martedì 24 gennaio 2012

Stringhe: la possibilità diluita nel Tempo.





Il Network (Rete) di Sovranità Integrali (SIN) esiste già e, in effetti, è sempre esistito. Tuttavia non vi è stato modo di connetterlo o interfacciarlo con le vostre tecnologie.

La Terra-Earth ha creato tecnologie per la maggior parte di natura meccanica ed elettrica, e soltanto ora comincia a comprendere i campi di energia elettromagnetica e la tecnologia olografica. Sfortunatamente, quando le tecnologie sono nel loro stadio di sviluppo infantile, spesso vengono adattate alle applicazioni del controllo militare o economico: è il caso di queste tecnologie emergenti…
Wingmakers 
 
Se osservassimo il genere umano all’interno di un ‘cono di tempo’, lo potremmo vedere alle prese con i suoi limiti delineati nel tessuto spazio temporale. Quello è l’esatto punto in cui ‘è’ giunto, è la summa media del suo ‘sentire’. 

Questa situazione è ovviamente valida anche per ogni individualità impegnata a ‘formare’ il tessuto sociale, allo stesso modo del 'come si forma' una barriera corallina, ovverosia per ‘sedimentazione’ fisico- vibrazionale. La nuova 'era' che si sta aprendo ci permetterà di ricevere maggiore 'spettro luminoso', per cui avremo maggiori opportunità di ‘conoscerci’ rispetto al tracciato relativo al passato

Questo ‘nuovo che avanza' conferisce questa sensazione di maggiore ‘potere’, anche se per la verità il passato aveva la stessa identica 'carica di valenza'. 

Ciò che è successo, è stato un risultato alla luce del nostro ‘status’ e, ripensandoci adesso, è sempre più chiaro che in quella vibrazione dell’energia non mancava proprio nulla rispetto a quella presente: il gap è solo mentale e deriva dalla decodifica che facciamo della storia deviata, ossia del paradigma in corso d'opera.

La ‘possibilità’ è sempre rimasta tale, con la sola differenza del nostro punto prospettico. 

Infatti è il nostro 'focus' che identifica e definisce un certo ambito. Con la mente divenuta ‘padrona’ è logico che l’osservazione venga ‘registrata’ a livello mentale, per cui l’impressione che si ricava è sempre inerente a quel circuito razionale, ma allo stesso modo estremamente dipendente dall’elaborazione sensoriale. Dato che la ‘sensazione’ è limitata per Natura, in quanto è un opportuno filtro che ci permette di poter esperimentare la Vita 3d in maniera ‘autentica’ seppure ‘illusoria’ perchè  - non assoluta, allora il ‘ricordarlo’ contribuirà a mantenere molto più stabile il ‘senso’ della nostra presenza alla luce di una prospettiva più sottile e ‘stabile’

In un certo senso è un meccanismo di 'sicurezza', la 'limitazione', che sussisterà sino al momento in cui saremo più consapevoli di noi stessi e delle nostre facoltà 'silenti'. Potrebbe essere molto pericoloso per noi stessi e per gli 'altri', risvegliare quel potere che ancora non crediamo possibile, 'oggi'. Tuttavia, una parte frattale di quel potere è già interamente accessibile persino dal nostro livello attuale:
 
è come scrutare un panorama dalla cima dei monti e poi scendere a valle per esplorarla. Se abbiamo completamente rimosso il valore aggiunto dell’osservazione privilegiata intercorsa – dal livello della cima dei monti - allora perderemo un certo ‘vantaggio’ quantomeno sulla conoscenza relativa alla fisionomia del paesaggio

Un dato molto importante al fine di non smarrirsi o di evitare di prendere abbagli troppo grandi per essere corretti in uno stretto giro di tempo.

Un vantaggio nella consapevolezza, acquisito e mantenuto stabile nella prospettiva 3d, permette una maggiore centratura nella sinfonia, spesso caotica ma non casuale, dell’avvicendamento delle personalità al ruolo guida della nostra ‘infrastruttura’ bio/psico/energo organica.   

‘Ho inventato la macchina del tempo’.
Cosa direste a voi stessi, se vi trovaste di fronte alla persona che eravate qualche anno fa? Conviene rifletterci un istante, perché re-incontrarsi nel passato non è un'ipotesi così assurda come può sembrare

I viaggi nel tempo sono compatibili con la teoria della relatività generale di Einstein. Il difficile è scoprire come imbarcarsi in una tale impresa. Richard Gott III, professore di astrofisica alla mitica Princeton University, un'idea in proposito ce l'ha.
 
Tutto è iniziato nel 1991, quando trovai una soluzione esatta delle equazioni di campo di Einstein per due stringhe cosmiche in movimento’, racconta Gott. ‘Scoprii che permetteva di andare a ritroso nel tempo’. Già nel 1905 Albert Einstein dimostrò che era possibile mandare avanti gli orologi. Ora sembra che la relatività generale ammetta anche i viaggi nel passato. Il trucco è aprirsi un varco nello spazio-tempo. Com'è noto, lo spazio-tempo non è rigido, ma s'avvalla e si piega per effetto della gravità. 

Le stringhe cosmiche potrebbero creare il fatidico passaggio per catapultarsi nel passato.

Le corde cosmiche sono ipotetiche strutture tubolari, più sottili del nucleo di un atomo, che contengono un vuoto quantico. Non sono state ancora osservate direttamente nell'Universo, ma le stiamo cercando’, spiega lo scienziato: ‘All'interno di queste strutture si trovano dense concentrazioni d'energia e una pressione negativa. L'effetto anti-gravitazionale che si genera permetterebbe di deformare lo spazio-tempo a forma di cono attorno alle stringhe cosmiche, offrendo una scorciatoia nello spazio-tempo’. In altre parole, si verrebbe a creare un percorso tra due punti più breve, percorribile più velocemente rispetto al percorso standard di un raggio di luce...
 
Il ragionamento arriva fino all'estremo. Gott, infatti, non esclude che stiamo vivendo in un Universo madre di se stesso: ‘Nel 1998, io e Li Xin-Li scoprimmo che un loop temporale avrebbe permesso al cosmo di generarsi. In questo modello, il cosmo si auto-crea in una sorta di circuito chiuso, per cui si ritorna al punto di partenza e si riparte’.
 
‘Al momento le leggi della fisica, per come le conosciamo, non ci impediscono di ritenere che sia possibile dire 'ciao' al proprio sè più giovane’…
Link 
 
Stringhe, loop e condizioni ‘negative’. Molto interessante, alla luce della mia definizione di questo modello 3d come Anti-Sistemico. Se da un lato la mente inquadra la particella ‘anti’ come un qualcosa di ‘negativo’, nel senso dispregiativo del termine, dall’altro lato è sempre più chiaro che la materia, frattalmente, deve essere una polarità della sua completa possibilità, per cui deve esistere anche l’antimateria. Non un qualcosa di negativo in termini ‘distruttivi’, bensì l’altra possibilità da mettere sui piatti della bilancia.

La mente gioca alla realizzazione di ‘vortici’ abitudinari, perché ordinata a dare luogo e ad amministrare al meglio il complesso dell’energia disponibile e misurabile, però, solo attraverso il ‘film’ che si è fatta: un’illusione che vela l’autentica potenzialità inespressa nel campo della possibilità.

Svezia: la nuova religione dei copioni informatici.
Cattolico, musulmano, buddista o kopimista? Già, da oggi, perlomeno in Svezia, esiste una nuova religione: quella dei seguaci della Church of Kopimism (da Kopimi, ovvero come si pronuncia copy me). E, come s'intuisce dal nome, il credo del movimento è presto detto: la comunità dei kopimisti riunisce 3.000 file sharer (cioè coloro che condividono di file) svedesi per i quali comunicazione e condivisione sono sacri, mentre sono da condannare controlli e spionaggi

‘L'informazione detiene un valore, in sé stessa e in quello che contiene’, si legge sul sito dell'organizzazione: ‘E il valore si moltiplica attraverso il copying. Copiare è perciò fondamentale per l'organizzazione e per i suoi membri’.
 
Gli adepti della neonata fede - consacrata proprio sotto Natale dall'autorità svedese Kammarkollegiet come vera e propria religione - avevano cominciato già nel 2010 le pratiche per vedersi riconosciuti ufficialmente. E adesso ci sono finalmente riusciti, in quello che per loro è 'un passo verso il giorno in cui potremo vivere la nostra fede senza la paura della persecuzione'.
 
Anche se non esistono ancora vere e proprie professioni di fede o pratiche religiose. Per ora infatti il rituale è uno solo, come spiega a Wired.co.uk Isak Gerson, il leader spirituale del movimento: 'Il nostro rito principale è quello di copiare e di connetterci l'un l'altro condividendo informazioni'. E aggiunge: 'Solo l'essere stati riconosciuti dalle autorità svedesi ci aiuterà a rafforzare la nostra identità'.
 
A questo proposito, come si legge ancora sul sito, per diventare un adepto non occorre compilare un'adesione formale, ma solo sentirsi chiamati ad adorare la filosofia dell'informazione e del copying. Solo così di potrà diventare un kopimista, che Gerson sul suo sito definisce così: 'Una persona che crede che tutte le informazioni debbano essere distribuite liberamente e senza restrizioni. La filosofia si oppone al copyright in tutte le sue forme e incoraggia la pirateria di tutti i tipi di media inclusi musica, film, programmi TV e software'.

Questo non significa però che il copying e il file sharing potranno essere praticati liberamente in Svezia. Neanche per i kopimisti.
Link

Nuove forme ‘religiose’, nuovi dogmi, nuovi credo, nuovi regolamenti, nuove eggregore che chiedono di essere consacrate da altre eggregore, etc. 

La mente opera secondo una concezione nativa del ‘meglio’, ma sulla scorta dei loop o della memoria temporale abitudinaria, o paradigma. Occorre mutare la prospettiva radicata nel magnetismo Planetario e dipende solo da noi il 'cambiamento' di prospettiva...

L'antimateria è con noi da più di 80 anni, teorizzata da Paul Dirac e rilevata nelle sua prima forma, il positrone (un anti-elettrone), da Carl Anderson negli anni '30. 

Da allora siamo convinti che sia uno stato fondamentale della materia: per ogni tipo di particella ne esiste uno di antiparticella

‘Anti’ significa che ha caratteristiche tali per cui incontrando una particella le due si annichilano producendo un lampo di energia. Particelle e antiparticelle non possono cioè convivere. Nel nostro mondo fatto di materia, l'antimateria è presente in quantità minuscole’...
 
Sulla Terra possiamo produrre antiparticelle semplici elementari: anti-elettrone, anti-protone, anti-deuterio e recentemente sono stati prodotti degli isotopi di anti-elio…
Link 
  • particelle e antiparticelle non possono cioè convivere
  • per ogni tipo di particella ne esiste uno di antiparticella.
Biodiversità, che autorizza l'impossibile a divenire possibile.

Le ‘stringhe’ sono possibilità allo stato potenziale. Quale ‘suono’ genereremo attraverso la loro funzione? È il nostro focus che le va a sensibilizzare…

Non crediamoci tanto limitati. La nostra funzione manifesta è ciò di più opportuno per ‘non dare nell’occhio’:

co creando anche senza saperlo, al fine di mantenere l’Ego in una soluzione illusoria persino per il proprio grande potere di auto esaltazione. In attesa che il costrutto umano sia un po’ più bilanciato in se stesso.

Il frattale che lo testimonia? Eccolo:

sfortunatamente, quando le tecnologie sono nel loro stadio di sviluppo infantile, spesso vengono adattate alle applicazioni del controllo militare o economico: è il caso di queste tecnologie emergenti…
Wingmakers

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com



lunedì 23 gennaio 2012

Ascoltare in tutti i sensi.




La verità è sempre ‘sconvolgente’. Perché? Perché va ad impattare con un sistema di abitudini che si è radicato nella percezione d’esistenza umana. A quale ‘verità’ mi riferisco?

Ad una verità spirituale riflessa da una verità 3d.

Un esempio potrebbe essere questo:

Giglio: Schettino, scatola nera rotta, non registrava da 15 giorni.
La scatola nera della Costa Concordia era rotta, non registrava da 15 giorni. È quanto emerso dall'interrogatorio di garanzia del comandante Francesco Schettino e agli atti dell'inchiesta dei pm di Grosseto.
Link

Giglio: Costa pianificava 'inchini' per pubblicita'? Pm indagano.
I pm di Grosseto stanno indagando sulle dichiarazioni rilasciate durante l'interrogatorio di garanzia dal comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, che aprono scenari in cui potrebbe rimanere seriamente coinvolta la Costa Crociere

Secondo Schettino infatti non solo ‘la Costa era al corrente della prassi ricorrente degli inchini in tutto il mondo’, ma addirittura ‘l'inchino al Giglio del 13 gennaio venne pianificato e voluto prima della partenza da Civitavecchia per ragioni pubblicitarie’, ha affermato Schettino. 

C'è inoltre un altro particolare rivelato dal comandante della Costa Concordia e cioè che i comandanti della società si sfidavano in quelle acrobazie molto spesso, e l'inchino del Giglio doveva essere la 'risposta' di Schettino a precedenti 'acrobazie' di un suo collega, Massimo Garbarino.
Link 
  
Senti, senti, cosa sta emergendo da questo 'incidente'. C’è veramente da rimanere sbigottiti da tanta ‘disinvoltura’, sia da parte del Comandante, sia da parte della Costa S.p.A. La sicurezza delle persone, molto spesso in viaggio per motivi davvero ‘unici’, verrebbe ‘dopo’ le questioni egoiche e di business

La scatola nera, che non registra, è molto simile all’effetto dell’indossare delle cuffie per isolarsi dal resto del Mondo, ossia ‘non sentire’:

‘La privazione sensoriale causata dalle cuffie è un problema, perché spesso i segnali acustici sono importanti quanto quelli visivi’. Insomma, andarsene in giro ascoltando a tutto volume i Led Zeppelin equivale a camminare bendati
Link 
 
La verità spirituale sottintesa è questa ‘rinuncia’ al ‘sentire’ ed alla mancanza di responsabilità e coerenza. In generale questo genere di ‘lezioni’ riguardano, per ‘osmosi’, tutti coloro che erano sulla nave, passeggeri compresi. Ancora più in generale, riguarda l’intera società che è in 'ascolto' sulle frequenze dei Mass media. 

Che cosa si ‘ascolti’ è un dato di fatto, le cronache Antisistemiche, mentre rimane un dato soggettivo il ‘come’ si ascolti e il ‘cosa’ rimanga in profondità di quell’ascolto.

Vado al dunque, ossia a quello che mi preme mettere in risalto quest’oggi: 

l’ascoltare alla luce di quello che si intuisce dentro di sé.

Solitamente, o con altissima probabilità, l’ascolto dei rumori della Vita, di quello che succede intorno a noi, è unidirezionale, cioè, dall’esterno verso l’interno. Abbiamo imparato a livello abitudinario a subire questo tipo di processo e viene difficile accettare che, invece, il processo possa anche svolgersi al ‘contrario’

Chi si sente il fautore del proprio destino oggigiorno, immersi in un oceano di problemi legati a mille situazioni differenti che si accavallano? È persino più ‘comodo’ sentirsi fuscelli nella corrente, piuttosto che ‘agire attivamente al fine di provare a se stessi che in realtà si è sempre al timone della propria nave’, anche nell'apparente sventura.

Poi, può succedere che durante la visione, e l’ascolto, di un film, o di una particolare musica, si senta in profondità un potenziale enorme ‘adagiato sul nostro fondo’. La ‘vibrazione’ con la quale si entra più o meno in risonanza è tale da evidenziare quella grande possibilità d’innesco esistente in ognuno di noi. 

Solitamente non dura per più di una decina di minuti, poi lo scenario si chiude e riprende il rumore di fondo della mente di superficie, carica di programmi abitudinari e di contenimento. Rimane solo una sorta di ‘ricordo’, di memoria dell’esperienza vissuta, di quell’ascolto vestito da effetto tonico e rinvigorente.

Ecco. Allora cerchiamo di ascoltare tutto quello che giunge sulle ali del presente. Questo tipo di ascolto deve essere tale da coinvolgere tutti i sensi, per cui l’ascoltare è relativo ad ogni senso umano. È chiaro che stiamo rimanendo in un ambito 3d della percezione. È sufficiente, anche se il risultato dell’ascolto sensoriale deve essere processato da altre capacità più sottili, come ad esempio, l’intuito e la visione prospettica inerente alla presenza miscelata di diverse tipologie di leggi, Cosmiche e Planetarie, auto esistenti.

La storia deviata appartiene al tempo deviato e, più in generale, all’Antisistema, ossia alla  polarizzazione di questo ‘scenario 3d’ ad opera nostra. Andiamo allora ad ‘ascoltare’, alla luce di una maggiore consapevolezza, alcuni significati nascosti nel racconto del Mito o di chissà quale altra mancanza di luce.

La 'vicenda' delle Termopili, per esempio. Sappiamo tutti di questo grande sacrificio, ad opera di un pugno di valorosi soldati contro un esercito imponente. Ma cosa sappiamo? Che, in fondo, è stata una guerra come tante altre e che, quel ‘gesto’, è stato uno dei tanti eroismi, spesso ignorati dalle cronache, di cui ogni guerra è costellata. 

Invece io intendo andare ‘oltre’. Cioè? 

Intendo alludere a quella ‘diluizione’ delle forze esterne al fine di conoscere se stessi. Il numero non conta nulla se lo si riporta, se lo si diluisce, attraverso la conoscenza del ‘territorio’, ossia frattalmente di se stessi.

La resistenza partigiana è da sempre la più difficile da sgominare per un potere o un esercito invasore. Perché? Proprio perché il ‘partigiano’ conosce le anse della terra che difende. Nel mito delle Termopili c’è tutto questo: è la dimostrazione di una ‘conoscenza’ che va al di la della forza da affrontare, forza che veicolata nella maniera più opportuna può essere completamente disinnescata dal territorio stesso in cui ‘si è’

Non mi importa se Leonida e i suoi fidati rallentarono solamente l'avanzata di Serse, una divinità aliena ancora fisicamente sulla Terra. Mi importa evidenziare il valore aggiunto che trascende dal Mito: la conoscenza del proprio 'luogo' esistenziale.

Lo scenario 3d mette sempre a disposizione i ‘mezzi e gli strumenti naturali’ per affrontare ogni tipo di sfida o esperienza umana e non. In questo caso abbiamo una diluizione del numero, una sua semplificazione, un effetto leva nelle due direzioni, in virtù della maggiore conoscenza del ‘territorio’. Non è solo forza, coraggio, intelligenza… no, il significato va davvero ‘oltre’, sino a raggiungere il più saggio dei ‘consigli’ che giunge dall’antichità: conosci te stesso. Tutto il resto viene di conseguenza…

In Matrix abbiamo le due fasi dell’incontro tra Neo e Smith:
  1. Neo entra in Smith. L’effetto è liberatorio per Smith
  2. Neo assorbe Smith, dandogli l’impressione opposta. L’effetto è trasmutatorio per Smith.
Che altro?
  • Nella prima fase, Smith è potenzialmente chiunque si trovi in Matrix e non sia un ‘ribelle’, ossia un ‘risvegliato’. La sua presenza è distribuita in tutti ed è, per questo motivo, un principio silente, non visibile
  • Nella seconda fase, Smith è libero dai condizionamenti della struttura di controllo dell’Architetto, per cui è manifesto, perché progressivamente libera il proprio potenziale nascosto da ogni persona, alla stessa maniera di una invasione virale.
Dunque:
  • Smith solitamente era invisibile, seppure ‘presente’ in virtù di un potenziale
  • Smith diventa poi  visibile, cioè si manifesta nel Mondo come entità auto esistente, assumendo il controllo dei suoi ‘contenitori’, o meglio, delle proiezioni dei suoi contenitori esistenti in Matrix.
Quello che mi preme evidenziare è l’emersione del ‘principio Smith’: un principio ‘demoniaco’, di controllo sovrasensibile finalmente manifesto, a sua volta sotto il controllo di 'leggi' superiori. Cioè? 

Una vera e propria ‘trappola’ tesagli dalle ‘circostanze’. 

Nulla è per caso, per cui la sua emersione è il frutto di un ‘volere superiore’, di un ‘Piano’:

vederlo per ‘prendergli le misure’, ossia accompagnarlo nella luce.

Neo, dandogli l’impressione di essere conquistato, in realtà lo conquista, assorbendolo dentro di sé, proprio dove è più ‘forte’, essendo completamente centrato nella propria presenza. Neo, in quel momento, incarna il principio dell’unione con il tutto, persino con il proprio ‘nemico’, che lo rimette nella neuro simulazione sensoriale, temendo che il virus Smith potesse mettere a repentaglio la propria ‘infrastruttura’.

Fare 'di necessità, virtù'.

Neo rappresenta il sistema immunitario dell’organismo Matrix. Smith è paragonabile ad un tumore che cresce ‘libero’ all’interno del 'corpo'. Esso è liberato da una nuova energia, dalla ‘conoscenza’, e ciò mette in evidenza come tutto sia in ‘evoluzione’. 

Nella biologia umana, il tumore, ci dicono, è un effetto dovuto al caos cellulare. Si parla di comportamento anomalo e di ‘pazzia’ di alcuni ceppi cellulari. In realtà il sistema immunitario compie solo il proprio dovere, attaccando, in pratica parti di sé, in quanto ‘percepisce’ l’agente invisibile, il potenziale di controllo invasivo, e si muove di conseguenza

Il sistema immunitario è anche un 'rilevatore' altrui...

Non esiste errore n’è pazzia, in questo atto, ma semplicemente l’evidenza di un controllo silente parassitario, che esiste nei piani sovrasensibili dell’esperienza umana 3d.
 
La sua presunta 'pazzia' è un campanello d’allarme, un frattale dell’aggressione ‘esterna/interna’ del potere invasivo, che utilizza il genere umano come batterie di carica.

L’ascolto mi porta ancora a comprendere quella modalità, quel grande potenziale inespresso relativo all’applicazione dell’analogia frattale, ossia l’emersione e l’indagine investigativa relativa all’evidenziazione delle tracce sottili lasciate dal Controllo, allo stesso modo dell'abbandonare impronte digitali ‘invisibili’, ma sino al momento in cui non ci si autorizza a rilevarle e a ritenerle sufficienti, in virtù di ‘prove’, dell’esistenza altrui in un certo ‘luogo’.

Mi viene in mente la modalità procedurale di Einstein, il quale era in grado di proiettarsi con l’immaginazione, oltre alla linea di frontiera conosciuta, oltre al limite 'attuale', mediante una spinta capacitiva slegata dalla necessita immediata di dare una spiegazione a quello che ‘si aspettava di vedere’

Una tenuta stagna di quello che ‘ci si aspetta’, semplicemente lasciandosi andare per le terre inesplorate del ‘pensiero’. Un talento molto vicino a quello naturale del bimbo, di immaginare Mondi impossibili ma ‘graditi’

Il fatto di mettere da parte, nella parte iniziale dello 'slancio', la pesante mole della mente razionale, lo ha portato ad esplorare nuove ‘terre’ isolate dall’acqua dell’invisibilità nelle 3d. Come se si fosse trovato su di un’isola mai vista dalla solita angolazione della percezione abitudinaria relativa all’orizzonte visto dalla ‘costa’ o terraferma. Il costruire un ponte tra l’isola e il continente, è venuto dopo la scoperta dell’isola. Infatti chi costruirebbe un ponte per raggiungere il ‘nulla’?
 
Deve necessariamente ‘venire dopo’. La mente razionale, invasa dal Controllo, non permette tanto facilmente questo tipo di 'slancio', se non per ritenerlo 'opera di fantasia' o di scherno.

Il metodo della divinazione si basa proprio su questo principio: lanciare ‘qualcosa’ per aria e osservare cosa va a formare, ad esempio. 

È come fare carotaggio in una distesa di ghiaccio o fra gli strati di roccia ed analizzare, al fine di comprendere non solo il passato, ma anche il futuro più probabile alla luce degli avvenimenti

Utilizzando l’analogia frattale è possibile, dunque, esplorare nuove possibilità della nostra capacità di co creazione.

Comprendendo una verità a qualsiasi livello, la si può espandere ai due lati della percezione - sopra/sotto - e, per così dire, esplorarla nel corso del tempo. È possibile lanciare vettori esplorativi in 'terre impossibili' e renderle fertili della nostra presenza (l'analogia la troviamo nell'esplorazione dello Spazio, in virtù della propria auto determinazione).

Una presenza confusa per una maledizione per il ‘territorio’, dal genere umano stesso, se preso massivamente, ma invece una benedizione per l’emersione di ogni possibilità, ‘depurata’ progressivamente dalla sua conoscenza, ad opera dell’umano stesso.

Come se fossimo uno strumento di ‘bonifica’ del possibile emerso dall’impossibile, in virtù di un momento presente eterno in perfetto scorrimento ‘nomade’. Fautori di ‘valore aggiunto’

Sempre meno ‘sconvolti’ da quello che 'siamo', da quello che possiamo essere in grado di far emergere e dalla verità che sottintende.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 20 gennaio 2012

Continuare a vivere.




A volte devi fare qualcosa d’imperdonabile per continuare a vivere.
Jung

A giudicare dalle trimestrali delle aziende americane che vengono evidenziate in Yahoo Finanza, sembrerebbe che la crisi sia una questione di ‘punti di vista’, infatti i dati sono nella maggioranza dei casi positivi, addirittura in maniera tale da ‘sorprendere gli analisti’:

entrate nette in aumento del 12% annuo a 1,2 miliardi di dollari (1,01 dollari per azione) per American Express, oltre le attese degli analisti di Bloomberg che si fermavano a 99 centesimi per azione…
Link 
 
Questi ‘punti di vista’ rappresentano, appunto, delle prospettive evidenziate dagli organi pubblici di diffusione delle informazioni. È una questione di ‘dati; rappresentazioni numeriche, non tanto di ‘verità’ quanto di ‘intenzioni’. 

Il caso Parmalat, ad esempio, anni fa ha messo alla luce una connivenza deliberata e premeditata di ‘tutte’ le autorità preposte al compito di revisori contabili/fiscali dei bilanci dichiarati. I risultati ‘certificati’ venivano poi regolarmente trasmessi alla massa attraverso il ‘canto del pappagallo’ del mezzo mediatico.

Dove risiede il confine tra verità e menzogna? 

Nella linea di demarcazione dell’individuo, ossia nella sua capacità prospettica. Per cui non esiste una verità e una menzogna assoluta, bensì un 'qualcosa' relativo al polo che esperimenta se stesso. L’impressione vissuta è, tuttavia, quella che ‘vinca’ il ‘polo’ attrattivo a maggiore carica magnetica, ossia quella condensazione d’energia che ha il consenso della massa.

Ma questo ‘consenso’ in realtà che cosa ‘è’? Cosa rappresenta nei vari piani della percezione?
   
La frase di Jung, riportata in apertura di articolo, veicola secondo me una verità,  intuita dal celebre personaggio, ossia che - termini utilizzati a parte – il vivere sia una sorta di ‘rinuncia’ al fine di una maturazione successiva di ‘valore aggiunto’. Un qualcosa molto simile al ‘senso del dovere’ o all’obbedienza del soldato, ossia un ordinamento atto a generare un valore d’insieme, che travalica il senso del tempo e di ogni altra forma di sentire derivante dai sensi 3d. 

Una ‘lenta’ maturazione d’eventi. Quel termine un po’ pesante – imperdonabile – è utilizzato attraverso uno sdoppiamento della prospettiva:
  1. a livello 3d – la prospettiva è assolutamente ‘decadente’, malinconica, come se mancasse un pezzo importante dalla propria Vita. Si sente la perdita, la ‘colpa’, la mancanza
  2. a livello trascendentale – la prospettiva è più ‘chiara’: per continuare a vivere. Dove per ‘vivere’ occorre pensare al riferimento evolutivo che emerge dalla continuità oltre alla Morte, nella reincarnazione.
È evidente il senso di un ‘ritardo’ nel raggiungimento di un risultato ‘superiore’. Un risultato che sfugge persino alla condotta esistenziale dell’individuo non più capace di trascendere le 3d; ‘risultato’ che, nonostante tutto, rimane l’obbiettivo cardine da raggiungere ai fini dell’Osservatore ‘silente’.  

Questo ‘Osservatore’ è l’Anima, come rappresentante del Principio Creativo, ma anche l’entità parassita attirata irresistibilmente dal ‘comportamento’ umano 3d diluito nel tempo.

Queste due polarità osservanti, a livelli a loro volta diversi, agiscono per mezzo della capacità del libero arbitrio umano ‘sottostante’. Il libero arbitrio è da intendersi come una sorta di ‘cerchio’, potenzialmente ‘elastico’, ma vincolato al livello di consapevolezza individuale; una ‘tecnologia eterica’ atta a proteggere l’umano da se stesso e dal proprio potere non ancora padroneggiato.

Il solito esempio che faccio è quello relativo al bimbo che per attraversare una strada trafficata necessita della ‘mano’ di un adulto, mentre lo stesso individuo, qualche anno dopo, attraversa allegramente la stessa strada senza nessuna difficoltà.

È importante percepire che le parti osservanti non hanno il potere assoluto sull’individualità incarnata, in quanto il confluire di leggi Cosmiche e Planetarie lo impedisce. Da ciò si comprende come le due ‘polarità’ possano limitare il proprio raggio d’azione alla sfera ‘ispirativa’ dell’umano sottinteso.  

Il Mito e la Leggenda, o l’Archetipo, è dal mio punto di vista, la descrizione ‘mimetizzata’ di questo principio di osservazione ‘distaccata’ delle ‘parti’, il cui frattale che emerge nelle 3d è il concetto di ‘tifo’, ad esempio, sportivo, oppure gli schieramenti che si possono evidenziare praticamente in ogni ambito sociale. Ossia la ‘separazione illusoria’ percepibile nelle 3d. Ovvio che questa separazione deriva da un livello ancora più ‘alto’, cioè dalla separazione del ‘Tutto/Nulla’ nel ‘Tutto’ e nel ‘Nulla’: l’osservazione del ‘Cerchio Superiore’ che intende conoscere se stesso.

Di ‘conseguenza’ è sempre una questione di discernimento del/dal proprio punto prospettico.

A cinque minuti dall’Apocalisse.
Cinque minuti alla fine del mondo. No, questa volta non c'entrano i Maya, ma gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago. Parliamo del Doomsday Clock, l'orologio dell'apocalisse, nato nel 1947

Si tratta di un orologio simbolico che vuole misurare il rischio - reale - di una possibile guerra atomica.
 
Nato subito dopo la seconda guerra mondiale - in seguito al lancio dei due primi ordigni atomici, su Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (8 agosto) - questo orologio scandisce i rapporti internazionali, ovviamente con un occhio di riguardo verso gli Stati Uniti. E ieri è arrivato l'annuncio da parte del BAS che le lancette sono state spostate in avanti di un minuto, a soli cinque minuti dalla mezzanotte. Cioè dall'Apocalisse...
 
Ecco come gli scienziati del Bulletin spiegano questa scelta:

‘Sono cinque minuti alla mezzanotte. Due anni fa (quando l'orologio venne spostato dai 5 ai 6 minuti all'apocalisse, ndr.) sembrava che i leader mondiali potessero veramente contrastare i pericoli globali. In molti casi, invece, questo trend non è continuato o, addirittura, si è invertito. Per questo motivo il Bulletin of the Atomic Scientist ha spostato le lancette in avanti di un minuto, ritornando all'orario del 2007’.
 
I motivi di questo passo avanti sono diversi. Secondo il BAS, infatti, i leader mondiali non hanno fatto abbastanza per ridurre gli armamenti nucleari, sono cresciuti i rischi di conflitti atomici regionali e, soprattutto, non è stato fatto nulla per combattere i cambiamenti climatici.
Link 
 
Da questa curiosa notizia si comprende come la percezione sociale derivi da:
  • convenzioni
  • scelte ‘superiori’ – in questo caso ‘gli scienziati’ come diretta conseguenza di quello che si cela oltre all’apparenza.
Questo ‘orologio simbolico che vuole misurare un rischio ‘reale’ è uno strumento artificiale capace di ‘piegare alla sofferenza concreta’ milioni di persone.

Il tutto a dimostrare che l'unica differenza tra 'reale' e 'non reale', ovvero simbolico, consta nella differenza vibrazionale o di 'livello' a cui sottintendono, tenendo però in considerazione che il livello 'reale' deriva da quello 'simbolico o etereo, pur mantenendo, il livello 'reale', intatta la capacità di 'disincanto' attuata dall'autonomia potenziale del libero arbitrio e della 'tutela' delle leggi Cosmiche

Infatti è proprio dal livello 'eterico' che giunge il 'controllo'.


Ecco… tutte queste forme di controllo eterico (l’orologio, la cui osservazione ha creato una forma pensiero ‘orologio’, che si nutre della propria osservanza da parte del grande pubblico) rappresentano, a mio modo di vedere, il nuovo Pantheon per le divinità dell'Olimpo, ossia la riproposizione, la contestualizzazione, la sopravvivenza del Mito in chiave attuale

Non Giove ma lo Stato o l’Onu, la Nasa, la Nato, l’Europa, etc. ossia tutte quelle forme aggregate di energia, che sono emerse come atto ‘respiratorio’ del genere umano, veicolate/memorizzate dalla struttura magnetica della Terra e proliferanti a causa dell’impatto di leggi diverse e dalla diluizione delle leggi Cosmiche in quelle Planetarie.

Oggi intendo essere 'breve' nella stesura dell’articolo, perché i concetti sono davvero importanti. Facciamo questa riflessione, che nasce come diretta conseguenza di un piacevole incontro con l’amico Omar, che ringrazio:

perché il sistema anticorpale inizia, ad un certo punto, ad aggredire organi del soggetto che lo ospita?

Perché, forse, ‘impazzisce’? No. In ‘Natura’ non esiste un simile concetto, ma esiste una perfezione ‘nomade’ a diversa valenza ‘interiore’ e, comunque, sempre ‘perfetta’ in se stessa, per quello specifico ‘momento’ temporale. 

Perché, allora, quell'azione apparentemente auto distruttiva? Inizio ad abbozzare qualche frammento d'ispirazione, che percepisco:

l’analogia frattale porta a ‘subodorare’, che l’azione in questione possa essere un riflesso del ‘non-manifesto nel manifesto’, ossia che l’entità parassita venga recepita dal sistema immunitario ‘fisico’ e che quest’ultimo si attivi per ostacolare ‘qualcosa’, che si muove all’interno della fisicità stessa, ovviamente sempre come riflesso diretto della partecipazione ‘silente ma concreta’ dell’azione parassita.

Dal punto prospettico ‘esterno’, della medicina allopatica, a sua volta strumentalizzata, l’effetto osservato ha le fattezze di un comportamento perlomeno ‘bizzarro’ e comunque giudicato come ‘impazzito’, solo perchè non 'capito'

Questa prospettiva è figlia dell’attuale status della conoscenza e dell’influsso d’iper controllo annidato nei livelli ‘eterici’ della vibrazione energetica. Un ‘controllo’ invisibile ai sensi ma perfettamente recepito e percepito dalla capacità di auto difesa immunitaria del corpo umano, che effettivamente si ‘muove’ per contrastare un qualcosa di molto simile ad una ‘infezione’ interna.

Tutto questo meccanismo è in realtà propedeutico alla creazione di una nuova bio organicità del costrutto umano; un’azione diluita nel tempo e scambiata per una malattia legata al caos. Caos che è solo una rappresentazione del livello medico che osserva, proiettando i propri limiti nella scena osservata.

C’è qualcosa di nuovo che sta nascendo.

Restiamo calmi e fiduciosi, perchè l’Universo non fa nulla per caso, pur avvalendosi della ‘collaborazione’ di Scintille ancora non del tutto mature: noi.

A volte devi fare qualcosa d’imperdonabile per continuare a vivere.
Jung

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com