Quante “parole” ci vogliono per rendere bene tale “idea”? Tante. Poche. Una. Nessuna…
Nel silenzio. Urlando a squarciagola.Sentendo come uno stillicidio interno, a livello viscerale, appena coperto dalla “speranza”; da quel sottile “credo” che ammonisce “non può essere davvero così. Non può essere…”.
Qualche immagine della famiglia, degli amici, dei cari. E, poi, la paura per una serie di funerali.
Non tanto per se stessi, quanto per chi nonostante tutto ha preferito restare vicino alla “sottile linea rossa”.