giovedì 7 ottobre 2010

Parvenze di libertà sotto Controllo.




Il mondo è davvero strano; lo ripeto anche oggi. Ci si trova in continuazione ad imbattersi in curiosi fatti ed effetti. Ad esempio il discorso relativo ai diritti d’autore dei cantanti e cantautori. Ma come? Questa categoria si lamenta in continuazione a causa dei sempre più frequenti download “pirata”, tanto che la “legge” si è già espressa chiaramente, dichiarando la “pirateria musicale” come un reato

La “legge”, intendiamoci bene, tutela gli interessi delle grandi aziende del settore e non il singolo “artista” che è sempre più spesso lasciato in balia degli eventi. Perché dico questo? Perché sul web è possibile scaricare una canzone, il famoso mp3, in infiniti modi.
 
Ad esempio Firefox prevede addirittura un plug-in, liberamente usufruibile, che permette di scaricare direttamente da Youtube la musica o il video di cui si sta godendo

È possibile che questa fantastica libertà e comodità sia, in realtà, contro la “legge”? Mi rendo conto che la persona che ha creato una canzone dal nulla, viva di questo, per cui la sua sopravvivenza dipende dal riconoscimento del proprio lavoro, eppure i cantanti affermati che passano nei circuiti nazionali e internazionali non sono meno ricchi per questa continua “perdita”. Secondo me la “rete” contribuisce a pubblicizzare il loro lavoro, anche quando lo si offre praticamente gratis. Non vedo altre alternative per tentare di spiegare questa assurda situazione che si è andata creando negli ultimi dieci anni. Esistono in commercio i masterizzatori, quando è chiaro che è vietato duplicare dvd e compagnia bella. Ma perché allora permettono di produrli? Perché una persona è libera di utilizzarli ma secondo responsabilità? Per favore. È un  mondo strano. Esiste il tutto ed il contrario di tutto. Infatti si dice: fatta la legge trovato l’inganno
È un po' come il "mistero" che avvolge il fatto di poter comprare macchine che vanno sempre più forte, caratteristica senz'altro sempre messa più in evidenza nelle pubblicità, insieme al lato della "sicurezza"... Bah!

Io non intendo fare il bacchettone, però sino a quando l’uomo avrà necessità di leggi, significa che non è ancora “maturo e responsabile”. In un mondo dove esiste una umanità responsabile non esistono più le mezze misure, gli escamotage, le vie di fuga… gli avvocati. Il frattale costituito dal grande caos in materia di “pirateria” e tutela dei diritti artistici e di copyright, è un esempio molto evidente di cosa succeda anche nei livelli superiori della “percezione” umana

È proprio un gran caos. 

È Osho che racconta della “foresta” nella quale è imprigionata la gran parte dell’umanità: una foresta che ricorda molto quella di Dante o dei film “fantasy” di ultima generazione. La fitta boscaglia è sempre stata utilizzata per incutere timore e senso di smarrimento e pericolo. La sua simbologia è molto attiva nei sogni e nelle paure ricorrenti ed ancestrali. Il bosco rappresenta il pericolo ma anche la “sorpresa”, la possibilità di evadere dalla Vita “regolata” della città. Perché mai Morpheus, in Matrix, dice a Neo e Trinity di non prendere “l’autostrada”? Cosa rappresenta l’autostrada e perché è ritenuta tanto pericolosa?

Sicuramente avete provate a percorrerne una nella vostra esistenza, no? Ebbene pensate a come ci si sente, in quel frangente, a bordo del proprio veicolo. Ci si sente spinti verso una direzione, verso la destinazione che ci attende al di fuori del serpente di cemento e asfalto

Quella direzione è la stessa che abbiamo in testa noi, che ci siamo prefissati? Certo!  

Ma l'inghippo non è questo, bensì il fatto che senza quell'autostrada noi non potremmo raggiungere la nostra meta; è come demandare il nostro potere alla autostrada. Potremmo raggiungere la nostra meta ugualmente, ok... Ma in quanto tempo? Sarebbe "praticabile" quella soluzione? Non sarebbe come tornare indietro di 100 anni? Il nostro potere di raggiungere una meta è racchiuso, defluito, nel senso, nell'esistenza di questa grande arteria "facilitatrice". In realtà essa è una sorta di Caronte: richiede un pedaggio non solo economico, statene sicuri

Tutt’attorno scorre nello stesso senso, una rete di controllo senza paragoni

Di pari passo accompagnano i viaggiatori anche le spire aggrovigliate dei potenti campi elettromagnetici, costituenti le infrastrutture delle telecomunicazioni ed il famigerato Sistema Tutor. Da poco, in alcuni tratti scorre parallela anche la ferrovia ad alta velocità. L’autostrada, vista dall’alto, è un nastro trasportatore ordinato che accompagna il suo “contenuto” verso l’usufruizione di una direzione, di una meta. Ebbene? Il senso è opposto, infatti si può anche invertire la marcia, ma solo uscendo, pagando e rientrando nell’altra direzione. Quell’azione del pagare è la costante che accompagna il cittadino “moderno”. Si paga anche per fare pipì in alcuni luoghi. Perché l’autostrada è pericolosa?

Non di certo in senso letterale, ma in senso di “contenimento” delle possibilità, della propria libertà. 

Queste arterie sempre più lunghe e diramate, veicolano il traffico e lo convogliano come l’acqua di un fiume, ma sotto un ferreo controllo. Ecco il frattale che esprime il senso maggiore della Vita raccolta nelle città dell’uomo: il controllo.

Cosa è un senso unico? È l’unica direzione che possiamo seguire. Per comprendere ciò che voglio dire, provate a pensare a quella volta che siete rimasti imbottigliati nel traffico. Come vi siete sentiti? 

In una parola sola: impotenti! 

La grande arteria è comoda ma è sotto un grande controllo di limitazione, non solo di velocità. Questo discorso lo si comprende meglio immaginando la rete autostradale dall’alto, quando è colma di macchine ferme in coda. Cosa stiamo osservando? Mi viene in mente l’inizio del film degli “Incredibili”: i superpoteri messi da parte,congelati, per motivi di "privacy" dell’umanità. Osservando il traffico della rete stradale e autostradale ho proprio questa sensazione: la rinuncia al proprio potere, demandato al potere di un motore a scoppio, al potere di un carburante, allo sfrenato sfruttamento di una risorsa ambientale, allo svuotamento del sottosuolo… 

Ecco a cosa mi riferisco: un senso di svuotamento. 

Stare in autostrada al volante della propria vettura conferisce un senso di svuotamento, di smarrimento nonostante la direzione certa e la strumentazione di bordo ci assicurino che stiamo andando verso la nostra meta.

Ma “per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare”? Il buon Totò con l’inseparabile Peppino, ci insegnano che non c’è nessuno a indicarci la direzione, nemmeno il vigile che non capisce la nostra “lingua” pur essendo della stessa “specie” e dello stesso pianeta.

È un mondo strano dove non si capisce dove sia l’inizio e dove il suo sfociare, per non parlare della sua fine. Eh?

"Per quante volte uno salvi il mondo, quello riesce sempre a mettersi in pericolo!" Gli Incredibili

"Presto, dai! Chiedi una cosa assurda! Dai dai dai dai!! Chiedi il Nilo, dimmi che vuoi il Nilo!! Dai prova!"
"Mmmmhh... Voglio il Nilo!"
"COL CAVOLO!!"
Aladinn
 

mercoledì 6 ottobre 2010

Il simbolismo dell'oro e il suo lato oscuro.





Le “cose” cambiano, sono sempre cambiate e cambieranno ancora. Nulla è per sempre. Penso che siamo d’accordo tutti su ciò; basta osservare la nascita ed il declino degli imperi. Cosa ne è stato della dominazione Egizia o Romana o Greca? Si è disciolta nel tessuto sociale e negli imperi che si sono succeduti.

Non è andata persa ma diluita nel tempo e nelle “tradizioni”.

Almeno così sembra a prima vista. Le “cose” cambiano e lo scorrere del tempo è testimone di questa “corrente” eterna. Tuttavia esiste un legame intimo, in taluni aspetti della Vita, che sfugge ai più. A cosa mi riferisco?

Alla linea di continuità del potere amministrato sulla Terra. Una linea continua a discapito del tempo e di quello che insegnano nei libri di storia a scuola. Esiste un filo conduttore contiguo che unisce tutte le nascite a tutte le “morti” degli imperi: la consanguineità, la linea “reale”.

Ma non solo: la "fratellanza".

Mi riferisco ad un potere che non appare mai, nemmeno per amministrare da Re. Un qualcosa che è sempre stato “dietro”. Un qualcosa a cui non interessa apparire ed essere “baciato” dai raggi solari. Ecco, ciò è sempre “andato avanti”, anche oltre le cadute degli imperi, anzi “reo” di avere provocato il “cambiamento”. È difficile inquadrare un simile potere. È d’uso identificarlo con un principio negativo. Tuttavia non ne sono più totalmente certo. Le persone che “godono” di questo potere sono anch’esse delle marionette e “servono” inconsapevolmente un principio più alto che non si ferma mai. Preferisco vedere la questione degli Illuminati e compagnia bella in questa maniera: essi sono stati opportuni per creare le condizioni di base per il risveglio dell’umanità. Essi sono dei custodi della verità. Giudicarli nel frangente del presente è inopportuno. Si sbaglia senza ombra di dubbio.
Così come lo è per la Chiesa.

Esiste un frattale sulla Terra che delinea questa verità: l’oro.

Da sempre l’oro ha costituito un “bene” inalienabile, certo, prezioso, garantito dalla sua “luce”. Esso ha sempre contraddistinto il potere. Le casse degli antichi stati traboccavano di oro, che garantiva la moneta emessa a titolo di scambio. L’oro rappresenta la linea di continuità “indeformabile” del potere di una certa “categoria” di persone sulla Terra. Di fronte al pericolo di una crisi dovuta ad un cambiamento, chi “sa” si premunisce comprando oro. Infatti:

Miliardari Si Rifugiano Nell'Oro, Boom Acquisti Lingotti.
(AGI) Ginevra - I miliardari del Pianeta si rifugiano nell'oro, acquistandolo a tonnellate, a causa dei timori sull'economia. In questo modo, stanno spostando risorse fuori dal sistema finanziario. Lo sostengono esperti del settore, come Josef Stadler della Banca Ubs.
Fonte: Yahoo

L’oro non si consuma come il petrolio, ad esempio. Ciò che si estrae va ad “accumularsi”. Ce n’è sempre di più. Ma allora perché è tanto prezioso? Centinaia di migliaia di tonnellate di oro estratto, in tutto il mondo, autorizzano ancora a ritenerlo tanto prezioso? Ma non è la scarsità che produce valore? Non ci hanno insegnato così in questa fase del mondo? Forse è per questo che le banche centrali lo ammassano nelle loro “pance”; per evitare che ne circoli troppo.

O forse lo stanno solo raccogliendo?


Chiamato il "diversificatore" per eccellenza da analisti professionisti così come da manager di portafoglio, senza ombra di dubbio l'oro non rientra nei tre gruppi di beni nelle mani della maggior parte degli investitori:
  • Obbligazioni: l'oro non frutta interessi, almeno che non venga dato in prestito in cambio di una rendita (piuttosto che darlo in prestito scioccamente in cambio di un conto d'oro "non allocato"). L'oro non è nemmeno una promessa di ripagare il capitale iniziale in un qualsiasi momento futuro. Non è una data di scadenza per il rendimento, ma non essendo nemmeno un debito che una terza parte ripaga all'investitore non vi è alcun rischio di inadempienza.
  • Azioni: l'oro non ha nulla in comune neanche con le quote di capitale. Esso non ha bisogno né di personale né di un consiglio di amministrazione e non ha una relazione trimestrale sulla sua rendita. Non produce nulla e non fornisce un servizio, ma è semplicemente giallo, lucente e raro.
  • Immobili: l'oro non è come gli immobili commerciali o residenziali. Anche affittandolo non sarebbe possibile mettergli il pavimento in legno o installargli il riscaldamento centralizzato. L'oro non ha bisogno di manutenzione (è praticamente indistruttibile) e non è soggetto ad imposte sul reddito perché non vi è alcun reddito da tassare.
Visto che l’oro non matura interessi, dividendi o una rendita, e visto che non ha un vero e proprio valore industriale, il “motivo dell’investimento” per l’oro può essere spiegato solamente con il desiderio di abbandonare altri tipi di investimenti.

O per lo meno di possedere un investimento in tutto e del tutto indipendente da ciò che fa muovere gli altri tipi di investimenti… Forse il mercato dell’oro indica che gli investitori cercano protezione dalle azioni, dagli immobili e dalle obbligazioni in calo. E anche dal dollaro e dall’economia americana. Quindi stanno premunendosi in anticipo comprando oro; un tipo di bene completamente diverso da tutto il resto.

Fonte: http://oro-oggi.bullionvault.it/oro_tipo_di_bene_diverso_euro_dollaro_commodities

Le famiglie “facoltose” unite stanno rifugiandosi nell’oro. Perché? Perché non si fidano di questa economia, di questi tempi che stiamo percorrendo. Ma come? Il luogo comune non dice che queste famiglie siano in grado di cavalcare sempre l’onda? No, a quanto pare, perché stanno ritirandosi nell’unico lido sicuro che pensano di conoscere: l’oro, il “legame” con il passato e la sua continuità. Ed in questo modo sotraggono denaro ed investimenti alle dinamiche dell'economia drogata e "malata"... Tutto sommato non sembra male, secondo me.

È questo il segno inequivocabile che la “crisi” economica è solo agli inizi. È questo l’indicatore principe. Ciò che dobbiamo osservare. E l’oro sta macinando record su record proprio in questi giorni, in cui i governi rassicurano la popolazione che “il peggio è alle spalle”…


I ricchi non si fidano: segno che le loro “fonti” – la continuità – non vede più al di là dei tempi. Il loro potere è obsoleto. La nuova era è imperscrutabile per i Cuori “avidi”.

La questione dell’oro può forse derivare dalla forma pensiero Anunnaki? Ciò che cercavano i “Signori” può essere divenuto simbolo di potenza?

È una semplice emulazione delle antiche "abitudini"?

Ciò che fungeva da oggetto di ricerca disperata da parte degli Anunnaki era proprio l’oro, da portare su loro pianeta nativo, al fine di evitare un processo di disgregazione atmosferica che stava avvenendo a gran velocità. Era per loro una necessità vitale, infatti i primi equipaggi che giunsero sulla Terra furono appellati come “eroi”.

L’accumulo di oro, era per loro non sfoggio di ricchezza e potere ma “medicina” per il loro pianeta “malato”. I loro “discendenti”, ossia noi, “adoriamo” ancora quel minerale tanto prezioso, capace di ridonare la Vita ad un intero mondo in via di disfacimento. Il ricordo diluito nel tempo ha dato luogo ad un’altra forma di “adorazione”: quella rivelata dalla luce ingannatrice del minerale finemente lavorato ed indossato o posseduto. Proprio come le fattezze dell’Anello del “Signore degli Anelli”: la sua levigatezza e brillantezza e armoniosità capaci di sedurre l’animo umano.


Un altro fattore che ha giocato una carta oltremodo importante è la simbologia con il Sole rappresentata ad esempio attraverso il culto del Sole nelle varie epoche di sviluppo della “tribù” umana. Il faraone eretico Akhenaten, insieme alla regina Nefertiti, creò il primo culto monoteista dell'Egitto omaggiando la figura di Aten, il dio Sole e mettendo la famiglia al centro della Vita di coppia e dunque dell’impero. Un vero e proprio scandalo per le “abitudini” del tempo, già deformate dalla presenza di un potere strisciante, evidentemente molto attivo.

Tutto ciò ci riporta all’osservazione della “carta” dei Cieli. Sole e Nibiru conducono lo sguardo verso l’alto, verso il luogo infinito da cui arrivarono i “Signori alati” portatori di venture e di sventure, il cui riflesso è ancora vivo in noi attraverso il brillante luccichio di un gioiello in oro: segno della nostra immaturità spirituale e opportuno male solo da “educare”.

L'Astrologia è la Scienza delle Reazioni della Vita alle Vibrazioni Planetarie.
L'astrologia, come interprete della Natura, mostra che il mondo è condotto secondo un piano ben definito, che ogni cosa è ordinata con ordine meraviglioso, chiaramente regolata con incredibile precisione e realizzata con infallibile accuratezza.

Niente succede per caso; non ci sono incidenti nel piano divino; ed in realtà non c'è dissenso, dal momento che la natura non riconosceva distinzioni e lavora solo per il progresso attraverso un processo raffinato che qualche volta distrugge per ricostruire con miglioramento. Come gli studenti avanzano nei loro studi dell'astrologia loro mettono ogni cosa al suo posto, secondo un ordine o piano cosmico; con possibilità di produrre risultati certi, ma ci rimane di determinare la qualità di questi risultati affidando le nostre reazioni all'influenza planetaria.

Llewellyn George
Fonte: http://www.magicavalon.com/?q=astrologia/astrologia

Le influenze astrali sono basilari nell’ambito dell’orchestrazione della Vita. È difficile da credere lo so, eppure le percepisco come grande verità. La massa e la presenza di un astro planetario, determina differenze armoniche che si propagano nell’area di “competenza”. Pensiamo solo a cosa significhi essere vicini ad una grande personalità piuttosto che ad un ritenuto derelitto. Il nostro giudizio fa la differenza in questo caso, però le evidenze sono paragonabili alla presenza di un pianeta. Presenza che influisce sugli stati comportamentali.

È così! La “scacchiera” del Sistema Solare è in un equilibrio sottile. I pianeti sono disposti secondo distanze precise e regolate da leggi universali come la successione di Fibonacci. Nulla è per caso. Ed ogni ambito della Creazione è basilare per l’intero. Infatti la mancanza di oro è riuscita a mettere in pericolo di Vita un intero pianeta.


Il simbolo è potentissimo.

Il linguaggio simbolico è molto vicino al linguaggio della luce che abbiamo sempre usato nel nostro lontano passato o in forma animica. Nel simbolo dell’oro rivive il dramma di una intera razza: quella degli Anunnaki.


E noi, come figli immemori ma eredi di una certa simbologia, continuiamo ad adorare ciò che i nostri padri cercavano come l’elemento più prezioso per la loro sopravvivenza: l’oro.

In questo modello genetico è racchiusa la verità dell’ereditarietà simbolica e non solo…


Attraverso l’accumulo di oro nelle mani dei potenti, l’oro stesso viene caricato di una simbologia negativa da cui dipende la loro stessa sopravvivenza in termini di “ignoranza della Luce” e a cascata quella dell'intero genere umano, sottoposto ad un vero e proprio incantesimo "radionico". Sino a che non decideranno di fondere l’oro nelle fornaci del “Vulcano”, l’energia oscura dell’oro, il suo lato oscuro, avrà il predomino su di essi e sull’intera umanità che ha paura, simbolicamente, che un giorno il pianeta possa averne bisogno e dunque “teme” per esso...

Questo attaccamento è deleterio per i piani ascensionali in corso e l’Antisistema lo sa benissimo.

Cambiamento dei Modelli di Esistenza – Camera 2.
Se l’entità è una coscienza collettiva consapevole della sua totalità sovrana, il principio del libero arbitrio è una forma strutturale inutile come l’impalcatura per una costruzione terminata. Quando le entità sono inconsapevoli della loro totalità, la struttura serve come forma di sicurezza auto-imposta. In questa continuità di sviluppo di un universo strutturato e ordinato, le entità hanno definito da se stesse i confini – i loro limiti – attraverso l’espressione della loro insicurezza. Progressivamente sono diventate frammenti della totalità e, come le schegge di vetro di un bellissimo vaso, conservano scarsa somiglianza con la loro bellezza composita. – Capitolo 8
Fonte: Wingmakers

martedì 5 ottobre 2010

Erbe medicinali proibite in Europa?





Viviamo in un mondo strano davvero. L’Amica Loredana mi ha gentilmente sottoposto la notizia che segue, la quale è piuttosto “triste”. Cercando nel web non sono riuscito a capire se questa “cosa” è vera oppure è una bufala

È davvero strano non sapersi destreggiare e non trovare, nella marea di informazioni, la giusta “via” di verità

Cosa ci resta da fare? Chiamare il Gabibbo? A chi possiamo rivolgerci per sapere se questa “infamia” sia vera? Io non ho nemmeno la speranza di ricevere una risposta degli organi ufficiali preposti, e voi?

Ecco “dove siamo” arrivati.

La perdita della fiducia nelle Istituzioni è totale e tale da “tagliare le gambe”. Purtroppo questa è la prova del "danno" che la società intera subisce, vivendo in un modo "disgiunto", disunito, smembrato... Proprio il contrario che una società "evoluta" dovrebbe sviluppare e mettere in pratica

E allora? Semplice: nel dubbio non si fa nulla!

Proprio quello che vuole l’Antisistema. Farci rimanere a bagnomaria nella “palude” sociale. Senza orientamento. In balìa delle onde conservatrici, o meglio, annichilenti lo Spirito umano.

Abbiamo tante cose da fare "lungo la giornata". Chi ce lo fa fare di approfondire la veridicità di questa possibile e nuova realtà? Il possibile dramma di questa notizia è che riguarda l'Europa intera!

Una soluzione ci sarebbe: il gruppo

In un gruppo coeso in cui vige il principio della fratellanza, sapremmo subito dove andare a cercare. Perché? Perché avremmo un canale “sicuro” e una persona, ad hoc, che si occupa di  dirimere talune questioni “importanti” per il buon cammino di tutti.
A voi il “sentire”. Certo che se fosse vera questa possibilità, saremmo davvero nei “guai”. Stiamo per diventare tutti dei fuorilegge? Bah. Ai posteri l’ardua sentenza… 

Chi avesse delle "verità", in merito a questa losca faccenda, da inoltrare e fare conoscere alla "massa" è caldamente pregato di comunicarlo in qualsiasi modo! Grazie di CuoRe.

Le erbe medicinali illegali in Europa dal 1° aprile 2011!
Da www.
gaia-health.com; nella sintesi e traduzione che seguono, si evidenzia la gravissima decisione europea contro la libertà di cura e le medicine erboristiche tradizionali.

Il 1° di aprile 2011 tutte le erbe medicinali praticamente diventeranno illegali nell’Unione Europea.

L’industria farmaceutica e quella agroalimentare hanno quasi completato il loro assalto su tutti gli aspetti della salute: dai cibi che mangiamo al modo col quale decidiamo di "curarci" quando stiamo male.

Nessun dubbio: questo loro arraffare ci deruberà di quel poco di salute che ci era rimasto.
La European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD) è stata emanata il 31 marzo 2004 ed ha reso operative delle regole per l’uso dei prodotti erboristici che erano precedentemente commercializzati sul libero mercato.

Tale direttiva richiede che per tutte le preparazioni di erbe si debba passare attraverso le stesse procedure dei farmaci. Non importa se un’erba è stata liberamente utilizzata per millenni. I costi di queste - nuove - procedure sono ampiamente superiori a quelli affrontabili dalla maggior parte dei produttori - esclusa ovviamente le grandi industrie farmaceutica ed agroalimentare. Indicativamente si parla di costi  fra i 100.000 ed i 150.000 € per erba; se poi si tratta di un composto, ogni erba deve essere trattata separatamente.

Non avrà importanza se un’erba è stata usata con sicurezza ed efficacia per migliaia di anni: dovrà essere trattata come fosse un nuovo farmaco di laboratorio. Ovviamente, le erbe NON sono farmaci di laboratorio, ma preparati ottenuti da fonti biologiche che non sono necessariamente purificate - perchè la cosa potrebbe modificarne natura ed efficacia - così come avviene per gli alimenti.

Trattarle come prodotti di sintesi è distorcere la loro natura e la natura delle erbe medicinali. Ma questo ovviamente non fa alcuna differenza dentro le mura dell’Unione Europea controllata da BigPharma (la grande industria farmaceutica) un’Unione che ha inglobato il corporativismo nella sua costituzione.

Il dottor Robert Verkerk della Alliance for Natural Health International (ANH), così descrive la questione relativa alla richiesta di procedure di tipo farmacologico per preparazioni di erbe :

"Ottenere una medicina erboristica classica da una cultura medica tradizionale che non sia europea, attraverso uno schema di registrazione EU, è come chiedere di mettere un cubo in un buco tondo.
Il regime che regola la questione ignora le tradizioni specifiche e non vi è stato adattato. Un tale adattamento però viene richiesto con urgenza se la direttiva non deve discriminare culture non europee e conseguentemente violare i diritti umani". Da
www.anh-europe.org

Per capire meglio quel che potrebbe succedere, bisogna osservare che le leggi sul commercio sono state il fulcro delle manovre per mettere tutti gli aspetti del cibo e della medicina sotto il controllo delle Big Pharna e dell’agribusiness.

Se avete seguito quanto sta accadendo negli Stati Uniti in merito al latte fresco e alle affermazioni della FDA (Food and Drug Administration), per la quale degli alimenti diventano magicamente delle medicine nel momento in cui ne vengono semplicemente citati effetti sulla salute, avrete notato che nella questione è stata coinvolta la Federal Trade Commission (FTC= Commissione Federale sugli Scambi Commerciali).

Piuttosto che trattare il cibo e le medicine tradizionali come questioni di diritti umani, sono stati gestiti come questioni di commercio. Così, al centro della legislazione sugli alimenti e le erbe, anzichè i bisogni e i desideri dei popoli, sono finite le ambizioni e avidità della grande industria.

Lo scopo di tutto questo è di rendere il mondo ben sicuro per i liberi commerci delle mega industrie. I bisogni e la salute della gente non sono assolutamente un fattore del quale tener conto.

Come combattere contro questo attacco alla nostra salute e benessere?

L’affare non è concluso, perlomeno, non ancora. Se ci tieni a poter usare erbe medicinali, o se ci tieni a poter prendere vitamine ed altri integratori, per favore, agisci.

La ANH (Alliance for Natural Health, ndt) è attiva nel combattere queste violazioni, attualmente è in causa per cercare di fermare la direttiva THMPD. Speriamo ci riescano, ma la storia recente mostra che nessuna manovra legale riesce a fermare questi rulli compressori. Tuttavia non possiamo permetterci di starcene seduti ad attendere i risultati dei loro sforzi, dobbiamo considerare questo loro scenario come parte di un tutto, nel quale ognuno di noi possa giocare un ruolo.

Tocca a noi - ad ognuno di noi - agire. Se vivi in Europa, per favore, manda una lettera, un messaggio al tuo rapresentante al Parlamento Europeo. Vai a questa pagina per cercare il tuo rappresentante europeo e contattarlo. Poi spedisci una lettera che affermi, senza ombra di dubbio, che tu sostieni in modo forte le azioni dell’ANH, azioni miranti a sospendere l’entrata in vigore del THMPD e che ti auguri si sollevino anche a favore del diritto delle persone a scegliere trattamenti erboristici…

Fonte: www.saluteolistica.blogspot.com