In questo modo, semplicemente, la rendiamo “moribonda”, senza più capacità vivificanti.
La modernizzazione ha raccolto le persone in città sempre più ammorbate da energie congeste, che ci vengono portate in casa attraverso le reti artificiali di gas, acqua, corrente elettrica, ecc. L’acqua che esce dai nostri rubinetti è “morta”: chimicamente sempre H2O e magari anche pura e con sali minerali e poco sodio e leggera, ma senza “Vita” dentro.
“Se non lo sapete già, i radiatori sono tra le cose più sporche ( energeticamente sporche ) della casa. I tubi del riscaldamento, soprattutto se è centralizzato, mettono in comunicazione sottile tutto il palazzo. I tubi dell’acqua assorbono tutto ciò che incontrano: geopatie, congestioni biologiche di persone malate, quelle del televisore e del forno a microonde del vicino. Se il riscaldamento è a gas, peggio, perché il metano, il gas “pulito”, è energeticamente sporchissimo. I tubi del gas, attraversando la città, incontrano e assorbono geopatie e congestioni biologiche presenti sotto tutti gli edifici…
L’acqua è in grado di assorbire le energie sottili congeste, fino al punto di diventare essa stessa più congesta della causa che ha generato la congestione”.
Fonte: Terapia della casa di R.Zamperini
L’acqua forma per almeno il 60% il nostro organismo e per il 75% il nostro cervello. Meditiamoci sopra!
La memoria dell’acqua è ormai stata provata dalla scienza, ma non “certificata” dalla scienza dell’Antisistema, per cui si continua a fare finta di nulla. Il fatto di vivere in case di proprietà, ha contribuito a limitare di molto il nostro raggio di movimento e libertà. Se la casa che abbiamo acquistato, dopo anni di sacrifici, è in una posizione “sottilmente” infausta, probabilmente saremo costretti a conviverci per tutta la Vita. I malanni che emergeranno con il tempo saranno "scambiati e rivestiti" di ogni possibilità e creatività concepite dalla scienza medica. Non c’è nulla di “ufficiale” che abbia una coscienza, una consapevolezza, una sensibilità, di questo tipo. Ogni alternativa è tacciata di “blasfemia”, non tanto dalla scienza ufficiale, quanto dalla gente stessa, precipitata in un pozzo verticale di sottile ignoranza e pessimismo. Solo davanti alla malattia più cupa, l’uomo si apre a vagliare ogni altra possibilità non di “regime”.
Viviamo sul pianeta blu. C’è così tanta acqua a dimostrazione che tutto è costituito da acqua; è semplicemente un frattale della creazione. L’acqua lega a sé le informazioni, ha capacità di comunicazione multidimensionale. Riceve i messaggi provenienti dal Cosmo e riflessi dal Sole. Li veicola sull’intero pianeta. Essa costituisce una rete comunicativa e una memoria di massa, proprio come un enorme computer naturale.
Oggi piove sopra la mia testa e, questa pioggia mi ha rasserenato l’animo. Non so quale vibrazione veicoli, ma l’esperimento di separazione del petrolio dall’acqua, mi fa pensare che, questa pioggia, abbia vibrazione in risonanza con il cuore; infatti è riuscita a separare il mio “petrolio” dalla mia “acqua”.
Tutto scorre; non a caso Eraclito ha utilizzato il termine “scorrere” proprio relativo all’acqua. L’energia che è alla base di ogni “cosa”, scorre anch’essa secondo polarizzazioni acquisite lungo il cammino, proprio come l’acqua.
Ogni volta che piove, si riversa sulla Terra acqua potenzialmente vivificata dalla differenza di potenziale, dall’altezza che la separa da Terra e dai processi di trasformazione legati alle nuvole e dagli effetti della precipitazione stessa. In pratica l’effetto del piovere è un “filtro” naturale, un livellamento del “rumore” che avvolge la società moderna. Dunque, quando piove, c’è una distensione vibrazionale degli organismi beneficianti. Per l’uomo però non sempre è così, infatti provate ad essere in giro in una grande città quando piove: si scatena una sorta di pazzia collettiva. Come se essere colpiti da una goccia d’acqua sia considerato allo stesso modo dell’essere colpiti da una “fredda” pallottola.
Tra i palazzi o i grattaceli, l’uomo ha perso la capacità di vedere "oltre" ed ha guadagnato l’illusoria sensazione di guardare verso il basso e davanti a sé, ma non oltre un palmo dal proprio naso.
Per i tempi futuri sarà un buonissimo proposito il munirsi di acqua diamante o di meccanismi di pulizia sottile dell’acqua o di, semplicemente, rivolgersi all’acqua ringraziandola, parlandole e chiedendole di tornare “viva”; perché noi possiamo farlo!
Aiutiamola a scorrere nel suo percorso vibrazionale; essa è ambasciatrice di un messaggio di Vita e corre lo stesso pericolo che abbiamo corso tutti quanti noi, quando abbiamo deciso di fare esperienza nella densa dimensione che, ancora oggi, ci trattiene.
È nell’unione la forza immanente dell’evoluzione della Vita e della spiritualità: del “senso” del nostro essere qua, adesso.