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martedì 15 febbraio 2022

Q, come estrattore.



Q = “profezie” a circa quattro anni di distanza. Com’è possibile?

Bè: secondo la “teoria” dell’entrare nel campo di giurisdizione dell’e-vento, prima del “tempo”. In maniera tale persino da evitarlo, cambiando idea, decidendo in maniera altra. 

E, comunque, estrapolando dati “sensibili” attraverso di Sé (“sentire”).

 


Puoi sempre ridere di questo

Nulla ti è precluso se lo vuoi. Un po’ come fanno lor signori con “te”, che fanno quello che hanno già deciso, non lasciando alcuna scelta

Intendi?

La risposta italica, ieri 14 febbraio 2022 a Roma, non ha lasciato alcun dubbio: 

niente”. E questo “niente” lo potevi sentire già da prima, se (se)...
Ok? Sentore... che non è proprio “niente”. 
E nemmeno quello in cui credi.

Franzoni “portato via”. I mezzi, deviati. Le strade, presidiate. Divide et impera. Certo: non esiste ma c’è che “ti spiano” da mattina a… mattina (sempre) e allora come diamine credi di poter organizzare qualcosa davvero sostanziale. 

Mentre Tu sei “tu” e allora… “notte”. 

Pre-visto. In ritardo costante, anche quando presupponi di fare la “rivoluzione”. È proprio per questo motivo che durante la storia (deviata) nulla è mai andato come te l’hanno raccontato, in-segnato, infilato a forza nel comprendonio, etc. 

“E fatti due risate”. No? Non ti costa niente, se non… tutto quello che “è già successo”. Ritardo: ci sei? Come eco, che puoi limitarti ad udire riecheggiare (come memoria), oppure che puoi auto decodificare sostanzialmente, essendo memoria (Ambiente che riporta tutto nel proprio Log = memoria). 

Può un’eco “metterti le mani addosso”?