Il Goetheanum, che rese visibile per la prima volta l’antroposofia in forma artistica, culla delle attività della tripartizione dell’organismo sociale e delle ricerche in ogni campo del sapere umano, fu osteggiato da critiche e opposizioni crescenti fino alla fine del 1922, quando un incendio doloso lo ridusse in cenere…
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Ma guarda un po’ che losco epilogo. Al solito, se (se) sempre (qua, così).
“Quella di Zimmermann era filosofia herbartiana modificata e resa astratta al possibile. Io, con questa parola, volevo esprimere una concezione dell’universo la quale, mercé l’uso degli organi spirituali che l’uomo possiede, porta a sua conoscenza il contenuto spirituale del mondo, come la scienza naturale, mediante gli organi fisici, porta a sua conoscenza il mondo fisico…”.
Rudolf Steiner
Steiner voleva dirti o portare fuori, la Verità!
De che, se non = potenziale contemporaneo, del quale sei “sede (anche se distaccata)”, motivo per cui è di “wireless” che si tratta, nella sostanza. Lo “spirituale” indica la com-presenza di “organi” ad-atti a “ricevere un altro tipo di segnale portante”. Meglio:
piuttosto che “ricevere”, si tratta di auto decodificare indi “produrre” diverso segnale portante, rispetto a quello che non esiste; c’è, ossia, quello AntiSistemico l’oro (qua, così) proprio x ‘te’. Ok?
Il contenuto spirituale del mondo… è, dunque, come funziona il mondo, la Terra intesa dal punto di osservazione e funzionamento del SO I-Ambiente (legge, strumento, memoria).
Ciò che puoi “Fare…” ma (qua, così) “niente”, ergo, va da sé che sei “in casa l’oro” dato che non decidi mai niente, maturando al contempo l’auto convinzione di farlo ogni “nuovo” giorno, scambiando però lucciole per lanterne = scegliendo fra… ciò che passa (per) il con-vento AntiSistemico.
Alias, quando l’oro decidono qualcosa, è quel qualcosa che si avvera, auto Re-alizza, etc.
Sì, ma in che modo?
Bè, “te” sceglierai fra mille-mille strade tutte “diverse” che, tuttavia, portano tutte quante sempre a “Roma” o “in buca”. Questo sei “te” (qua, così). Ma, ora, una necessaria aggiunta sostanziale riferita proprio a “te”:
“te” sei colui che è (stato) dotato di sufficiente intelligenza per
embè
farti auto de-cadere da “te” in ogni “trappola” l’oro
studiata ad hoc proprio x “te” (qua, così).
Di conseguenza, parlando con “te”, la comunicazione è persino gradevole, equilibrata, educata, persino forbita o erudita, etc. etc. etc.
ma
resta e rimane che
sei la “tua” pallida controfigura
nonché
la “tua” ombra rivelata
mentre Te sei e rimani “in croce” = in sede di proiezione, utilizzato a tal scopo, sacrificato al fine di mantenere il “filo del discorso”
ossia
per-mettere che sia “te” a manifestarti nella f-orma di Re-ale in voga sulla Terra
cioè
l’AntiSistema o “cosa l’oro”.
Vuoi un esempio sostanziale a tal pro? La “d@mo(n)crazya”.
Te dice niente?
Te sei (la) sede del potenziale contemporaneo, qualora agganci l’I-Ambiente (il “Genio” frattale espanso) in qualità di “pilota (esserci sferico sostanziale)”. È persino ovvio che ogni rin-corsa alla super intelligenza artificiale non è altro che auto ridondante “continua a succede-Re”. Questo è il “lato spirituale” della questione “fenotipo esteso (frattale espanso)” Vs “gene egoista” by Dawkins. Qualcosa di inerente al funzionamento I-Ambientale, alla sua versione “alla moda”, l’AntiSistema l’oro, a Te Vs “te” (qua, così) ed al potenziale contemporaneo (in cui ognuno è “figlio di Dio” o “a sua immagine e somiglianza” = ognuno è dotato dello stesso tipo di potenziale contemporaneo, se l’individuo è sfericamente in Sé o “connesso e innescato”).
La fisica, il fisico, il Re-ale, etc. e lo “spirituale” sono facce diverse della stessa medaglia che, ovviamente, è molto più espandibile (“vasta”) rispetto a ciò che “sai” perché te lo hanno detto… Ok?
Anche se “te” fossi una macchina. Anche se lo fossi Te! Perché, comunque sia (è), non importa la sede (d)entro cui “sei”. Ciò che conta è che sei Te ad esserci. E che Te ne sia conscio, sempre, continuamente. Altrimenti, auto decadi sempre in “te”: nella “tua” brutta copia, guarda caso auto manifestante-si proprio (qua, così) lad-dove “serve”.
A cosa? A l’oro! Per quale motivo?
È a l’oro che “servi”. Stop!
Cioè, dove guardi (vogliono che guardi):
sei sempre girato non linearmente al contrario
anche con Steiner, l'Antroposofia, etc.
ossia
il messaggio (Verità) non il messaggero (ciò che guardi e/o in cui c®edi ).
L’Antroposofia contava fra i suoi membri molti scienziati di ogni disciplina, e che si poteva presumere di applicare in seguito i metodi antroposofici alle singole scienze, mi permisi di proporre che al nome dell’edificio venisse fatta l’aggiunta di “Libera Università di Scienza dello Spirito”. Intorno a quest’edificio, dunque, per quasi dieci anni, lavorarono gli amici dell’Antroposofia. Da molte parti furono compiuti gravi sacrifici materiali: artisti, tecnici, scienziati, vi hanno svolto un’attività piena di devozione. Chiunque, nella cerchia degli Antroposofi, ebbe la possibilità di lavorare a questo edificio, vi lavorò. Le fatiche più ardue vennero volonterosamente assunte. Lo stesso spirito della concezione antroposofica lavorò al Goetheanum, attraverso a cuori pieni d’entusiasmo. La maggioranza degli operai che vi lavoravano, e che da principio erano per lo meno indifferenti di fronte all’Antroposofia, dal 1922 in poi si sono convinti, con grande mia gioia, che i falsi giudizi, così diffusi sull’Antroposofia, sono infondati. Il pensiero mio e dei miei collaboratori era rivolto alla continuazione del nostro lavoro. Avevamo indetto per la fine di dicembre e il principio di gennaio, un corso di Scienze Naturali, a cui assistevano, come sempre, amici della causa antroposofica, convenuti da molti paesi. Alle altre attività artistiche si erano aggiunte da anni, l’Euritmia e la Declamazione, dirette dalla Signora Marie Steiner, che dedicava a queste arti una parte della sua multiforme attività. La sera di S. Silvestro, dalle 17 alle 19 aveva avuto luogo uno spettacolo d’arte euritmica. Alle 20 cominciò la mia conferenza che finì alle 21 e mezzo. Avevo parlato, dal punto di vista antroposofico, del rapporto che ha l’uomo con le manifestazioni del ciclo annuale.
Poco tempo dopo il Goetheanum era in fiamme. Al mattino del Capodanno 1923 era bruciato; tutto tranne la base di cemento…
Rudolf Steiner
Il primo Goetheanum… costruito interamente in legno, venne completamente distrutto in un incendio doloso il 31 dicembre 1922…
La “base di cemento” diede f-orma e luogo all’edificio attuale:
ma dal legno al cemento (armato) ce ne passa
nonostante “tutto”.
Perché “qualcuno (la Verità)” bruciò il centro originale? Bah!
Cosa devi “vedere”, Oltre... al dolo?
Forse perché sei nell’AntiSistema l’oro? Uhm. Ma no, dai. Lo “spirito” deve essere sempre contenuto, come “morale”; mentre sono i “valori” ciò che “conta(no)” (qua, così), alias, la rivelazione di ciò che è andato in fumo ma rimane sempre in termini di auto riferimento potenziale.
Te sei il canale più adatto.
Però, nell’AntiSistema esisti “te”. Che “combinazione”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3875
prospettivavita@gmail.com