mats Alvesson. Insomma più pensiamo di essere intelligenti e consapevoli, maggiori sono i rischi di essere vittime della stupidità funzionale

E anche le tecnologie che ci alleviano l’atavica fatica di ricordare danno il loro contributo. Qualche anno fa Clay Shirky sconvolse il dibattito sulle nuove tecnologie con il suo saggio Internet ci rende stupidi?, sottolineando ciò che la Rete sottraeva alle funzioni cognitive, più che magnificare ciò che aggiungeva alla conoscenza di ognuno.

Forse, invece, di perdersi nei massimi sistemi, l’autocritica delle stanze dei bottoni dell’economia mondiale dovrebbe fare analisi ben più pragmatiche e interrogarsi su cause molto più tangibili. Abbiamo dato troppe cose come scontate? Abbiamo sopravvalutato la nostra intelligenza compiendo scelte stupide?

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La ‘stupidità funzionale’ è implicita nell’ordine sottile irraggiato per la società globale e deriva dalla presenza drenante del Nucleo Primo, la cui traccia è tutto quello che limita la tua libertà reale.

La moneta e la proprietà sono due delle maggiori limitazioni di cui ‘godi’.

Due zavorre travestite da diritti.

Carburanti, Gdf: accertato ‘rialzo fraudolento prezzi’ da compagnie petrolifere.
La Guardia di Finanza di Varese ha comunicato oggi in una nota di aver accertato 'il rialzo fraudolento dei prezzi dei carburanti attraverso manovre speculative' da parte di alcune compagnie petrolifere a danno degli utenti finali, nell'ambito di un'inchiesta che vede coinvolte Shell, Tamoil, Eni, Esso, TotalErg, Q8 e Api

A proposito della nota della Gdf secondo cui 'sarebbe già stata accertata l'esistenza di reati, le aziende, nella consapevolezza di avere sempre pienamente rispettato le norme di legge vigenti, esprimono incredulità e profondo sconcerto relativamente sia alle gravi accuse riportate in tale comunicato, sia al travisamento del reale stato di avanzamento delle indagini', si legge in una nota dell'Unione petrolifera (Up)…

Al termine delle indagini, spiega la nota, il gip del Tribunale di Varese ha riconosciuto 'l'esistenza di un rialzo fraudolento dei prezzi dei carburanti attraverso manovre speculative commesse dagli organi apicali delle compagnie petrolifere'.

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Ma va?

Non lo sapevi? Ma certo che lo sai? Solo che non puoi fare nulla per dimostrarlo. E allora? Allora ti adegui per tacito consenso, continuando a fare quello che sei costretto a fare:

lavorare come uno schiavo. Non importa se sei un manager o un operaio, sei comunque uno schiavo, perché il tuo Tempo ti è stato portato via, senza che tu abbia potuto dire nulla a tal riguardo…

Anzi, sei stato tu a ricercare la situazione che ti avrebbe ‘spolpato vivo’, per mancanza di alternativa.

Il ciclo si chiude. Il ciclo si apre… con dentro il principio virale che passa tranquillamente.

La mafia che si ricicla nelle rinnovabili.
Il maxi sequestro di oltre un miliardo e trecentomila euro di beni confiscati stamattina a Vito Nicastri, detto 'il re delle rinnovabili', è solo una piccola vittoria che la Dia (Direzione Investigativa Antimafia) può affermare sul nuovo business della mafia e della criminalità organizzata in genere: 

le fonti rinnovabili.

Inizialmente poco considerato, negli ultimi dieci anni il boom delle fonti energetiche alternative ha fatto gola a tutti. Anche alla mafia, che ha subito visto in questo settore emergente un'opportunità per fare guadagni e contemporaneamente riciclare il denaro proveniente da traffici illeciti

Non più - o meglio non solo - l'ecomafia delle discariche abusive e dell'abusivismo edilizio, ma una vera e propria holding che investe in un settore pulito e proficuo

Rovinandolo e speculandoci su, attraverso un connubio pericoloso con la politica locale - e nazionale - con le banche, le società e le imprese di settore su tutto il territorio, dalla Lombardia alla Calabria, passando per Puglia, Sardegna, Sicilia e Lazio
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Ti rendi conto di 'dove vivi'? Accade tutto con il tuo consenso indiretto...

Ora, dopo tutto questo lungo discorso, c’è da prendere atto di questo, ricordando anche l'ambito della dorsale oceanica, affrontato qualche Tempo fa, ed agganciandolo all'esistenza fisica del Nucleo Primo:

Nel 1924 apparve a Parigi un singolare libro di Ferdinand Ossendowski, dal  titolo  'Bestie,  uomini e dei'.  

Vi si raccontava un avventuroso viaggio nell'Asia centrale,  nel corso del quale l'autore affermava di essere venuto in contatto con un centro iniziatico misterioso, situato in  un mondo sotterraneo le cui ramificazioni si estendono ovunque:  

il capo supremo di questo centro era detto Re del Mondo.

René  Guénon (1856-1951) prese spunto da tale pubblicazione per mostrare, in questo breve e splendido libro, come, dietro alle confuse narrazioni  di  Ossendowski e di altri scrittori, si profilassero dottrine e miti immemoriali, di cui si ritrovavano tracce dal Tibet (con  la  sua  nozione  dell'Agarttha, la terra 'inviolabile') alla tradizione ebraica (con la figura di Melchisedec e della città di Salem), e così anche nei più antichi testi sanscriti, nel simbolismo del Graal, nelle leggende sull'Atlantide e in tanti altri miti e immagini.  

A mano a mano che si svelano questi rapporti, siamo còlti come da una vertigine

con pochi e sobri gesti Guénon riesce a mettere in contatto tali e così diverse cose che alla fine ci troviamo dinanzi a una sterminata prospettiva, che traversa tutta  la  storia  fino  a oggi, dalle origini  inattingibili della Tule  iperborea  fino all'occultamento del centro iniziatico nella nostra  'età  nera',  il 'Kali-Yuga'.  

In  poche pagine, e tutto per immagini, Guénon disegna dunque la linea  della trasmissione della Tradizione primordiale, sicché  questo  libro  potrà  valere per molti come introduzione al pensiero di un maestro solitario e indispensabile del nostro tempo

Vi troviamo innanzitutto, cosa che poteva parere inverosimile anche in Saint-Yves, l'affermazione dell'esistenza di un mondo sotterraneo, le cui ramificazioni si estenderebbero dappertutto, sotto i continenti e anche sotto gli oceani,  e per mezzo del quale si stabilirebbero invisibili comunicazioni fra  tutte  le  regioni  della terra

Citeremo in proposito la storia di una 'pietra nera'  inviata un  tempo dal 'Re del Mondo' al 'Dalai-Lama', poi trasportata a Urga, in Mongolia, e scomparsa circa cento  anni  fa:  

ora,  in  molte tradizioni  le 'pietre nere' hanno un ruolo importante,  da quella che era il simbolo di Cibele fino  a  quella  incastonata  nella  'Kaabah' della  Mecca... 

Il titolo di 'Re del Mondo', inteso nella sua accezione più elevata, più  completa e insieme più rigorosa,  viene attribuito propriamente a 'Manu',  il Legislatore  primordiale  e  universale  il  cui  nome  si ritrova,  sotto  forme  diverse, presso numerosi popoli antichi; ricordiamo soltanto, a questo proposito, il 'Mina' o 'Menes' degli Egizi, il 'Menw' dei Celti e il 'Minosse' dei Greci.  

Tale nome, del resto, non indica un personaggio storico o più o meno leggendario.

Esso designa,  in realtà,  un principio,  l'Intelligenza  cosmica  che riflette la Luce spirituale pura e formula la Legge ('Dharma') propria delle condizioni del nostro mondo o del nostro ciclo di esistenza;  ed è, al tempo stesso,  l'archetipo dell'uomo considerato specialmente in quanto essere pensante (in sanscrito 'mƒnava')…

L'idea   di   un  personaggio che è sacerdote e re al tempo stesso non è molto comune in Occidente,  benché,  proprio all'origine del Cristianesimo, essa sia rappresentata in  modo  assai  evidente  dai  'Re  Magi';  ancora nel medioevo  il  potere  supremo  (stando  per  lo  meno  alle  apparenze esteriori) era diviso fra il Papato e l'Impero.  

Tale separazione può essere considerata il segno di un'organizzazione incompleta al  vertice, se così possiamo esprimerci, poiché non vi  appare il principio comune da cui procedono e dipendono regolarmente i due poteri;  dunque il vero potere supremo  doveva  trovarsi  altrove...
 
Le tradizioni riguardanti il 'mondo sotterraneo' si ritrovano presso moltissimi popoli;  non abbiamo intenzione di ricordarle tutte,  anche perché  alcune  di  esse  non  sembrano  avere un rapporto diretto con l'argomento di cui ci occupiamo.  Tuttavia si potrebbe  osservare,  in linea  generale,  che  il  'culto  delle  caverneè  sempre connesso all'idea di 'luogo interiore' o di 'luogo centrale', e che il simbolo della caverna e quello del cuore, sotto questo aspetto,  sono assai vicini l'uno all'altro

L'Agarttha, si dice, non fu sempre sotterranea, né lo rimarrà per sempre;  verrà un  tempo  in  cui,  secondo  le  parole  riportate  da Ossendowski,  'i  popoli  di  Agharti usciranno dalle loro caverne e appariranno  sulla  superficie  della  terra'.  

Prima della sua scomparsa dal mondo visibile, il centro portava un altro nome perché, a quell'epoca, quello di Agarttha, che significa 'imprendibile' o 'inaccessibile' (e anche 'inviolabile', poiché è il 'soggiorno della Pace', 'Salem'), non sarebbe stato adattoOssendowski precisa che il centro  è  divenuto  sotterraneo  'più  di seimila anni fa',  data che corrisponde con sufficiente approssimazione all'inizio del 'Kali-Yuga' o 'età nera',  l'età del ferro degli antichi  Occidentali,  l'ultimo dei  quattro periodi nei quali si divide il 'Manvantara';  

la sua ricomparsa deve coincidere con la fine di tale periodo.

Abbiamo detto prima che tutte le tradizioni  alludono  a  qualcosa  di perduto o di nascosto, che viene rappresentato con simboli diversi; se preso in senso lato, cioè concernente l'umanità terrestre nel suo insieme,  questo si riferisce appunto alle condizioni del 'Kali-Yuga'.

Il  periodo attuale è dunque un periodo di oscuramento e di confusione; le sue condizioni sono tali che, finché persistono, la conoscenza iniziatica deve necessariamente rimanere nascosta; da qui il carattere dei 'Misteri' dell'antichità detta 'storica' (la  quale  non  risale neppure all'inizio di tale periodo) e delle organizzazioni segrete di  tutti  i  popoli:  organizzazioni che conferiscono una iniziazione effettiva là dove sussiste ancora una vera dottrina  tradizionale,  ma non  ne  offrono  che  l'ombra  quando  lo spirito di tale dottrina ha cessato  di  vivificare  i  simboliche  ne  sono  soltanto la rappresentazione esteriore, e questo perché, per ragioni diverse, ogni legame  cosciente col centro spirituale del mondo si è ormai spezzato

tale è il significato più specifico della  perdita  della  tradizione, quello  concernente in  particolare determinati centri secondari che cessano di essere in rapporto diretto ed effettivo col centro supremo…

Attualmente in Europa ogni legame cosciente col centro per mezzo di organizzazioni regolari è interrotto, e così è da molti secoli;  tale rottura,  però, non è avvenuta tutt'a un tratto, ma in varie fasi successive

Nel periodo attuale del nostro ciclo terrestre, cioè nel 'Kali-Yuga', questa 'Terra Santa',  difesa da 'guardiani' che  la  nascondono  agli sguardi  profani  garantendone tuttavia certe relazioni esterne, è di fatto invisibileinaccessibile, ma soltanto per coloro  che non possiedono le qualificazioni richieste per penetrarvi

Ora,  la sua localizzazione in una determinata regione deve essere considerata come letteralmente effettiva, oppure soltanto simbolica,  o l'una e l'altra cosa insieme? A tale domanda risponderemo semplicemente che, per noi, i fatti geografici e quelli storici hanno, come tutti gli altri, un valore simbolico che,  del resto, non toglie nulla della loro realtà propria in quanto fatti, e anzi conferisce loro, oltre a questa realtà immediata, un significato superiore…
Il Re del Mondo -
René Guénon.
 
Tutto ciò segue il filo narrante presente in SPS.

Mito e realtà condensati insieme.

La Pietra Codificata è autenticamente connessa al genere umano e mantiene aperto uno stargate verso il ‘Cielo’, sino a quando la Terra sarà nella sua fase di bozzolo, essendo il suo karma.

Poi, la vicenda si colorerà d’altri aspetti, per coloro che ‘andranno con la Terra’, mentre gli altri si trasferiranno di piano, ciclando con le 3d.

Il simbolo dell'Omphalos poteva essere posto in un luogo che fosse semplicemente il centro di una determinata regione, centro spirituale, del resto, più che geografico, benché in particolari circostanze i due possano coincidere; ma, in tal caso, quel punto era veramente, per il popolo che  abitava  la regione considerata,  l'immagine visibile del 'Centro del Mondo', così come la tradizione propria di quel popolo non era che un adattamento della tradizione primordiale sotto la forma che meglio  conveniva  alla  sua  mentalità e alle sue condizioni di esistenza.  

Il più conosciuto, generalmente, è l'Omphalos del tempio di Delfi,  il quale era davvero  il  centro  spirituale  della  Grecia antica;  senza  insistere  su tutte le ragioni che potrebbero giustificare tale asserzione, faremo notare soltanto che proprio là si riuniva, due volte all'anno, il consiglio degli Anfizioni, composto dai rappresentanti di tutti i popoli ellenici, che costituiva,  del resto,  l'unico legame effettivo fra quei popoli,  legame la cui forza risiedeva appunto nel suo carattere essenzialmente tradizionale.

L'Omphalos, di solito, era materialmente rappresentato da una pietra sacra,   che   spesso   viene   chiamata   'betilo';   questa  parola,  probabilmente, non è altro che l'ebraico 'Beith-El', 'casa di Dio', il nome che Giacobbe diede al  luogo in  cui il Signore  gli si  era manifestato in sogno:

'E  Giacobbe  si  svegliò  dal sonno e disse:

Sicuramente il Signore è in questo luogo e non lo sapevo.  E  fu spaventato e disse: Questo luogo, come è terribile! Esso è la casa di Dio e la porta dei Cieli. E Giacobbe si levò  presto  al  mattino, e prese  la  pietra che gli era servita da capezzale, la eresse come un pilastro, e versò olio sulla sua sommità (per consacrarla).  E diede a quel luogo il nome di 'Beith-El'; ma il primo nome di quella città era Luz'. 

Abbiamo già spiegato il significato della parola 'Luz'; si dice poi che 'Beith-El',  'casa di Dio', divenne 'Beith-Lehem', 'casa del pane',  la città in cui nacque  Cristo; in ogni caso, la relazione simbolica esistente fra la pietra e il pane è degna di molta attenzione.  

Bisogna notare inoltre che il nome di 'Beith-El' non viene attribuito soltanto al  luogo,  bensì  alla  pietra  stessa:  

'E questa  pietra,  che ho eretta come un pilastro,  sarà la casa di Dio'. 

È la pietra, dunque, che deve essere propriamente l'abitacolo divino ('mishkan'),  secondo la designazione che sarà data più tardi al Tabernacolo,  cioè  alla  sede  della  'Shekinah';  tutto  ciò  si ricollega  naturalmente  alla  questione  degli  'influssi spirituali' ('berakoth') e,  quando si parla del  'culto  delle  pietre',  che  fu comune  a tanti popoli antichi,  bisogna rendersi conto che tale culto era rivolto non alle pietre, ma alla Divinità che in esse risiedeva.
Il Re del Mondo - René Guénon.
 
Interlacciando anche il grande lavoro di Sitchin e togliendo il 'Filtro 3d', 'Manu' diventa 'Anu', signore degli Anunnaki e il Nucleo Primo diventa il Connubio. Approfondiremo più avanti...
 
In generale ed in definitiva - renderti consapevole:

dipende da te.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 4 aprile 2013

Credere.



Che possono le leggi, là dove solo il denaro ha potere, o dove la povertà non ha mezzi per vincere?

Persino quei filosofi, che passano i giorni gravati dalla cinica bisaccia,
finiscono anch'essi col vendere a fior di quattrini i loro assiomi.

Pertanto anche un procedimento legale è merce da mettere a mercato,
e anche il cavaliere che siede in giudizio non sdegna di farsi comperare.
Petronio Arbitro

La legge è forte, ma è più forte la necessità.
Johann Wolfgang von Goethe

Il denaro fa le leggi. Le leggi sono forgiate sull’esigenza che sottende all’accumulo di denaro:

il potere.

Questo discorso è vero, tranne che per il livello più alto di potere sulla Terra 3d:

quello del Nucleo Primo.

Il Nucleo Primo non ambisce all’accumulo di denaro, quanto alla preservazione del potere, inteso come prosecuzione del proprio status privilegiato di docente/padrone e, più in generale, di poter sopravvivere.

Per poter continuare ad imperare, esso ha necessità che la Massa non riesca a comprendere come esattamente ‘girino le cose’. Dunque, la complessità è quell’aggettivo che meglio incarna la continuazione dell’Impero del Tempo Deviato.

È tutto complesso… e sfido chiunque a dimostrare il contrario, perlomeno negli aspetti cardine dell’orientamento sociale; a partire dal sistema di leggi, dalla terminologia utilizzata, dal contesto economico finanziario, civile, scientifico e religioso.

È la più grande storia, quella che ti accoglie, anche se ti trovi in un suo sottoramo polarizzato da ‘anti storia’.

La Verosomiglianza è l’archetipo che ti guida, se solo lo permetti.

Complessità:

Il tutto è maggiore della somma delle parti’.
Aristotele

In fisica, un sistema complesso è un sistema in cui le singole parti sono interessate da interazioni locali, di breve raggio d'azione, che provocano cambiamenti nella struttura complessiva

La scienza può rilevare le modifiche locali, ma non può prevedere uno stato futuro del sistema considerato nella sua interezza. Come dice Edgar Morin 'nei sistemi complessi l’imprevedibilità e il paradosso sono sempre presenti ed alcune cose rimarranno sconosciute'…
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Anche la definizione di ‘complessità’ è complessa e, dunque, coerente; meglio... è ‘resa complessa’ dall’inconsapevolezza del momento attuale, del presente, dell’ora, dell’adesso. L’incantesimo, tuttavia, ha la capacità di farti vivere in un eterno ‘adesso’, in una bolla congelata di Spazio/Tempo, tramite la quale condizionare persino l’aria che respiri.

La ‘scienza’, termine utilizzato nella definizione di complessità, è una ‘scienza Antisistemica’; ossia, un termine polarizzato in luogo di uno in equilibrio, per cui tutto ciò che ne consegue è:

il caos o la pretesa di ordinare lo scibile attraverso la confusione organizzata.

Il paradosso è evidente e un simile contesto è in grado di generare, di figliare se stesso all’infinito.

Una volta entrati nel loop, è difficile trovarne l’uscita.

L’Analogia Frattale è un valido aiuto a tal proposito; ciò che la Verosomiglianza lascia come impronte digitali della propria presenza ubiqua, attorno e dentro alla Creazione.

Legge delle citazioni.
Per limitare l'interpretatio delle opere del passato la legge restringeva le opere utilizzabili intorno a cinque autori stimati: Papiniano, Gaio, Ulpiano, Modestino e Paolo

Nessun altro autore sarebbe potuto essere utilizzato come fonte in un processo…

Nel processo, i suddetti cinque giuristi costituivano le uniche fonti… sulla base delle quali il giudice decideva della controversia… 

Gaio ci informa che se le opinioni dei giuristi erano concordi esse diventavano legge

Solitamente non vi erano opinioni omogenee

in questo caso (ius controversum) la giurisprudenza non era fonte di diritto e il giudice poteva decidere secondo il proprio arbitrio
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Solitamente non vi erano opinioni omogenee.

La gente è sempre stata offuscata, nel proprio incedere. Perché il proprio passo è sempre stato guidato dalla scarsità, piuttosto che dall’abbondanza.

La scarsità è un filo logico che conduce alle cascate dell’oblio. La direzione è presa, ma non si arriva mai a destinazione, vivendo una continua vena di scarsità, derivante da complessità a loop.

La Bank of Japan apre i rubinetti per combattere la deflazione.
La Bank of Japan ha allentato ulteriormente la sua politica monetaria. L'istituto centrale guidato dal nuovo governatore Haruhiko Kuroda acquisterà ogni anno bond per circa 50 bilioni di yen. Gli acquisti riguarderanno anche titoli a lunga scadenza allo scopo di iniettare più denaro nel sistema e di far calare i rendimenti. La Bank of Japan incrementerà inoltre l'acquisto di Etf e Reit e completerà il suo precedente programma di acquisto di asset. 

La Bank of Japan vuole combattere con tutti i mezzi la deflazione che attanaglia il Paese da 20 anni. La Bank of Japan ha ribadito oggi di voler centrale un target di inflazione al 2% entro due anni.
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Quello che 'combatti', rafforzi (anche se fosse un 'fantasma').

Ecco a cosa ti hanno abituato:

a credere pur non comprendendo nulla di quello che accade, ma che comunque ti guida.

C’è nell’aria profumo di epicità, quest'oggi. Logicamente, questa sensazione, questa sensibilità, è il frutto del personale sentire del ‘canale’. Quando la Kundalini scorre secondo prassi è come se muovesse dell’aria interna rendendola leggera, fresca, un nutriente lo Spirito.

Si percepisce lo scorrere come di acqua nel ruscello, di leggerezza interiore estremamente a tuttotondo.

E si sta bene…

Ascolta della musica ispirata quando leggi questi testi. Ti aiuterà a svolgere la tua immaginazione e ad accompagnarti nel lasciarti andare.

Una marea di ‘ordinate stupidate’ è emersa al seguito della Crociata del denaro, ombra del debito, frutto della sete di potere e di continuazione del ‘sogno ordito ed inteso da ciò che non si vede ma esiste’.
 
Sai… quando c’è qualcosa, un ‘corpo’, che impedisce agli elementi di muoversi secondo Natura, è facile captarne la presenza, anche se ‘invisibile’ agli occhi ed ai sensi maggiori. Non per fortuna, tu sei multidimensionale anche nell’attuale situazione di stand by…

Percepisci sempre quello che ‘non va’, ma non te lo riesci a spiegare attraverso l’esempio che ti è stato fornito e attraverso l’esperienza limitata a cui puoi accedere e alla memoria di breve durata a cui hai accesso.

Perchè vivi nella scarsità?
   
Sappi, allora, che tutto ruota attorno al sistema giuridico e finanziario, derivante dall’insieme variegato dell’esternazione del potere religioso e della scienza, una volta unito.

Il Nucleo Primo ha solo svolto un ruolo altamente ispirante, ha come radiocomandato la formazione del tessuto sociale ed infrastrutturale del Mondo, godendo degli sforzi del genere umano, auto svolgentesi sotto ai propri piedi.

Ciò che lasci viene preso.

E il Nucleo Primo non ti ha lasciato molto, per la verità.

Hai, tuttavia, la Natura frattale ed olografica dell’energia e, ciò, ti basta ed avanza… ma per agganciare questo treno in corsa, devi credere di poterlo vedere, anche se ti passa sopra, sotto e dentro ad ogni istante.

Tutte le notizie hanno carattere di controllo e ruotano attorno alla scarsità del denaro.

E tu ti muovi di conseguenza…

Concetti come inflazione, deflazione, tasso d’interesse, debito pubblico, riserva frazionaria o signoraggio… sono artifizi derivanti dal sopravvivere nella mancanza di abbondanza.

Senza mutare l’osservazione non muta il panorama.

E, il panorama è quello impresso dalla tua osservazione delle leggi scritte dai 'vincitori', sempre con il tuo consenso indiretto ed inconscio. Sei raggirato da così tanto Tempo, che sembra quasi impossibile da immaginare. Vivevi nell’ignoranza, ora vivi nell’ignoranza derivante da iper alimentazione d’ogni tipo.

Se ti viene detto da 1 a 9, omettendo di dirti che esiste lo zero, in che maniera ti muoverai nel Mondo? In maniera limitata e controllata o… premeditata, visto che il caso non esiste.

Il caso esiste se gli lasci lo spazio per esistere.

La biodiversità non è il caso, mentre il caso rientra nella biodiversità, essendo una sua sottosezione per la manifestazione del principio sotteso, ossia, la biodiversità stessa.

Il modello LsdLibero e Sovrano Denaro – si attua al di fuori della complessità derivante dall’imprinting della storia deviata e dall’abitudine nello stazionarci dentro da innumerevoli generazioni.

Tu non sei veramente e solo ‘tu’, ma sei il frutto di quello che i tuoi avi ‘sono stati’.
 
Tu hai adesso il testimone in mano:

tocca a te.

Cosa farai?

Se non vedi alternative all’attuale modello di 'denaro sempre scarso', è perché l’intelligenza tua e dei tuoi simili è stata applicata allo ‘spazio’ lasciato per vivere.

Se vivi su un Pianeta, ritenendolo unico – come puoi esistere utilizzando tutto te stesso?

È un frattale, un esempio molto chiaro inerente alla tua situazione di ingabbiamento…

Tu non appartieni alla Terra 3d e lei non può appartenere a te.

Siete in una sorta di simbiosi auto evolutiva.

A cosa ti serve l’interfaccia del denaro? Se non per essere tenuto in pugno da qualcosa/qualcuno, di cui non hai nemmeno sentore?

Il modello Lsd non si basa sulla pianificazione di regole inerenti ad una nuova moneta. Perché ciò renderebbe, di fatto, ancora partecipi alla strutturazione di un campo di scarsità e di speculazione.

Il modello Lsd non necessita di regole complesse.

Ciò di cui abbisogna è che tu ci creda (del resto funziona tutto in questo modo in questa dimensione).

Credere che tutti possano generare ‘interfaccia denaro’ è accorgersi che tutti imparano a parlare, a vedere, a camminare

Chiunque (chiunque!)… ha il diritto di vivere secondo passione; gli unici limiti sono quelli derivanti dalla pericolosità per il prossimo. Ma la ‘pericolosità’ – levato l’interesse per un tipo di denaro scarso – viene quasi del tutto disinnescata. Rimane aperta solo la via dell’incomprensione, derivante dalla mancanza di consapevolezza, che il denaro non può comprare.

Quindi, il denaro serve per concretizzare il fatto di essere vivi.

È una mantella che rende manifesti. Ti serve per crederti vivo…

È sottile la cosa, comprendi?

Sembra che senza denaro, nulla abbia senso, tanto sei precipitato nel profondo.

E allora, mantienilo pure sino a quando non riuscirai a farne a meno, ma inizia a pensare che è solo e comunque una ‘interfaccia interpretativa di comodo e molto limitata’.

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel Mondo.
Gandhi

A cosa serve la complessità delle regole e delle leggi, quando è sufficiente una frase per guidarti verso la tua crescita più autentica?
 
L’inflazione esiste all’interno di un modello, ma non esiste all’interno di un altro modello.

Eccola compresa e annullata per sempre.

Le teorie su cui si basa sono vecchie e fuori moda, infatti essa è sempre sotto controllo dell’intenzione che muove il Mondo. Anche l’inflazione è controllata e non regolata dalla teoria, che comunque è sempre differita rispetto al piano di realtà in cui vivi.

Sei senza 'auto controllo', in questo paradigma; vivi solo il tuo controllo come organo di una struttura che ti ha e a cui non puoi negarti per troppo Tempo, prima che accada qualcosa di spiacevole a te o alla tua famiglia, vero?

Prova a non lavorare e verrai crocifisso dal ‘sistema’ intero; prima ancora dai tuoi sensi di colpa.

Il modello Lsd ovvia a tutto questo:

accetta che il Grande Fratello ti segua e ti riconosca del denaro derivante dalla tua libera ed auto ispirata azione. Il denaro ti sorge letteralmente nelle tasche, perché infinito, ma:

secondo il criterio della ‘giusta misura’.

Quello che ti serve per vivere onorevolmente. Il lusso? Non ha più senso. Le strutture commerciali? Non hanno più senso. La speculazione? Non ha più senso…

Lo so che ti sembra di essere come svuotato dentro; che ti sembra impossibile un Mondo così 'semplificato'.
 
Ma, allora, ‘senza denaro non ci si diverte!'.

Eccolo, il nocciolo duro che ti mantiene incatenato. La mancanza di consuetudine ti leva le forze. Non vedi che la libertà acquisita, dall’emancipazione della mancanza di denaro, ti rende finalmente te stesso.

Ma non ti basta, vero?

Lo so…

Non lo accetterai mai.

Perché sei preso sin nel midollo, da questa versione del Mondo.

Non ne puoi fare a meno. Sei come un tossicodipendente.

Non ti muoverai verso la direzione dell’Lsd…

Non lo puoi fare e non lo farai.

Ma, Lsd rimane e rimarrà scritto e formulato per te, per sempre.

La Pietra Codificata narra di un altro Mondo, rispetto al tuo, avvizzitosi, pur avendo davanti a sé un valido modello alternativo allo status quo. La Massa non è riuscita a vincere la ‘noia derivante dall’oblio’ e si è come addormentata per asfissia o congelamento:

è l’equivalente, per il Connubio, dell’avere nella tua casa un frigorifero con la spesa messa al fresco per prossimi pranzi e cene.

Lo so che è terribile, ma è così…

Lo puoi tranquillamente capire, superficialmente, da come anche il Mondo animale pensa alla propria sopravvivenza; in modi che puoi ritenere ‘crudeli e senza pietà’.

Le università sfornano cloni. Le scuole inizializzano. I media alimentano. Le leggi conservano…
 
La scienza occupa tutto lo spazio che ritiene di avere osservato.

Tutte le varie branche del sociale si muovono di conseguenza.

Le industrie producono quello che ben presto diverrà un rifiuto.

La Massa è il tritatutto che trasforma i prodotti in rifiuti, come enzimi specializzati.
 
Qual è, da questo punto prospettico, il frutto del passaggio esistenziale della Massa?

La propria scia; la trasformazione di qualcosa in qualcosa d’altro.

A chi può interessare questo processo?

Se il genere umano è un organismo specialistico, a quale organo più grande  è assegnato?
 
Sei una piastrina, un globulo rosso, un globulo bianco, un neurotrasmettitore?

Non importa, perché l’esistenza replica se stessa in continuazione e tu hai ed avrai sempre un senso ed uno scopo maggiore, a prescindere dalla tua funzione nativa, passeggera e Temporanea… perché solo relativa all’inizio.

Un inizio ci deve pur essere. Ma, ogni inizio è solo un inizio e basta. Non preclude nulla…

Se tu ti fermi all’apparenza dell’inizio, ti fermerai lì, sino a quando non comprenderai – dall’evidenza delle tracce frattali – che ‘sei fermo e che devi muoverti’.

Dove, per ‘movimento’ devi accettare una sua visione espansa della possibilità.

È davvero ferma una pianta?

È davvero così breve la Vita di una cellula dell’epidermide?

Il Tempo non scorre sempre come credi. La vibrazione, a cui conferisci priorità, regola il flusso del Tempo, nel senso che aggancia strutture Temporali, ordinate biodiversamente, estranee alla tua usuale ‘deificazione’ dell’accaduto.

La domanda è sempre relativa al tuo presente, al paradigma, a ciò che ti modella e contiene, a quello che supponi di conoscere e di ritenere tutto ciò che esiste, senza alternativa alcuna.

La risposta è sempre quella:

è una questione di punto prospettico, di consapevolezza e di auto conoscenza.

Più in generale:

dipende da te.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com