martedì 16 ottobre 2012

Il fattore 'delta'.




C’è qualcosa di incredibilmente intelligente e di grandemente stupido all’opera.

Di chi è questa citazione? È mia. Non so se esista già a ‘Mercato’. L’ho partorita questa mattina mentre leggevo del materiale, trovato in Rete, sulla ‘Teoria dei giochi’, visto che è appena stato assegnato il Nobel per l’Economia 2012:

i vincitori del premio Nobel per l’Economia 2012 sono Alvin E. Roth (classe 1951) e a Lloyd S. Shapley (1923). L'accademia di Stoccolma ha assegnato il riconoscimento per gli studi riguardanti ‘la teoria delle allocazioni stabili e la pratica del design dei mercati’. Il contributo di queste teorie matematiche copre dinamiche di carattere sociale, come ad esempio la stabilità dei matrimoni

‘Stable marriage problem’ (1962), il quale definisce i matrimoni come stabili per un certo gruppo di persone, a condizione che nessun uomo o donna preferisca rompere il loro matrimonio per mettersi insieme.

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Certamente occorre mettersi nei panni di un ricercatore, di questo livello, immerso dalla mattina alla sera nei propri studi, per definire geniale, la scoperta dell’acqua calda:

un matrimonio è stabile sintantoché nessuno dei due o nessun’altro/a decide di rompere il proprio legame.

Non intendo offendere nessuno ne, tantomeno, limitarmi alla componente del giudizio. In SPS ci si colloca ‘oltre’ a questa ampia limitazione 3d. Faccio solo notare che esistono alcuni ambiti caratterizzati dallo studio profondo delle implicazioni esistenziali, tali da (se osservati con superficialità) correre il rischio di essere scambiati per la luce abitudinaria, che induce a credere di avere compreso tutto, pur senza riuscire a prenderne le distanze

Un miraggio. Una verivuota...

Ossia, mediamente, gli individui quando lo vogliono sanno davvero essere profondi nei confronti di se stessi mentre sono immersi nella soluzione vitale; in quei frangenti riescono a toccare quasi con mano la soluzione ad ogni loro problema e, indirettamente, ad ogni problema del Mondo.

Ma, la differenza in termini di concretizzazione reale 3d, difficilmente si evidenzia.

L’estrema sintesi del lavoro di tutta la Vita di un premio Nobel, può essere toccata e riassunta, ad esempio, in una discussione tra conoscenti al bar sotto casa. È ‘troppo’ quel che sostengo? Beh… chi lo pensa, secondo me, o è troppo giovane, oppure applica la ‘legge del taglione’, avendo dedicato molto Tempo agli studi, oppure ha barattato se stesso con quello che gli hanno fatto credere.

Ognuno di noi tocca, in determinati momenti, altezze inverosimili della consapevolezza.

Alcuni studiosi esprimono se stessi attraverso:

il tentativo di definire le conseguenze delle azioni umane, di tutti i protagonisti all'interno di uno scenario

perché si muovono così, quanto pesano le loro scelte, cosa ricavano, cosa perdono. Con la teoria dei giochi si può dire che il comportamento più cretino è quello di chi con le sue azioni danneggia tutti gli altri, senza guadagnarci nulla o, peggio, rimettendoci

La teoria dei giochi non snocciola ricette per uscire dalla crisi, ma fa capire come ci siamo entrati. Detto in modo rozzo ti indica chi sono gli idioti, i cretini, i troppo furbi o i troppo ingenui. O, senza andare a cercare capri espiatori, evidenzia dove e cosa stiamo sbagliando

Non è un discorso etico, ma logico e razionale. Solo che etica e razionalità qualche volta coincidono. Non c'è peggior farabutto del cretino...

Shapley è un ‘teorico’. Sono anni che è in lista per il Nobel. Nella teoria dei giochi il ‘valore di Shapley’ è un indice classico. Di che si tratta? Shapley studia le coalizioni e ti dice quale sia il peso marginale e il premio corretto in caso di vittoria. È il modo per redistribuire la ricompensa tra i soggetti di una coalizione. Capite che questa teoria si può applicare ai soci in affare o a un gruppo di lavoro, ma è molto, molto interessante per la politica. Facciamo un esempio. C'è un partito molto forte che cerca alleati per vincere le elezioni. Si rivolge prima a una forza politica con buoni consensi, concentrati soprattutto su un ampio territorio che potremmo chiamare Nord. Ma il leader della coalizione teme ancora di non farcela a vincere. Allora arruola un partito più piccolo, che dice di sfruttare la sua posizione centrale nel mercato dei voti. Come ultimo alleato sceglie un movimento più marginale, ma che gli copre le ali estreme. Quanto pesano questi quattro protagonisti nella vittoria finale? Come mai il partito più grosso alla fine si ritrova a subire le scelte del terzo e perfino del quarto partito? Come mai il secondo partito si accontenta di contare meno del terzo e, addirittura, si mostra più fedele e meno capriccioso?
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È possibile inserire il comportamento umano in un algoritmo?

Certamente. Perché? Perché è dimostrato indirettamente dalla scienza umana, da quello che ha capito e messo nero su bianco. Ciò dimostra che, ad altro livello, la stessa attitudine è interlacciata all’umanità e che l’umanità stessa è la risultante di una equazione che cammina.

Una equazione mai terminata per via di una 'semplificazione' derivante dall'utilizzo di un delta (derivante dal comportamento/matrice della particella divina univoca, che alimenta ogni individualità).

Ogni atto manifesto umano, in termini di tendenza o classificazione, dimostra una analogia con il ‘superiore’, il quale sarà immancabilmente all’opera nella stessa direzione. È troppo azzardata come somiglianza? Chi lo pensa è troppo logico e conquistato da bagliori troppo vicini per essere autenticamente delle luci contornanti e delineanti il proprio cammino più autentico.

Fuochi fatui.

Fare la voce grossa non serve, se non per intimidire coloro che stanno nei dintorni. Tempo fa scrissi una Poesia, nella quale recitavo il ruolo dell’ombra delle Stelle, di fatto inesistente sulla Terra, a dimostrare che tutta quella luce si dissolve nell’apparenza della distanza.  

Paradossalmente, si diffonde dappertutto senza lasciare nessuna ombra di sé

Se noi cerchiamo la prova dell’esistenza di una Stella, cercando la sua ombra sulla Terra, non la troveremo mai. Ma, se la cerchiamo accorgendoci che la sua ombra è allo stesso Tempo la sua mancanza di ombra, ossia la sua luce, verificheremo che essa è dappertutto pur senza apparire. Il suo corpo è tanto lontano e luminoso, che la sua presenza a noi più vicina passa in secondo piano perché noi non ne siamo consapevoli.

È facile capire che se l’umanità prenderà la via per un certo cammino spirituale, allora, fra cento anni, io potrei ricevere il premio Nobel per questi articoli scritti in SPS.

Non si può mai dire. La Vita è capace di lasciare senza fiato…

Io so che tutto questo lavoro è svolto per un certo motivo ed è pienamente sensato. I legami che uniranno tutti i puntini si sveleranno con il Tempo e nel Tempo.

La ‘Teoria dei Giochi’ è abbastanza inquietante. Essa si limita a descrivere le regole evidenziate da questo paradigma? Regole scritte dai vincitori di turno, per le quali ogni decisione amministrativa del gregge umano ha sempre e certamente un risvolto in termini di mantenimento del Controllo. Questa verità è valida su più livelli, perché trattasi di verità frattale, con l’unica differenza in termini di consapevolezza, ossia di lucidità/memoria nel proprio ruolo centrale come vettore di pressione sulla capacità di autoeducazione del gregge umano, che impara dai propri errori, proprio come i più moderni esempi di intelligenze artificiali.

Ogni azione ha una motivazione. Lo vediamo, ad esempio, da questa prospettiva:

Elezioni Usa, le 10 società premiate da un Obama bis.
A tre settimane dalle elezioni presidenziali americane del 6 novembre, gli esperti si interrogano sull’impatto che avrà sui mercati finanziari la vittoria dell’uno o dell’altro candidato. A parere di Johnathan Golub, strategist di Ubs, l’esito più probabile è una riconferma di Obama alla Casa Bianca. 

Un esito che molti danno già per scontato, ma che sposterebbe l’attenzione sul dibattito, che si preannuncia molto intenso, sul fiscal cliff. In questo scenario, quali società hanno maggiori chance per realizzare una buona performance?
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A chi giova il tal scenario? Indirettamente questa pista svela chi si cela oltre il sipario.

Legge di stabilità: ecco di cosa si parla.
Il governo ha dato il via libera alla legge di stabilità: dal 2013 calo dell’imposta sul reddito per le aliquote più basse, aumento di un punto percentuale sull’Iva e revisione retroattiva delle deduzioni fiscali, ossia già a partire dai redditi del 2012. 

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl nella notte di martedì 9 e mercoledì 10, dopo ben sette ore di discussione. Nel provvedimento c’è un calo dell’Irpef per le aliquote sui primi due scaglioni dell’imposta sui redditi delle persone. La decisione è stata presa, però, a scapito dell’Iva che sarà aumentata

Il presidente del Consiglio, Mario Monti ha sottolineato come - l’austerità non è un circolo vizioso e oggi possiamo vedere e toccare con mano che la disciplina paga e conviene perché ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura e ci si può permettere qualche piccolo sollievo come la riduzione dell’Irpef

'Speriamo che gli italiani – ha aggiunto – vedano in queste decisioni prese nella legge di stabilità, che non sono modificazioni della rotta, che questa stessa rotta ha un senso'.
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Il ‘Gioco’ ha queste regole, per ora:

qualcuno decide la ‘rotta’ e gli altri la devono seguire.
  • la disciplina paga e conviene perché ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura e ci si può permettere qualche piccolo sollievo come la riduzione dell’Irpef…
  • la riduzione è vera ma, allo stesso Tempo, non ha peso per via del contemporaneo aumento dell’Iva e del ricalcolo delle detrazioni/deduzioni.
La teoria dei giochi non snocciola ricette per uscire dalla crisi, ma fa capire come ci siamo entrati. Detto in modo rozzo ti indica chi sono gli idioti, i cretini, i troppo furbi o i troppo ingenui. O, senza andare a cercare capri espiatori, evidenzia dove e cosa stiamo sbagliando
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Differenze prospettiche.

La teoria dei giochi è la scienza matematica che analizza situazioni di conflitto e ne ricerca soluzioni competitive e cooperative tramite modelli, ovvero uno studio delle decisioni individuali in situazioni in cui vi sono interazioni tra due o più soggetti, tali per cui le decisioni di un soggetto possono influire sui risultati conseguibili da parte di un rivale secondo un meccanismo di retroazione, e sono finalizzate al massimo guadagno del soggetto

Nel modello della teoria dei giochi la premessa indispensabile è che tutti devono essere a conoscenza delle regole del gioco, ed essere consapevoli delle conseguenze di ogni singola mossa. La mossa, o l'insieme delle mosse, che un individuo intende fare viene chiamata ‘strategia’…

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Teoria matematica che studia come un giocatore può massimizzare il proprio benessere tendendo conto delle azioni e reazioni dei concorrenti.

La teoria dei giochi prende in esame le situazioni in cui i giocatori devono prendere scelte strategiche, ovvero decisioni in cui ciascun giocatore tiene conto delle azioni e delle reazioni di ognuno degli altri, cercando di massimizzare il proprio benessere

Una prima grande distinzione da effettuare nella teoria dei giochi è quella tra giochi cooperativi e giochi non-cooperativi:
  • i giochi cooperativi sono quelli in cui i giocatori possono trovare un accordo per pianificare strategie congiunte
  • nei giochi non-cooperativi i partecipanti non possono mettersi d’accordo preventivamente per adottare la strategia più vantaggiosa per entrambi...
Implicazioni in campo economico.
Il dilemma del prigioniero (
il risultato migliore per i due è naturalmente di non confessare, ossia di fare 1 anno di carcere invece di 6, ma questo non è un equilibrio) può essere applicato in molti casi economici. Sia nel campo della microeconomia:
  • tra due imprese per fissare il prezzo di un bene;
  • tra impresa e consumatore per la vendita di un prodotto di alta/bassa qualita’;
  • tra creditore e debitore per la concessione di un prestito.
Sia in quello macroeconomico come ad esempio il caso recente nella Zona Euro tra le economie forti (cooperare →  fornendo aiuti ai paesi in difficoltà) e quelle deboli (cooperare → cedendo sovranità e seguendo le misure di austerità imposte dagli stati più potenti).
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La chiave per comprendere il livello di intreccio attuale, sta nell’osservare le diverse dinamiche dei ‘tipi di giochi’ nello stesso Tempo:

il caso recente nella Zona Euro tra le economie forti (cooperare →  fornendo aiuti ai paesi in difficoltà) e quelle deboli (cooperare → cedendo sovranità e seguendo le misure di austerità imposte dagli stati più potenti)...
  
Tipologia di giochi.
I giochi possono essere classificati in base a diversi paradigmi:
  • Cooperazione
  • Rappresentazione
  • Numero di giochi
  • Somma.
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Parola magica: paradigma o ‘attuale forma di credo’.

Cioè, tutto quello che scriviamo, analizziamo, riflettiamo, etc. tende a spiegare lo status quo. Ne consegue che si è prigionieri di quello che si è autorizzato ad emergere.

Cane che si morde la coda.

Loop, incantesimo, circolo vizioso, resistenza, blocco, stop.

Il frattale eretto nelle 3d, fisicamente, è la costruzione artificiale di una diga di contenimento
.

Il dilemma del prigioniero ha causato interesse come esempio di gioco in cui l'assioma di razionalità pare apparentemente fallire, prescrivendo un'azione che procura più danno ad entrambi i contendenti della scelta alternativa (non confessa, non confessa). 

Gli studiosi di teoria dei giochi fanno notare che chi la pensa in questo modo probabilmente si immagina un gioco diverso, in cui la vittoria viene valutata sulla somma degli anni di carcere.

È facile vedere che questo nuovo gioco, semplificando le strategie dominanti, ha come equilibrio (non confessa, non confessa), ovvero la scelta che conduce al miglior risultato possibile per entrambi.

Questa seconda formulazione (sommando gli anni di carcere) prevede che il prigioniero debba preferire il danno minore per la coppia ma non è questo il suo obiettivo nella formulazione originaria. In quella si suppone sia interessato solo ai rischi che corre personalmente.

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  • gli studiosi di teoria dei giochi fanno notare che chi la pensa in questo modo probabilmente si immagina un gioco diverso
  • questa seconda formulazione (sommando gli anni di carcere) prevede che il prigioniero debba preferire il danno minore per la coppia
  • ma non è questo il suo obiettivo nella formulazione originaria
  • in quella si suppone sia interessato solo ai rischi che corre personalmente.
Nell’osservare il reale si misura anche l’alternativa, il ‘gioco diverso’.

Il Mondo è rovesciato: osserviamolo al contrario...

Che ognuno di noi abbia sempre in sé la forza del credersi unico e, per questo, non ricomprensibile nell’equazione, se non in virtù della particella indefinibile ‘delta’.

Dipende da noi.
 15102012 P 0 + 289 Santa Teresa d'Avila, vergine e dottore della Chiesa (Un perfetto soldatino) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 15 ottobre 2012

Problemi di valore.




Puoi misurare il tuo grado di come 'funzioni bene' nel mondo, da come i tuoi problemi cambiano
Simone Pacchiele

Trovo particolarmente interessante questa prospettiva della dimensione relativa ai cosiddetti ‘problemi’. Riconosco in questa view ancora la mia amata Analogia Frattale.


Ho conosciuto personalmente Simone e, devo ammettere, che è riuscito a 'ribaltarmi come un calzino', mettendo a nudo la mia proverbiale mancanza di concretezza personale. SPS è, di fatto, una creatura per ora completamente slegata dalle mie necessità di ritorno economico. Quasi 1000 articoli genuini, che non hanno veicolato nessun valore aggiunto in soldoni. 


È giusto che sia così? 

Certo, dal momento in cui, io, non mai quantificato nessuna pretesa in tal senso.
Non è giusto, semmai, alimentare alcuna pretesa, in assenza di un intento sufficientemente chiaro in me.


Quello che fa la differenza sono le idee precise in merito al ‘cosa si vuole’. Diciamo che, pian piano, mi sto avvicinando al 'problema' centrale.


I ‘problemi’ sono cartine tornasole del nostro attuale livello del cammino.


Se per me è un problema quantificare e richiedere del denaro, significa che il ‘problema’ in questione evidenzia un’attuale carenza di denaro e addirittura una carenza alla fonte della carenza, ossia una mancanza di base; quale?
 
La fiducia in me stesso.


SPS è carico di valore aggiunto. Sono io che non quantifico, non propongo, non realizzo. Le persone che vengono in SPS che cos’altro possono fare, oltre a leggere, uno o più articoli?

 
Nulla, se non tentare di scrivermi. Io ho scelto di confinarmi oltre agli 'altri'. Un'allontanamento atavico che, ora, non ha più alcun senso. Per cui è giunto il momento di cambiare traiettoria, rotta, direzione, utilizzare la gravità del 'Pianeta Problema' al fine di maturare forza di accelerazione grazie ad esso.


Aiutare per essere aiutato...


Un’altra angolazione… quella dei ‘problemi’.
Quando parlo di essere nel tuo stato di perfezione, non intendo che non percepisci più nessun problema, ma piuttosto che sei efficace rispetto a due nuove idee.


La prima è di accedere ad un modo di essere in cui i problemi che hai ora sono diversi da quelli che avevi prima, e sono diversi da quelli che avrai domani. Cambiano i problemi perché ti stai evolvendo. Sei diverso perché hai problemi diversi da quelli che avevi prima.


La seconda è, questi problemi che funzionano come ‘leva’ per farti muovere in relazione a ciò che vuoi ottenere e non reagendo ad essi.


Ti spiego un po’ meglio il primo punto…


Una delle idee al centro del modello di trasformazione personale e professionale che utilizzo (il ReSonance) l’ho ripresa da Ken Wilber, il filosofo americano ideatore del ‘pensiero integrale’.


E questa idea è che ogni volta che trovi la soluzione ad un problema (perché hai capito qualcosa, perché in qualche modo hai risolto quel problema, perché sei andato avanti) in realtà stai firmando una cambiale con l’universo per l’apparizione di un problema nuovo, al nuovo livello di consapevolezza che hai raggiunto.


Pensaci: anche nella tua vita di ora ci sono cose che in un punto passato della tua vita (magari a 15 anni, o a 20) costituivano un problema. E poi, forse, si sono anche cose che erano un problema allora e in qualche modo lo sono ancora adesso.


La misura della tua evoluzione personale e professionale puoi averla anche da qui


da come si evolvono le domande che ti fai, piuttosto che dall’energia che ci metti per rispondere.
Simone Pacchiele 


  • l’esterno riflette l’interno
  • l’interno riflette l’esterno.
Dove si trova il bandolo della matassa di una simile ridondanza?
 
Appunto, nella triangolazione attraverso di noi del problema attuale. Porsi una domanda equivale ad essere consapevoli del problema. È come risolverlo già a metà ,senza ‘colpo ferire’


Come osservarsi da ‘fuori’, fare astrazione al fine di quadrare.


SPS sta per Sacro Profano Sacro, ossia, un nome composto che mi permette di spaziare a 360 gradi. Tutto è Sacro e Profano allo stesso Tempo; siamo sempre alle prese con un ‘Sacro  ProfanoSacro’ e con un ‘SacroProfano  Sacro’. Cioè, 'tutto è Sacro'.


Dove per 'Sacro' si deve intendere ‘riferito all’Origine’, autentico, necessario, utile, etc.


E dove la componente referente del complesso umano è quella relativa alla sua Spiritualità radicata in tutto quello che facciamo.


Il famoso 'cerco un centro di gravità permanente' che cantava Franco Battiato.

È tempo di cambiare problemi, allora. Perchè? Perchè se ci stiamo ponendo questa domanda contenuta nella riflessione 'Cosa mi indica il mio problema', significa che 'siamo andati avanti' ed il panorama deve necessariamente cambiare... ponendo davanti a noi nuovi problemi proattivi.


La mia intenzione è di ‘andare avanti/evolvere’.


Per farlo, probabilmente l'orizzonte degli eventi darà l’impressione di ‘tornare indietro’, perché nelle 3d la luce inverte se stessa, generando l’Antisistema. Nessuna negatività ma solo utilità mascherata da problemi.


Quali problemi? Di tutto… Quel tutto di Natura riflessa dall'ecosistema che ci attornia, misurato attraverso l'unità di misura del giudizio. Giudicare i problemi altrui come se fossero davvero staccati da sè, non comprendere che i vettori problematici sono virali e, prima o poi, potremmo venirne interessati anche personalmente. La droga è un problema sociale, ad esempio, e noi o i nostri figli corriamo il rischio di 'contrarre' questa colla per l'Anima, perchè non ne siamo 'esenti per default'.


La droga è emersa come reazione a quello stato di perenne drogaggio a cui siamo sottoposti in tutto quello che facciamo/siamo nella regione Antisistemica, attraverso la pelle e gli organi di input fisici.

Ad esempio, negli anni 70 del secolo scorso, Syd Barrett, il genio perduto dei Pink Floyd, si spalmava dell’acido lisergico direttamente sulla testa, perché in questa maniera il principio attivo penetrava direttamente nel cervello in poco Tempo.

Hofmann stava effettuando ricerche sugli alcaloidi presenti nella scilla marina e nella segale cornuta nel tentativo di ricavare sostanze utilizzabili come farmaci. Le sue proprietà psichedeliche non vennero però riconosciute fino al 1943, quando a Hofmann cadde una goccia della sostanza sulla mano che, una volta traspirata, gli provocò forti giramenti di testa e allucinazioni.


Questa esperienza lo condusse a testare personalmente gli effetti psicoattivi dell'LSD (da lui chiamato LSD-25 perché proveniente dal campione numero 25)…
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Questa citazione dimostra… che cosa? Che la pelle umana è un naturale strato assorbente, che delimita il confine fisico tra corpo e mezzo nel quale si muove il corpo


Ora, che cosa si usa per la cura, igiene e bellezza del corpo? Prodotti più o meno naturali. La pelle assorbe tutto quello che gli viene applicato e i prodotti venduti, mediamente, sono ricolmi di sostanze chimiche anche sottilmente tossiche. Sottilmente tossiche significa ‘permesse dall'attuale forma di legge’ che, guarda caso, si accorge improvvisamente di una simile tossicità mediamente dopo trenta o quarant'anni dalla diffusione di prodotti chimici in generale.
 
Tutto ciò mette in mostra una complicità totale nelle varie ‘figure’ che amministrano la società.

I problemi di oggi
delle città, ad esempio, come raffigurazioni frattali del contesto descritto dalla mente umana, mettono in evidenza un’apparente, anche se sostanziale, regressione in termini di abitabilità e sicurezza dei cittadini (periodo delle due guerre mondiali a parte).

Sembra che il grande boom evolutivo della prima parte del 1900, in ogni campo, sia stato riassorbito dai conflitti mondiali e dalla grande espansione incontrollata delle città, con conseguente creazione di sobborghi, cinture periferiche degradate, bassifondi, ghetti, zone dormitorio pericolose, etc.


Tutto ciò equivale ad una sorta di processo a passo di gambero della consapevolezza e della crescita evolutiva. Le città non hanno fatto altro che riflettere lo stato della mente sociale globale.


Quando le città erano ragionevolmente 'giovani' e pronte, hanno permesso di vivere il grande boom delle prime decadi del 1900, praticamente in ogni ambito della cultura. A distanza di un secolo, le stesse esistono in uno stato frazionato da ingiustizie e differenze sociali diffuse. Proprio come nella mente umana, negli agglomerati urbani esistono zone d’ombra cittadine.


Il modello esistenziale cittadino alimenta in continuazione il ‘lato oscuro’.


Nutrirsi di cibi sofisticati e ‘dopanti’, equivale a nutrire quella massa energetica che trattiene per puro spirito di sopravvivenza. La consapevolezza manca diffusamente, relativamente al fatto che questo gioco d’opera sia un modello basato sull’auto educazione dimensionale.

In tutto ciò, il denaro non c’entra niente, ossia è l’individuo a caricarlo di valenze negative.


Per cui, è possibile ritenerlo un mezzo caratteristico del nostro procedere.


Nulla di più.

Rompiamo gli antichi fioretti e/o voti di limitazione, frutto unicamente del giudizio apparente e fuorviante...


È mia intenzione andare al sodo e, nella fattispecie, rompere gli indugi relativamente a tutti quegli aspetti inaridenti il cammino perseguito.

Perché io valgo. Perché voi valete…
L'Oréal


L'
Oréal è un'azienda opera nel settore chimico e produce cosmetici.
Link
  • settore chimico
  • pelle che assorbe
  • incantesimo
  • Mondo attuale/Antisistema
  • problema vissuto indirettamente, ossia bloccante.
  • smettiamo di alimentare la parte oscura
  • smettiamo di alimentare la nostra pelle con sostanze oscure
  • smettiamo di alimentare il denaro con oscurità.
Ogni 'problema' veicola valore verso di noi. L'Età dell'Oro è relativa sia all'Avere che all'Essere.

Iniziamo ad attrarre abbondanza, irrorando i circuiti 'dentro/fuori' del Nastro di Möbius che stiamo percorrendo, saturandolo e passando oltre (il video è tratto da Wikipedia):
 
 
Andare sempre avanti è illusorio, in questa dimensione 3d, così come pensare di regredire...

Dipende da noi.
 
12102012 V 0 + 286 San Serafino da Montegranaro (Semplicità non sempre ben vista) ++
13102012 V 0 0 287 Beata Alessandrina Maria da Costa (Sotto incantesimo)+0
14102012 V 0 0 288 San Callisto I Papa (Benedetta fantasia) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 12 ottobre 2012

Tra le righe: luce e buio (il non detto).



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Continuiamo anche oggi a riflettere attorno alle notizie del Mondo intessuto ‘tutto intorno a te, come recitava Megan di Vodafone, alcuni anni fa, o 'costruita(o) intorno a te' come recita Ennio Doris, quando ci propone il suo modello di banca globale e domestica.

La figura, che emerge da questa struttura nidificata, è molto simile ad una serie di cerchi concentrici, ad un sistema di Matrioske o di scatole cinesi, al modello Copernicano di riferimento per il Sistema Solare, oppure, ad una spirale.

Che differenza c’è tra una serie di cerchi concentrici e una spirale?

Che nella spirale, i cerchi concentrici sono in realtà connessi e di raggio diverso. È, cioè, solo una questione di prospettiva l’accorgersi o meno, di essere in una struttura complessa, piuttosto che in un ramo della stessa, ritenuto ‘tutto quello che esiste’.

I loop che ci contengono sono simili a camere o a piani di un edificio:

essi non rappresentano l’intero complesso, ma ne fanno parte. Vedremo più avanti questo discorso riferito al Dna.

Ogni azione ripetuta nel Tempo forma un loop. Ogni abitudine veicola loop comportamentali. Se ci fosse un Pastore, costui potrebbe amministrare il ‘gregge umano’, facendolo cadere in abitudini premeditate dal Pastore stesso. Ok?

Non importa quanto un individuo sia ricco, intelligente od acculturato, né importa che lavoro esso svolga, perché in realtà ognuno di noi è segnato da questa legge 3d, tanto evidente quanto l’esistenza della gravità. In questo caso, tuttavia, l’evidenza non corrisponde alla consapevolezza del 'peso', in termini di conseguenze derivanti dal tracciamento, prima, e dall’appartenenza, poi, ad un loop.

L’equivalente proverbio potrebbe essere:

dai un dito e ti prendono il braccio.

Il frattale di superficie è la dipendenza in ogni sua manifestazione.

Allora, agganciamo la ‘Visione Frattale/Indiretta’ e andiamo a caccia di indizi, che ci permettano di maturare anche consapevolezza del loop:

Irpef, con il taglio sconto fino a 280 euro l’anno. Ma qualcuno ci rimetterà.
Il tetto alle detrazioni può diventare penalizzante.


Un beneficio massimo di 280 euro l’anno, che però potrebbe essere azzerato o addirittura ribaltato in una perdita secca, per i contribuenti che godono di abbondanti detrazioni fiscali. È questo l’effetto di massima delle novità annunciate in materia di Irpef, la cui esatta portata potrà essere chiara solo quando il ministero dell’Economia renderà noti i dettagli dell’intervento: 

un intervento per la verità abbozzato piuttosto in fretta nelle ore precedenti il Consiglio dei Ministri.

Resta da chiarire anche la dimensione finanziaria complessiva dei ritocchi. Secondo le prime stime, l’intervento sulle due aliquote Irpef vale circa 5-6 miliardi, a fronte di 3,3 di gettito garantito dall’aumento di un punto dell’Iva per il secondo semestre del prossimo anno. Dal 2014 in poi, invece, lo stesso incremento dell’imposta sul valore aggiunto - su tutto l’anno - darà 6,6 miliardi cioè un importo sulla carta sufficiente a finanziare il calo delle aliquote sul reddito. Ma è chiaro che una parte della copertura sarà interna all’Irpef, verrà cioè dall’effetto di aumento dell’imposta derivante dalla riduzione di detrazioni e deduzioni

È un po’ più complicato capire cosa succede se entrano in ballo detrazioni e deduzioni… Si tratta di agevolazioni che riguardano i contributi ai fondi pensionistici e sanitari, gli assegni al coniuge in caso di separazione, gli interessi sui mutui, le spese veterinarie, quelle funebri, scolastiche e alcune erogazioni liberali, più altre voci ancora. Saranno risparmiate le spese sanitarie. L’effetto della franchigia sarà sostanzialmente di eliminare i piccoli sconti.

È poi previsto un tetto massimo di 3.000 euro per le spese detraibili al 19 per cento, sempre dell’articolo 15. Questo vuol dire che chi oggi porta in detrazione - ad esempio - 4.000 euro di interessi passivi del mutuo e 1.000 di erogazioni liberali, dovrà rinunciare a 2.000 euro di spesa, cioè ad una detrazione di 380 euro. Per questo ipotetico contribuente ci sarebbe una perdita perché la maggiore imposta supera di 100 euro lo sconto per tutti pari a 280

Il calo delle aliquote si applicherà sull’anno fiscale 2013, dunque lavoratori e dipendenti potranno iniziare ad accorgersene dal prossimo gennaio. Invece le nuove regole su detrazioni e deduzioni entreranno in vigore dalla prossima dichiarazione dei redditi, con effetto retroattivo sulle scelte fatte dai contribuenti nel 2012.

Link

Veramente diabolico:
  • Dal 2014 in poi, invece, lo stesso incremento dell’imposta sul valore aggiunto - su tutto l’anno - darà 6,6 miliardi cioè un importo sulla carta sufficiente a finanziare il calo delle aliquote sul reddito. Ma è chiaro che una parte della copertura sarà interna all’Irpef, verrà cioè dall’effetto di aumento dell’imposta derivante dalla riduzione di detrazioni e deduzioni
  • Il calo delle aliquote si applicherà sull’anno fiscale 2013, dunque lavoratori e dipendenti potranno iniziare ad accorgersene dal prossimo gennaio. Invece le nuove regole su detrazioni e deduzioni entreranno in vigore dalla prossima dichiarazione dei redditi, con effetto retroattivo sulle scelte fatte dai contribuenti nel 2012.
Come già fatto notare anche ieri, perché hanno abbassato le aliquote Irpef, se il calo verrà compensato o superato dalla relativa stretta su Iva, detrazioni e deduzioni?

È una questione legata all’apparenza e, quindi, di un volere del Pastore nei confronti del ‘gregge’.

Lo zampino ha sempre la stessa matrice:
  • apparenza
  • pseudo beneficio posteriore
  • aggravio immediato, anzi, retroattivo.
Non è una questione politica, nel senso di appartenenza ad un Partito piuttosto che ad un altro, perché ogni Governo, di ogni estrazione, si è sempre comportato allo stesso modo.

Per favore ripensateci.
Più fastidioso di un ulteriore aumento del peso del fisco, c'è verosimilmente solo un aumento retroattivo del prelievo. Se la bozza del disegno di legge di stabilità sarà confermata nel testo definitivo che il Governo si appresta a presentare in Parlamento ci troveremo di fronte a un ennesimo, spiacevole caso di arroganza fiscale

Il motivo è presto detto: 

spulciando tra articoli e commi del disegno di legge, si scopre che l'annunciata stretta su spese detraibili e oneri deducibili per chi ha redditi oltre 15mila euro, non solo è più pesante di quanto si poteva fino a ieri immaginare, almeno leggendo il comunicato di Palazzo Chigi dopo la lunga seduta del Consiglio dei ministri per varare la legge di stabilità.

Ma, addirittura, che le limitazioni introdotte su molti sconti fiscali - dagli interessi sui mutui agli assegni al coniuge - scattano già nella dichiarazione dei redditi di quest'anno, il 2012. Ridurre i vantaggi di deduzioni e detrazioni equivale, ovviamente, ad aumentare il livello del prelievo

In un contesto generale - fatto di un incrocio inverosimile di aumenti e tagli di imposte - che, a questo punto, diventa quanto mai articolato e complesso…

Nella bozza del Ddl di stabilità, la retroattività della norma su deduzioni e detrazioni fiscali è 'tutelata', almeno nella forma, da una specifica deroga allo Statuto del contribuente. Il quale, ricordiamolo, non consentirebbe al legislatore di modificare per il passato le norme fiscali, specie se ciò comporta un aggravio per i contribuenti

Sappiamo che si tratta di una delle norme più 'violate' dello Statuto. 

Ma sappiamo anche che questo modo di agire non si concilia affatto con l'esigenza sempre più urgente di migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti, primo passo (anche se non unico) per una solida strategia di contrasto all'evasione fiscale impostata sulla tax compliance

Per ora resta la spiacevole percezione di uno Stato che con una mano dà e con l'altra riprende.

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Misuriamo il potere/volere/intenzione della Massa, nella differenza tra quello che auspica e quello che accade/subisce. Un potere prossimo allo zero ma, in realtà, perfettamente funzionante in quanto la Massa stessa viene utilizzata inconsciamente/indirettamente al fine di poter manifestare questo livello di realtà.

È la Massa il vero strumento di potere del 'Pastore'.

Leggiamo, ora, quest’altra notizia:

Lascia l'albergo senza pagare, incastrato dal DNA sullo spazzolino.
Stephen Evans, imbianchino di 29 anni, ha prenotato un soggiorno di tre notti presso una pensione di Llandudno, località marittima del Galles, peraltro sua città natale, dichiarando nome e indirizzo falsi (sul registro compare la firma di un certo Paul Jones of Chester).

Dopo soli due giorni, però, l’uomo si è volatilizzato, ovviamente senza saldare il conto della stanza (di circa un centinaio di sterline). Pensava di averla fatta franca, eppure non molto dopo è stato scoperto: 

gli agenti di polizia chiamati a investigare sul caso hanno infatti notato che il ‘furbetto’ aveva dimenticato nella stanza incriminata il proprio spazzolino da denti. Estratto il Dna dalle setole e dopo una veloce ricerca all’interno del database, ecco spuntare il nome dell’imbianchino gallese

Dopo aver ammesso le proprie colpe, Evans è stato costretto a saldare l’intero importo della stanza non pagata e, come se non bastasse, è stato anche riconosciuto colpevole di aver rubato un cellulare, dal valore di circa 500 sterline, da un bar vicino Prestatyn.

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Allora; non è strano che un caso simile venga ‘onorato’ addirittura da una indagine a livello di Dna? O è ormai la prassi nel Galles?
 
E, ancora:

estratto il Dna dalle setole e dopo una veloce ricerca all’interno del database, ecco spuntare il nome dell’imbianchino gallese.
 
Di quale database stiamo parlando? Non stiamo forse ammettendo che siamo tutti stati mappati e classificati in un fantomatico registro delle identità genetiche?
 
Questo individuo è un imbianchino, non un serial killer. Come può fare parte di un simile archivio? La sua presenza è indice che l’intera popolazione ne fa parte, altrimenti come potrebbero aver svolto l’indagine, se gli inquirenti avessero avuto a disposizione un elenco sommario di poche migliaia di nomi di persone già segnalate per crimini precedenti?

Presumo che una indagine di questo tipo possa avere anche un costo, per il titolare della pensione, costo che presumibilmente sia ribaltato sull’imbianchino. Ma nella notizia non viene riportata nessuna cifra, quando invece si fa prontamente notare che lo stesso abbia anche rubato un cellulare da 500 sterline.

Attenzione:

sembra esistere un corpo di polizia che utilizza l’indagine con il Dna e sembra che esista un database contenente la traccia genetica di ogni persona. In fondo che ci vuole? Basta un capello.

Si parla di ‘Dna compatibile’, poi. Cioè? 
  • che non contrasta con altre cose
  • (tecnologia) dispositivo o software che può adattarsi ad un altro di diversa marca o concezione…
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S’intende ‘che si adatta, che assomiglia’ al Dna della tal persone classificata nel database.

La parola ‘compatibile’ mi mette molto in allarme. Si rischia di sbagliare persona…
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Il Dna da solo serve a poco, senza una struttura che lo fa parlare, di cui conosciamo ancora poco e che mostra che il dogma che ‘tutto è scritto nel Dna’ è semplicemente falso
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Uniamo i puntini, per favore. SPS non sta saltando di palo in frasca, ma sta tentando di veicolare luce dove ne arriva poca, ossia di leggere tra le righe.

Come gli Egizi, che erano in grado di veicolare la luce del Sole, attraverso strutture di riflesso, anche sottoterra come, ad esempio, nelle tombe scavate nella roccia della Valle dei Re

Proseguiamo; osserviamo cosa è successo al ‘principio attivo’ della Stevia, da quando è stata legalizzata anche in Italia. Immediatamente le aziende l’hanno messa in vendita. Ma, in che modo?

Non distribuendo le foglie macerate, bensì, introducendo una percentuale di Stevia nei soliti polpettoni artificial-chimici. vediamo, a tal esempio, cosa riporta il sito dei relativi prodotti della 'Misura'.

Ingredienti: 

lattosio (proviene dal latte), edulcorante: glucosidi dello steviolo (estratti dalla stevia), coadiuvante E468, stabilizzanti sali di calcio degli acidi grassi e biossido di silicio, aromi naturali. ..
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Gli estratti di Stevia vengono lavorati e resi artificialmente morti, come accade allo zucchero. Inoltre, la presenza della famiglia degli ‘aromi naturali’ conferisce un’aria sinistra alla formula di confezionamento della Stevia, perchè non si sa 'da cosa siano composti'.

Come al solito, il ‘principio attivo’ è passivato dall’industria alimentare Antisistemica, attraverso l’ausilio della legge e dell’industria medica.

Tutto quello che si va a comprare è prepotentemente devitalizzato. Coltivare Stevia da sé, è la cartina di tornasole necessaria al fine di meglio ricomprendere quello che ci accade. In definitiva è sempre quel ‘Conoscere Se Stessi’ di antica ispirazione…

Passiamo adesso al Magnesio ed al discorso del latte non umano dato ad umani.

In seguito alla mancanza di Magnesio, anche la muscolatura del cuore sviluppa uno spasmo o un crampo e puo’ smettere di battere. Questo accade perché il magnesio per rilassare il cuore e per renderlo pronto per la contrazione seguente è insufficiente. Il magnesio è così determinante che è necessario per ogni importante processo biochimico quale per esempio la digestione, la sintesi proteica, la produzione di energia cellulare e il metabolismo del glucosio.

Come già sappiamo, il magnesio è la chiave per il giusto utilizzo del calcio e del potassio e di molti altri nutrienti.

Così, la grande domanda che ora ci si pone è: che cosa causa la carenza di magnesio?

Ecco i ‘nemici’: 
  • caffè
  • zucchero
  • diuretici
  • vaccini
  • droghe di tutti i tipi
  • bassa funzionalità tiroidea
  • stress
  • dieta ad alto contenuto di calcio. 
Questo significa che il calcio vi fa male? No, non del tutto.
Se esaurite più magnesio che calcio (cosa che spesso accade con diete al alto tenore di calcio, come es. formaggi, latte), sarà meglio assumere magnesio per evitare i problemi derivanti dall'eccesso di calcio, tra cui: 

depositi di calcio nelle giunture, calcoli biliari, calcoli renali ed in casi estremi, calcificazione del cervello e di altri organi e parti del corpo, causando malattie cardiache, artriti, indurimento delle arterie, senilità, osteoporosi e calcificazione degli organi e dei tessuti che così possono degenerare, irrequietezza, problemi di insonnia, tensione, maggiore stress, sindrome premestruale e molto di più. 

In altre parole, l'eccesso di calcio può essere un reale problema, mentre l'eccesso di magnesio non lo è. Le conseguenze possono anche essere la perdita di memoria ed eventualmente una riduzione delle prospettive di vita.

Il magnesio e il calcio devono quindi essere presenti nelle corrette proporzioni in base alle vostre necessità.

Ecco un esempio: 

Qual è la nazione che presenta il più alto consumo di latte?
Risposta : gli Stati Uniti.


Ora un'altra domanda: quale nazione si distingue per il più alto consumo di integratori di calcio?
Sempre gli Stati Uniti. 


La popolazione americana ha il più alto tasso di osteoporosi di tutto il globo. Perché?
  
Eccesso di calcio associato a poco magnesio. Assumere più calcio non ne colmerà la carenza, e questo è già abbastanza evidente dalle statistiche, mentre integrare con magnesio ristabilirà sia la carenza di calcio sia del magnesio stesso

Il Magnesio risolve l'eccesso di calcio nel corpo e gradualmente dissolve i depositi di calcio e le calcificazioni dell'organismo dando una nuova prospettiva di vita.

Il peggio che può capitarvi sarà, come già detto, un fenomeno di diarrea; non preoccupatevi. Ripulirà il vostro organismo dandovi un gran beneficio duraturo. 

In questo caso riducete solo la somministrazione fino al livello con il quale la diarrea cesserà, ma continuate ad assumere il magnesio

In Medicina Naturale consigliamo di usare il Magnesio Supremo (Carbonato di magnesio = 1 cucchiaino in acqua calda al mattino prima della 1° colazione) e/o il Bicarbonato e/o il Cloruro di Magnesio (questi ultimi vanno utilizzati cosi: 

una punta di cucchiaino da caffè a digiuno al mattino e nel tardo pomeriggio (meglio a stomaco vuoto), non alla sera dopo cena.

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Intolleranza al lattosio.
Utilizziamo questo spazio per rispondere ad alcune domande frequenti relative all'intolleranza al lattosio (sito web della Granarolo):

1) Cosa significa essere intollerante al lattosio?
Molte persone sono intolleranti al latte, cioè non possiedono l’enzima necessario alla digestione del lattosio, lo zucchero del latte. Infatti il lattosio che non viene digerito nello stomaco, arriva all’intestino crasso dove viene attaccato dai batteri intestinali, producendo sintomi quali gas, flatulenze e provocando diarrea e crampi. L’enzima del nostro organismo catalizza la scomposizione del lattosio, la lattasi, viene prodotta solitamente dai mammiferi nei primi stadi di vita e una volta adulti smettono di produrla. Le persone intolleranti devono limitarsi al consumo di yogurt e latte fermentato, nei quali la maggior parte del lattosio è stato in parte pre-digerito dai batteri lattici.

2) Che cos’è l’intolleranza al lattosio?
È l’incapacità dell’intestino a dividere lo zucchero 'lattosio' nei due zuccheri semplici: glucosio e galattosio che sono assorbibili dall’intestino.
Tale incapacità è data dalla mancanza totale o parziale di un enzima (lattasi) che si trova sulla superficie delle cellule che rivestono l’intestino.
Se non viene digerito, il lattosio che rimane nel lume intestinale viene fatto fermentare dalla flora batterica presente nell’intestino stesso con produzione di sintomi fastidiosi.

3) Come si manifesta?
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono:

•    dolori addominali di tipo crampiforme
•    meteorismo intestinale
•    diarrea.
 
La gravità della sintomatologia dipende dalla quantità di lattosio che ogni individuo riesce a tollerare. Molto spesso i sintomi, soprattutto i dolori addominali e la diarrea, compaiono poco dopo l’assunzione di alimenti contenenti lattosio.

4) Come si diagnostica?
Molto spesso una storia clinica accurata che mette in evidenza un rapporto di causa-effetto tra assunzione di lattosio e comparsa dei sintomi è già sufficiente per porre diagnosi di intolleranza al lattosio.
Nei casi dubbi il test che ci permette di fare diagnosi di certezza è il breath test. È un test di semplice esecuzione che si può effettuare in regime di day hospital. Consiste nel far soffiare il paziente (deve essere a digiuno) dentro uno speciale boccaglio.

Si fa bere poi al paziente una quantità definita di lattosio (calcolata in rapporto al peso). Quindi il paziente dovrà soffiare, sempre dentro lo speciale boccaglio ad intervalli regolari di 30 minuti per le tre ore successive.
Il respiro così raccolto viene esaminato da una macchina che valuta nel respiro il contenuto di idrogeno proveniente dalla fermentazione del lattosio non digerito che rimane nel lume intestinale.
Se nel respiro raccolto dopo l’assunzione di lattosio, il contenuto di idrogeno è superiore a quello presente nel respiro raccolto prima di aver bevuto il lattosio, vuol dire che il paziente è intollerante al lattosio.

5) Come si cura?
Il trattamento consiste in una dieta che escluda cibi contenenti lattosio e quindi principalmente latte vaccino, latte di capra, latticini freschi, gelati, panna e molti dolci e biscotti contenenti latte. 

Bisogna stare molto attenti alle fonti 'nascoste' di lattosio in quanto tale sostanza è usata frequentemente come additivo soprattutto nel prosciutto cotto, nelle salsicce e negli insaccati in genere. Anche molti cibi precotti e alcuni tipi di pane in cassetta possono contener lattosio. Si consiglia di legger sempre bene le etichette.

6) Essere intollerante al lattosio significa che non potrò mai più bere latte?
È consigliabile sospendere il consumo di latte vaccino per 3-4 settimane finché la situazione si stabilizza e successivamente reinserirlo gradualmente nella propria dieta, finché non si registra un peggioramento: bisogna trovare il giusto equilibrio tra quantità consumate e manifestazione dei sintomi.
Se la cosa persiste si consiglia di assumere un latte delattosato , cioè il cui lattosio è stato quasi completamente scomposto nei 2 zuccheri più digeribili.

7) Devo evitare tutti i latticini e anche gli yogurt?
Nel periodo di sospensione, non solo vanno eliminati i latticini ma anche tutti gli alimenti – prevalentemente cibi preparati - che hanno nella loro composizione del lattosio. I prodotti alimentari che potrebbero contenerne anche una piccola quantità sono: 

• Pane ed altri prodotti da forno
• Corn flakes per prima colazione
• Patate precotte, minestre, bevande per prima colazione
• Margarina
• Carne
• Condimenti per insalate
• Caramelle ed altri snack
• Preparati frittelle, biscotti e dolci
• Carne tritata-integratori

8) Anche i bambini appena nati possono essere intolleranti al lattosio?
Si, è possibile una intolleranza genetica. È comunque necessario il confronto con il pediatra di fiducia.

9) Il latte materno può creare problemi ai lattanti dovuti all’intolleranza al lattosio?
Su questo tema si consiglia il consulto del pediatra di fiducia.
Link

Il latte non umano è diverso nella sua composizione biologica. All’umano mancano degli enzimi per digerirlo. Perché allora si è così diffuso nel Mondo?
 
La parola ‘Antisistema’, vi dice qualcosa? A distanza di tre anni, dovrebbe.

2) Che cos’è l’intolleranza al lattosio?
È l’incapacità dell’intestino a dividere lo zucchero 'lattosio' nei due zuccheri semplici: glucosio e galattosio che sono assorbibili dall’intestino

Tale incapacità è data dalla mancanza totale o parziale di un enzima (lattasi) che si trova sulla superficie delle cellule che rivestono l’intestino.

Se non viene digerito, il lattosio che rimane nel lume intestinale viene fatto fermentare dalla flora batterica presente nell’intestino stesso con produzione di sintomi fastidiosi.
 
Ecco spiegate, in semplicità, le coliche o le allergie o le intolleranze.

Questi tipi di latte non sono fatti per noi; tutto qua.

Leggete il ‘come si cura’:

una dieta che escluda cibi contenenti lattosio.

Ma, anche:

bisogna stare molto attenti alle fonti 'nascoste' di lattosio…
 
Terminiamo per oggi con la riproposizione dei punti 8 e 9:
 
8) Anche i bambini appena nati possono essere intolleranti al lattosio?
Si, è possibile una intolleranza genetica. È comunque necessario il confronto con il pediatra di fiducia.

9) Il latte materno può creare problemi ai lattanti dovuti all’intolleranza al lattosio?
Su questo tema si consiglia il consulto del pediatra di fiducia.
 
È intolleranza genetica. Bingo:

significa che quell’alimento non va bene per gli umani.

La 'non risposta' al punto 9 è imbarazzante. Davvero imbarazzante, visto anche il titolo della sezione (Sviluppo sostenibile) presente nella pagina web di un’azienda che ha il proprio core business incentrato proprio sulla vendita di latte ‘alieno’, ossia della Granarolo.

Questa 'non risposta' è l’equivalente del detto ‘Non sento, non vedo, non parlo’.

E, cosa mai potrà aggiungere il cosiddetto ‘pediatra di fiducia’?
 
b) Le caratteristiche della domanda.
27. Le imprese produttrici hanno sostenuto che il mercato del latte per l’infanzia non presenta una domanda guidata dal prezzo. La domanda finale dei consumatori risulterebbe infatti essenzialmente guidata dalle prescrizioni dei pediatri, i quali sarebbero influenzati dall’attività di propaganda degli informatori del prodotto delle singole imprese e non orientano quindi i loro suggerimenti alle famiglie sulla base del prezzo finale di vendita del latte formulato. 

Ne conseguirebbe, che i consumatori tendono ad accettare l’indicazione del pediatra, anche per le prescrizioni che non riguardano i latti speciali, che sono finalizzati alla cura di una patologia alimentare

La domanda finale, secondo questa tesi, sarebbe perciò pressoché anelastica, poiché i consumatori non considererebbero il prezzo di vendita come un criterio di scelta della marca, adeguandosi invece alle indicazioni dei pediatri e rimanendo fedeli alla marca che viene consigliata dal pediatra
Università degli Studi della Tuscia


Indirettamente si può indagare molto bene in ogni ambito, perché la luce caratterizza ogni ombra. Frattalmente si lasciano tracce di tutto quello che si ‘fa’.

L’analogia con l’investigazione che ricorre alle impronte digitali o al Dna, è l’esempio più lampante, in tal senso.

Dipende da noi consapevolizzarci.
 
11102012 V 21,2 - 285 Beato Giovanni XXIII (Famoso anche per le Profezie?) ++
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com