A proposito di “attori”, cosa c’è di più rispecchiante la realtà delle “maschere” raccontata anche da Pirandello, se non il mondo ovattato espresso dalla televisione? Mi ha sempre colpito, sin dalla più tenera età, la pubblicità relativa alla prima colazione con l’intera famiglia riunita. L’associazione dei colori delicati e della “pulizia” visiva a cui il telespettatore è sottoposto, è perlomeno simile alla funzione melliflua di un frigorifero che si apre, in pieno deserto, e mette in mostra tutto il proprio carico di bibite ghiacciate ed invitanti. Oppure paragonabile all’effetto sui succhi gastrici di una bella pizza invitante nei “pressi” dell’ora di pranzo. Infatti il vedere dei frollini che si gettano nella tazza di bianco latte, alzando gocce candide, rotonde, armoniche, porta l’osservatore a cercare di emulare la scena appena registrata nell’inconscio. Che dire poi della Nutella? Che dire, appunto; leggiamo un po’ qua:
Fonte: Yahoo
Ma come? Ma se la mangia tutti i giorni anche l’intera squadra dei campioni del mondo di calcio? Gli "eroi" di Berlino 2006! E vedi che risultati hanno ottenuto e che fisici si ritrovano. Cosa ci vogliono fare credere adesso? Che la Nutella favorirebbe l’obesità? Ma noooo. Beh, adesso che ce lo hanno “ventilato”, magari, potremo anche cambiare i nostri schemi mentali, no?
No all’emendamento che chiedeva l'eliminazione dei profili nutrizionali. Il Parlamento europeo in plenaria ha respinto, oggi a Strasburgo, l'emendamento dell'eurodeputata tedesca Renate Sommer (Ppe) che chiedeva l'eliminazione dei profili nutrizionali dalla normativa con cui l'Europa punta a regolamentare l'informazione sulle etichette alimentari al consumatore, ed in particolare i messaggi promozionali. "La nostra grande preoccupazione per la Nutella, come per la stragrande maggioranza dei prodotti dolciari - ha spiegato Fulci - è che oggi ci dicono di non fare messaggi promozionali, ma domani - e ci sono già alcune organizzazione di consumatori che spingono in questo senso - ci faranno scrivere come sulle sigarette: "Attenti è pericolosa, favorisce l'obesità", o magari ci metteranno delle tasse fortissime come hanno previsto di fare in Romania". Questo modo di procedere "mette veramente in ginocchio l'intera industria dolciaria, piccola, media e grande, e per questo dobbiamo continuare la nostra battaglia che è una battaglia di libertà per il consumatore".
Fonte: Il Messaggero
Chissà perché Renate Sommer chiedeva l’eliminazione dei profili nutrizionali? Per una questione di libertà? Non so se sia mamma, questa persona. So solo che ciò che è “sporco” sta venendo progressivamente allo scoperto. Non ci vuole il parere dell’Europa per capire da soli certe cose. Ci vuole il parere dell’Europa, nel momento in cui la popolazione è stata talmente ammaestrata che non è più in grado da sola di decidere cosa sia meglio per sé e per i propri figli. In un mondo spiritualmente evoluto non occorrono leggi o associazioni che impongano determinati comportamenti, perché tutto ciò è chiaro, risaputo, percepito intimamente. E non ci sono interessi personali così forti da influire negativamente sulla collettività, perchè la colettività, gli altri, siamo ancora noi stessi.
Attraverso la bocca, noi passiamo ogni nutrimento. In questo modo siamo in grado, in perfetta autonomia, di comprendere cosa stiamo introducendo nel corpo. Lo capiamo dagli effetti che si manifestano nella totalità del nostro essere. Coloro che perdono il controllo del proprio peso è perché hanno prima perso il controllo del proprio equilibrio interiore.
Quando apro un vasetto di Nutella, mi succede qualcosa nello stomaco; una sorta di piccola rivoluzione si scatena richiedendo quella sostanza marrone e appiccicosa. Il profumo è un tentacolo che avviluppa i sensi e persino la “logica”. È persino sufficiente vedere il vasetto impilato in torri estatiche al supermercato. Il colore del prodotto, la trasparenza conferita dal vetro, l’etichetta familiare, il tappo bianco zigrinato… tutto concorre dentro di noi a “promuovere” questo prodotto, ancorato nelle nostre memorie ancestrali per qualche strano artifizio, penso legato al ricordo dell’ottimo gusto o a qualcosa di più subliminale.
Ciò che si scatena è un qualcosa di “provocato”, di intenzionale nei propositi di chi produce l’alimento. Come per la sigaretta, per lo zucchero, per i videogiochi o per i giochi “autorizzati” dal Governo, per le mode, etc.
Siamo, insomma, indotti ad inglobare questa melassa marrone dentro di noi. Le leggende virtuose che circolano attorno al cioccolato vengono rinvigorite e veicolate ad arte. Il cioccolato: il cibo degli Dei. Per analogia viene mangiato? Per divenire noi stessi degli Dei? O perché mangiandolo gli Dei è garanzia di bontà dell’alimento? Quando Sitchin narra di ciò che hanno combinato gli Dei Anunnaki, beh… mi sembra che la saggezza sia andata veramente a pallino! Forse era colpa del cioccolato…
Scherzi a parte, è la “misura” il seme della sostenibilità. Infatti si dice che “ognuno è medico di se stesso”. Una scritta sul vasetto di Nutella non decreterà la fine di questo prodotto ma una necessaria livellazione della quantità ingerita per persona; inoltre la responsabilità viene demandata al pubblico, come è giusto che sia. Sono io che decido di alimentarmi con il tal cibo, di testa mia, nella buona e nella cattiva “sorte”.
Che dire allora della Nestle?
Nestlé premiata per la migliore comunicazione in ambito nutrizionale.
Uno stile di vita corretto - fatto di alimentazione varia e bilanciata e movimento fisico regolare - è il presupposto imprescindibile per una vita più sana.
Anche per questo, un'adeguata informazione nutrizionale è fondamentale per dare ai consumatori gli strumenti per scegliere in modo consapevole nel momento di fare la spesa.
E' quanto ripetono sempre più spesso medici, nutrizionisti e pediatri; ed è l’impegno di molte aziende alimentari che concentrano una parte importante dei propri sforzi proprio in questa direzione.
Nestlé Italiana, in occasione del salone internazionale di nutrizione pratica "NutriMi" tenutosi a Milano il 28 e 29 aprile 2010, è stata eletta come miglior azienda che comunica in campo nutrizionale: i fiori all'occhiello di Nestlé – in questo ambito – sono il progetto Nutrikid e il sito istituzionale www.nestle.it.
Entrambi i progetti vantano la collaborazione di medici, dietologi, nutrizionisti, pediatri e, nel caso di Nutrikid, anche del mondo della scuola e dell'editoria.
Nutrikid – realizzato in collaborazione con Nutrition Foundation of Italy e Giunti Progetti Educativi – ha coinvolto circa 170.000 bambini delle scuole primarie: si tratta di un percorso pratico e teorico volto a far conoscere i capisaldi di uno stile di vita corretto, grazie a un linguaggio chiaro e divertente. "Siamo molto focalizzati su giovani e giovanissimi", afferma Giovanni Praderio, Nutrition Health & Wellness Manager di Nestlé Italiana, "perché l'educazione per una corretta alimentazione deve cominciare sin dai primi anni".
"Grazie alla collaborazione con istituti e associazioni scientifiche, il sito www.nestle.it può contare su contenuti di prim'ordine. Senza dimenticare l’apporto del Nestlé Research Center di Losanna, che è considerato il più importante centro di ricerche privato dedicato alla nutrizione al mondo", conclude Giovanni Praderio.
Fonte: Nestle
Mi sembra chiara e completamente svelata la partnership con l’Antisistema: industria, medicina, scienza, nutrizione, educazione, pubblicità, editoria… manca solo la politica in questo articolo.
Politica che sembra si sia data una mossa questa volta, in ambito europeo, propedeutico ad un forte richiamo per la politica degli Stati.
È tutto così chiaro! Tutto “intorno a noi”. Tutto dipende dal nostro grado di “apertura”. Noi siamo come Atlante: con il mondo e/o la “volta” celeste sulle spalle. Trasformati in “roccia” e richiamati adesso di nuovo alla Vita. Scegliamo il futuro migliore per ognuno di noi… è nostra facoltà!