giovedì 19 agosto 2010

Ka mut e Mer Ka Ba.





La faccio “breve” :) Vorrei scrivere del Kamut, ma senza riportare i soliti agganci “accademici” al cosa sia, cosa contenga, da dove arrivi, le polemiche attuali e compagnia bella; tutte informazioni che si possono tranquillamente trovare su internet, interrogando un motore di ricerca. 

No, mi interessa introdurre il Kamut per arrivare ad altro

Lo faccio perché sono portato a farlo da “qualcosa” e lo faccio utilizzando tutta la mia imperfezione e ignoranza. L’importante non è fornire informazioni accettate dagli studiosi, in quanto non esiste la possibilità di accertare le fonti, i significati, etc. L’importante è esprimere ciò che si evidenzia personalmente dal cuore, dalla “voglia” di esprimere una propria verità, che brillerà in risonanza con i vostri campi energetici in eventuale risonanza.  

Il termine Ka-mut è un marchio registrato. Un “sigillo” moderno a tutela della qualità di questa varietà di grano Khorasan che, si dice, derivi da una manciata di chicchi ritrovati in una tomba egizia. Il Ka-mut, dunque, sembra possedere la purezza e la “ricchezza” nutrizionale e spirituale di una varietà, sconosciuta, di grano dell’antichità. L’azienda americana che lo produce ha eretto una vera e propria “barriera” tra sé ed il mondo, una sorta di rete protettiva oppure un’opera ben studiata di marketing globale? Il Ka-mut viene coltivato secondo il metodo dell’agricoltura biologica. Il marchio, dice l’azienda, è una garanzia di elevata qualità.

Perché ci hanno tenuto così tanto a “proteggerlo”? Occorre decidere da che parte “schierarsi” al fine di non nutrirci invece di dubbi.

Dunque, viviamo in un “reame” a stretto monopolio dell’Antisistema; un “ecosistema” completamente controllato e drogato ad hoc per mantenerci sotto “incantesimo”. Perché quella protezione dunque? Business puro? Come, per intenderci, la ricetta segreta della Coca Cola, annidata nell’ampia categoria autorizzata degli “aromi naturali”?

Nella nostra famiglia ci si nutre di Ka-mut da qualche anno, dunque, possiamo “parlare” per diretta osservazione degli effetti su noi stessi. Cosa dire? Che stiamo molto bene. Il prodotto è anche più buono dei suoi diretti “antagonisti” e ciò non guasta affatto. Il processo di depurazione dei nostri corpi è evidente, ma quanto l’utilizzo anche del Ka-mut ha contribuito a migliorare la nostra salute e benessere psicofisico? Penso, anzi “sento” di dover ringraziare i principi attivi e passivi di questo prodotto. Per cui decido di credere anche all’azienda produttrice. Alcune note di fondo, un po’ più stonate” sono queste:
  • in ottica di “decrescita” il suo utilizzo non è il massimo, in quanto viene coltivato solo in alcuni Stati degli USA e del Canada, per cui viene del tutto importato e percorre molti chilometri prima di raggiungere le aziende italiane che si occupano di lavorare i chicchi
  • sulle confezioni di prodotto finito viene impresso il consueto codice a barre che permette di gestire le movimentazioni della merce in maniera automatica. Tale codice a barre, come avremo modo di vedere prossimamente in un articolo apposito, è tossico! Per cui ecco, forse, una prima traccia di Antisistema nel processo, oltre al processo di lavorazione dei chicchi, di trasporto, di stoccaggio, etc.
La parola Ka-mut deriva da termini antichi e per almeno un millennio anche dimenticati. Infatti è “solo” nel 1822 che Champollion torna a decifrare l’antica lingua dei geroglifici, insabbiata nell’indifferenza, insieme alla propria cultura e civiltà. A questo sito  è meraviglioso leggere la breve Vita di questo uomo predestinato. Grazie a lui il mondo ha recuperato una parte di sé dimenticata. A sua volta la lingua egizia fa ricorso all’utilizzo di termini molto più antichi, che permettono di risalire all’epoca dei Sumeri,  di cui Sitchin ci ha narrato Vita, Morte e miracoli. Cosa significano, presumibilmente, questi due termini uniti insieme?

Ka
Principio di vita e di potenza il ka è la forza vitale mantenuta tramite il nutrimento, supporto della vita fisica e spirituale.

È  in grado di conservare i ricordi e i sentimenti della vita terrena. Cresce con l'uomo (oppure con il dio) e non lo abbandona mai… Il Ka conduce nella vita terrena un'esistenza indipendente, è impalpabile e può superare ogni ostacolo del mondo sensibile.
Il termine Ka, indicava la forza vitale di ciascun individuo. Con caratteristiche individuali molto marcate, costituisce il temperamento e l'insieme delle qualità degli esseri viventi.
I più recenti studi condotti considerano non adeguata la traduzione come spirito o doppio. Il concetto di Ka può essere messo in relazione con il genius latino ed il daimon greco. Esso si trasmette di padre in figlio e quindi appartiene, usando termini moderni, al patrimonio genetico ereditario di un uomo… Le linee diagonali delle piramidi sono allineate con i punti cardinali perché così si pensava che il "Ka" del defunto potesse andare dovunque.
È in grado di conservare i ricordi e i sentimenti della vita terrena. Numerosi sono i nomi egizi composti da Ka, spesso in riferimento al dio Ra, ad esempio Neferkara (Bellissimo è il Ka di Ra), Userkara (Potente è il Ka di Ra), Maatkara (Giusto è il Ka di Ra). Secondo Giacomo Borioni e Friedrich Junge il "Ka" è la personalità dell'individuo, l'anima personale.

Mut
Il valore fonetico mwt, che vuol dire anche "madre", Mut era ritenuta la grande, potente e divina madre di tutti gli esseri viventi, grande maga, signora del cielo e l'occhio di Ra.

È per me “utile” considerare la “grande madre”, dal punto di vista umano, come la Madre Terra.

Dunque: Il nome deriva da Ka’ moet che, nella lingua egizia antica, significava "anima della terra".

Fonte: Wikipedia

Anima della Terra, ma non solo, per analogia frattale, anche Anima di ognuno di noi. Da ciò mi permetto di considerare questo principio attivo contenuto in questa variante di grano, come un vero e proprio influsso di Vita fisica e spirituale nel corpo che lo ingerisce e che lo “accoglie”. Ricordo infatti che, soprattutto nei tempi passati, si era soliti “ringraziare” prima di mettersi a mangiare; ciò testimonia come anche una certa predisposizione d’animo al ricevimento di un nutrimento tanto importante, fosse necessaria per “meritarsi” un qualcosa di molto speciale contenuto insieme al cibo

Non sottovalutiamo questa componente di “preparazione” al ricevimento. 

Essa non descrive il meccanismo della preghiera a "qualcuno" o "qualcosa" di non ben precisato che, come abbiamo visto in un paio di articoli, non è adatta per mantenere a sé le proprie energie, in quanto le si delega alla “divinità” chiamata in causa. Bensì, questo atto di compassione soprattutto verso di sé come unità inserita in un tutto che non ci “dimentica” mai, descrive proprio il principio del ricordo del sé, di chi si è; descrive il principio eterno del rinnovamento e della memoria, del senso dello stare in Terra, di un aggancio multidimensionale a cui non possiamo venire meno.

Questo nutrimento riscoperto dalle sue “ceneri” che, paradossalmente, sono uscite da un simbolo di Morte, come una tomba, che ha saputo custodire il “messaggio contenuto in essa per gli uomini di un tempo che sarebbe giunto più tardi”, secondo il mio personale sentire è tra quanto di più “vicino” agli antichi ci possa essere. Il grano, per questa ampia area di mondo, ha sempre significato poter sopravvivere alle “angherie” di un paesaggio torturato dalla violenza dell’uomo, condotto per mano dalle divinità del tempo allo scontro continuo. Infatti nelle cronache riportate alla luce da Sitchin, traducendo le tavole in argilla Sumere, in merito al Diluvio Universale si riporta l’origine “divina”, ossia geneticamente modificata e selezionata, delle specie più diverse di grano, cereali, etc.:

Il diluvio fu un’esperienza traumatica per il genere umano, ma non tutti gli uomini e gli animali morirono; i Nefilim, ridiscesi sulla Terra, capirono che per sopravvivere avevano bisogno che l’uomo sopravvivesse e cosi lo aiutarono insegnandogli l’arte dell’agricoltura e dell’allevamento. Molti scienziati studiando l’origini dell’agricoltura sono giunti alla conclusione che la sua “scoperta” da parte dell’umanità, avvenuta circa 12.000 anni fa, è da mettere in relazione con la mitezza climatica che seguì la fine dell’ultima era glaciale, ignorando le informazioni che derivavano da testi biblici e sumeri che ne indicavano l’inizio con la fine del Diluvio. "Noè fu il primo contadino, e piantò una vigna". Egli divenne dunque il primo agricoltore dell’era post-diluviana, il primo ad impegnarsi volontariamente in quella complessa attività. Gli studiosi moderni, tuttavia, hanno appurato che la pratica agricola comparve si per la prima volta nell’area medio-orientale, ma non, come ci si aspetterebbe, nelle fertili pianure e vallate della regione, bensì tra le montagne che orlavano a semicerchio le pianure. Perché questi primi agricoltori si concentrarono nelle zone montuose, certamente meno agevoli? L’unica spiegazione plausibile è che, al tempo in cui nacque l’agricoltura, le terre basse non erano abitabili perché risentivano ancora dei postumi del Diluvio; difatti la Genesi dice: molte generazioni dopo il Diluvio, genti provenienti “da est” - cioè le regioni montuose a oriente della Mesopotamia - "trovarono una piana nella terra di Shin’ar [Sumer] e vi si insediarono".
Gli studiosi hanno ormai accertato che l’agricoltura nacque con l’addomesticamento di un cereale selvatico dal quale si ricavarono frumento e orzo; tuttavia non riescono a spiegarsi come mai già i primi cereali (per esempio quelli trovati nella grotta di Shanidar) fossero già uniformi e altamente specializzati.
La natura richiede migliaia di generazioni di selezione genetica perché una specie possa acquisire un livello minimo di sofisticazione; in questo caso, invece, non c’è alcuna traccia di un processo graduale e prolungato. Si tratta di una sorta di “miracolo” di genetica botanica, spiegabile solo se accantoniamo il concetto di selezione naturale e pensiamo invece a una manipolazione artificiale. La spelta, un tipo di frumento a grano duro, rappresenta un mistero ancora più grande. Essa è infatti il prodotto di “una strana mescolanza di geni botanici”, non deriva dallo sviluppo di un’antica fonte genetica, né da una mutazione di essa: è proprio il risultato di un miscuglio di geni provenienti da diverse piante. Un discorso analogo vale anche per gli animali: come è possibile che l’uomo, in poche migliaia di anni, sia riuscito a modificare cosi profondamente gli animali attraverso l’addomesticamento? Gli studiosi moderni non sanno risolvere questi enigmi, né, più in generale, sanno spiegare come mai il semicerchio montuoso dell’antico Medio Oriente divenne una fonte di varietà sempre nuove di cereali, piante, alberi, frutti, ortaggi e animali domestici. I Sumeri, come al solito, avevano una risposta: i semi erano un dono mandato sulla Terra da Anu.
 
Fonte: “Il Pianeta degli Dei” - Z. Sitchin


Il “dono degli Dei” garantiva loro eterna gratitudine da parte del genere umano che si rifondava dalle proprie ceneri. Gratitudine espressa attraverso l’atto della preghiera, tramite il quale, essi tornavano a ricevere energia “fine” o sottile, direttamente processata dalle individualità e dalle masse umane. Dal chicco selezionato all’energia selezionata. Un perfetto ciclo che sino a quando ha retto, ha garantito lo sviluppo di una età dell’oro per l’umanità. Ciclo interrotto dalla “corrosione”, dalla lenta “combustione” interna a cui le divinità erano soggette stazionando sulla Terra, al proprio campo gravitazionale, alle condizioni energetiche ivi presenti, etc.

Queste divinità che sono ricordate ad ogni latitudine culturale umana, persino nella Bibbia, potevano volare, muoversi a grande velocità, elevarsi verso l’alto. Ma quanto di tecnologico è connesso a queste descrizioni? Io credo che esistessero sia forme meccaniche di velivoli, sia forme spirituali, a seconda dell’entità a cui facciamo riferimento. A tal proposito estendiamo il concetto legato al termine Ka, il quale è inserito nella parola composta MER-KA-BA.
 
Cosa significano e cosa identificano questi tre termini insieme?   

Tutti noi siamo dotati di un corpo fisico, uno mentale e uno emotivo, ciascuno di questi corpi possiede una forma a tetraedro. Sono tre campi energetici identici e sovrapposti uno all'altro, l'unica differenza che c'è tra loro è che, solo quello legato al corpo fisico è fermo, cioè non ruota

La Merkaba è creata dalla controrotazione dei campi di energia (le stelle tetraedro). 

La Stella Tetraedro mentale è di natura elettrica e maschile, e ruota verso sinistra. La Stella Tetraedro emotiva e di natura magnetica e femminile, e ruota verso destra. Il legame che comprende lo spirito, il cuore e il corpo fisico, secondo una ratio geometrica particolare, e una velocità critica crea la Merkaba.

 
Stella Tetraedro.
  
La Stella Tetraedro è formata da due tetraedri che si intersecano in modo da formare une sorta di stella di Davide dall'aspetto tridimensionale. I due tetraedri intersecati rappresentano le due energie, maschile e femminile in perfetto equilibrio. Esiste un tetraedro intorno ad ogni cosa, non solo ai nostri corpi.
La parola Mer-KA-Ba è composta da tre parole. "Mer", indica i campi di controrotazione della luce. "Ka", lo spirito. "Ba", il corpo o la realtà.

Quindi la Merkaba indica un campo di controrotazione della luce che comprende il corpo e lo spirito ed è un veicolo spazio-temporale. E' l'immagine attraverso la quale vengono create tutte le cose, una serie di schemi geometrici che circondano i nostri corpi. L'immagine inizia alla base della colonna vertebrale, piccola quanto le 8 cellule originarie dalla quale i nostri corpi fisici sono creati. Da quel punto si estende per circa 16 metri di diametro. La sua prima forma è una stella tetraedro, poi un cubo, una sfera ed infine una piramide intrecciata.

 
Una volta che saprete come attivare i campi di controrotazione di luce, potrete usare la vostra Merkaba per viaggiare attraverso l'universo

 
Nell’immagine di testa è visualizzata una MerKaBa realizzata!

 
Questa ultima immagine ci porta ad una importante riflessione: "questa è la classica forma a disco volante, infatti la tecnologia dei dischi volanti si basa sullo stesso principio di controrotazione dei campi energetici. Come è anche vero che alcuni avvistamenti UFO non si riferiscona a macchine volanti ma bensì a vere e proprie entità energetiche extradimensionali".
Fonte: http://web.infinito.it/utenti/g/gianluigi27/merkaba/merkaba.htm

Dunque? Ecco il messaggio « intimo » contenuto per noi nel nutrirci attraverso una alimentazione ancora vicina a quella originaria o “pura”; decodifichiamolo meglio:
  • controllo dell’alimentazione, ossia, attenzione a quello che ingeriamo
  • la qualità del cibo è indice di una purificazione che precede un risveglio del nostro lato divino simboleggiato dalla padronanza di sé, del ricordo di sé
  • il ricordo di sé conduce alla riscoperta del veicolo multidimensionale che ci ha condotti in Terra, la MER KA BA.
  • Il veicolo di luce  che, opportunamente "modificato", sarà capace di ricondurci a “casa” dopo avere adempiuto alla missione in Terra
Nell’atto della nutrizione è insito il rispetto e il senso… in attesa di tornare a nutrirci di Luce, una volta che i nostri corpi cristallini di quinta dimensione saranno pronti a riceverla. Ogni “cosa” a suo tempo…  
  
 

mercoledì 18 agosto 2010

Il surf sulla "scia" del pensiero.






Lasciamoci andare a “cascata” nel seguire il tragitto che  le “cose” tracciano per giungere sino a noi; nella fattispecie intendo sottolineare, evidenziare il filo, la traccia che lascia per inerzia ogni pensiero.
La creazione, anche il solo plasmare del vasellame, prevede delle tappe ben precise:
  • osservazione costante come un campo morfogenetico
  • immaginazione alla sorgente dell’intuizione
  • memoria come bacino per l’esperienza
  • passione come additivo rafforzante
  • pensiero che intesse la “trama”
  • azione o braccio operativo che collega come un ponte almeno due dimensioni diverse
Ogni ambito della creazione è legato a queste capacità co creative. È come estrarre dal nulla, dal vuoto percepito come tale, qualcosa di tangibile, ossia un risultato evidente. Insomma è molto simile all’estrazione di un coniglio dal cilindro ad opera di un mago. L’Antisistema ha trovato il modo di frenare la spinta della co creazione attraverso lo sviluppo dell’illusione o parvenza di realtà; infatti al mago vero e proprio, quello “classico” alla Merlino, oggi si è sostituita la figura dell’illusionista. 

Ma cosa sto scrivendo? Calma, sto solo seguendo a ruota il filo dei pensieri, per inerzia, seguendo la discesa emozionale che ne deriva, come acqua che viene spostata dal passaggio di un natante o di uno sportivo munito di tavola da surf. Seguola scia che lascia”. Sono la scia ed allo stesso tempo l’acqua e lo sportivo, la tavola da surf e il moto che lo traina, l’intenzione stessa di fare surf e ciò che contempla ogni aspetto dell’immagine “raccontata”.

Ok, ora scendiamo dalla tavola da surf :)

Immaginiamo di dover percorrere 15 km in bicicletta. Al decimo km voglio vedere quanto tempo ho utilizzato o impiegato per giungere sino a quel punto. Qual è il concetto cardine? Che i 10 km non si spostano, in questo senso, ma è il tempo che varia. Viceversa se vogliamo vedere quanti km facciamo in 15 minuti, sarà il tempo che si fisserà mentre lo spazio correrà. Insomma non possiamo misurare contemporaneamente le due dimensioni. Questo descrive, secondo me, lo stesso principio quantistico che esprime la doppia natura delle “cose”: particella o onda.

Eppure ricordo di avere letto che, in quantistica, esiste un terzo stadio, ossia quello della sovrapposizione dei due stati precedenti. Per cui avremo anche uno stadio di teorica sovrapposizione, di "convivenza" della particella all’onda; fenomeno che descrive un potenziale ancora non manifesto. 

È come se, in bicicletta, ogni porzione di spazio percorsa avesse il potenziale di essere percorsa in maniera infinitamente veloce e lenta. Ed è vero questo concetto se ci pensate bene. Il potenziale esiste eccome. Discorso diverso è sprigionarlo interamente, accedendo all’intera gamma delle sue possibilità, al suo intero spettro.

Questo ambito della tracciatura di un pensiero che scorre, porta alla diretta scoperta e “prova”, almeno per me, che in ogni “pulsione” di Vita sia racchiuso tutto il potenziale che il processo di immaginazione e di "memoria" dell’osservatore “massimo” ha contribuito a fissare. La nostra capacità individuale di attingere a quel potenziale esprime concretamente ciò di cui ci permeamo attraverso l’esperienza di Vita. Quel potenziale infinito è contenuto in ogni ambito, in ogni respiro, in ogni “cosa” sulla quale il nostro occhio si posa, sia che veda o non veda. La creazione, si capisce, è abbondanza. Un flusso di infinita abbondanza e ricchezza.

Ma dove sta la strozzatura che ci ha portati, dunque, a ritenere invece che tutto sia scarso, povero, diffidente, a termine, malato, etc.?

Il potenziale della scarsità è una parte minima del potenziale della creazione ed ha un nome, perché è solo dandogli un nome, appellandolo, che lo si può rendere manifesto alla luce del “Sole”; il suo nome è:

Antisistema

L’Antisistema è tutto. L’uomo gli ha dato diversi nomi nel corso della sua esistenza, ma non è mai riuscito a identificarlo per la sua completa "interezza". È energia. Energia manifesta tramite il nostro “aiuto” inconscio, le nostre paure, le basse vibrazioni. È quella parte del Creatore che nemmeno egli conosce. È la ragione principale per cui noi esistiamo individualmente e ci evolviamo. Per portarlo alla luce.

Conosci te stesso…

Io lo vedo. Lo sento. Lo percepisco. E ve lo voglio raccontare, disegnare, stilizzare. Voglio rendervi partecipi di quale “cosa” immane abbiamo contribuito ad evocare, cadendo negli abissi delle nostre paure. È un processo inevitabile la discesa nei nostri abissi. Fa parte del “Piano”, della ragione. Nulla di cui avere paura o temere. Un passo necessario.

Adesso è però giunto il momento di accettare di vederlo. In realtà è "un basta fare finta di nulla". E nell’assistervi da spettatori privilegiati, in quanto carcerieri e schiavi, lo potremo vedere prosperare tutto attorno e dentro di noi, proprio come una serpe ancestrale che avvolge ed ammalia. Egli compie solo il proprio dovere ed accetta di vivere nell’abbondanza emozionale distorta del nostro sonno o rifiuto di comprendere la nostra vera Natura multidimensionale, eterna, divina. Egli gode di questa nostra amnesia momentanea nel tempo dilatato e smarrito.
 
Procedo per analogia frattale. Tutto mi parla perché “ascolto” eliminando il rumore di fondo. Non sono un letterato, un accademico, un “dottore” in qualche cosa… sono il senso, la ragione per cui sono venuto “qua”: Io sono.

Non ho un nome, delle generalità, dei titoli, un marchio attribuito all’anagrafe, un numero che mi identifica e mi colloca in uno spazio, una nazione, un credo. Semplicemente “Io sono”…

In fisica, l'analogia è il procedimento che indaga i campi della scienza meno noti partendo dalle leggi che governano fenomeni meglio conosciuti. L'analogia come metodo di indagine teorica fu sostenuta in particolare da James Clerk Maxwell, che tuttavia precisava che questo metodo, sebbene efficace, dev'essere usata con consapevolezza per non vanificare gli sforzi e trasformare «utili aiuti in fuochi fatui».
Fonte: Wikipedia

Egli rimase ancora legato alla teoria classica, ora abbandonata, della propagazione della luce attraverso l'etere luminifero, un mezzo ineffabile e sfuggente ad ogni misurazione sperimentale che avrebbe permeato lo spazio vuoto.
Fonte: Wikipedia

Utili aiuti in fuochi fatui”: a quali aiuti mai avrà fatto riferimento Maxwell?

Pensiamo solo a cosa sia la Radionica:

La radionica è una straordinaria tecnica di riequilibrio energetico che nasce agli inizi del ‘900 e conta oggi operatori in tutto il mondo. Il grande pioniere inglese George de la Warr la definiva   “La scienza che studia l’azione della mente sulla materia e l’unione di tutte le cose”.
Fonte: www.radionica.it

Avremo modo di vedere che tutto ciò che riguarda l’esistenza parla un linguaggio comune che la Radionica, ad esempio, è in grado di intercettare e comprendere. Un altro linguaggio comune è quello che si è sviluppato attraverso la nostra capacità di analogia frattale, di intuizione in ambito fisico, di insiemistica, di decifrazione, delle informazioni che la civiltà tecnologica dell’uomo utilizza per processare gli eventi. Linguaggio frammentato come un puzzle scomposto, che l’Universo utilizza tramite il sincrodestino per by passare le nostre attuali limitazioni e chiusure dei sensi superiori. Come dire che, in un modo o nell’altro, non siamo mai  lasciati da soli. L’assistenza, anche nella caduta, non è mai mancata. Ci sono stati solo problemi di comunicazione e di trasmissione e ricezione. Da ciò che è confuso nascerà presto una sinfonia di chiara comprensione ed accettazione. È solo una questione di tempo. L’evoluzione, come una marea inarrestabile, troverà il modo di raggiungerci, soprattutto accelerando se noi accetteremo di fare la nostra “parte”

 

martedì 17 agosto 2010

Estate 2010, Hara, Atlas ed il suono "liberatore".






Oggi ho la necessità di riflettere sul significato della “stranezza” percepita in questa estate 2010, come se vivessi in una “bolla” fluttuante nell’Universo. Dato che nulla è per caso, tutto è opportuno e chi cerca trova, ecco cosa è giunto sino a me:

Che periodo intenso stiamo vivendo quest’estate. In questo momento su di noi agiscono sia vibrazioni positive che negative. A seconda di come risponderete a quest’energia la vostra vita cambierà. Siamo nel periodo temporale di cui si parla da anni. Non dobbiamo più aspettare il cambiamento, ci siamo dentro, siamo noi stessi coloro che stavamo aspettando. È ora di trasformarsi e ascendere in una frequenza più elevata.

Il lato positivo è che Saturno è uscito dalla vergine, così come Marte. Il mese scorso quando Marte attraversava la Vergine molte persone hanno avuto filo da torcere. La Vergine governa la salute, la malattia e il corpo. Molti si sono ammalati perché dovevano trasformare l'energia negativa trattenuta all'interno del corpo. In effetti, le cose vanno avanti così da tre anni, con un po' di fortuna dovremmo aver ripulito il corpo dalle critiche, dal giudizio, dal controllo e dai blocchi dovuti alla paura, affinché si trasformi in corpo di luce. Coi pianeti nella croce cardinale dobbiamo confrontarci con più problemi a livello planetario che a livello corporeo.

Nessuno di voi ha avuto un dolore che va dalla nuca alle spalle, la destra o la sinistra, nelle scorse settimane? Io decisamente sì. Ho chiesto alle mie guide cosa stesse accadendo e la risposta è stata che il cervello rettiliano viene rilavorato o trasformato. Ho poi ricevuto un email a proposito di un nuovo suono che arriverà nel nostro Sistema Solare molto presto. L'email si chiama Il Suono Cosmico che Libera il Salto dell'Umanità Terrestre e potete trovarlo su: http://quantumlightconnections.com. Sottotitolo: I sistemi di controllo della coscienza vengono disattivati: l'arrivo del "Tono" cambia permanentemente la realtà fisica.

Mi piacerebbe riportare una parte di quell'articolo. Dice: "Una delle principali cose che hanno tenuto a freno l'umanità è un sistema che ha trasmesso su di noi costantemente quella forma pensiero che alcuni chiamano "l'Agenda degli illuminati", sostanzialmente un insieme di programmi negativi. Non possiamo ignorare questo fatto, perché ben oltre metà dell'umanità è stata contaminata (contro la volontà collettiva) con una struttura energetica simbiotica che agisce da recettore, sotto la nuca, e si assicura che continuiamo ad ascoltare". La base della nuca è il punto in cui si trova il cervello rettiliano che spesso viene chiamato il cervello portante. Questo ci ha mantenuto su pensieri negativi della mente invece di impiegare il cuore per pensare. Con la disconnessione di quest'energia che parte dal cervello rettiliano alcuni hanno avvertito rumore o dolore alle orecchie. Potrebbe diventare molto fastidioso, perché a volte il rumore è altissimo. Questa disconnessione, o se preferite trasformazione, si sta completando proprio ora.

La rimanente parte dell'articolo dice: "Sta arrivando un evento che inizierà e terminerà con un nuovo suono cosmico in risonanza con l'Universo locale. La Bibbia lo chiama "La Parola", e accorda il tono per tutta la realtà fisica manifestata. Questo suono è anche una chiave che permette a molte strutture energetiche orientate al controllo, a lungo tenute salde al loro posto, di sbloccarsi per essere rimosse. Il nuovo suono rimpiazza il vecchio a frequenza minore, e così facendo innalza l'intera scala. Attivando una struttura di consapevolezza nuova chiama a sé l'intera umanità permettendole il ritorno alla piena consapevolezza. Questo suono chiave a cui ci riferiamo arriverà all'improvviso, come dice la bibbia: "in un batter d'occhio". I veli saranno separati; i sistemi di controllo umani, basati su vecchia energia, giungeranno finalmente al termine e non saranno più efficaci. La lunga battaglia delle anime umane sarà stata vinta, e potremo così riavere indietro i nostri veri sé".

Quand'è che questo suono sarà udibile, o forse lo stiamo già ascoltando? Il tempo ce lo dirà! Scrissi di questo suono su Allerta Planetaria nell'Agosto 2009. In quel momento avemmo un'eclissi lunare in allineamento al Cigno. In base a quello che ho letto, il suono della creazione del nostro universo parte dal Cigno. In astrologia il Cigno si trova in Acquario a 13 gradi. L'eclissi lunare dello scorso anno si è verificata il 6 Agosto e la luna era a 13 gradi nell'Acquario. Questo evento sonoro era stato regolato per iniziare durante quell'eclissi ma aveva bisogno di qualcosa che lo attivasse. Non so quando ci sarà questa attivazione. Il sole sarà a 13 gradi nel Leone il 6 Agosto 2010. C'è la possibilità che questo suono possa essere attivato in quel momento, se non prima. Credo che l'opposizione esatta di Saturno ad Urano a 0 gradi nell'Ariete/Bilancia del 25-26 Luglio (giorno del buco nero per il Nuovo Anno Maya) abbia significato la fine della creazione e l'inizio di una nuova realtà. Il Sole è adesso nel Leone a regolare il cuore e l'amore incondizionato…

Ricordate, quando l'energia vi sembra troppo intensa, fate un respiro e mettetevi a fare qualcosa di divertente. La gioia e le risate sono quello che sperimentiamo nella vibrazione più alta. Quando avviene qualcosa che non vi piace, rideteci su e poi osservate l'energia mentre cambia in positivo. Amore a voi e vita nella gioia di vivere.

Fonte: StazioneCeleste

Al sito
www.isis-emergence.info, María Pastor offre la possibilità di “disattivare l’impianto rettiliano che blocca la nostra Kundalini”, il che ricorda molto ciò che Mahala sostiene nel suo articolo sopra riportato che, per la zona interessata dai dolori, si può maggiormente riferire al tema affrontato relativo all'Atlas. Riporto una parte del contenuto del sito, perché a volte, inspiegabilmente, non si riesce ad aprire la pagina web:

"L'impianto rettiliano è un impianto energetico inseritoci all'epoca della Lemuria dai rettiliani che non appartengono alla luce; si trova a livello dell'hara. Blocca la nostra energia kundalini e le impedisce di piazzarsi al suo giusto posto che è in verticale.
Sono 5 le memorie che sono connesse a questo impianto rettiliano. Queste memorie sono:
  • L'attaccamento: affettivo, ai luoghi, alle persone, agli oggetti, alle situazioni, etc.  
  • Le dipendenze: sesso, droga, alcool, tabacco, cibo, etc.  
  • La gelosia  
  • La possessività 
  • Il potere: in questa memoria includo il controllo e la manipolazione, poiché si controlla e si manipola per avere il potere.
Queste 5 memorie sono collegate all'impianto rettiliano. Questo significa che potete sempre lavorare su queste memorie con qualsiasi altro strumento scelto da voi ma che sino a quando l'impianto è presente queste memorie potranno sempre essere riattivate. L'impianto rettiliano è il motore di queste 5 memorie.
Il mio lavoro consiste, per prima cosa, nel disattivarlo ed in seguito nel piazzare la Kundalini al suo giusto posto che è in verticale. La Kundalini verrà piazzata nel vostro corpo eterico affinché in seguito voi possiate attivarla nel vostro corpo fisico. Dico precisamente di piazzarla e non di attivarla. L'attivazione verrà fatta da voi in base al vostro proprio ritmo ed in base al vostro livello di coscienza. Diciamo pure che tutti i parametri necessari saranno presenti affinché questo possa realizzarsi nel corpo fisico senza forzare le porte chiuse, che sono: 
  • l'impianto rettiliano che è di natura energetica
  • l'Atlas, la prima vertebra cervicale, che è di natura fisica. 
I rettiliani soprattutto non vogliono che noi si abbia la possibilità di ritrovare questa energia poiché noi possiamo diventare così creatori della nostra vita, vogliono farci restare come pecore e continuare a nutrirsi così delle nostre energie negative collegate alle 5 memorie sopracitate. Attraverso questo impianto che ci collega direttamente a loro, si nutrono delle nostre paure, collere, frustrazioni, etc. che sono come delle nuvole elettriche che escono da noi ed entrano in loro riempiendoli di questa energia elettrica che li fa stare così bene. Questi rettiliani sono veramente qui tra noi. Possono trovarsi in noi, su di noi o nei nostri corpi sottili. Ne esistono diversi tipi. Durante le sedute viene fatta pulizia di tutti questi occupanti abusivi. 
 
Atlas.
Io consiglio di farsi rimettere a posto l'Atlas, la prima vertebra cervicale, se si desidera terminare il lavoro di Isis Emergence. Tutti gli esseri umani hanno una lussazione al livello dell'Atlas. Ho compreso che questo è il secondo blocco a livello fisico lungo la colonna vertebrale. Molte persone hanno visto un'immagine molto precisa durante le sedute, di una sorta di manico che collega l'hara all'Atlas. È come se venissimo tenuti da questa maniglia che ci guida come dei burattini.
Ho compreso inoltre che questa lussazione è una porta aperta alle entità per succhiarci le nostre energie. È quindi molto importante farsi rimettere a posto l'Atlas per ri-chiudere questa porta. Non farsi riposizionare l'Atlas non impedisce il riposizionamento del cobra, ma rimarrà un disturbo al livello del collo, della nuca che si farà sentire poiché la lussazione devia l'energia".
 
Considero queste informazioni basilari per il proseguo del nostro cammino ascensionale. Non affermo che c’è la necessità di correre in massa per farsi disattivare l’impianto rettiliano o farsi "sistemare" l'Atlas, perché questi due aspetti, ne sono certo per "analogia", verranno disattivati e/o "sistemati" per cause “naturali”, come abbiamo letto da Mahala. Tuttavia avendone coscienza possiamo pensare da noi e maturare l’intento di "accomodare" o di equilibrare, in quanto esseri divini.

Nella home page del sito (nella sua parte finale) in questione è importante leggere cosa riporta Richard Sauder, “Dottore in Scienze Politiche, che si è fatto conoscere negli Stati Uniti per avere scritto due libri in cui si parla di basi sotterranee e sotto marine costruite nel quadro del bilancio segreto (Black budget) delle risorse militari americane. Questo bilancio segreto non è dichiarato nei Congressi ma ammonta ogni anno a decine di miliardi di dollari”. Per chi fosse interessato riporto nuovamente il link.

Per chi fosse interessato a sapere qualcosa di più in merito all'hara può leggere l'illuminante articolo apparso a questo link, di cui riporto una "lieve porzione":

"Non è possibile divenire un uomo intero senza l'hara, senza la conquista del «centro» psicosomatico. Acquistare l'hara addestrandosi significa anche aprirsi la via lungo la quale l'uomo può divenire intero".
Citazione dal libro di Karl Graf Dürckheim - Hara. Il centro vitale dell'uomo secondo lo Zen.

Se intenderete queste parole, queste due frasi, unite al significato "alternativo" e complementare di ciò che ho scritto più sopra, comprenderete una visione multilaterale di questo importante aspetto sottile che ci vincola. "Sentite con il cuore" :)