mercoledì 28 settembre 2011

A cosa serve lo zucchero?




Una curiosità:

lo zucchero nei piselli (già dolci di loro), dicono, viene messo in qualità di conservante.

Allora, come mai sulle lattine di Sprite (ad esempio), prodotto che contiene zucchero in ampia quantità, è riportata la scritta ‘senza aggiunta di conservanti’?

Il ‘bello’ del linguaggio è anche che si presta ad ‘interpretazioni’, per cui quella scritta può essere intesa come ‘senza aggiunta di conservanti artificiali’ (che va tanto di moda). Però lo ‘zucchero’ contenuto nel prodotto non è ritenibile ‘naturale’, perché deriva da una raffinazione industriale che lo allontana definitivamente dalla definizione di ‘naturale’

Nel suo libro 'La danza col Diavolo', G. Schwab così lo descrive:

Lo zucchero, formato dalla pianta quale sostanza alimentare e costruttiva, è un elemento fondamentale della vita. La sua presenza è del 14% nella canna da zucchero, del 17,20% nella barbabietola, insieme a clorofilla, microelementi e minerali. In questa concentrazione e composizione, lo zucchero, quale prodotto naturale vivente, è un alimento di alto valore, insuperabile e insostituibile, poiché esso contiene in forma organica tutte le sostanze costruttive necessarie alla vita.

Nello zuccherificio, però, esso viene sottoposto ad un lungo e complicato procedimento industriale. 

Il succo zuccherino viene scaldato con latte di calce, e così il calcio e la sostanza albuminosa precipitano. Tutte le vitamine vengono distrutte dalla reazione alcalina e dalla cottura. Nella ulteriore lavorazione, lo zucchero viene a contatto con calce viva, acido carbonico, biossido solforico, carbonato di sodio. La massa, poi, viene più volte cotta, raffreddata, cristallizzata, centrifugata. La melassa viene ancora dezuccherata mediante idrossido di stronzio.

Questa massa, priva di vita, arriva poi alla raffineria, dove viene purificata con acido carbonico, calcare, imbianchito con acido solforico, filtrato attraverso carbone di ossa e colorato mediante blu indantrene (un derivato del catrame) o con il velenoso ultramarino. 

Il prodotto finale di questi processi di raffinazione è una sostanza chimica, il saccarosio, con formula C12/H22/O11, che viene messo in vendita quale zucchero cristallino,
in polvere, in quadretti, candito.

Lo zucchero industriale ha perso ogni contatto con i vitalizzanti sali e fermenti dell'ossidazione, ed è una sostanza artificiale, completamente morta, per la cui digestione l'organismo non è adatto. 

Il prodotto finale ha la densità del 98/99,5% e, in quanto tale, agisce come un veleno.
Link


Quindi lo zucchero contenuto nella Sprite è ‘artificiale’ e la scritta sulla lattina è riferita proprio alla presenza di ‘conservanti’, siano essi naturali che artificiali. Di conseguenza lo zucchero non è un conservante; quindi perché mettono lo zucchero nelle scatole di piselli (ad esempio)?

È possibile anche la variante che la scritta presente sulla lattina di Sprite (uno dei molteplici prodotti che si possono prendere ad esempio) possa essere ‘falsa’ già di per sé. Fa tendenza al giorno d’oggi scrivere frasi ad effetto nel gergo dell’avvocatura più sottile. Chi controlla? Chi controlla chi controlla? Ci si ‘fida’… no?

In una lattina che pesa circa 330 grammi ci sono ben 30 grammi di zucchero, ossia circa il 10%

È il prodotto più massicciamente presente dopo l’acqua. Ora, la presenza dello zucchero in una bibita commerciale dolce come la Sprite è ritenibile ‘naturale’. Te la compri perché vuoi una sostanza dolce e frizzante che ti dia quel senso di piacere che ‘tu cerchi volontariamente’, anche se è provabile che quella bevanda possa provocare dipendenza. 

Però la presenza dello zucchero in prodotti nei quali ‘non c’entra niente’ è clamorosa, anche perché è dimostrato che lo zucchero non è un conservante, ma si limita ad addensare l’acqua (creare una disidratazione) che rilascia la materia prima al fine di rendere il tutto più gradevole per la ‘vista’ del consumatore

Lo zucchero serve per creare un’illusione in colui che si appresta ad alimentarsi di un tal materia prima, che è diventata un ‘prodotto’ commerciale.

In Natura esiste lo zucchero naturalmente presente nelle ‘cose’. Perché dobbiamo andare a crearlo artificialmente ed aggiungerlo alle materie prime che già ce l’hanno? Perché nella marmellata dobbiamo aggiungere zucchero? Perché nei salatini dobbiamo aggiungere zucchero? Siamo al paradosso vero e proprio…

Vediamo adesso la questione da un altro punto prospettico, domandandoci:
  • cosa comporta la presenza dello zucchero in un prodotto? E nel corpo umano?
  • perché nella società ‘moderna’ (ma non solo, perché è molto lunga la ‘storia’ dello zucchero) l’utilizzo dello zucchero è tanto diffuso ed incoraggiato?
  • chi ‘guadagna’ da un simile commercio?
  • chi ‘guadagna’ da un simile incantesimo?
Veniamo al dunque; è noto il detto che ripete, ‘non bere cose piene di zucchero e gassate che ti fanno venire ancora più sete’. Quante volte ce lo hanno ripetuto quando eravamo piccoli, e magari, adesso, lo ripetiamo noi ai nostri figli. Ebbene, questa espressione non è assolutamente figlia del caso, ma ha un fondo molto solido di verità. Perché e come? Vediamolo.

Innanzitutto stampiamoci nella memoria questa verità: più si bevono bibite zuccherine e gassate e più se ne berrebbero

Fanno venire sempre più sete. Non soddisfano la sete ma danno un senso di piacere sempre transitorio, che non basta mai. Questi sintomi sono molto simili a quelli che procura una dipendenza da qualche sostanza specifica come, ad esempio, la droga

È come fare surf con il piacere di continuare a bere senza mai estinguere la sete naturale. Ok?

Ecco quello che riportano gli 'esperti':

Molti cibi hanno una Aw superiore a 0.95 e questo garantisce una umidità sufficiente per permettere la crescita batterica o fungina. Bisogna ridurre l'umidità fino a che la crescita batterica sia impossibile. In genere i cibi devono avere una Aw inferiore a 0.85. 

La salatura o l'aggiunta di zucchero riducono la Water Activity.
 
I microorganismi hanno bisogno di acqua  per crescere.

La cellula può trasferire nutrienti e materiali di rifiuto attraverso la parete cellulare. Tutto deve essere perciò solubile, per potere entrare nella cellula. Se si innalza la concentrazione dello zucchero in un alimento oltre un certo livello, le cellule dei microorganismi non riescono più ad assorbire acqua e questo inibisce la loro crescita.
Link 
 
Ecco l'alibi dettato dalla scienza Antisistemica, che vede solo quell'aspetto nell'utilizzo massivo dello zucchero. 

Sembra che si pensi solo alle cellule dei microorganismi e non a quelle umane. Il fatto che queste bibite zuccherine non spengano mai, di fatto, la sete, significa che agiscono in qualche maniera sulle cellule umane o perlomeno sul cervello, che riceve gli input delle cellule

Qualche azione sull'equilibrio psicofisico umano, dunque, lo zucchero ce l'ha. Però è dimostrato in questo articolo che lo zucchero non è un conservante. Dunque?
 
Dunque, come al solito, si usa la scienza come alibi e si usa uno dei meccanismi di una sostanza per dimostrare quello che occorre evidenziare. 

Ma perché evidenziare un simile aspetto dello zucchero a scapito di altre fenomenologie?
 
L’assunzione di zuccheri artificiali, ogni giorno, in grandi quantità (perché è contenuto praticamente dappertutto) procura una disidratazione del corpo umano. La fisicità grida la propria mancanza d’acqua. Se calcoliamo che la poca acqua assunta subisce un trattamento di intubazione, di miscelamento ad altre sostanze, di imbottigliamento, di trasporto, etc. che la impoveriscono, come minimo, delle proprie qualità vitali, ecco che il quadro si completa.

L’obiettivo è inaridire il corpo umano di acqua. Perché?

Perché l’acqua è quell’elemento di base che ‘unisce’ ogni forma di Vita e di sostanza esistente sulla Terra. Attraverso di lei si trasmettono informazioni e sincronicità. Tramite l’acqua avviene la comunicazione dell’evoluzione in maniera ubiqua, olografica e frattale. La sua scarsità determina una scarsità della circolazione delle informazioni che si veicolano nella struttura subatomica della materia.

Quantitativamente l'acqua è il costituente principale dell'organismo. In un uomo adulto di taglia media (70 Kg) rappresenta approssimativamente il 60% del peso corporeo, cioè circa 40 Kg. Le donne, rispetto all'uomo, hanno un contenuto minore di acqua, pari a circa il 50% del peso corporeo...
 
Contenuto medio di acqua in diversi alimenti /
Quantità di acqua (% di parte edibile)  Olio, zucchero - 0% - ...
 
La disidratazione, anche se modesta, è una condizione pericolosa per l'organismo. Una diminuzione del 7% dell'acqua corporea totale è infatti sufficiente per mettere in pericolo la sopravvivenza stessa dell'individuo
Link

La scienza mette in risalto la proprietà dello zucchero di disidratare una soluzione al fine di non permettere proliferazione batterica & Co, da qua la versione che lo zucchero sia un conservante, ma leggiamo questa porzione di articolo:

Avere un ph eccessivamente acido è dovuto a diverse motivazioni.
 
In seguito ad un’alimentazione acida (il 70% circa dei cibi sono acidi), ad un’alimentazione industrializzata (cibi raffinati, cibi preconfezionati di aziende dolciarie, di fornerie, ecc.) e ad altri fattori 'occidentali' (stress, inquinamento, ecc.), il corpo ed i suoi liquidi interni, sangue, ambiente cellulare, ecc, si acidificano. 

Per questo motivo il corpo cerca di neutralizzare l’acidità prelevando sostanze alcaline dal corpo, in modo da mescolarle con le sostanze acide e quindi neutralizzare l’acidosi.
 
L’ambiente cellulare, dei tessuti ed organi, quando sono acidificati e ossidati , sono il posto ideale per la proliferazione di batteri, funghi, muffe, microrganismi patogeni di vario genere, una porta aperta alle malattie.
 
Molte malattie si presentano dissimili e non confrontabili fra loro, ma spesso hanno tutte un’unica origine: il terreno organico degradato
Link 
 
Alla luce di questa notizia si ridimensiona del tutto la motivazione dell'utilizzo dello zucchero come riduttore di proliferazione batterica, in quanto una simile azione è del tutto 'permessa', di fatto, dal modello di alimentazione e di Vita imperante nell'attuale paradigma globale.
Le 'cose' dipendono dal punto di vista da cui le si 'illumina'.

Inoltre, lo zucchero non contribuisce nemmeno a rendere meno acido l'ambiente che 'trova'; non aiuta nemmeno a compiere questa attività:

Possiamo affermare che lo zucchero, a qualsiasi concentrazione, non altera il pH di una soluzione acida.

La percezione dell'acidità in presenza di zucchero, per un processo fisiologico ancora sconosciuto, è inferiore. La limonata zuccherata, o l'agrodolce, pertanto, risultano meno acidi non per trasformazioni chimiche ma per esclusive caratteristiche percettive.

Il nostro cervello elabora i segnali trasmessi dalle papille gustative in tali termini.
Link

Capite? Siamo alle prese con un altro effetto illusorio, basato sulla falsa interazione dello zucchero combinato con gli altri elementi.
Adesso, per terminare in 'bellezza', agganciamo la similitudine tra l'illusionismo zuccherino e quanto riferisce Draghi:
 
Crisi: Draghi, regole più forti per sistema bancario 'ombra'.
Il sistema bancario 'ombra' puo' diventare 'uno dei focolai delle crisi sistemiche' sia direttamente sia attraverso la sua interconnessione con il sistema bancario: per questo bisogna rafforzarne la regolamentazione e il monitoraggio. 

Lo rileva il Presidente del Financial Stability Forum Mario Draghi, intervenuto al Fondo Monetario Internazionale .
Da Yahoo 

Come può un'ombra essere regolamentata e monitorata? Che cos'è questo sistema 'ombra'? Vi rendete conto del paradosso, del grado illusorio, della 'pazzia' che impera?

Lo zucchero e il 'sistema ombra' hanno lo stesso Dna... 

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011

martedì 27 settembre 2011

Fai una capovolta, falla un'altra volta...




In questi giorni di bassa energia personale, mi limiterò a fare opera di condivisione della parte meditativa della malattia, ossia di quella introspettiva funzione del fermarsi per un disagio fisico. 

Tutto ciò mi riconduce per mano alla condizione energetica del ‘letargo’, un fatto molto concreto che abbraccia l’intera Natura ad eccezione del genere umano, sempre alacremente impegnato a ‘fare’. Non sarà un caso che per tre anni di fila io mi sia ammalato solo e proprio in questo periodo.

Fermarsi è… gustare meglio quello che ‘arriva’, quell’energia di ‘scambio’ o cambio di stagione tanto apprezzata dalla 'corrente abitudinaria' della Natura. Il letargo corrisponde alle nostre ‘vacanze’? Non proprio. 

Infatti, durante le nostre vacanze ci saturiamo di stress ugualmente, senza mai magari ammetterlo, ma è proprio così. Ci manca qualcosa nella condotta di Vita. Anche nella condotta di Vita ‘pratica’ o fisica, è sempre più difficile lasciarsi andare completamente.

Il letargo corrisponde di più alla nostra ‘malattia’, piuttosto che alle nostre vacanze.

Osserviamo come si ‘chiude’ un discorso di malattia ed uno di vacanza:
  • guarigione
  • rientro
Il valore aggiunto legato alla guarigione da una malattia è notevolmente più elevato rispetto a quello, quando c’è, legato al rientro dalle vacanze

È più facile vederlo da questa prospettiva.

C’è della musica, adesso, che mi solleva lo Spirito. Nella mia stanza e dappertutto. Sono lieto e leggero di dondolare in questa fragranza di suoni che, espansi fuori e dentro di me, si fondono con lo stato meditativo della malattia e generano… benessere.

Fermo, nel centro di me stesso, mi abbandono a me stesso, sicuro, certo, con fede in me stesso e nella Natura di quello che mi accompagna.

Nulla può accadere che non abbia un senso evolutivo, per cui in questo momento è tutto perfettamente allineato con il campo morfologico dell’Anima: sono al cospetto della mia energia più elevata. Mi espando e provo brividi di bellezza, di raccoglimento, come gli estremi che si toccano.

Vorrei anche proporre degli spunti quotidiani, presi dalla cronaca popolare di Yahoo; un segno dei tempi che scorrono/cambiano:
  • Invece di superare la crisi del debito sovrano, rischiamo un aumento della propensione al deficit pubblico - Jens Weidmann, presidente della Bundesbank... Link 
  • Il ministro delle Finanze russo, Alexei Kudrin, ha presentato le dimissioni dopo l'invito che gli ha rivolto il presidente Dmitry Medvedev a farlo a seguito delle critiche espresse dall'esponente governativo nei riguardi della politica economica del Cremlino... Link 
  • Fiat licenzia lavoratori in Polonia e si prepara ad assumere in Usa... Link
  • L’immondizia è sempre lì e si distrugge soltanto quando qualcuno si assume la responsabilità delle perdite... Link
  • Le società di rating, essendo strettamente colluse con le grandi banche d'affari, intendono alimentare continuamente e strumentalmente, l'emergenza di un possibile fallimento (shock economy)... Link
Il tempo scorre o cambia? Si limita a fluire oppure muta il suo percorso a prescindere dalla pendenza del ‘territorio’ che attraversa? La ‘pendenza’ potrebbe anche essere artificiale…

La verità è tutta alla luce del Sole, basta osservare bene anche talune espressioni che vengono dette e che appaiono sui Media. 

Facciamo attenzione ed evidenziamo quelle parti del discorso che hanno un’energia diversa dal resto del contesto: è un fatto naturale. Le voci che descrivono la situazione globale in maniera imparziale ci sono. Ascoltiamole attentamente se la nostra coscienza non riesce a raggiungerci in altra maniera.

La paura alimenta paura sui mercati e alla fine si arriva alla situazione, ben nota, della profezia che si avvera, del default virtuale che diventa reale.
Andrea Fumagalli, docente di Economia Politica presso l'Università di Pavia

Sulle note suadenti della musica che mi allevia, i piccoli dolori fisici invertono la loro funzione o, chissà, forse comunicano in un nuovo modo… molto più profondo e solidale.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 26 settembre 2011

Sogno o son desto?




Oggi, dato il mio leggero stato precario di salute, forse non riesco molto a comprendere talune espressioni che hanno destato la mia attenzione.  

Non so davvero dove porre il paletto del 'dubbio' e quello della 'buona fede' o, meglio, con articoli simili a quello che immediatamente segue è possibile percepire quasi ‘fisicamente’ la densità, lo spessore del velo d’incantesimo che ci ammanta da capo a piedi:

'Chiesa si spogli dei beni terreni': standing ovation per il Papa.
‘La chiesa deve sempre fare lo sforzo di distaccarsi dalla mondanità del mondo. La storia è venuta in aiuto alla Chiesa attraverso le diverse epoche di secolarizzazione che hanno contribuito in modo essenziale alla sua purificazione’.

Lo ha detto Papa Benedetto XVI nel teatro Konzerthaus di Friburgo, dove ha incontrato i cattolici impegnati nella Chiesa e nella società, ultima tappa del suo viaggio in Germania, spiegando che la ‘cancellazione dei privilegi’ e altre misure analoghe ‘furono una purificazione’ grazie alla quale la Chiesa ‘si spogliava dei beni e tornava alla povertà terrena’ trovando così una risposta alla sua ‘esigenza di una povertà che si apre verso il mondo’

Al termine del suo discorso il pubblico si è alzato in piedi e ha lungamente applaudito.
Da Yahoo 
 
Analizziamo questo articolo tenendo in considerazione che ‘chi ha redatto queste poche righe’ possa avere anche interpretato e personalizzato le parole del Papa. Dunque:
  • dal titolo si evince che la frase è relativa a qualcosa che deve ancora accadere, che si auspica possa accadere, mentre all’interno dell’articolo sembra che sia già accaduto (cosa non vera, perché la Chiesa poggia su una vera e propria fortuna economica, ha una propria banca e un proprio Stato che gode di benefici e privilegi ancora al giorno d’oggi).
  • la ‘standing ovation, che senso ha? La platea apprezza le 'buone' parole del Papa ed applaude sulla fiducia, per cui la platea ‘sa’ in cuor suo che la Chiesa affonda in un qualcosa di perlomeno dubbio, ma la platea si limita ‘a sapere in profondità’ senza mai prendere una posizione ufficiale, molto probabilmente per difendere lo status quo e per paura. La platea vive in un ‘ambiente’ polarizzato dal passato, in cui le paure odierne si sono forgiate. Il potere della Chiesa, nel passato’ ha causato danni gravissimi nella nostra energia, informazione contenuta, di fatto, nelle parole riportate del Papa.
  • la storia è venuta in aiuto della Chiesa. La Chiesa è stata purificata? Una purificazione è susseguente ad uno stato di opposta situazione, ma la Chiesa non porta avanti la parola di Dio? Come è possibile che abbia potuto sbagliare? Forse perché è fatta da uomini? Forse perché è uno strumento caduto nelle mani sbagliate? Di fatto Ratzinger ammette una simile situazione in cui versava la Chiesa (e in cui versa ancora dal mio punto di vista).
  • l’esigenza storica della Chiesa non è stata di povertà, ma esattamente al contrario è stata una ricerca di dominio sull’illusione del ‘libero’ fluire presente nelle società umane incontrate ed affrontate. La Chiesa ha raccolto e polarizzato l’attenzione sociale, offrendo ‘cose’ che non poteva offrire, vista la sua Natura scolpita nel difetto umano.
  • non c’è stata nessuna cancellazione di privilegi nel corso della storia, semmai si è provveduto ad eliminare talune asperità talmente immorali da risultare deleterie, alla lunga, per gli affari della Chiesa.
Probabilmente questo articolo ha un influsso di questo tipo su di me, perché sono sufficientemente ‘fuori’ dal velo incantesimale per accorgermi delle amenità illusorie descritte. L’applauso finale della gente è quantomeno paradossale, come se avesse sentito altre parole dalla bocca del Papa. Non è che l’incenso asperso ha caratteristiche allucinatorie?

Scherzi a parte, trovo tutto ciò al limite della fantascienza, eppure è accaduto ieri, è ‘reale’:

la Chiesa possiede il 20-22% di tutto il patrimonio immobiliare. Un quarto di Roma è del Vaticano…
Link 
 
Questa porzione di frase, presente in Wikipedia, la dice lunga: le origini del dominio temporale dei Papi.

I ‘Papi’ sono una vera e propria casta, assimilabile a quella dei ‘Faraoni’. Essi 'esercitano' che cosa? Un ‘dominio’… ma, mi chiedo, sono questi dei termini che possono essere usati per rappresentare un 'Ordine' che ‘parla’ a nome di Dio? Andiamo. È tutto così evidente. Ma davvero è così difficile da osservare?

Ma quanta paura ha la massa in corpo?

Paura di essere scomunicati, di andare all’Inferno… ancora oggi esistono paure di questo tipo, che condizionano la Vita e la conduzione della Vita.

Siamo alle prese con un vero e proprio incantesimo dei sensi e della logica:

La Francia ‘scopre’ le proprietà della Chiesa cattolica.
Il paese laico per eccellenza 'scopre' le ingenti proprietà immobiliari della Chiesa cattolica. Lo fa in seguito a un’inchiesta del quotidiano Le Parisien, che si domanda se la Chiesa dissimula le proprie ricchezze

'La Chiesa è povera', ha replicato il segretario aggiunto della Conferenza episcopale francese

La Santa Sede è tuttavia risultata proprietaria di appartamenti di lusso affittati ad alte personalità della società francese, come il ministro degli esteri Bernard Kouchner e, in passato, François Mitterrand: gli affitti sono di favore. Ma tra i beni si trovano anche immobili d’impresa e hotel: non mancano nemmeno i grandi investimenti in corso, del valore di diverse decine di milioni di euro. 

Tuttavia, al dunque, anche Le Parisien ha dovuto arrendersi: è impossibile stimare il patrimonio della Chiesa cattolica.
Link 
 
Facciamo finta di non vedere, di non capire, di non ascoltare, di non essere… che altro? Ma forse sono io che, febbricitante, oggi non riesco a mettere a fuoco il senso del linguaggio e delle frasi lette. Diciamo così?

Leggiamo qua, per finire in bellezza:

Citando poi una parabola del Vangelo, ne ha tradotto il senso in questo modo: gli ‘agnostici, che a motivo della questione su Dio non trovano pace’ e ‘le persone che soffrono a causa dei peccati e hanno desiderio di un cuore puro’ sono ‘più vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli ‘di routine’, che nella Chiesa vedono ormai soltanto l’apparato, senza che il loro cuore sia toccato da questo, dalla fede’.
 
Il papa da una parte ha espresso ‘profonda gratitudine’ per quanti si impegnano nella Chiesa e nelle sue ‘istituzioni sociali e caritative’, ma dall’altra ha invitato i fedeli ad interrogarsi se operano ‘nello spirito dell’insegnamento di Gesù’...
 
Io so che il 'pesce' puzza dalla testa, però.
 
Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com