domenica 13 dicembre 2009

Le "diversità" imposte.






Mettere in mano un suono ad una persona che non ne conosca appieno la natura stessa, equivale a mettergli in mano una vera e propria arma contro il sistema nervoso centrale di ogni individuo e del suo campo di risonanza aurico, necessario al suo equilibrio psico-fisico.

Per i neofiti musicisti moderni, il diapason è praticamente uno sconosciuto. E' diventato di norma entrare in un negozio di strumenti musicali, acquistare uno strumento, intonarlo standard (440Hz) e mettersi a suonare da subito, senza domandarsi nulla al riguardo. Un po' come quando acquistiamo un computer nuovo, o un telefono cellulare. Quanti di noi aprono il manuale di istruzioni?

Nell'Universo tutto è energia in vibrazione. Il ritmo vibratorio di un oggetto, compreso il corpo umano, si chiama risonanza. Ogni organo, osso o tessuto dell'organismo, possiede una frequenza specifica risonante. Insieme esse formano una frequenza composta, un'armonia che rappresenta la personale firma vibrazionale: essa circonda l'intero corpo umano di un campo definito “aura”. Quando la frequenza si altera, quella parte del corpo si ammala perché vibra in modo disarmonico. L'essere in salute è un vibrare all'unisono o risuonare armonicamente.

Il cosiddetto “diapason scientifico”, fu approvato all'unanimità al congresso dei musicisti italiani del 1881, è quello proposto dai fisici Sauveur, Meerens, Savart, e dagli scienziati italiani Montanelli e Grassi Landi e calcolato su un DO centrale (indice 3) di 256 cicli al secondo. E' importante sottolineare che la corsa all'acuto iniziò invece con l'adozione unilaterale di un LA più alto (440Hz) da parte delle bande militari russe ed austriache ai tempi di Wagner, e che tale diapason, pur non avendo alcuna giustificazione scientifica o basata sulle leggi della voce umana, fu in seguito accettato per convenzione a Londra nel 1939.

Da questo breve stralcio di eventi, si può subito notare come si sia cercato deliberatamente di alterare la ricerca scientifica su questo strumento, portando così ad una forzata disarmonia nelle frequenze musicali. Perché ho aggiunto “deliberatamente”? Semplicemente perché, una volta che si è entrati in possesso di un valore scientifico riguardo ad un fenomeno ben preciso, cambiarlo senza conoscenza e senza ragioni equivale ad interferire. Trasportare il diapason scientifico da 432 vibrazioni ad un diapason disarmonico di 440, è stato praticamente come condannare noi, le nostre povere orecchie ed i nostri campi di risonanza, all'esposizione di armoniche dannose per il nostro equilibrio.

CHE COS'E' LA RIVOLUZIONE OMEGA? 
Molti studiosi e ricercatori, me compreso, si sono chiesti come mai, nonostante il diapason scientifico a 432 cicli seguisse delle rigorose leggi matematiche, nemmeno Verdi sia riuscito nell'intento di farlo adottare come diapason unico a livello mondiale. Di recente però, qualcuno ha finalmente sbloccato definitivamente gran parte dell'arcano, permettendoci così di tornare a comprendere meglio le straordinarie implicazioni che questo tipo di Rivoluzione può portare. La parola Rivoluzione in questo caso, è una parola più che positiva ed adeguata, e sta ad indicare un modo completamente nuovo di apprestarsi alla composizione musicale in grado di portare grandi benefici, senza nulla togliere alla personale creatività che contraddistingue ogni singolo artista. La Rivoluzione Omega è un trattato alchemico sull'utilizzo di geometrie arcaiche dimenticate e ricordate ed applicate alle nuove scoperte in campo biologico, biofisico, chimico, scientifico, astronomico e spirituale. Nella ultra-dettagliata ricerca, che spero avrete modo di apprezzare nelle prossime pagine, il papà della Rivoluzione Omega, Ananda M. Bosman, una persona straordinaria, un valente musicista elettronico e corteggiatissimo scienziato visionario, ci suggerisce che una disarmonia armonica del nostro campo di risonanza aurico può generare disarmonia anche alle normali funzioni cerebrali. Vale a dire: dimmi che musica hai ascoltato e ti dirò come ti senti oggi. E' stato anche attraverso la lettura delle sue scoperte che ho intravisto la possibilità reale che questa disarmonia possa in qualche modo essere collegata a una alterazione nervosa nei soggetti sottoposti alle 440 oscillazioni del diapason standard, che attualmente viene utilizzato per la stragrande maggioranza dei brani che ascoltiamo giornalmente alla radio, alla televisione o attraverso i nostri lettori CD o MP3”.
Fonte: 432hz_rivoluzioneomega.pdf (liberamente scaricabile dalla “rete”)

Questo documento di 67 pagine, scaricabile dalla “rete” mette in evidenza un’altra “diapositiva” dell’Antisistema in azione. Quanto è importante per tutti noi la musica e soprattutto per le nuove generazioni? È facilmente comprensibile come l’alterazione del nostro equilibrio di base, data la natura vibrazionale di ogni “cosa”, sia facilmente "distribuibile" attraverso tutti quei canali che, quasi per osmosi, l’uomo assorbe involontariamente oltre al semplice respirare; ascoltare la musica è quanto di più normale, semplice, rilassante o divertente, meditativo, riflessivo ci possa essere. E cosa scopriamo? Che anche in questa “normale” azione, perlopiù “passiva”, alla quale “ci si affida a guardia bassa”, corriamo seri pericoli per il nostro equilibrio psicofisico ed evolutivo. Consiglio la lettura di questo documento e la ricerca personale verso la comprensione dell’ennesimo lato oscuro che viene propinato come assoluta normalità in questo reame delle illusioni. Noi siamo una “vibrazione” espressa da una frequenza, non è semplice comprenderlo. Questa nostra frequenza di normale funzionamento determina il nostro stato di salute, per così dire. Senza complicare troppo le cose, diciamo che se stiamo bene è perché stiamo “vibrando” ad una frequenza in linea con quella naturale della Terra:

"La musica della Generazione Omega unifica così la luce, il tempo, lo spazio, la materia, la gravità, il suono, il magnetismo, la biologia, il codice del DNA, l'intelligenza, la gravità e la coscienza".

È mia concezione personale che l’Antisistema utilizzi “tutto quanto in suo possesso” al fine di alterare il nostro normale livello di “funzionamento”, al fine di mantenerci in uno stato di semi incoscienza, con scopo unico di bloccare l’evoluzione umana verso la comprensione dello “spirito”. Sappiamo tutti che, tuttavia, questa azione di sabotaggio avrà prima o poi una fine, in quanto destinata a fallire. L’umanità non permetterà a nessuno di impedirne il naturale slancio verso la Luce e non fallirà nell’intento di ritornare al Creatore, al Padre, nelle vesti di puro Amore incondizionato. L’atto estremo di “fiducia” del Creatore è come un boomerang che tornerà da lui e, sono certo, che lo ripagherà ampiamente dell’enorme “apertura” emanata verso la creazione, perché dal compimento di questo ciclo evolutivo, “egli” trasmuterà nell’Assoluto le ombre dell’Assoluto, cambiando la propria struttura omnicomprensiva, elevandosi ad un livello che non riusciamo nemmeno a ipotizzare. I suoi frattali sono ampiamente all’opera e, tutte le componenti, devono partecipare alla danza della Vita. Se ci “guardiamo” attorno con occhi nuovi, possiamo osservare che “qualcosa” sembra occupare, ingolfare, controllare, pesare, sovvertire, ostacolare, controllare, etc. ogni ambito della vita dell’uomo. Questa percezione non è errata. E l’uomo moderno, divenuto molto scaltro, lo sa eccome. Lo sente. Non è possibile nasconderlo. Ma tale “sentire” è sotterraneo, annegato nello scorrere degli eventi. Non c’è quasi manifestazione nella realtà illusionistica che scorre tutt’attorno. Non c’è spazio ne "voglia", ne spinta, ne solidità nel difendere certi punti di vista che “la sera prima ci hanno colpiti”. Perché?
Iniziamo a comprendere che la nostra energia vitale è la base per il “fare”, dove per “fare” intendo questo termine nella sua accezione più generica: eseguire una azione. Ma non esiste il “fare” fine a se stesso, perché per “fare” dobbiamo seguire un processo secondo uno scopo. Se questo scopo non è più chiaro cosa facciamo? Facciamo quello che sentiamo di dover “fare”, cioè quello che l’ambiente nel quale siamo immersi ci “obbliga” a fare, quasi per inerzia, per verità assoluta, in virtù di una credenza, di una visione collettiva, di un paradigma, di una forma pensiero, di un volere altrui, del sogno di altri che non coincide più con il sogno originale che è stato annichilito da qualcosa. Da cosa? Da un modello di vita forse mai scelto ma sempre imposto. Noi veniamo al mondo e siamo introdotti nel mondo e “sedati” dalle caratteristiche che ci accolgono come assolutamente indiscutibili. Perché? Perché siamo completamente “bianchi”, puri e semplici esseri che dipendono in tutto e per tutto da coloro che ci “attendono”. Non mi riferisco solo ai genitori, anzi non mi riferisco ai genitori ma all’Antisistema che opera anche attraverso i genitori. In questo modo subiamo l’imprinting che inizia a staccarci dal nostro “guscio” protettivo d’energia divina perfetta che ci aveva accuditi attraverso i processi genetici e spirituali della formazione. Siamo “carne da cannone”. Talmente fragili da poter essere “spezzati” tramite l’uso di una sola mano di un adulto. In questo osserviamo il frattale della “fiducia” incondizionata del Creatore; con “fiducia” senza fine accettiamo di incarnarci e di dimenticare tutto e di passare attraverso il meccanismo della nascita nelle fitte e severe maglie del Controllo totale; come un Angelo che lascia le ali per camminare sostenendone tutto il peso di una simile decisione con “viva” responsabilità. La “fiducia” sconsiderata che contraddistingue il Piano Divino, la osserviamo nella risposta della naturale spinta evolutiva verso il ritorno all’unione, all’intersecazione dei punti vitali legati persino alla antica separazione dei sessi. Noi prendiamo di volta in volta la natura apparente di uomo o di donna; su questo fatto assodato sembra non esserci alternativa vero? Invece no, perché da che mondo e mondo ci sono sempre stati umani che hanno interpretato ruoli molto coraggiosi di “unificazione” delle due varianti, rispecchiate anche dal mondo animale e vegetale: i cosiddetti diversi.

“L'omosessualità si riscontra in molte specie animali. La larga diffusione dell'omosessualità nella specie umana è difficile da determinare accuratamente; gli studi suggeriscono che tra il 2 e il 20% della popolazione esibisce alcuni gradi di tendenza omosessuale, benché in molte antiche culture le relazioni omosessuali fossero altamente diffuse. Nel corso della storia, alcuni aspetti individuali dell'omosessualità sono stati ammirati o condannati, relativamente alle norme sessuali delle varie società. Quando essa veniva elogiata, tali aspetti erano visti come un miglioramento per la società; quando veniva condannata, particolari attività venivano viste come un peccato o una malattia, ed alcuni comportamenti omosessuali erano proibiti dalla legge. Dalla metà del XX secolo, l'omosessualità è stata gradualmente disconosciuta come malattia e decriminalizzata in quasi tutte le nazioni sviluppate. Comunque, lo status legale delle relazioni omosessuali varia enormemente da uno stato all'altro e rimangono ancora giurisdizioni in cui alcuni comportamenti omosessuali sono considerati crimini e vengono puniti con pene severe, tra cui la morte. Molte persone omosessuali nascondono i loro veri sentimenti e attività a causa della paura della disapprovazione altrui e della violenza; vengono comunemente definiti repressi”.
Fonte: Wikipedia  
 
L’omosessualità definisce "solo" ed esclusivamente il frattale della vera natura di tutte le “cose” e cioè la loro unione intima nel processo della Vita. Tutto è Uno. Ogni nostro “aspetto” è di transizione perché “sulla strada evolutiva”. Ogni immagine è apparente e fedele riproduzione (specchio) del momento in cui si esprime l’uomo, dal punto da cui si osserva o viene fatto osservare. La diversità è una ricchezza che preserva una specie dall’estinzione e rispecchia la spinta evolutiva in atto. Manifesta ancora l’amore incondizionato, non legato all’apparenza e che “vede” le armoniche del cuore come motore di grande illuminazione. Quando la scienza libera dimostrerà l’evidenza dell’Anima, tutto cambierà all’istante, perché noi tutti comprenderemo che siamo stati sia donna che uomo nel corso delle nostre incarnazioni e dunque comprenderemo la natura dei “bestiari” dell’attuale diffusa concezione inerente il giudizio morale ed etico riservato ai cosiddetti “diversi”.

La diversità è sempre stata utilizzata dall’Antisistema per allontanare l’uomo da sé stesso, per farlo sentire “diverso” da come in realtà è: un Angelo…

Se avessimo le ali
per fuggire la memoria
molti volerebbero.
Abituati a esseri più lenti
gli uccelli con sgomento
scruterebbero la folla
di persone in fuga
dalla mente dell'uomo.
Emily Dickinson

L'Antisistema descritto da Stuart Wilde.






La maggior parte delle organizzazioni e delle strutture del mondo che vi circonda è concepita per portarvi via il vostro potere Personale. Questo libro serve da magnifico e impressionante piano di battaglia, per mezzo del quale imparerete ad aumentare il vostro potere e a riacquistare il controllo assoluto della vostra vita. Le strutture politiche, sociali e finanziarie che oggigiorno ci sono imposte, furono concepite centinaia, se non migliaia di anni fa. La funzione di tali strutture è quella di influenzare e controllare la gente, in modo da poterla manovrare per sostenere il sistema. Ora avete raggiunto un punto nella vostra vita in cui avete abbastanza coraggio, forza interiore e carisma per opporvi a questa manipolazione e riacquistare il controllo. Spogliandovi del peso delle credenze altrui, diventate liberi. Dovete far conto solo sulle vostre forze. Questo è l'unico vostro vero cammino spirituale. Tutto il resto è solo una stazione secondaria che vi serve mentre acquistate abbastanza fiducia da cavarvela da soli. Dovete riprendere il vostro potere e dovete farlo in fretta. Tuttavia, non potete ottenere uno “slancio di forza” per mezzo dello scontro. Non si ottiene mai nulla facendo esplodere il municipio. La via del saggio è quella di disciplinarsi e di riprendere il proprio potere, poi attendere mentre il sistema si esaurisce, il che succederà. I commissari di potere del mondo hanno creato un sistema che sta sbandando all'impazzata. Nel tentativo di schiavizzare il mondo con i debiti, queste persone hanno stampato così tanta carta moneta fittizia che il sistema è sull'orlo del fallimento. Quando ciò succederà, le cose cambieranno in meglio: l'uomo avrà il suo momento e le persone intuitive, affettuose e premurose erediteranno la Terra. Tutto quello che dovete fare è aspettare e, nel frattempo, lavorare su voi stessi”.
Fonte: “Affermazioni - Come espandere il proprio potere e riprendere il dominio sulla propria vita”  di Stuart Wilde

sabato 12 dicembre 2009

Sul "potere" e la pensione.






"Negli ultimi venti anni abbiamo assistito al progressivo dilatarsi della dimensione della finanza globale, fino ad essere del tutto svincolata dalle esigenze dell'economia reale: con un ribaltamento di paradigma, la finanza da ancilla e' divenuta domina" lo ha detto il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel messaggio video con cui ha voluto partecipare ai lavori del convegno delle Fondazione Italcementi, a Bergamo".
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/crisi-ciampi-finanza-non-domini-economia-reale-agixml-77db4ec68818.html?x=0

Vorrei fare delle riflessioni su certi uomini di potere che, per raggiunti limiti di età, si “fanno da parte” ritirandosi nell’intimità della propria coscienza per trascorrere l’ultima parte di questa, ritenuta, unica vita. Ogni uomo che corrisponde a questa tipologia descrittiva, tramite il proprio “allontanamento” porta con sé tutto il contesto nel quale s’è “fasciato” o “bagnato” per molti anni della propria esistenza. Ora, mi chiedo, esistono soggetti che sono al corrente di quello strato della verità che ai più sfugge perché talmente celato da risultare invisibile, inviolabile, inosservabile, impossibile. Queste persone sono al corrente delle dinamiche, delle decisioni, delle strategie, delle ideologie, dei sistemi, di aziende, nazioni, società segrete, associazioni, etc. che, per anni, hanno coinciso con il proprio credo ed il proprio “centro” esistenziale. Coloro che hanno fatto carriera in questi “organismi” e che hanno avuto ruoli di leadership assoluta, prima o poi si trovano nella situazione di “doverne uscire”. Ovvio che il mio pensiero va a tutti quei soggetti che sono stati a capo di “organizzazioni” d’ogni tipo in ogni ambito del business e/o del “controllo”. Siano essi politici o amministratori, generali o presidenti, ceo o capi, sono sempre uomini che, ad un certo punto, il tempo provvede a “rimuovere” dai loro incarichi. Non è sufficiente avere avuto il comando per 60 anni di fronte allo scorrere del tempo, perché esso passa indistintamente per tutti. Quando viene il giorno che annuncia il proprio “ritiro”, persino ogni uomo di potere lascia quel posto che sembrava essere “una sol cosa” con l’uomo stesso. Non dal giorno dopo, ma dopo qualche anno dal ritiro cosa succede nella mente, nella coscienza di queste persone? Cosa può succedere mi chiedo? E portandoci più avanti nel tempo ancora, quando la vecchiaia diventa realtà? E nella malattia? Nella sofferenza? Nello scorrere della Vita? E di fronte alla morte? Accidenti, la cosa si fa seria secondo me.
Partiamo da questo fatto assodato: nel mondo c’è parecchia ingiustizia.
Un uomo di “sistema”, che si è ritagliato un posto nei suoi ingranaggi e ne ha, per questo, avuto ampi benefici; un uomo che è stato chiamato a mentire, ad insabbiare, a voltare la propria attenzione lontano da certi accadimenti, a fare finta di nulla, a prendere decisioni palesemente contro lo spirito umanitario che dovrebbe reggere le proprie virtù, che ha accettato la corruzione, le tangenti, ha nascosto per questo la verità al mondo, ha accettato di camminare, cenare, pranzare, giocare con altre persone ree di avere compiuto uccisioni, violenze, angherie, ha barattato il proprio senso della giustizia con il senso egoico di vivere oltremodo bene alle spalle degli “altri”… un uomo simile cosa può pensare negli ultimi anni della propria vita, negli ultimi attimi della propria vita? Da quali tormenti sarà attraversato? Avrà tormenti oppure si sentirà ugualmente in pace con se stesso secondo la visione della propria verità?
Spero di essermi spiegato in questa lunga “trama”; intendo riflettere su uomini di comando che abbiano permesso il protrarsi dell’attuale paradigma basato sullo sfruttamento ad ogni costo per perseguire un profitto o il “controllo”, andando contro persino alla propria formazione etica e morale naturale. Uomini che prima o poi si troveranno soli con se stessi a riflettere! Uomini che hanno barattato se stessi per un pingue conto in banca, uomini che hanno anche solo sempre saputo quello che succedeva ma che si sono adeguati senza mai, in realtà, “andare contro”, uomini vinti dalla paura di “morire”, uomini deboli e comprabili.
Sarà sufficiente rilasciare una frase generica davanti ai media, come illustre pensionato, per “ovviare” ad anni di “malessere”?
Non intendo processare nessuno sia ben chiaro, perché io non ne ho il diritto pur essendo parte in causa, avendo vissuto le conseguenze di tutti quegli anni di “cattive decisioni” di queste persone. Allora perché mi sono “brigato” a scrivere di questo argomento? Non di certo per inveire oppure per scaldare gli animi, bensì per la curiosità di riuscire a comprendere “cosa succede in queste persone, in queste anime coraggiose che hanno detto “si” alla proposta spirituale di fare da specchio per l’intera umanità ammalata”. Cosa succede negli ultimi momenti della loro attuale esistenza a queste persone? Veri e propri attori della Vita dimentichi di chi in realtà “essi siano”. Allora cosa succede nelle loro profondità? Riescono a padroneggiare il dialogo con la propria anima? Oppure muoiono nelle sofferenze più atroci dei sensi di colpa? Oppure ci lasciano senza nemmeno colpo ferire? Come al solito avremo casi per ogni famiglia analizzata e, dunque, la mia domanda è fine a se stessa. Dipende, dunque, dalla personale evoluzione spirituale, dal Karma accumulato, dal tipo di “missione” ricevuto… 



"Willem Frederik Duisenberg più conosciuto come Wim Duisenberg (Heerenveen, 9 luglio 1935 – Faucon, 31 luglio 2005) è stato un banchiere, politico ed economista olandese. È stato colui che ha pilotato – come primo presidente della Banca Centrale Europea (BCE) – l'entrata in vigore dell'Euro, la moneta europea. La sua morte è avvenuta in circostanze drammatiche: è stato infatti trovato privo di vita – ufficialmente "per annegamento in conseguenza di un infarto" – nella piscina della sua villa di Faucon, vicino ad Orange (Francia), dove si trovava in vacanza.
In qualità di primo governatore della BCE scelse i primi tagli di euro emessi che portano la sua firma.
Inizialmente keynesiano convinto, Duisenberg ha leggermente rivisto nel corso della sua carriera di banchiere ed uomo politico le proprie vedute in materia economico-finanziaria".
Fonte: Wikipedia


Prendiamo ad esempio questo uomo di potere; muore in circostanze misteriose dopo le sue dimissioni; e dopo avere manifestato “agitazioni” personali un po’ troppo pericolose o perlomeno ambigue dal punto di vista dell’Antisistema:

 
"Quando l'ex Ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti propose di sostituire le monete da uno e due Euro con delle banconote affermò che sarebbe stato possibile ma che, se l'Italia avesse preso questa decisione, avrebbe perso i diritti di signoraggio sull'emissione delle monete a vantaggio della Bce. Duisenberg è stato sposato con l'attivista politica Gretta Duisenberg, la cui proposta di una raccolta di sei milioni di firme per fermare le politiche israeliane nei Territori Occupati creò un certo scandalo a causa della probabile allusione al numero di vittime dell'Olocausto di religione ebraica. Dimessosi dalla carica di presidente della BCE fu trovato misteriosamente morto annegato nella piscina della sua villa in Camargue (sud della Francia), circostanza che ha fatto sorgere in molti l'ipotesi di un assassinio politico mirato ad opera del Mossad israeliano".
Fonte: Wikipedia


Come possiamo notare, la sua morte ruota attorno a due “perni” molto scottanti e importanti per la prosecuzione dello status quo. Chi dell’uomo medio si ricorda di questo uomo che ha diretto la Banca Centrale Europea per la prima volta? Penso davvero pochi…
Mi viene in mente Duisenberg perché, al tempo, mi ero accorto di questa notizia che riportava la sua morte. News veloce con effetto saponetta ad opera dei media. Segno che “era divenuto persona scomoda”, da liquidare in fretta. Nella stessa situazione “percepisco” oggi il Ministro Tremonti; non nel senso che sia in pericolo di vita, ma in pericolo di continuare ad esercitare in un mondo politico ed economico dove il “costrutto” non corrisponde più al 100% con la sua visione personale e spirituale delle “cose”. Capto di questa persona un ”fuoco” interiore che, a giorni alterni, lo dilania e lo porta ad esternare pensieri “anomali” per un filo conduttore secolare come quello previsto da quel profilo istituzionale. Non ho mai letto i suoi libri, anche se percepisco che sarebbe il caso, perché tra le righe egli avrà potuto necessariamente far passare il personale pensiero dell’uomo legato ad un’anima e non dell’uomo legato ad un ruolo o ad un partito.
Quando questo genere di uomini di potere raggiunge uno status di agio a 360gradi, in molti di loro si annunciano i primi vagiti di un “moto nuovo”, legato al ruolo della propria missione animica. Superato il “rumore” legato alla legge della sopravvivenza propria e della propria famiglia e discendenza, questi uomini, nel silenzio delle proprie case e della propria intimità, iniziano ad essere erosi da una energia che mai prima avevano sentito; dopo la grande “corsa”, si fermano a respirare ed insieme all’affanno per il grande dispendio di energia vitale, si accorgono di “non essere soli”, di sentire un “peso che conta sempre più e più forte”…
Da questo “punto” nasce ed evolve una nuova visione del mondo…
E trova senso il loro ruolo centrale, ed ogni decisione presa, perché senza saperlo hanno svolto solo un compito più alto assegnato loro dalla loro anima. Nulla è per caso; la loro evoluzione getterà “semi” preziosi direttamente dal “centro” di potere, perché anche se in “pensione” per loro le “porte” sono sempre un po’ più aperte che per l’uomo medio.


Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa il Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
(LA GRANDE INVOCAZIONE)

Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno né ad alcun gruppo, ma a tutta l’Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale, la verità che esiste un’Intelligenza fondamentale cui vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni apparenza eterna, il potere motivante dell’Universo è Amore; la verità che una grande Individualità, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quell’amore perché potessimo comprendere; la verità che sia amore che intelligenza sono effetti di quel che vien detto il Volere di Dio; e infine l’evidente verità che solo per mezzo dell’umanità stessa il Piano divino troverà attuazione.
ALICE A. BAILEY