mercoledì 21 settembre 2011

Immaginare per ordinare il caos.




È sempre la solita ‘musica’: la bilancia della giustizia sociale percepita pende sempre dalla parte del già più forte

Ci sono parti dell’umanità in lotta al fine di ‘non arrendersi’ ai vortici di ingiustizia abitudinaria. Però la lotta non ha mai indebolito un conflitto, semmai lo ha sempre rinforzato. Non è dunque la strada migliore percorribile. 

A volte le battaglie si conducono in un aula di Tribunale, lontano dalle armi, eppure lo scontro segue sempre regole precise molto simili a quelle inerenti ad un campo di guerra.
 
Con il tempo la violenza ha trasformato le sue molteplici 'teste' e le ha rese più simili allo scenario illusorio in cui si è arrotolata la società umana. Società sempre più dedita all’apparenza e al non senso, in cui sembra non cambiare mai nulla.

Ci si accorge di questa verità quando si ha bisogno di esprimere un proprio punto di vista o quando si necessita di fa valere un proprio diritto. Ci si accorge, in quel momento, che in realtà non si gode di nessun diritto acquisito in secoli di battaglie cruente. 

La storia deviata racconta di eroi, di martiri, di vittime innocenti, di militi ignoti, di coraggio, etc. ma in realtà ogni monumento che attualmente si ‘venera’ è un monumento alla guerra ed alla mancanza di giustizia, non da ultimo il crocifisso.

A livello energetico il ‘segno della croce’ toglie energia al nostro campo vitale. 

Non è una novità questa notizia, eppure non c’è nessuna presa di coscienza da parte di nessuna autorità. Perché? Perché non è riconosciuto ufficialmente. E la massa non ‘crede’ sino a quando una verità non viene ufficializzata dall’Antisistema

È come chiedere al ‘ladro’ di restituire il maltolto volontariamente. Ma quando mai? 

Ecco il fulcro che colora molto bene la scena sociale attuale: in assenza di eventi inaspettati e, per un certo verso, ‘nuovi’, può succedere che chi detiene il comando lo ceda di propria iniziativa? E perché lo dovrebbe fare?
 
Osserviamo cosa succede in medio oriente in questi ultimi tempi. La gente sta facendo delle rivoluzioni alla vecchia maniera. La violenza non può cambiare nulla in una situazione che si regge sulla violenza. Semplicemente andranno al potere altre persone ‘simili’ a quelle che sono state destituite per ‘decorrenza dei termini’. 

Stiamone certi che è così. È sempre successo così. Quando si ricorda la ‘rivoluzione francese’ si romanza molto quello che è successo: in realtà non  è successo nulla, se non un cambio di volti, persone, ruoli, aspetti, ordinamenti, facciate del medesimo potere trasformatosi in una nuova ‘testa’.

I dittatori vengono messi e tolti a comando. 

La regia è superiore al piano stesso che alimenta.

Osserviamo la medesima dose di ingiustizia ad ogni livello:

Wto: Ong, Brevetti In Mano a Pochi Paesi. Sviluppo a Rischio.
I brevetti, la cui proprietà continua a concentrarsi tra Europa e Usa, assorbono la maggior parte del valore aggiunto dei prodotti di largo consumo e questo significa che molti Paesi in via di sviluppo non trarranno mai beneficio dalla loro partecipazione al commercio internazionale

Così la Campagna di Ong italiane 'Sblocchiamoli: Cibo, salute e saperi senza brevetti’, ha commentato i dati emersi dallo studio realizzato dalla Wto a Ginevra sul ‘Made  in the world’, presentato questa mattina nell'ambito dell'annuale Public Forum dell'organizzazione. Secondo lo studio, appena il 2% circa del valore aggiunto di alcuni prodotti come un telefonino Made in China, va a retribuire chi lo ‘produce’, ovvero la manifattura, mentre il resto del valore aggiunto va in brevetti, strumenti finanziari e passaggi commerciali

‘In questo modo i brevetti comprimono la remunerazione del lavoro e il rispetto dei diritti - spiegano dalla Campagna, presente al Forum con una delegazione di sei esperti - poiché la maggior parte dei brevetti vengono registrati da pochi paesi sviluppati, che significa che questi mettono le mani in tasca a produttori e lavoratori’.

‘La nostra preoccupazione è maggiore - continuano dalla Campagna Sisto - dopo che questa mattina il Direttore Generale della Wto Pascal Lamy ha dichiarato che il Doha Round, l'attuale negoziato commerciale per una ulteriore liberalizzazione degli scambi internazionali, potrebbe sbloccarsi portando a compimento soltanto alcuni capitoli, e non tutti gli argomenti in corso, come invece prevedono le procedure adottate fino ad oggi’. 

‘ È chiaro - concludono gli esperti - che così il negoziato sarà più sbilanciato, favorendo i Paesi con maggior potere negoziale, a scapito di altri che non rappresentano mercati interessanti per le liberalizzazioni. Un pericolo per il rispetto dei diritti umani nei Paesi più fragili, a confronto con una crisi che è e sarà strutturale’.
Da Yahoo 
 
Chi detiene i brevetti? Le multinazionali: entità sempre in espansione; basta vedere i numeri di Mc Donald's...

Le multinazionali sono ‘oltre’ i confini illusori territoriali. Esse possono disporre di aiuti e di un modello di leggi che vanno al di là delle normali prassi in auge entro i confini territoriali.

Esse sono le teste di ponte delle politiche invasive di potentati che si nascondono dietro le facciate degli Stati o dei semplici interessi commerciali. Non è il denaro che perseguono ma la propria perseverante presenza massiva mentre le persone vivono. Un brand come quello della Nike, un segno grafico particolare, è ormai riconoscibile in gran parte del Mondo

Il Mondo si abbevera nella pozza della routine.

Si tende alla fidelizzazione del cliente, così come si è forgiata la figura del malato cronico, che ha necessità per tutta la Vita di curarsi senza mai, in realtà, guarire. Del maiale non si butta via niente, proprio come dell’essere umano in cattività.

Come ci si può destare da un simile incantesimo?

Mancano le forze al solo pensarci, vero?  Ma chi ce lo fa fare? Cosa ci manca? Perché lo dovremmo fare? Perché dovremmo gettare tutto quanto alle ortiche? È corretto sputare nel piatto dove si mangia?

La mente analizza e fredda ogni speranza, giudicata e bollata come ‘vana’. Non serve ribellarsi, non serve analizzare con la mente… allora?

Allora significa che occorre immaginare un Mondo diverso: è un buon inizio questo.

Immaginare insieme in ‘accordanza’

Guarda caso proprio quello che raramente succede in termini di coesione d’intenti. In ‘V for vendetta’ lo si vede molto chiaramente, ad esempio, e anche in molti film d’animazione tipo ‘A bugs life’:

le formiche non sono fatte per servire le cavallette! Siete voi ad aver bisogno di noi! E tu lo sai... non è vero?
Flik a Hopper

Dovrà succedere prima  o poi.

Il caos condurrà ad un nuovo piano degli eventi…

Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 20 settembre 2011

La catena alimentare espansa oltre al tempo.




Due parole sui mercati finanziari. Secondo me il nuovo ciclo a 'due anni' è iniziato il 13 settembre scorso, diciamo in tempo utile per la sua estensione massima. Se il minimo raggiunto settimana scorsa dovesse cedere, significherebbe che l’intera struttura del 'due anni' e, al superamento del minimo del marzo del 2009, del relativo 'quattro anni' sarebbe girata al ribasso. 

Sempre che questo nuovo 'due anni' non sia iniziato qualche mese fa e sia, dunque, già al ribasso

Il tempo ci potrà dare maggiori indicazioni, perché il tempo è alla base della ‘misurazione’ dell’analisi ciclica, e il tempo è utilizzabile dai detentori del ‘vapore’ al fine di ‘cambiare le carte in tavola’. Ciò dimostra che il tempo, questo tempo, è virtuale: una illusione.

Esistono delle possibilità di calcolo di oscillatori che non dipendono dal tempo, come il 'Three line break' di Steve Nison, e ciò significa che è possibile ‘essere’ a prescindere dal tempo.

Il vertice del controllo 3d Antisistemico utilizza il tempo per far scivolare questa versione del Mondo su binari artificiali alternativi. Nel reame temporale deviato scorre la versione della storia deviata e, più in generale, il cammino deviato dell’umanità. 

In questo scenario il ‘controllo’ può fare previsioni e mettere ‘paletti’ nel futuro, determinando così la direzione del corso degli eventi, avendo il dominio dell’inconscio collettivo:

le situazioni critiche del nostro mondo sono molto reali. È impossibile osservare nel mondo le linee politiche dei governi e vedervi coerenza, benevolenza, azione illuminata o, in generale, un comportamento intelligente prodotto dal senso di uguaglianza e unità

La famiglia umana è stata legata nel corso di migliaia di generazioni e ogni volta che ritorna sul nostro pianeta natale Terra migliora gli ambiti della generazione precedente, le comodità delle sue creature, lo stile di vita e la tecnologia, mentre la maturità emozionale resta rintanata in un substrato di stupro, abuso, asservimento, guerra, disonestà, avidità, inganno politico e di centinaia di altri vizi di umani deboli e disillusi, programmati a vedere soltanto l’esternalizzazione della mente umana e dei suoi sistemi di limitazione...

La piramide dell’umanità si manifesta nel mondo tri-dimensionale ma proviene da una serie di costrutti imperfetti. Quali sono questi costrutti? Che cosa li rende imperfetti? Come ha fatto l’umanità a prendere una rotta che porta a edificare strutture civili e sociali che sono un tal misero riflesso di chi siamo in realtà?

Nel corso di milioni di anni è emersa una particolare struttura che induce l’umanità a ripresentare costantemente persone incapaci di produrre una vera civiltà.
James/Wingmakers

Questo discorso di James ricorda l’immagine della piramide, simbolo del potere 'occulto', con il proprio vertice staccato dalla sua base ed è direttamente interconnesso al discorso, portato avanti in SPS, di un controllo parassitario condotto dal di fuori di questa dimensione, di cui, ad esempio, Castaneda ci rivela l’esistenza.

Il controllo è multidimensionale e ciò equivale a dire che ‘noi’ siamo multidimensionali: è un frattale. Se non lo si capisce non si può ‘andare avanti’ perché sfuggirà sempre la ‘logica’ e la Natura degli eventi. La ‘coperta’ sarà sempre inevitabilmente troppo corta. Mancherà il filo conduttore, il perché, il motivo, le domande e le risposte.

Come succede ed è successo…

La confusione che si annida nelle nostre menti non è relativa solo alla mente, no; è ben più profonda e coglie per intero la nostra ‘estensione’ energetica. Noi non ‘vediamo’ più, non ‘sentiamo’ più, non siamo più capaci di percepirci nella nostra ‘vera struttura’ espansa, tuttavia percepiamo che ‘qualcosa non quadra’

Cioè affrontiamo la questione da un punto di vista logico, mentale, quadrato, invece di contemplare un punto prospettico allargato ad oltre questa dimensione. Come si fa? È importante chiederselo ma è importante anche perlomeno iniziare a ‘intuire come fare’ e sentire la possibilità, l’alternativa. 

Il resto verrà di conseguenza perché l’Universo e la sua rappresentazione in termini di leggi, risponde… di conseguenza.

Sino a che continueremo a leggere/sentire espressioni di questo tipo:

forse la situazione non è così grave come si possa pensare a livello di sistema finanziario, questo il messaggio che è stato dato ieri da cinque, delle principali banche centrali al mondo, che condurranno un piano coordinato che offrirà liquidità illimitata in dollari al sistema finanziario entro la fine dell'anno. 

Questa operazione è stata annunciata ieri dalla Bce in una nota, da cui si evince che non c'è limite all'azione di sostegno e con lo scopo di alleviare le speculazioni che hanno interessato le banche europee in difficoltà…
Da Yahoo 
 
Significherà che il ‘controllo’ è ancora saldamente in mano parassita. Lo status quo, il paradigma vengono difesi ad oltranza. Da sempre gli amministratori del potere, politico, economico, etc., hanno dimostrato pubblicamente di essere ‘positivi’ e ‘per nulla preoccupati’ dalle varie crisi che si sono alternate nel corso del tempo deviato. Perché? Perché effettivamente per ‘loro’ è tutto nella regola e non c’è nessun motivo di preoccupazione

Il ‘piano’ semplicemente scorre secondo le previsioni Antisistemiche di raggiungere il controllo globale unificato attraverso la formazione di un Governo Mondiale

Le ‘crisi’ rappresentano solamente lo scorrimento dei meccanismi che veicolano verso quel punto di raccolta. È tutto ok, ci dicono… ma lo è dal loro punto di vista. Quanti di ‘noi’ si sentono rappresentati da loro?
 
Ad un certo livello non esiste differenza tra ‘noi e loro’ e, nel scinderci si cade nella separazione, tuttavia occorre affrontare il discorso da più punti di vista, uno dei quali è proprio l’esplorazione della separazione: il viaggiare in entrambe le ‘direzioni’, perché ciò equivale a tornare ad essere multidimensionali.

In Natura esistono microorganismi che si nutrono degli scarti di altre forme di Vita. I ‘parassiti’ possono anche avere il controllo delle forme di Vita ‘ospitanti’, in maniera tale da farle vivere in funzione di quello che ‘devono emettere/generare’ per soddisfare i bisogni parassitari? Certo! 

È un processo di industrializzazione alimentare parassita

Il frattale che esplica tutto ciò potrebbe essere che l’umanità genera rifiuti in continuazione (come osservato, ad esempio, in Wall-E) – quiescenza programmata

Mi ricollego brevemente a quello che ho scritto ieri; occorre rendersi conto che ‘tutto è opportuno e nulla è per caso’, tuttavia se non ci collochiamo in una ‘posizione panoramica' ben precisa, ci limiteremo a subire questa legge invece di farne un utilizzo senziente, guidato dalla nostra lucida aspettativa di crescita evolutiva. 

Allora, potremo cadere in ogni sorta di ‘disavventura’, che alla lunga sarà certamente edificante, ma vissuta tra le anse del tempo presente ci condurrà attraverso dolore e sofferenza. Sarà più difficile ‘andare avanti’, più tortuoso

E non capiremo che è possibile condurre o scegliere il ‘tipo di Walzer’.

Cosa scegliamo? Se non scegliamo noi, qualcun altro sceglierà per noi. Ricondurre il parassita alla sua funzione di opportuna presenza in qualità di smaltitore di rifiuti è opportuno al fine dell’equilibrio esistenziale tra creature in evoluzione (è stato svelato che dozzine di specie di batteri marini si 'nutrono' di petrolio, sono cioè dotati di un enzima digestivo in grado di demolire la composizione del greggio che sta devastando il Golfo del Messico
... Da Yahoo). 

Il Prana è emesso dal Sole e noi ci nutriamo del Prana.

Ognuno è inserito in una posizione di precisa funzionalità collettiva auto esistente nel proprio personale cammino evolutivo. Le due facce della medaglia presenti allo stesso tempo, come la quantistica ci insegna

* L'opera raffigurata in apertura di articolo è di Labianca Vincenzo, che ringrazio.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 19 settembre 2011

Livellarsi alle 3d: dove siamo?




È opportuno, secondo me, al fine di aumentare il livello di consapevolezza sulla sincronicità degli eventi che ‘accadono/attiriamo’, comprendere il ‘dove siamo’ in questo ‘momento’. Perché?

Beh, quando entriamo in un luogo molto grande ne abbiamo sempre bisogno, no? 

Perché lo ‘scenario 3d’ in cui viviamo dovrebbe costituire una eccezione? È una questione di orientamento. Solo capendo ‘dove si è’ si può decidere di muoversi 'con senso' e la direzione da seguire, in base alla dislocazione di punti ‘fermi’ osservati. Il genere umano ha sempre preso come riferimenti le Stelle ed il Sole.

Viviamo in un addensamento energetico in cui la polarità è una illusione, perché entrambe le polarità esistono allo stesso istante, come ben espresso dal simbolo del Tao, il quale è ‘valido’ anche nell’attimo infinitesimale. 

La polarità è dunque una illusione ma, nelle 3d, è allo stesso tempo ‘reale’.

Come fare, allora, a districarsi da questa ‘matassa’ informe di senso e non senso?

Iniziamo semplicemente ad affermare che questa ‘confusione’ orienta la realtà percepita in quella direzione. Noi non riusciamo a collocarci energeticamente in un preciso ‘punto’ dell’assunzione di prospettiva: non sappiamo ‘dove siamo’ rispetto all’attimo presente infinito. 

Ci manca la chiave di lettura più opportuna o consapevolezza dell’essere. Non le consuete domande relative al ‘chi siamo’ ed al ‘dove andiamo’, ma al ‘dove siamo’. Facciamo un’opera di astrazione della nostra Natura e dedichiamoci a dove collocarla all’interno dell’ecosistema tridimensionale attuale

Iniziamo a ‘fare’ così. 

Cioè? Diciamo così: non si vive nelle 3d di filosofia spicciola. Nelle 3d si necessita di concretezza. Occorre mangiare tutti i giorni e bere e dormire, etc. 

Ora, siamo mediamente tutti quanti molto confusi da ‘lezioni di Vita’ del tipo ‘porgi l’altra guancia’ oppure del ‘nulla è per caso’, che peraltro utilizzo molto anche io in SPS e, più in generale, nella Vita. Le due polarità sono auto esistenti:
  1. mangiare, bere e dormire
  2. nutrirsi di Prana
Cioè:
  1. fisico
  2. sottile
Però sempre relativo al nutrirsi.

Cosa significa? Significa che frattalmente, abitando dimensioni energetiche più dense, emerge un concetto più denso della stessa verità superiore, che rimane sempre ‘verità’ ma solo/anche più concreta/evidente. Proprio quel processo che ha interessato il genere umano, abitando sulla Terra 3d

Si diventa più ‘concreti’.

Per cui, cosa significa diventare più concreti? Significa diventare anche Terrestri e vivere come dei Terrestri. Ossia, vivere in funzione del ‘dove siamo’ nelle vesti Terrestri della nostra multidimensionalità.

Vado al punto. Cosa occorre fare per capire ‘dove siamo’?

Occorre polarizzare l’informazione che giunge a noi, ‘raddrizzandola’ in funzione dell’ottica 3d. Significa osservarsi nelle vesti concrete della nostra incarnazione fisica attuale, con un senso, un perché, un ruolo, un compito, il tutto innestato in un cammino evolutivo personale e comune allo stesso tempo e 'riflesso' in ogni atto del nostro vivere.

Il punto fisso, da cui partire, sarà il ‘dove siamo’. Dove siamo?

In un corpo fisico. Stop
. Non complichiamo le cose assumendoci come eterni in un momento ben preciso come ‘questo’, che è caratterizzato da necessità fisiche ben scolpite dai sensi. 

Partiamo da questa considerazione. 

Tutta la filosofia e la spiritualità rimane 'vera', ma viene adattata al ‘dove siamo’. Questa è coerenza e adesione all’Avatar umano. Tutto quello di trascendentale che accade e che può accadere, ben venga dal nostro punto prospettico sempre più saldo in Terra.

L’espansione di consapevolezza che deriva dal sentirsi ancorati alle 3d è una questione di completezza raggiunta dal ‘basso’, come per divinizzare la materia.

Il ‘porgi l’altra guancia’ è una verità nella verità che si livella e coincide con delle priorità fisiche, ed è relativa ad una coerenza di base ridimensionata insieme alla densità energetica dell’attimo tridimensionale.

Cosa significa? Che ‘quando ci vuole ci vuole’, senza per questo sviluppare sensi di colpa o sentirsi dei ‘peccatori’. La frase ‘a mali estremi, estremi rimedi’ è indicativa del grado di coerenza che è attinente al genere umano incarnato

Ciò non significa che è lecito farsi la guerra, ma farsi 'rispettare' sì. Se poi riusciamo a farci rispettare senza scambiare le cause per le conseguenze, allora sarà ancora meglio, in maniera tale da non ricorrere mai alla violenza (come, ad esempio, emerge dalla più autentica essenza orientale delle arti marziali). 

Troppo spesso la lontananza da sé viene dipinta sui volti degli altri, colpevolizzando noi stessi attraverso gli altri, colpendo gli altri per riflesso nostro.

Consolidando la nostra ‘base o radice’ Terrestre, è possibile fissare per contrasto una direzione da percorrere, passando dal ‘dove siamo’ al ‘dove dobbiamo andare’, dando luogo ad un processo selettivo della ‘scelta’, affinato attraverso un ‘sentire’ maggiormente ancorato e coerente al presente, senza per questo rifiutare di aprirsi alla sincronicità che lega il tempo alla fruizione del tempo.

Di sola filosofia e spiritualità non si campa nelle 3d: occorre anche vivere le 3d, ossia l’illusione della polarità. Questo è un ingrediente che troppo spesso abbiamo scartato come un accessorio inutile, quando di inutile nella Creazione non esiste proprio nulla

Semmai esiste un opportuno più ‘vicino nel tempo’ ed un opportuno ‘più lontano nel tempo’. 

Insomma, per andare a New York posso prendere l’aereo o viaggiare in nave. Cosa scelgo? Ci arrivo lo stesso a destinazione, ma cosa preferirò fare? L’aereo parte dall’aeroporto, la nave parte del porto. Due luoghi differenti. Io ‘dove sono’ adesso? Se non lo so, come posso capire dove devo andare, ancora prima di scegliere ‘cosa fare’?
 
Nulla è per caso e tutto è opportuno. Aggiungo: questa verità va livellata coerentemente al ‘dove siamo’, al fine di non perdersi per anse troppo vaste, che seppur ancora ‘vere’ risultano troppo distanti da raggiungere. È meglio restringere questa verità, calzandola dal suo livello o ‘taglia’ più avvolgente al nostro punto di ancoraggio attuale.

Il piede di un bimbo raggiungerà da adulto, ad esempio, il numero 38. Ma solo a tempo debito. Non gli possiamo far calzare delle scarpe numero 38 a 5 anni… Tutto a tempo debito.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com