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sabato 23 gennaio 2010

Il Ben Ten che è in noi.








Vorrei fare una veloce riflessione sul “dove mi trovo” nel cammino spirituale della “consapevolezza” e della “comprensione”. Di tanto in tanto è “utile”, secondo me, soffermarsi, fare tappa, analizzarsi serenamente, convergere attorno al nucleo in formazione della propria essenza. Sono certo che questo “momento” possa essere utile anche a coloro che sono in risonanza con la mia energia. Per parlare del “dove” occorre inserire anche i vari “perché” che hanno delineato la “sponda del fiume”… Questi perché hanno catalizzato risposte che sono state da me “accettate” proprio perché ritenute convincenti, ossia contrassegnate dal “marchio” della profondità o altezza animica. Questo “momento” è una fotografia che sicuramente muterà nel tempo. Non è pertanto una verità assoluta ed indeformabile, bensì una “tappa” della semovente esistenzialità, dedita a cambiare, mutare forma, evolvere. Sono sicuro che ciò che mi sto accingendo a scrivere desterà stupore e mi sottoporrà a giudizio, ma non importa perchè "questo è il mio sentire". Dunque!
Esiste un solo ed unico “principio” creatore (Assoluto).
"Egli" è conscio di essere “tutto”, ma è anche conscio che non “comprende” esattamente cosa significhi essere “tutto”.
"Egli", nel tentativo di comprendersi, capisce che sono presenti nelle sue infinite fattezze sia il male che il bene, ma non le può discernere; non le può “osservare” da quella “posizione” unica. È come sapere di avere nella “cantina” del proprio infinito palazzo, qualcosa di molto spiacevole, ma di non poter scendere a “vedere” perché non si trova più la cantina.
Il Creatore intende dunque vivere tutti i propri “aspetti” al fine di trasmutare quelle parti di sé potenzialmente dannose per una evoluzione allo stadio “successivo” (eh si, perché esiste anche uno stadio successivo, dal momento in cui esso è definito “Creatore” ed “Assoluto” da me che sono una sua infinita parte. Dunque io esisto grazie a lui e lui viene identificato da me, osservato da me e dunque io mi riferisco a lui da una condizione minuscola che lo vede come unico principio, ma in realtà descrivo solo l’unico principio che posso discernere. Ciò non equivale a dire che sia l’unico principio, anzi disegna potenzialmente il processo opposto, ossia che ci  siano anche infiniti Creatori di infiniti Universi - il livello successivo, appunto).
Il Creatore si scinde dando luogo all’Universo pluridimensionale.
Le sue “scintille” divine, le anime, involvono “scendendo” i piani vibrazionali dell’energia “primaria”. Nella loro discesa o “caduta”, la vibrazione più lenta dà luogo alla condensazione dell’energia formando la materia e tutte le sue infinite forme e varietà. Per questo la Natura è tanto bella e varia e perfetta, perché riflette la bellezza pura dell’anima come per un principio di vasi comunicanti.
L’Universo diventa lo spazio di manovra dell’anima, la quale deve prima “scendere” per poi “risalire” alla sorgente con il frutto del proprio percorso esistenziale. Perché? Perché così il Creatore potrà evolvere avendo perfettamente “idea” di cosa si nasconda nelle proprie “cantine” – consapevolezza. Il “piano successivo” prevede il massimo controllo del “sé” e non si accede senza avere la padronanza assoluta dell’Assoluto. Tale padronanza la si ottiene solo “vivendo fisicamente tutte le variazioni sul tema”.
E c’è di più; il Creatore ha talmente fiducia nella sua “linea di luce” che conferisce il libero arbitrio alla sua progenie, ossia si apre ad una infinita promessa d’amore e di fiducia verso ogni sua “scintilla”, certo che al “ritorno” gli si ripresenterà vestita di sola luce. È dunque una grandissima apertura di fiducia verso la creazione che, nascendo da esso, ne rappresenta l’intero potenziale nel bene e nel male. È come un gigantesco mezzo di trasmutazione o di consapevolezza per “colui che osserva”.
La Vita popola l’Universo secondo le più svariate modalità, differenze, adattamenti, fusioni, risonanze, etc. Nel processo di discesa dell’anima, le forme “decorano” i mondi disponibili. Sulla Terra il processo umanoide giunge molto più “tardi”; il fatto che la Madre Terra sia collocata in un raggio esterno della Via Lattea lo dimostra, oltre al fatto che la Via Lattea stessa non è tra le più “datate” galassie dell’Universo.
Come diretta conseguenza della discesa ai piani più densi dell’energia dell’anima della Madre Terra, un vero e proprio essere vivente, la Vita biologica si sviluppa in maniera lineare ed integrata, dando luogo ad una perfetta “catena” della Vita innestata ancora nei piani dello spirito, proprio come si "descrive" Eiwa in Avatar. In questo ambito si sviluppa sul pianeta una razza umanoide naturale molto simile ai gorilla, facente parte della “forma” che si libera dalla condensazione dell’anima.
Nel frattempo le razze umanoidi, ad immagine e somiglianza del Creatore, hanno già una storia alle proprie “spalle” e sono molto più avanti dell’uomo nel “processo”. Alcune forme di Vita umanoide hanno già iniziato la “risalita” verso i piani ad energia più sottile, la cosiddetta ascensione. Si formano le schiere angeliche o forme illuminate di Vita. Queste “schiere” dall’alto della propria consapevolezza comprendono che è loro responsabilità aiutare ed assistere tutte la altre forme di Vita che nel processo seguono a ritroso.
Come lato opposto della “medaglia” le energie legate all’ombra, discese anch’esse dal Creatore (dalle sue “cantine”) hanno guadagnato potere dando luogo al proprio intento di “tornare al Padre-Creatore”, sull’onda del libero arbitrio che, di fatto, rende possibile ogni tipo di “scenario”. Ecco che nell’Universo si sono formate schiere di esseri di luce e schiere di esseri di ombra. Tale conflitto si espande naturalmente in tutto l’Universo, giungendo dunque anche sulla Terra, un luogo, sino a quel momento, primitivo,  primigenio, utilizzato per fare esperimenti come quelli relativi ai dinosauri ed ai grandi cetacei e delfini. Il “caso” volle che diverse razze stellari scesero sulla Terra per motivi legati alla scienza, al business, alla razzia, etc. Tra tali razze alcune erano ancora in una fase del processo legato all’ombra, nel senso che la loro evoluzione tecnologica non era stata seguita ancora da una altrettanto evoluzione dello spirito. A causa di questa mancanza di consapevolezza, alcune razze stellari (Anunnaki in primis) eseguirono esperimenti di natura genetica sulla forma ominide già presente sul globo terrestre, dando luogo all’uomo moderno che, di fatto, appare dal nulla in epoca Sumera.
Queste razze aliene, nel tempo pur non apparendo più tra le folle, disegnano un piano di controllo totale sull’umanità in via di formazione, utilizzando l’umanità stessa come “matita” magica per co creare e dare alla libera manifestazione fisica il loro piano di “risalita” verso il Creatore, nei panni del “lato oscuro” che torna al Padre, utilizzando l’opportunità conferita dallo stesso e descritta dal libero arbitrio. Nasce l’Antisistema sulla Terra. L’Antisistema, in realtà, nasce dall’uomo stesso, costretto a credersi solo, abbandonato, separato dal Creatore, vinto dalla paura di vivere senza un senso superiore. Un sistema di credenze idoneo a fare smarrire l’umanità viene sapientemente insufflato a livello inconscio. L’antico potere e l’antica saggezza viene soppressa o insabbiata. Le ere caratterizzate dagli imperi si susseguono, diciamo tra un’era glaciale e l’altra. Scompaiono Lemuria ed Atlantide fallendo i propri cicli ma dando luogo, allo stesso tempo, ad una evoluzione spirituale dell’uomo perché “nulla è per caso”. L’attuale ciclo vitale viene ancora caratterizzato dai fallimenti dei cicli precedenti, ma risulta diametralmente sviluppato nei propri processi sottili legati ai piani superiori. Purtroppo risulta anche completamente bloccato, irretito dal controllo totale, dentro e fuori della propria biologia, da parte dell’Antisistema. Come a dire che l’uomo di oggi è pronto ad ascendere per via del tempo che sta scadendo, ma sarà l’uomo stesso a decretare il proprio successo o il proprio ulteriore fallimento. Le energie in gioco sono estremamente potenti, perché le “ombre” hanno il potere del controllo su miliardi di anime bloccate nei piani più densi, ma le loro parti individualizzate negli Avatar umani, hanno ancora la capacità di liberarsi dal giogo, se solo riuscissero a risvegliarsi “dall’incantesimo”.
Con l’avvento del 2012 penso che il tempo accelererà il processo. Le razze più evolute nella luce si mostreranno pubblicamente, in quanto un simile atto risulterà quanto di più efficace possano fare per aiutare il genere umano, oltre a poter contare su un tipo di energia nuovo, proprietario della nuova dimensione che stiamo già “conoscendo”.
Questo post, che sembra molto buono per una trama di un film di fantascienza è quanto, secondo me, è successo nel “nostro” Universo. E scrivendo ciò, sono anche certo che la vera trama possa essere addirittura ancora più “avvincente” e complicata. Una cosa certa è che non siamo soli nell'Universo. Tra le "pieghe" di questo articolo c'è molto di non detto per questioni dii spazio-tempo; questo è solo un veloce sunto. Ad oggi sono giunto sino a questo punto :)
E mi sentivo di condividerlo…