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lunedì 31 gennaio 2011

Fermi facendo qualcosa, dunque in "movimento".





Dubita che le stelle siano ardore,
che il sole ruoti intorno alla sua sfera,
 

dubita che la verità sia vera,
ma dubbio non avere del mio amore.
Mia cara Ofelia, io non so rimare,
mi manca l'arte di dir verseggiando
i miei sospiri; ma ch'io t'ami tanto,
eccelsa, tu non devi dubitare.
Addio, carissima, sempre più tuo,
fino all'ultimo dì che sarà suo
questo mortale suo congegno”.
Amleto
Atto II Scena I
William Shakespeare (citato in "Letters to Juliet").

"Io ho lottato per anni con me stesso e con Ighina, prima di accettare che la Terra è ferma, che il Sole è fermo, che la Luna è ferma e che gli apparenti movimenti che avvengono nel cielo, sono una semplice conseguenza dell’effetto stroboscopio generato dal ritmico moto della luce solare e delle riflessioni planetarie che si intersecano in esso".
Lettera aperta di Alberto Tavanti       
Da www.liberamenteservo.it 
   
Per quanto tempo  l’uomo aveva avuta chiara la mappa planetaria del Sistema Solare? Sin dai tempi dei Sumeri perlomeno. Forse anche prima, perché il “prima” è indefinito ed indefinibile senza aprire gli occhi della Coscienza superiore, senza consultare l’Akasha, senza passare attraverso i veli, i reset, delle ere glaciali.

Poi, per quanto tempo l’uomo aveva creduto che il Sole ruotasse attorno alla Terra? Ossia che il proprio Ego avesse un ruolo centrale nell’economia Celeste.

In realtà l’unica cosa che ruotava era il proprio punto prospettico.

Eppure è vero anche che “tutto scorre”. L’illusione è figlia dell’intento di credere. Credendo Vides.

Per quale motivo viene impartita la disciplina della Fede, ad esempio, nelle religioni? Per quale motivo l’umanità è stata indottrinata con una serie infinita di leggi e codici scritti?
Cosa c’è di “fisso” e di “mobile” in una legge scritta dall’uomo? Tutto e nulla, perché dipende dal punto prospettico da cui l’umanità osserva se stessa mentre crede di vivere in un’unica realtà manifesta.

Il denaro è oramai virtuale. È finto. Un numero digitato in pochi byte di memoria artificiale. Esso è vivo e morto allo stesso tempo. Si muove, circola, ed è stagnante nella misura in cui lo crede la massa critica che permette la sua veicolazione oppure il suo tramonto. 

La legge vettoriale dello spostamento abbisogna di due vettori e di una risultante. Il Tao ed il terzo stato quantico, ossia la risultante della contrapposizione duale delle forze o delle verità.  

Il nostro “punto di vista” è tutto. Tutto è relativo? Certo. Relativo alla nostra polarizzazione interna. “Come è in alto, così è in basso”. Ma, appresa e consapevolizzata questa verità frattale, si rischia lo smarrimento cosmico. La deriva esistenziale. L’inerzia. L’oblio. Il Limbo. La caduta…

Il ritenersi soli ed abbandonati.

Cosa c’è, allora, che ci tiene ancorati alla “salvezza”? Forse, il ricordo. Una immagine. Una foto…

Le foto sono bagni di dolci e amare memorie. Non importa se il ricordare è anche amaro. Questo, infatti, è proprio un esempio che dimostra che tutto è relativo. È un certo tipo di memoria che va lasciato andare, come il celebrare i morti della guerra, il mantenere quelle energie bloccate in quella “posizione” attraverso il ricordo ed un certo tipo di preghiera.
Ma il ricordo di sé è un’altra cosa: è poesia. Quando è tanto delicato vale "oro". Non intendo alludere ad ansie mal digerite, ma ad evanescenze che non se ne sono andate perché “ancora devono dare qualcosa”, devono aiutare, magari, una ferita inconscia che non si vuole rimarginare. E magari, tramite il ricordo, noi siamo la carezza che può fare molto…

“Riflessioni notturne che ti lasciano al canto della notte”.

Quanto vale esistenzialmente il "giorno della memoria"? Molto o nulla, perchè dipende da noi, dal nostro grado evolutivo spirituale. Ha senso ricordare ad un adulto di lavarsi i denti tutti i giorni? Lo ha ancora solo se quell'adulto non è ancora consapevole nè responsabile di se stesso.

Anche Colui che versa in Croce è da "dimenticare", è da togliere da quella posizione di sofferenza. Se ci si ostina a tenerlo lì, è perchè non abbiamo ancora smesso di soffrire e non siamo ancora consapevoli che, in quel modo, la sofferenza rimarrà agganciata al nostro punto prospettico, alla nostra frequenza di Vita manifesta e non. In quel modo continuiamo a farlo soffrire non capendo il vero messaggio che si cela in quella sofferenza oscurante.

È vero anche questa polarità:

"Non è più tempo di ricordare chi siamo. È tempo di conoscere chi siamo. Il ricordo porta tristezza nel vostro mondo, sofferenza, malinconia. Conoscere se stessi porta felicità e gioia. Allora non serve ricordare, ma conoscere, conoscere".
La  Luce  è  Ordine” – Messaggio di Amrir 

Il binomio Davide Russo Diesi/Amrir mi colpisce spesso con delle precise e puntuali iniezioni di “prospettiva” capaci di ricondurre, o ricordare, ad un diverso punto di visione, di ascolto, delle cose. Le “cantine” del Creatore  sono state aperte proprio per questo motivo: portare Luce dove non c’è, polarizzare o ordinare il caos dell’incomprensione, divenire Hu-Bit - umani diversi, nuovi.

"La Luce separa ciò che non è Luce. Nel momento in cui si separa si mette Ordine. La Luce separa e mette Ordine.
In una cantina dove vi è ombra e oscurità, per mettere ordine occorre la luce. Attraverso la Luce si pone l’ordine nei mondi della creazione. E questo è il compito di una Essenza Suprema che attraversa ogni luogo e ogni tempo. Solo con la Luce si pone ordine. Al contrario nel buio e nell’oscurità, vive il disordine.

L’umano desidera mettere ordine ma non accende la propria Luce. Prima occorre accendere la Luce che vive dentro a ognuno di noi. Accesa la Luce, l’occhio sacro osserva una seconda realtà che non era quella che si  pensava di osservare. Accendendo questa Luce l’uomo osserverà ciò che è davanti a sé con un occhio a lui sconosciuto. E osservando ciò che non vedeva prima, imparerà dal nuovo mondo. Osservando qualcosa di mai visto, l’uomo imparerà nuove cose. Osservando nuove cose, l’uomo diverrà nuova cosa".
La  Luce  è  Ordine” – Messaggio di Amrir 

Da questa consapevolezza - cosa si muove e cosa è fermo? Se una distanza è solo una differenza strutturale, vibrazionale, quanto siamo lontani dal nostro obiettivo, dal nostro desiderio solidificato? Tanto e nulla allo stesso istante. È sufficiente sintonizzarsi su di esso per “trovarlo” subito.

La manifestazione concreta dell’energia è la nostra realtà percepita: una mutevole e fissa risultante delle forze che ci spingono ad osservare, ad ascoltare, a fare.

E… Nulla è per caso ma tutto è opportuno.

"Il kung fu vive in tutto quello che facciamo,vive nel modo in cui ci mettiamo la giacca, nel modo in cui ci togliamo la giacca e nel modo in cui trattiamo le persone. Tutto è Kung Fu".

"Tu ragioni solo con i tuoi occhi, per questo sei facile da ingannare".

"Essere fermi e non fare niente sono due cose molto diverse".
Il Signor Han (Jackie Chan) in The Karate Kid - La Leggenda Continua   

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 

lunedì 12 aprile 2010

Davide Russo Diesi e l'esperienza vissuta insieme: Davide al "quadrato"!





Ho conosciuto personalmente Davide Russo Diesi; si, proprio quel Davide “protagonista” del sito www.2012annodiluce.com. Ero rimasto colpito da un indirizzo e-mail che, una sua newsletter, recitava nella parte conclusiva: Email per Letture DNA: dna@2012annodiluce.com.

Ho ricevuto immediatamente la sensazione di dover chiedere informazioni, dal momento in cui mi è sempre più evidente, scorrendo il tempo, l’affidarsi ad una chiara percezione del sistema intuitivo, che esprime quel segnale di “intesa” animica capace di andare oltre al codice “macchina” che usa la mente logica per elaborare i processi decisionali. Conoscevo Davide solo per via delle sue newsletter e per averlo visto in video in un paio di sue videoconferenze. Ebbene, quando giunse la sua risposta, riportante un link  per approfondire l’argomento, sentii subito di dover andare a trovarlo a Torino, presso la sede della “sua” Associazione culturale tempo di luce, in via Cavallermaggiore 5. 
 
Presi un appuntamento ed attesi il giorno del “contatto”. 
 
Per chi non lo sapesse, Davide è una persona che, sulla soglia del “velo” che ci divide tra la Vita e la Morte, è stato contattato da entità aliene o angeliche che dir si voglia, e gli è stata affidata la missione di portare a conoscenza e diffondere nella comunità sociale, il messaggio portatore di speranza, equilibrio, pace, consapevolezza, nonché di “preparazione” armonica ai tempi di cambiamento che stiamo già vivendo. Quando sono giunto da lui, ci siamo subito persi negli argomenti che tanto ci accomunano. Sono molte le idee, le intuizioni, i semi che trovano spazio fertile se si lascia il “terreno” libero di “dare”
 
Senza nessun pregiudizio ne scusante. Ho avuto modo di trascorrere con Davide e gentile compagna lo spazio del pranzo, per cui il dialogo si è anche potuto allargare, occupando modalità del tutto “convenzionali”, per cui è come se lo avessi veramente conosciuto sotto vari aspetti della sua personalità. La “cosa” che mi sono sentito di esprimergli, ad un certo punto, è stata l’estrema familiarità che sentivo nei suoi confronti, come se lo avessi conosciuto da sempre. Davide è una persona davvero alla mano, un “pezzo di pane” si dice dalle mie parti; è chiaramente un ragazzo, un uomo, una entità spirituale davvero aperta e coerente con ciò che le sue parole esprimono. 
 
Ad esempio la sua estrema convinzione di chiedere una libera offerta per quello che fa, è per me, il più bello e convincente biglietto da visita che potesse darmi. Anche nell’ambito delle offerte, esistono tecniche particolari di “soggezione” psicologica, per cui una persona che deve decidere quanto donare, di fronte alla persona stessa che attende il frutto economico del suo tempo, spesso “cade” nella trappola dell’intimidazione invisibile dello sguardo altrui. Con Davide questo non succede; è tanto grande la sua discrezione che, colui che dona, è libero veramente di dare quello che sente in cuor suo. Non ci sono forzature psicologiche ne altre trappole psichiche. E ciò gli fa veramente onore. Abbiamo parlato a lungo di questo aspetto. “Per quello che ti dono, non basterebbero due miliardi di euro” – ecco chi è Davide.      
 
Tralascio ora questo ambito generale, anche se importante, del nostro incontro, focalizzando l’attenzione su quello che è accaduto dopo. Nel pomeriggio mi sono sdraiato sul lettino e Davide mi ha sottoposto alla sessione energetica promessa, che consiste in:
  • applicazione di 15 minuti al generatore psicofisico ad onde Delta (curiosa la vicenda di questo apparecchio, i cui disegni sono stati visualizzati da Davide in seguito a trasmissione “telepatica” delle entità con le quali “collabora”. Questa strumentazione ha potenzialità elevate e  può aprire e migliorare le nostre facoltà ancora latenti o appena sviluppate)
  • riequilibrio energetico tramite cristalli e campana ayurvedica (la cui frequenza permette di vivere il fenomeno della risonanza con tutto il nostro essere; una esperienza, questa, davvero totale ed appagante che comporta effettivamente uno stato di pace interiore davvero significativo)
  • lettura del DNA, tramite la connessione tra una zona energetica del polso, l’essenza di Davide, la connessione con il canale extracorporeo che “dialoga” con Davide
  • preparazione all’inversione dei poli planetaria, mediante applicazione di una memoria frequenziale invertita che, quasi sempre il corpo rigetta su di un quarzo che teniamo nella mano; però questa operazione è basilare per creare una memoria, in maniera tale che quando accadrà l’evento, la mente saprà già come comportarsi adattandosi di default alla nuova configurazione polare planetaria
E molto altro che scaturisce da ciò che Davide percepisce di noi, avendoci di fronte. Si va dalla visione dell’aura, a informazioni relative alla nostra ultima reincarnazione, al nome del nostro primo Spirito, etc. 
 
 
Che dire? Che è stata una esperienza elettrizzante e sicuramente positiva. Il frutto migliore di andare a trovarlo è insito, tuttavia, nell’apertura che dobbiamo fare ed avere per accettare quello che sentiremo e che vedremo. È come mettersi in gioco apertamente, evitando il metro fallace del giudizio e delle credenze o abitudini. Dobbiamo permetterci di togliere le redini alla nostra libertà di sentire, provare, fare. Ci sono “entità” evolute che ci guidano, ogni istante, verso quel balzo quantico che, migliaia di anni fa, fu preparato per tempo, proprio per l’umanità di questo periodo. Secondo un piano divino che è sempre sopra ad ogni vicissitudine esistenziale, regolato dalle leggi karmiche e del libero arbitrio, dalla legge d’attrazione, dallo sviluppo della compassione e dell’Amore incondizionato. L’apertura del terzo occhio consiste proprio nel tornare a vedere il “mondo” con occhi rinnovati, nuovi. Evitiamo di perderci in inutili “smancerie” elusive frutto della logica mentale, dell’ego, dell’illusione dei sensi; permettiamoci di “sentire” attraverso il cuore e tramite la condivisione spirituale di essere tutti quanti un solo essere divino che esperimenta se stesso tramite varie fasi; dalla divisione, dalla dispersione del sé, giungerà a nuova nascita la consapevolezza della famiglia globale animica del Creatore, proprio attraverso un processo di trasmutazione e purificazione delle proprie “maglie” di energia vibrazionale.

Sono trascorsi pochi giorni dal mio incontro con Davide e, con mia grande felicità, sono accadute già delle “cose” molto belle che, storicamente, pendevano come spade di Damocle sulla tranquillità dell’esperienza di Vita. Io credo che il riequilibrio del nostro sistema energetico funzionale, porti ad una sorta di centratura del nostro punto prospettico, ossia di quel posto d’osservazione frequenziale che, istante dopo istante, ci indica dove siamo, cosa succede, chi siamo, dove andiamo, etc. Il sistema di scatola guida emozionale beneficia di questa aumentata consapevolezza, tornandoci un segnale pulito, il quale rinvigorisce il momentum e ci fa stare sempre meglio. Come sappiamo da tempo, dipende tutto da noi. Il cane che si morde la coda nasce da insidie interne che trovano interazione con l’esterno; troviamo un punto di equilibrio e, ben disposti a voler cambiare, interrompiamo il flusso in cerchio perenne dei nostri guai; cerchio o loop che necessita e chiede proprio la “comprensione” delle cause che lo animano.

Devo dunque ringraziare di cuore Davide per quello che ha fatto, che fa e che continuerà a fare. Si è dimostrato veramente degno di quello che va proclamando nelle sue conferenze, sul suo sito, nelle sue pubblicazioni, etc.

Molto onorato da tutto ciò!

Sono certo che i progetti relativi alla ”task force” spirituale, prenderanno presto vigore ed energia condensata anche nei piani di questa nostra dimensione incompresa, ma pregna di grandi opportunità evolutive.


 http://www.2012annodiluce.com/pre_chieri.html