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giovedì 28 giugno 2012

Il controllo della scarsità.



Opera di Franco Cisternino

La proprietà generale dell’orientamento sarebbe l’economia, cioè la ricerca della via più breve e più facile, delle occasioni più favorevoli, del controllo della scarsità del tempo

in tal senso l’economia si presenta come l’esigenza centrale dell’orientamento, in quanto accorcia tutto ciò che è superfluo, inadatto e non mirato al fine...
Questa 'abile' definizione fluttua sul 'pelo d'acqua' della Consapevolezza. Tutto può divenire opera distruttrice oppure creatrice... Dipende da noi.

Di tanto in tanto mi sorgono ‘spontanee’ delle domande. Ad esempio, ieri, mi è balenata questa: 

‘Come fanno i Cantanti ad incassare, ancora nel 2012, così tanto (anche se esiste sempre la caratteristica della lamentela)? Come possono vendere centinaia di migliaia di ‘dischi’, quando in Internet praticamente si trova di tutto, compreso il loro lavoro, in maniera certamente discutibile ma assolutamente gratuita? 

Perché sul Web si trova di tutto, anche se non è sempre ‘legale’? Come mai in commercio si trovano, da tempo, apparecchi capaci di duplicare o clonare film e prodotti multimediali anche ad alto valore aggiunto?

Il suo (di Rihanna) quinto album in studio, Loud, è stato pubblicato il 16 novembre 2010 e ha debuttato alla terza posizione della classifica statunitense, vendendo 207.000 copie nella sua prima settimana
Link

Forse quella piccola particella ‘nella sua prima settimana’, può essere una buona chiave di lettura al fine di dare una risposta alla prima domanda. Cioè? Potrebbe essere che le persone, i ‘fans’, siano tanto desiderosi di avere l’ultimo sforzo del proprio Autore preferito, da non attendere nemmeno il Tempo fisiologico di apparizione di quel prodotto tra le pagine dedicate al ‘Peer to Peer’ (nodi equivalenti o paritari - in inglese peer - che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi della rete... Link), ossia ‘comprano subito, come alimentati da una insormontabile corsa sfrenata all’acquisto’… ossia animati da una 'dipendenza'.

La ‘Legalità’ è un qualcosa di opinabile. Il ‘Diritto’ è una forma plasmabile. 

Gli Attori, che traggono denaro dalla partecipazione della Massa tra le evolventi del business più o meno chiaro, spingono le stesse dinamiche ad una sorta di emancipazione, che non sempre la ‘Legge’ riesce a contenere/comprendere. Coloro che vendono macchine capaci di duplicare, come hanno potuto farlo, in barba alle leggi del copyright (volute dalle Lobby) relative ad altri prodotti oggetto delle proprie mire ed attenzioni? È una lotta certamente tra Corporazioni, costellata ad esempio dalla chiusura di Napster o ultimamente di Megaupload e altri Siti di ‘scambio’:

Chiuso KickassTorrents un altro colpo al P2P in Italia.
Un altro sito per il ‘Peer to peer’, lo scambio di file da utente a utente, non sarà più raggiungibile dall'Italia. La Guardia di Finanza su provvedimento emesso dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, ha inibito l'accesso agli internauti nazionali sul portale Kickasstorrents, uno dei principali siti di scarimento di 'torrent' per lo scambio dei file. Si tratta comunque di un blocco a livello Dns, e quindi facilmente aggirabile da chi ha un minimo di dimestichezza con la Rete. Ma di fatto, digitando l'indirizzo nel browser, il sito risulta irraggiungibile.

Dopo l'operazione The Pirate Bay nel 2008 e la definitiva chiusura dei battenti di Btjunkie nel febbraio 2012, le Fiamme Gialle hanno agito su questa terza piattaforma, con sede nelle Filippine e server sparsi in tutto il mondo. L'operazione, denominata 'Last Paradise', segue quelle denominate 'Little angel' per il sito Linkstreaming e 'Poisonous Dahlia' per Btjunkie.

Il sito, forte dei suoi 10 milioni di torrent attivi, riceve oltre tre milioni di visite giornaliere da tutto il pianeta e l'Italia sinora era il terzo Paese per provenienza di utenti alle spalle solo di India e Usa. Centinaia di migliaia di italiani usavano regolarmente ogni giorno la superpiattaforma digitale pirata per scaricare musica, film, videogiochi e software. Kickasstorrents è una delle piattaforme più aggiornate, con le ultime uscite commerciali e in contemporanea con le anteprime cinematografiche. 
 
Kickasstorrents (o Kat, come meglio noto ai websurfer) ospitava numerosi banner pubblicitari, producendo guadagni per i gestori stimati in oltre 8,5 milioni di dollari l'anno.
Link

L'Fbi chiude Megaupload e Megavideo offensiva degli hacker contro il governo.
Pugno di ferro degli Stati Uniti contro la pirateria digitale: l'Fbi, in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia americano, ha chiuso il sito Megaupload.com e Megavideo.com, ottenendo l'arresto del fondatore e di altre tre persone.

Megaupload è uno dei più noti e più imponenti archivi di film, musica e software, spesso pubblicati senza autorizzazione. Secondo l'accusa, l'attività di Megaupload è costata più di 500 milioni di dollari in mancati profitti ai legittimi detentori del copyright.

Il fondatore del sito, Kim Schmitz, e altri tre sono stati arrestati in Nuova Zelanda su richiesta delle autorità statunitensi. Altre due persone sono ricercate e numerose altre risultano incriminate. L'atto di forza arriva a 24 ore dallo sciopero di 'Internet 1' per protestare contro il Sopa, la legge antipirateria in discussione al Congresso che, secondo molte internet company tra cui Google e Wikipedia, metterebbe a repentaglio la libertà di espressione online...

Cos'è Megaupload? Tecnicamente il sito si presenta come un 'cyberlocker', una sorta di magazzino tramite il quale gli utenti possono archiviare file troppo grandi da spedire via e-mail per condividerli in via riservata con altre persone. Un uso del tutto legittimo nel quale si innesta una zona grigia di illegalità, poiché molti caricano file protetti da copyright e poi diffondono il link per scaricarli su forum e blog, mettendo di fatto in piedi un giro di contenuti pirata. Megaupload guadagna vendendo pubblicità sulle sue pagine e facendosi pagare dagli utenti che vogliano scaricare più di un certo numero di file a velocità più elevata.

In un comunicato pubblicato poco prima della chiusura, Megaupload bollava come ridicole le accuse di violazione del copyright, affermando che 'la stragrande maggioranza del traffico generato dal sito è legale. Siamo qui per restare', garantiva Megaupload, aprendo al dialogo con l'industria dell'entertainment che, scrivevano gli autori del messaggio, 'vuole avvantaggiarsi della nostra popolarità'.

Di tutt'altro avviso il Dipartimento di Giustizia, secondo il quale Megaupload 'ha riprodotto e distribuito illegalmente su larga scala copie illegali di materiale protetto da copyright, tra cui film - anche prima dell'arrivo in sala - musica, programmi televisivi, libri elettronici e software'. Le accuse nei confronti degli indagati sono pesanti: 

associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d'autore. Rischiano oltre 50 anni di prigione ciascuno.
Link

Ecco il ‘cloud’ che confonde le idee:

Cos'è Megaupload? Tecnicamente il sito si presenta come un ‘cyberlocker’, una sorta di magazzino tramite il quale gli utenti possono archiviare file troppo grandi da spedire via e-mail per condividerli in via riservata con altre persone. Un uso del tutto legittimo nel quale si innesta una zona grigia di illegalità
 
Una particella del discorso, ossia quel ‘Tecnicamente’, fa davvero la differenza. Significa che ‘a livello teorico’ o ‘apparentemente’, un qualcosa abbia ‘funzione di’ o ‘sembri che’, mentre in realtà è tutt’altro. Come è possibile? Come è spiegabile? Perché non c’è una chiara e netta distinzione e/o separazione tra il ‘nero e il bianco’?

Secondo me si spiega attraverso l’esistenza olografica della legge Biodiversa. Per globalizzare effettivamente una situazione, un certo tipo di Potere dovrebbe lobotomizzare l’intera popolazione planetaria. Cosa non certamente possibile. Oppure no?

A cosa mirano, ‘segretamente’, certe ricerche scientifiche, che si collocano al di là del concetto di etica e di morale? Al controllo ‘basale’ della popolazione. Perché? Proprio per cercare di ‘ovviare’ o compensare la legge della Biodiversità, ossia quel fattore basilare di ‘protezione’, strutturale rispetto al pericolo di estinzione di una specie vivente

La Biodiversità non permette un totale allineamento nel modello di paradigma a cui un intero tenta di avvicinarsi o viene tentato ad avvicinarsi. 

È una sorta di garanzia di univocità, un firewall sempre monitorante la situazione inerente al bacino della possibilità. L’esistenza biodiversa reca con sé l’altra faccia della medaglia, ossia l’esistenza probabile di un certo Potere che tenta o tenterà di assoggettare a sé la comunione globale. Forze vettoriali che spingono apparentemente verso direzioni opposte ma elastiche, tuttavia sempre inerenti all’unico movimento sempre auto funzionale: quello ‘evolutivo’

È giusto che un Autore percepisca un certo ammontare per la sua attività. È giusto che l’usufruitore paghi qualcosa per quel prodotto. Tuttavia è sempre l’eccesso che determina la forza del suo opposto, ossia dell’alternativa. Il Potere Antisistemico ha lavorato molto bene, proprio all’insegna dell’apparente assenza di alternativa. Come se ad una fiammella venisse tolta la parte ‘bruciabile’ dell’aria e, per questo, la stessa fiammella non avesse la possibilità di continuare ad alimentare la sua luce di speranza e possibilità.

In definitiva, la legge del Mondo degli Affari, quella della domanda e della risposta, replica sempre quella superiore relativa all’equilibrio tra le parti. È un equilibrio mutevole del quale noi percepiamo o viviamo le forze componenti, ossia le forze di squilibrio che richiedono la compensazione dell’Universo

Ad esempio, Vadim Zeland, attraverso la sua deduzione inerente al concetto di ‘Potenziale Superfluo’, narra proprio di questa dinamica dell’energia, prodotta per compensazione dal bacino Universale, in funzione di una certa ‘massa energetica’ presente nella singolarità, oppure nella globalità, visto che la globalità è una singolarità di livello più alto.

Quando sentiamo le cosiddette ‘farfalle nella pancia’, stiamo pur certi che attireremo a noi una forza di compensazione teoricamente ‘uguale e contraria’. Ciò, dal punto di vista di SPS, equivale a sostenere l’esistenza di un’altra legge Celeste, ossia di quella relativa all’attrazione, da cui deriva il magnetismo, la gravità e, in ambito non solo spirituale, il concetto di ‘attaccamento’.

Essere in questo Mondo, ma non di questo Mondo…

Persino i nativi d’America erano oggetto di attaccamento:

la terra non appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla terra.

Io trovo che nessuna delle due varianti sia esaustiva, infatti entrambi sono soggette all’attaccamento a qualcosa, ossia tendono a ‘trattenere’ l’energia invece che a farla scorrere insieme al moto dell’Universo

Da 'qua' deriva la storicizzazione della ristrettezza della risorse in luogo della sua parte nascosta relativa all’abbondanza naturale di ogni cosa. Logico che, poi, le parole siano interpretabili in infiniti modi e che quella antica cultura avesse una diversa e molto più saggia idea per spiegarsi la propria esistenza e il proprio scopo nella propria conduzione esistenziale. La loro saggezza è giunta a noi come sterilizzata dal Potere di Controllo Antisistemico, dalla logica imperante del ‘Viso Pallido’ o della mentalità occidentale della depredazione energetica delle risorse

Per cui, l’assenza di Giudizio è sempre ed in ogni caso la scelta migliore che possiamo intraprendere. A volte il ‘non giudicare’ può comportare l’assoluta ‘immobilità’ esistenziale nelle 3d? Può starci. Sì, perché la legge biodiversa è sempre all’opera. Dunque, nel non assolutizzare mai nessun comportamento, può auto esistere la ‘Chiave di Volta’ dell’interpretazione polarizzata del campo energetico della possibilità.

È chiaro che stiamo cercando di imparare ad autogestirci in questo ‘parco del possibile’. Cosa certamente non facile, allorquando l’attaccamento, legato al concetto di Morte e di Paura, riesce ad avere apparentemente la meglio sul concetto, ormai risultante illusorio, della conduzione esistenziale immortale e, dunque, ‘oltre alla modalità espressa dalla stretta banda energetica descritta dalla sopravvivenza’.

Esistono ‘vasi comunicanti’ tra gli opposti. Esiste anche quel fenomeno fotografato ed espresso dalla ‘legge di Liebig’, ossia che ‘la crescita è controllata non dall'ammontare totale delle risorse naturali disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa’...  
Da cui deriva il concetto di ‘centesima scimmia’ o della ‘goccia capace di fare traboccare il vaso’, di ‘Massa critica’, ‘Effetto Farfalla’, etc.

Quando si polarizza il campo della possibilità, triangolando con almeno un punto al di fuori del Piano in cui si è auto installati, allora la situazione comprensibile allarga il proprio spettro visibile. Noi siamo esseri multidimensionali e, come tali, necessitiamo di una visione multidimensionale capace di abbracciare in toto il concetto di ‘possibile’. 
 
L’evoluzione in corso sta proprio ri-dotandoci di questa visione superiore delle ‘cose’. Ciò che avevamo e che abbiamo perduto, adesso la stiamo attirando nuovamente a noi. Questa ‘azione/non azione’ non corrisponde ad un movimento a vuoto o 'a passo di gambero', ma corrisponde all’azione di Penelope, al 'tessere e disfare' inerente ad uno stallo nello scorrimento del Tempo. Come se si attendesse il Tempo migliore al fine di proporsi in campo aperto. 

‘Cogli l’attimo’…
 
Avere ‘deposto’ la Chiaroveggenza non significa essere tornati indietro, perché si sono sviluppate quelle parti compensative, che per altri versi e processi, nel Tempo giungeranno ancora a quel livello della percezione. La Vita è flessibile, saggia, lungimirante e tende sempre verso qualcosa

È solo all’interno di questa ‘chiarezza d’intenti’ che il Libero Arbitrio permette alla Biodiversità di muoversi.

Movimento senza movimento. Non movimento movimentato… cambiamento: ‘perfezione nomade’.

La Legge di Liebig afferma che la crescita avviene con la velocità permessa da quello più limitato. In condizioni di equilibrio stazionario, le sostanze essenziali disponibili in quantità prossime al minimo necessario tendono a divenire limitanti. Tuttavia i fattori possono interagire fra loro rendendo la risposta degli organismi più complessa
Link

Se l’Antisistema controlla la risorsa più ‘scarsa’, allora controlla anche la ‘crescita globale’.

Ma questo ‘filtro’ esiste solo nel Tempo e per un certo flusso di Tempo, perché ‘poi’ il ‘Sistema’ ricalcolerà la rotta per riprendere il cammino. La cosa interessante è anche che questa ‘sosta’ sarà stata, alla fine, necessaria e parte in causa del meccanismo di crescita. Nulla è per caso.

La ristrettezza delle risorse, il riconoscimento del ‘valore’ derivante dalla scarsità di un bene, sono frattali diretti di questa ‘legge non scritta’, ma solo agganciata o intuita dal Potere di Controllo sulle/nelle 3d. Le ‘entità parassite’, che veicolano il Potere di Controllo 3d, rientrano a pieno in questo ambito di ‘apparenze sostanziali’.

Il diretto frattale, capace di fare intuire questa modalità auto educativa, è l’insegnamento derivante dalle 'lezioni virtuali', che la tecnologia ha già da Tempo messo a disposizione.

Tornando alla domanda iniziale, penso che sino a quando gli Autori non levigheranno le proprie aspettative di guadagno, gli ‘altri’ non smetteranno mai di cercare nuove vie per ‘non pagare’. In presenza di ‘equa richiesta’, gli ‘altri’ levigheranno la tendenza a procurarsi un dato prodotto in maniere ‘biodiverse’.

In presenza di ‘equa richiesta’ ci sarà anche ’equa offerta’.

L’umanità necessita di auto regolamentazione responsabile, perchè non verrà nessun ‘Salvatore’…

È un processo. Uno step by step. Il prossimo step potrebbe essere quello incarnato da Ucadia, ossia creare denaro in maniera sovrana attraverso la propria azione responsabile

Un meccanismo che stacca alla base il concetto di ‘domanda e offerta’ per come lo conosciamo... Lo ammoderna, lo stimola a mutare forma e intensità…

Vivere di passione si può e si deve.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 8 marzo 2012

Realtà diverse.




La percezione della ‘realtà’ corrisponde ad uno stretto giro alchemico di commistioni di sensi, intuito e consapevolezza, e il ‘tutto’ è perfettamente ‘aggirabile’ attraverso l’analogo mix alchemico di conoscenza e chiarezza intenzionale.

Insomma, abbiamo chiaramente la ‘sinergia’ tra due blocchi, polarità duale, dei quali ‘uno’ non è cosciente e l’altro è cosciente del funzionamento di verità superiori innescate dal proprio potere.

Lo si evince, praticamente, osservando le 3d a qualsivoglia livello. Frattalmente esse ci indicano, con grande precisione, l’esistenza, in ogni ambito, di un potere umano che s’approfitta della propria posizione dominante a scapito di un gruppo umano, molto più grande, che invece subisce passivamente la stessa dinamica: azione e reazione? Piuttosto causa e effetto, visto che la ‘reazione’ c’è ma si tratta molto spesso di un ‘riflesso condizionato’ e, dunque, più un effetto che una vera e propria reazione naturale.

Devo fare esempi? Che poi sarebbero i soliti esempi? No, non serve. È talmente evidente osservando la struttura sociale umana, che esiste sempre ‘chi’ ha le informazioni ‘prima’ e chi si limita a ‘respirarle’. Questo meccanismo è installato in profondità nel costrutto umano, segno evidente di un ‘qualcosa’ che analogamente ‘vive’ ad un livello superiore della vibrazione energetica.

Diciamo che, per capirci meglio, dobbiamo immaginare la forma della piramide; ecco… la base allargata e il vertice stretto. Tutto nelle 3d si muove secondo questo vettore. Tutto. Anche i casi più ‘solari’ hanno al loro interno una forma energetica piramidale.

Non è il detto, ‘la tua Morte è la mia Vita
’, dei tempi passati, ma un ‘la tua Vita controllata è la mia sopravvivenza’. È evidente il livello della Paura che anima il Controllo e tutto il resto diventa una conseguenza, un riflesso. Per mantenere il livello dei ‘pochi’, si dovranno sacrificare i ‘molti’, non morendo a 30 anni ma vivendo sino agli 80/90, perlomeno, perché essi sono come il maiale, ossia non si butta via niente:

servono in tutto quello che fanno. Serviamo in tutto quello che facciamo. La 'metafora' degli Anunnaki, che hanno creato ed assogettato l'umanità al ruolo di schiavi operai, è molto chiara. 'Ieri' evidentemente schiavi operai, 'oggi' apparentemente 'lavoratori salariati'...

Ciò spiega l’apparente evoluzione civile nei costumi e nei modi: 

un’illusione dettata precisamente da un cambio di ritmo nel Piano del Controllo, che si intesse di pari passo al processo di evoluzione naturale umano. Processo che tende ad 'emancipare'; un effetto già preventivato nell’ordito del Controllo. Ricordate?
 
Sistema di Manipolazione Genetica (SMG) – Questo sistema fu il prodotto di varie razze interdimensionali che lavorarono per creare un mezzo adatto ad accedere al mondo fisico. Fu Anu che specificamente lo volle, non solo per accedere e sfruttare le risorse del mondo fisico, ma anche in funzione della soppressione degli esseri infiniti che davano energia allo strumento umano, così da avere l’equivalente di schiavi volonterosi. Sì, gli esseri infiniti possono essere ridotti a esseri finiti quando sono assoggettati al Sistema Mente Umana.

Durante la progettazione dello strumento umano, fu deciso di creare il Sistema di Manipolazione Genetica come mezzo per modificare lo strumento umano nel corso del tempo man mano che evolveva, e assicurarsi che non avrebbe mai raggiunto l’auto-realizzazione o lo stato di consapevolezza di Sovranità Integrale

Lo stato di Satori, Nirvana, Coscienza Cosmica, Illuminazione ed Estasi, furono tutti nomi diversi per gli stati superiori del Complesso Dio-Spirito-Anima (CDSA), sempre nell’ambito del Sistema Mente Umana (SMU), ma che diventavano dei posti di controllo innescanti l’intervento del Sistema di Manipolazione Genetica.
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Nel mio libro ‘Prospettiva Vita’ sono le ‘Sentinelle’, entità energetiche che emergono dalla propria persona allorquando il potenziale espresso dalla trinità intenzione/pensiero/azione, diventa pericoloso per il mantenimento dello status quo. Ossia, in tempi non sospetti ho scritto la stessa cosa, il medesimo concetto in forma romanzata, in virtù di un diretto ‘sentire’. Per questo, ma non solo, considero il mio ‘parto’ un’opera di canalizzazione perlomeno del mio Sé superiore al pari degli scritti presenti in SPS.

Nulla è per caso per vie ‘naturali’ e ‘nulla è lasciato al caso’ per vie ‘artificiali’: 

causa e reazione / analogia frattale.

Torniamo alla percezione della realtà. Quante realtà esistono? Una, si è portati a pensare. Allora leggiamo questa notizia:

Auto: produzione mondiale record a 80,1 mln unità nel 2011.
La produzione mondiale di automobili ha toccato nel 2011 un nuovo record. Secondo i dati diffusi oggi dall'Organisation Internationale des Constructeurs d'Automobiles  (Oica), con sede a Ginevra, la produzione di vetture a livello globale è salito del 3% a 80,1 milioni di unità rispetto all'anno prima. 

‘Dopo un calo nel 2009 a 61,8 milioni di unità dovuto alla crisi del 2008, la produzione di auto ha ripreso a crescere’, si legge nella nota odierna. A livello geografico, l'Asia rappresenta il primo produttore con 40,6 milioni di vetture prodotte, seguita dall'Europa (21,1 milioni) e dalle Americhe (17,8 milioni).
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Esiste la realtà alle prese con la cosiddetta ‘crisi’ e perlomeno un’altra in cui non esiste la ‘crisi’. La produzione globale di auto lo dimostra a pieno. Quel dato è relativo al record mondiale di auto prodotte e non corrisponde ad una crescita fisiologica dopo il calo dell’anno precedente. È il record da quando si è iniziato a produrre su larga scala

Esattamente lo stesso leit motiv trasmesso dagli indici azionari Americani, tutti vicini ai loro massimi storici.

Un vero e proprio paradosso. Certamente molto ben spiegabile dagli ‘esperti’, attraverso giri di parole e concetti Antisistemici, provenienti direttamente dal condizionamento molto ben dettagliato nell’articolo di SPS del 6 marzo 2012.
 
Tutto ciò mette chiaramente in evidenza che la ‘realtà’ non è unica, ma è quella percepita, che sembra escludere tutto il resto, l’alternativa, la biodiversità. Il saperlo per certo conferisce un certo vantaggio/potere su coloro che non lo ricordano più, per cui gioco forza ‘chi conosce, si muove di conseguenza’, mentre ‘chi non conosce, si muove per inerzia’.

La forza inerziale deriva dal movimento innescato dal Controllo. L’umanità si muove per induzione (badate bene che non devo evidenziare ogni volta che esiste anche un Piano Divino, al di sopra delle parti, per cui ‘tutto è opportuno’). 

I famosi ‘danni collaterali’, che si quantificano in ambito militare, conferiscono molto bene l’idea del ‘piano nel piano’, con la differenza che la morte fisica non rappresenta la ‘fine’ dell’esistenza dell’individuo.

Se ognuno di noi, improvvisamente, sapesse con certezza di non essere solo il corpo fisico, l’esistenza sulla Terra 3d cambierebbe all’istante. Una simile consapevolezza 3d non rientra nei piani né del Controllo né del Piano Divino. Perché? Perché questo Scenario 3d, per continuare ad esistere all’interno della propria ‘funzione’, necessita una forma di dimenticanza da parte di coloro che s’installano ai fini esperienziali, in funzione dell’input morfogenetico ‘Conosci Te Stesso’.

Per questo motivo non succederà a livello massivo.

Questo Scenario cicla per funzione nativa. C’è ‘qualcuno/qualcosa’ che conosce perfettamente questa verità. E certamente se n’è approfittato. Ma quel ‘qualcuno/qualcosa’ è proprio il target, la meta, l’obiettivo da raggiungere mentre si è impegnati a fare esperienza di Sé.

Nulla è per caso e tutto è opportuno. 

I ‘danni collaterali’ sono solo illusori e non permanenti. Tutto serve per ‘fare dimenticare a chi non ha dimenticato’ che la realtà superiore prevede un gran finale nella luce collettiva dell’Amore del Creatore. Saperlo, per il lato oscuro, significa approfittarsene ma rimanendo in una logica di 'non evidenza', perché quella 'non evidenza' corrisponde all’allungamento del ‘gioco’ a livello pressochè infinito. 

Mentre l’evidenza corrisponde alla ‘fine’ del gioco. 

Per cui, ‘dimenticando quello che conosce’ cadrà nella rete dell’apparenza. Una volta manifesto sarà impossibilitato a fuggire nuovamente e sotto i riflettori del ‘Cielo’ sarà aiutato a rientrare nei ranghi, mediante conoscenza di Sé. Intanto abbiamo iniziato l’Opera dimenticando a livello di umanità; ciò permetterà per riflesso indotto, che anche il Controllo dimentichi, abbassando la guardia e mostrandosi per effetto della propria superbia e del proprio  Ego.

Signore e Signori: vi presento il Mondo che conoscete, fatto di ombre cosparse di apparenza, poco convincente ma parecchio ‘allettante’, ricco di tentazioni. Non trovate?

Provate a resistere ad un qualcosa che vi tenta…

La realtà è biodiversa. La Sorgente è Una, perlomeno la Sorgente a cui facciamo capo e non è detto che sia finita lì.

Islam: primo imam donna d'Italia, diritti per donne ma no legge su velo.
Trentina ma di origine siriane, 35 anni, con studi di teologia a Parigi e una laurea a Lione, oggi insegnante di cultura araba: 

è questo l'identikit di Nibras Breigheche, la prima donna chiamata a far parte di un'associazione nazionale musulmana di Imam - l'Associazione Islamica Italiana degli imam e delle guide religiose, nata lo scorso dicembre, con l'obiettivo di formare i leader religiosi musulmani del nostro Paese. Intervistata da 'Mondo e Missione', mensile del Pime di Milano, Breigheche sottolinea che ‘non è vero che l'islam vuole donne sottomesse: perla mia religione uomini e donne hanno gli stessi identici diritti’…
 
Nell'intervista, Nibras tocca alcuni dei temi caldi nel dibattito su donne e islam, dalla questione del velo integrale – ‘non è un precetto religioso e condanniamo chi lo impone, ma una legge per vietarlo non è la soluzione’ - fino al 'caso Hina': ‘In quell'occasione abbiamo emesso un comunicato stampa per ribadire che secondo il Corano l'omicidio è il peccato più grave, a maggior ragione se viene perpetrato nei confronti di un figlio. Sottolineerei che il fenomeno della violenza domestica non ha religione ed è da condannare da qualunque parte provenga’…
Link  
 
Le realtà sono diverse e dettate dalla massima ‘paese che vai, usanza che trovi’. Il Controllo prevede, invece, di uniformarci il più possibile. Perché? Perché è più facile mantenere il dominio e livellare il ‘sapere’.

Ecco un frattale molto chiaro che identifica ‘qualcosa che non esiste ma drena risorse/energia’:

il Ponte sullo Stretto di Messina ci costa altri 61 milioni.
È già un fantasma, ma ha ancora un appetito da gigante. È il Ponte sullo Stretto di Messina, che nonostante sia ormai dato per spacciato, continua a fagocitare risorse. Solo lo scorso dicembre nella società promotrice Stretto di Messina sono stati iniettati altri 61,3 milioni, per arrivare a una capitalizzazione complessiva di 383 milioni di euro. I versamenti, a valere su un aumento di capitale deliberato nel 2003, sono stati richiamati dalla società stessa e a sborsare i denari sono stati l’Anas, che ha messo sul piatto 53,3 milioni, ed Rfi, che ha dovuto corrispondere 7,9 milioni.

È vero che si tratta di operazioni previste da anni e per le quali i soci avevano assunto degli impegni, ma questo ultimo versamento appare ancora più difficile da digerire. Non solo perché è arrivato in un momento in cui il Paese aveva altre priorità, alle prese con la pesante escalation del debito pubblico, ma anche perché questo versamento è arrivato quando era ormai chiara la volontà politica di non andare avanti con la realizzazione.
Link

Questo è un esempio frattale, della realtà ‘parassita’, estremamente incisivo e esemplificativo. È solo perché non si crede e non si applica l’analogia frattale, che non si corre ai ripari, ossia che non si amplia pubblicamente la propria prospettiva. Il detto ‘non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire’ afferma proprio questa verità, seppure al livello 3d, rispettando in questo sempre la legge della vero somiglianza.

Lavoro: indagine Ipsos-Fabi, posto in banca nei desideri dei giovani.
Nonostante la crisi, il lavoro in banca resta ancora appetibile per i giovani tra 18 e 25 anni, l'88% lo considera ben retribuito, e il 53% lo ritiene di prestigio. Ben il 41% del campione degli under 25 dichiara di aver preso in considerazione l'idea di andare a lavorare allo sportello
 
Quello bancario si conferma settore aperto al ricambio generazionale. Con la nuova ipotesi d'accordo sul contratto, si sono costruite le basi per sconfiggere la precarietà e create le condizioni per 30mila nuove assunzioni a tempo indeterminato nei prossimi 5 anni ', così Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, commenta i risultati dell'indagine. L'appeal per lo sportello deriva anche, come mostra l'indagine, dalla convinzione che il lavoro in banca offra pari opportunità a uomini e donne (69%), sia adatto ai giovani brillanti (66%), assicuri la possibilità di ricevere adeguata formazione interna (75%), sia un lavoro che impiega alte professionalità (64%) e preveda la possibilità di fare carriera (65%).' 
 
I ‘contro’ sono invece rappresentati dallo stress, dalla non sempre scontata stabilità del posto di lavoro e dall'incognita della meritocrazia, secondo gli intervistati, non proprio un elemento cardine del settore. Leggendo l'indagine si scopre, così, che poco meno della metà del campione dei giovani (il 47%) pensa che quello del bancario sia un lavoro tranquillo (per gli over 56 la percentuale scende al 42%), che il 42% di loro vede nell'impiego allo sportello una prospettiva di stabilità, che soltanto il 35% di loro ritiene che il talento e le capacità siano sempre premiate. Mentre per il 38% degli intervistati il settore offre ancora molte opportunità d'impiego a chi si affaccia adesso nel mondo del lavoro.
Link 
 
La realtà percepita è indotta. Non serve che le banche siano all’epicentro 3d del terremoto della crisi ‘vera’, quella che pesa sulle tasche e sui destini della gente. Non servono tutti gli scandali che sono venuti alla luce, con le banche nel ruolo di primi attori. No, non serve. I ‘giovani’ ambiscono ugualmente andare a lavorare in banca per motivi di ‘opportunità’. È quello che conta, vero?
 
Questo Scenario 3d cicla. 

Va da un massimo ad un minimo e viceversa. Stiamo per raggiungere il massimo o il minimo? Non importa. La cosa certa è che ‘si ruota’. Osserviamo la ‘storia’, i cicli geografici, quelli delle Stelle, quelli delle stagioni, i nostri cicli, quelli della Natura: 

tutto cicla per funzione indotta.

Nessuna colpa. Solo responsabilità.

Quanto costa un morto in Italia.
La spesa media per un funerale è di 5.600 euro. Ma, vista la crisi, le imprese funebri si stanno organizzando per …
 
È un business che - è il caso di dirlo - non muore mai. Secondo una recente ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza, le imprese funebri, oltre 25mila in Italia, fatturano quasi un miliardo di euro all'anno e gli affari vanno a gonfie vele

più 1,2% rispetto al 2010, con una crescita delle aziende nel settore del 4,7%. Altro che crisi

i funerali non conoscono flessioni di sorta. Per dirla con una celebre frase de 'I soliti ignoti' di Monicelli:

‘è la Vita: oggi a te, domani a lui’. Prima o poi, se ne vanno tutti.

Ma anche morire è diventato un lusso che non tutti si possono permettere: 5.600 euro, stima l'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori (Adoc), è il prezzo medio per l'estremo addio, tra feretro, carro funebre, certificato di decesso, personale d'assistenza, annunci mortuari, corone di fiori, cerimonia in chiesa, con offerta annessa, tassa di tumulazione, lapide e concessione del loculo al cimitero.

Un conto salatissimo, che ha registrato un'impennata del 53,6%, pari a quasi 2mila euro di differenza tra il 2001 e il 2011. Se il servizio è organizzato dal comune, anziché da un'agenzia privata, il prezzo scende del 30 per cento, ma al giorno d'oggi la perdita di una persona cara è comunque una stangata per le finanze familiari

Ecco allora che spuntano un po' dappertutto offerte e pacchetti per esequie low-cost

Sì, perché anche quello delle imprese funebri è un mercato competitivo che richiede di stare al passo con i tempi. E magari farsi pure un po' di promozione, con quella giusta dose d'ironia che aiuta a esorcizzare l'ineluttabile.
 
Funerale a rate.
È in voga già da alcuni anni la richiesta di prestiti rateizzati per affrontare l'aldilà. Un italiano su tre sceglie di dilazionare oggi la spesa che, altrimenti, ricadrà sulla famiglia domani, in un colpo solo. E sempre più spesso le imprese funebri stipulano accordi con finanziare per offrire direttamente il servizio agli interessati. 

Nessuna, però, finora lo aveva sponsorizzato così efficacemente. 'Perché piangere due volte? Funerali completi da 99 euro al mese'. 

Questo è l'annuncio dei servizi funerari Taffo che campeggia per le strade di Roma e dintorni. 'Al momento della dipartita di una persona cara, ci si può trovare impreparati a sostenere una spesa extra, dovendo sacrificare i propri risparmi o ripiegando su onoranze insoddisfacenti', dice Alessandro Taffo, 28 anni, uno dei titolari dell'azienda che organizza 90-100 funerali al mese nella capitale: 

'Così abbiamo pensato di offrire soluzioni in comode rate da 18 mesi per un pacchetto funebre all-inclusive, economico e assolutamente dignitoso'. A proposito dello slogan scanzonato, aggiunge: 'Volevamo distinguerci dalle altre imprese che organizzano funerali last-minute'. 

E ci sono riusciti, lanciando fra l'altro una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale dai toni non meno geniali. 'Se hai sonno fermati subito! Meglio riposare in auto che da noi'. 'Non correre oltre i limiti. Noi non abbiamo fretta di vederti'. Oppure: 'Fai allacciare le cinture anche agli altri passeggeri. Non costringerci a fare gli straordinari'. E ancora: 'Mantieni sempre la distanza di sicurezza: E noi faremo altrettanto'. 
 
Cremazione certificata.
L'acquisto di un loculo per la tumulazione costa quasi come un appartamento: si viaggia sui 3-4 mila euro al metro quadro. L'inumazione in terra è più economica, ma l'opzione meno dispendiosa in assoluto resta la cremazione

per legge il prezzo massimo non può superare i 562,55 euro (nel 2011) e alcuni comuni la offrono gratis ai residenti. Anche considerando il costo della bara, obbligatoria, è conveniente. Difatti, la cremazione è in aumento, tanto da interessare ormai il 10 per cento dei decessi, soprattutto nel Nord e Centro Italia dove si concentra la maggior parte degli impianti autorizzati. 

A Milano, addirittura, le persone che si fanno cremare dopo la morte (il 60 per cento) hanno sorpassato quelle che finiscono al cimitero. La volontà va espressa in vita, con una dichiarazione o testamento, oppure iscrivendosi ad associazioni riconosciute, come la Federazione italiana per la cremazione o l'Istituto della cremazione e dispersione delle ceneri. Serve poi l'autorizzazione a procedere del comune dove la persona è venuta a mancare. L'urna con i resti del defunto può essere posizionata al camposanto, e dal 2001 la legge 130 consente anche di conservare le ceneri a casa o disperderle nell'ambiente

Le regole variano ed è bene informarsi presso la polizia mortuaria o gli uffici di competenza. In linea generale, il coniuge o un altro familiare stretto viene incaricato di liberare i resti. Si può fare nei cimiteri, in aree private, in natura, persino in mare, purché in un tratto libero da natanti e manufatti. Di fatto, la legge vieta espressamente solo di spargere le ceneri nei centri abitati. Raccomandazione ai fedeli: 

alla Chiesa la pratica non piace
 
Sepoltura a impatto zero.
Chi la sceglie come forma di espiazione dei peccati ambientali commessi in vita. Chi lo fa perché ha un'anima ecologista fino alla morte e anche oltre. Chi perché, più prosaicamente, s'è fatto due conti in tasca. Fatto sta che i funerali verdi, di moda negli Usa e in Gran Bretagna, cominciano a prendere piede anche in Italia.

Da quest'anno, l'impresa funebre Pagliarin, a Venezia, offre urne cinerarie in mais e bare in cartone verniciato. Rispettano l'ambiente, evitando di seppellire materiali e metalli inquinanti. E consentono un risparmio del 30 per cento rispetto alle casse di legno verniciato. Siccome l'occhio vuole la sua parte, le bare di cartone sono rivestite con un foglio di cellulosa sul quale si può stampare un'immagine a scelta, un cielo azzurro per esempio, o una tinta del tutto simile al legno. Sono già i 20 i funerali a impatto zero celebrati nella laguna.
 
Gli ambientalisti duri e puri non si accontentano. 

Sognano alternative più ecologiche alla cremazione che comporta l'emissione di gas inquinanti nel processo di combustione. Per esempio, la resomazione (che consiste nel liquefare il corpo in una soluzione alcalina) o la criomazione (il cadavere viene raffreddato nell'azoto liquido a -196 gradi °C, essiccato e polverizzato), attualmente praticate all'estero. 

C'è anche chi propone sepolture naturali, sul modello anglosassone dei Green Burialpark, come il progetto Capsula mundi

è un contenitore a forma di uovo,  totalmente biodegradabile dove il corpo verrebbe posizionato in posizione fetale e interrato per trasformarsi in un albero (ma al momento in Italia è vietato). Forse così un giorno il colore del lutto non sarà più il nero, ma il verde.
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Sono davvero con la pelle d’oca in tutto il corpo. Facciamo cose senza senso per altre culture, per le quali la realtà è un’altra. E le altre culture fanno cose che esulano dalla nostra realtà. Nel passato non si esitava a uccidere platealmente, come durante le Crociate, ma sempre utilizzando l’arma dell’apparenza (in questo caso religiosa), proprio perché la realtà altrui non corrispondeva con la propria.

Oggi si utilizzano strumenti più ‘fini’, apparendo con giacca e cravatta davanti alle vittime sacrificali, che non sanno di esserlo. Ma raramente si uccide come nel passato. Si effettuano stragi di Stato (vedasi ad esempio l’industria dei tumori in occidente o quella della guerra nella altre parti del Mondo) per normalizzare il numero della popolazione oltre ad un certo 'tot' giudicato come sostenibile per generare ‘profitto’ d’ogni tipo. Il troppo stroppia? Non sempre...

La logica di Mc Donald’s potremmo chiamarla. Le strategie del colosso del ‘mangiare veloce’ sono sovrapponibili a quelle del Controllo. Lo colorano delle giuste tonalità. Per questo l’azienda prospera sulla Terra 3d. Perché è polarizzata con il ‘senso vettoriale’ del potere parassita.

Se ci si mantiene nella scia del ‘più forte’, egli aprirà la via anche per la nostra direzione, senza sforzo né resistenza.

Ti piace vincere facile?

Il Mondo che ci appare così ‘strano’ è una spiegazione matematica delle dinamiche sottili in corso, a cui noi non siamo estranei ma, invece, rappresentiamo i meccanismi ad orologeria di alta precisione che la commistione di ‘sensi’ dell’Universo mette a disposizione.

Il ragno tesse la tela con ciò che la Natura lo ha dotato e utilizzando ciò che la Natura gli mette a disposizione. Detto questo, non significa che la Natura è complice del ragno o che il ragno è cattivo.

Il senso contenuto in questa ‘scenetta’ è quello di essere consapevoli di quello che si fa, per automatismi più o meno naturali... e di 'muoversi' da lì con 'senso cosciente'. 

La consapevolezza veicola il riflesso superiore. 

Una volta reso manifesto il superiore, la Natura cambia; però questa è una vicenda che non riguarda, nel suo massimo 'tragitto', le 3d. Le 3d ciclano e costituiscono il trampolino di lancio verso le realtà ‘altre’; certamente una tappa successiva del ‘Gioco della Vita’ sull’onda del ‘Conosci Te Stesso’.

Emancipiamo il nostro punto prospettico...

 
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 10 gennaio 2012

E-cat: l'uscita dal loop.




In conclusione, e a prescindere dalle valutazioni in riferimento alla specifica prova, vorrei fare una considerazione di carattere generale: tutte le innovazioni scientifiche, specie quelle di questa portata, stentano per vari motivi a decollare e perfezionarsi. Mi convinco sempre di più che prove di questo genere servono a incrementare la sensazione pubblica che stiamo definitivamente uscendo dal medio evo energetico.

'In qualche modo un nuovo tipo di fisica sta succedendo. È un enigma, ma probabilmente non sono coinvolte nuove leggi della natura. Noi crediamo che sia possibile spiegare il processo con le leggi della natura che sono note,' ha detto Hanno Essén, professore associato di fisica teorica e docente presso il Royal Institute of Technology svedese... Per spiegare la produzione di 25 kWh da qualsivoglia cosa sia dentro un contenitore di 50 centimetri cubici, va escluso qualunque processo chimico

C'è solo un'altra spiegazione, che sia qualche tipo di processo nucleare a dare luogo alla produzione di energia misurata.  
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Siamo nel ‘mitico’ 2012. Non ci saremo già abituati? È questa una delle caratteristiche umane: l’abitudine. Il creare loop al fine di ‘risparmiare energia’, ottimizzare i processi, di qualsiasi entità siano. L’Universo ‘lavora’ allo stesso modo; non perché scarso di risorse quanto perché 'saggio' nella gestione delle risorse infinite di cui dispone: c’è differenza, si capisce.

Questa ‘saggezza’, trasmessa frattalmente all’umanità, si traduce in forme abitudinarie delle ‘attività’ umane. È un ‘coltello dalla doppia lama’, in quanto se non in equilibrio si rischia di cadere nel loop, invece che di amministrarlo al meglio. Diciamo che ‘siamo qua’ apposta per imparare a gestire le nostre potenzialità. Lo stesso dicasi per la mente…

Dunque, ci siamo già abituati alla ‘magia’ del 2012? Per quanto si celebri un calendario artificiale, ora a tutti gli effetti anche la storia deviata ci rammenta che il fatidico anno è finalmente arrivato. Che cosa è cambiato? Nulla, a prima vista.  

E ciò che vediamo ‘a prima vista’ è, solitamente, quello sul quale punta l’attenzione dei Mass Media. Ciò che siamo indotti a vedere. Ma c’è dell’altro, vero? 

Qualcosa che nessuno vi può 'raccontare'. Qualcosa che sentite solo voi, quando siete più ‘perspicaci’. E quel qualcosa ha una forza, un nucleo proprio, che reputate diverso da tutto ciò che conoscete. Difficilmente quel ‘sapore/gusto’ rimane per più di qualche secondo. Semplicemente giunge e scompare con la stessa evidenza di un lampo a ciel sereno. Coglie di sorpresa. Lascia un po’ malinconici senza che ci sia uno specifico motivo. Suggerisce qualcosa che sfugge.

Se non sentite nulla di tutto ciò, allora è solo quello che sento io: pardon.

La maggioranza delle persone sentirà il 2012 come un anno qualsiasi. Non c’è un anno o un tempo specifico che definirà l’era della trasparenza e dell’espansione, il sorgere della Sovranità Integrale. Avverrà silenziosamente nei luoghi più inaspettati

Le persone cominceranno a vedere che ciò che era stato codificato nel loro strumento umano è un sistema di controllo, inganno e manipolazione. E, a livello più profondo, intravedranno una nuova chiarezza, per quanto fuggevole; sentiranno di essere più di un insieme di sentimenti e di pensieri imballati dentro un corpo

È così che sarà… persone che si risvegliano da una realtà virtuale all’interno di una realtà virtuale.
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Tra le mille attività quotidiane spunta sempre uno strano sentore, come di ‘deja-vu’, ma diverso dal solito, ossia più legato a sensazioni di gusto, sapore, addirittura di odore. È strana da descrivere questa percezione. È, per dirla alla rovescia,  come assaporare un frutto con i polpastrelli delle dita: è diverso dall’usuale.

Tutto ciò passa quasi inosservato nel marasma vicissitudinale usuale. La disattenzione interiore conduce al ‘parcheggio’ di se stessi negli ambiti paludosi dell’esistenza 3d. Anche se tutto è opportuno, quanto tempo impiegheremo per ‘comprendere’ l’utilità di ogni attimo respirato? 

I tempi sono certamente individuali anche se il ‘tutto’ si ripercuote nella strutturazione dell’entità massiva. Come coloriamo la ‘massa’? Diciamo con una sorta di ‘media’ energetica globale. Ma questo livellamento medio applicato alla forma globale umana, non rappresenta affatto lo stato del ‘raccolto’. Le individualità che sono ‘pronte’, ricalcano alla perfezione il frutto della semina

La media globale è solo un’illusione capace di trascinare con sé i più ‘dubbiosi’, che in qualche modo hanno una caratteristica vibrazionale più ‘matura’, ma ancora imbrigliata in uno stato di ‘dipendenza’ da quello 'che fa' la massa.
 
In questo ambito non ha senso osservare quello che fa l’Elite, ma analizzare il ‘dove si trova la massa’. Il gap ad opera della massa rappresenta il differenziale tra ‘dove è’ e ‘dove sarà’ nel tempo. Tutto il resto si adeguerà di conseguenza, fermo restando che questo ‘scenario 3d’ è stato appositamente creato per esperimentare tutte le variegate spigolature dell’essere, per cui continuerà a ‘servire’ per questo motivo e, dunque, continuerà a ciclare per sempre.

La fine del tempo somiglierà molto più a un forte vento che passa su un mare calmo, e soltanto quelle imbarcazioni che hanno dispiegato le vele e che sono pronte noteranno gli effetti del vento. Le altre saranno così distratte, impaurite, che neppure noteranno il vento o, se sì, non capiranno che sta rivelando una nuova direzione, una nuova spiaggia, un nuovo modo di manifestare la vita.

Dato che l’Elite è focalizzata sulla Griglia Denaro-Potere, vede la fine del tempo come la fine del suo potere. Data questa sua percezione, cerca di mantenere la sua posizione cercando nuove forme di rapporti che possano permettere alla loro era di continuare imperterrita o, per lo meno, qualora la Griglia Denaro-Potere si consolidasse, di stare tra coloro che sopravvivranno

C’è quindi una grande lotta interna e di mantenimento delle posizioni all’interno dell’Elite. Ci sono molte interpretazioni sulla fine del tempo e, come ho citato nei miei commenti precedenti, ci sarà una certa differenza tra chi è preparato rispetto a coloro che sono immersi nel Sistema Mente Umana, che si sentono completamente a loro agio e che si identificano con la prigione che esso rappresenta.

Per costoro, la fine del tempo sarà percepita come se il programma avesse un virus o un bug. 

Sembrerà come se ci fosse un guasto nell’universo e si sentiranno risucchiare nel disordine... L’Elite, e questo comprende i loro alleati interdimensionali, si rende conto che il risultato finale del programma umano è un’incognita. Non viene compreso. L’implicazione con la griglia Denaro-Potere, l’ancora di salvezza che perpetua il loro controllo, è incerta ma loro sanno che il cambiamento è alle porte e che l’ampiezza di tale cambiamento sorpasserà gli standard storici
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L’ampiezza di tale cambiamento sorpasserà gli standard storici. Ecco... Ogni modello di riferimento è ormai desueto, obsoleto, non più affidabile. Gli ‘Esperti’ lo capiranno? Ecco un esempio, che certamente sarà già accaduto nel corso del tempo Antisistemico, però un simile ‘comportamento’ rappresenta un dato di fatto difficilmente riscontrabile in periodi di ‘vacche grasse’:

Germania colloca titoli 6 mesi, prima volta tasso negativo.
La Germania ha collocato oggi in asta titoli a sei mesi per 3,9 miliardi a un tasso che per la prima volta è risultato negativo a -0,0122%... Secondo gli operatori la Germania è ormai l'unico Paese in area euro percepito come sicuro e quindi sui titoli tedeschi viene parcheggiata la liquidità seppure questi abbiano un costo.

L'asta tedesca ‘e il nuovo record di depositi in Bce fanno capire che è chiaro che immettere liquidità tout court non è la soluzione del problema’… Quando il mercato interbancario funziona correttamente, le banche prendono a prestito solamente poche centinaia di milioni di euro per notte. Molte di esse, tuttavia, dato che la crisi del debito e bancaria continua a erodere la fiducia reciproca, si stanno rivolgendo alla Bce per i finanziamenti di breve termine e stanno lasciando depositi overnight presso l'istituto centrale, piuttosto che prestare liquidità alle loro controparti.
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Le banche centrali inondano di liquidità il Mercato e le banche 'private' la fermano, non ‘fidandosi’. Questo gioco di specchi ustori è quello che drena energia di partecipazione dal modello ispirato dalla nuova energia, che richiede attenzione e pace interiore. Il denaro manca, le risorse mancano, le idee rimangono sulla carta, i sogni nel cassetto. 

Nell’ottica biodiversa, per fortuna, non può essere così per tutti. Infatti ci saranno sempre ‘sacche’ sfuggevoli di individui che non la pensano allo stesso modo: è una legge e come tale ne dobbiamo prendere atto. I fenomeni di ‘resistenza’, d’ogni tipo, sono sempre esistiti e sempre esisteranno:

La Polonia dice no all'euro: segnale d'allarme per l'Ue.
Varsavia vuole ritardare l'ingresso nella moneta unica per evitare il contagio dell'Eurozona.
 
‘Entrare nell’euro? Per il momento no, grazie’. Per non essere contagiata dai problemi dell’Eurozona, la Polonia sta pensando di rimandare a data da destinarsi l’ingresso nella moneta unica… Dal punto di vista strutturale la Polonia si segnala per una brillante gestione della politica monetaria e fiscale e per un ruolo forte della banca centrale, che nel tempo ha costruito una notevole indipendenza dagli esecutivi in carica. Nel 2007, per esempio, il tasso di autonomia della Banca centrale polacca in base ai criteri internazionali Gmt era del 92%, pari a quello della Bce, e ben superiore a quello della Bank of England, 65%, e della Fed, 78%, nello stesso anno.

La Banca centrale polacca si dimostra anche indipendente dalle banche perché priva di compiti di vigilanza: la supervisione finanziaria è infatti affidata a un’autorità indipendente unica, la Polish Financial Supervision Authority. Questo tipo di assetto basato sull’indipendenza e sulla specializzazione ha consentito ai banchieri centrali polacchi di concentrarsi unicamente sulla stabilità monetaria…
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La Banca centrale polacca si dimostra anche indipendente dalle banche perché priva di compiti di vigilanza… L’indipendenza di un Istituto è ancora possibile, dunque. Questa è una bella notizia. Vedremo se e quanto reggerà questa ‘forma’, allorquando subirà gli attacchi del paradigma in auge. Leggiamo ancora qua:

Ungheria, Parlamento approva nuova legge banca centrale.
Il Parlamento ungherese ha approvato oggi una nuova legge sulla banca centrale del Paese che, secondo l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale, mette a rischio l'indipendenza dell'istituto.
 
La legge è passata con 293 voti favorevoli e quattro contrari sui 386 totali del Parlamento, secondo il sito Web del Parlamento… La legge ha rappresentato un punto critico nei colloqui informali di inizio mese con l'Fmi e l'Ue.
 
Il primo ministro Viktor Orban ha respinto una richiesta dell'Ue di ritirare la legge e ha anche precisato che non avrebbe preso ordini da Bruxelles.
 
La Bce ha chiesto al governo di riconsiderare l'aumento dei componenti del Consiglio monetario e il numero dei vice-governatori una mossa che, secondo la Banca Centrale Europea, consentirebbe un'influenza indebita del governo sulla politica della banca centrale ungherese.
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Perchè questa diatriba tra Istituzioni? Perché il ‘grande’ bastona il ‘piccolo’? L’ultima frase riportata nella notizia è questa. Il ‘rischio’ sarebbe:

un'influenza indebita del governo sulla politica della banca centrale ungherese.

Letta in questa maniera sembra che la richiesta della Bce sia lecita, tuttavia sappiamo molto bene che la Bce ‘difende se stessa’ e i poteri che l’hanno animata. Per cui? Per cui occorre fare molta attenzione a prendere una posizione in una simile bagarre. La banca centrale ungherese, per seguire il modello polacco, deve essere indipendente, ma come può esserlo se è costretta sempre a dire ‘sì’ ad ogni input della Bce ed affini? 

Facciamo attenzione a quello che 'colpisce' e forma l’opinione pubblica. Dietro alle questioni gettate affrettatamente sulle prime pagine, c’è sempre molto altro che 'non può emergere'. Il ruolo delle banche centrali, lo dice il nome stesso, è ‘centrale’ rispetto alla modalità di controllo e veicolazione del credito/debito. Allo stesso tempo l’organo centrale della Bce controlla ogni veicolo monetario proprio attraverso il controllo 'dominante' di tutte le banche centrali facenti parte delle nazioni aderenti all’Unione.

Non esiste, dunque, una vera e propria indipendenza delle banche centrali, essendo assoggettate al ‘volere’ della Bce. Il modello polacco, infatti, ha preferito rimanere al di fuori della questione europea, ergo, ha evidenziato il fatto che non è gradita la perdita della propria capacità decisionale. La Polonia e l’Ungheria ‘pagheranno’ per questo? È molto probabile e, comunque, vedremo l’evolversi della situazione.

C’è un rullo compressore all’opera. Si cerca di lastricare il senso del possibile attraverso l’eliminazione dell’alternativa. Un’opera contraria alla biodiversità. Un’opera francamente despotica e inerente al controllo indefinito delle masse umane.

La nebbia che avvolge il panorama rende la massa’dipendente’ dalle ‘voci’, che gridano quello che occorre ‘fare o non fare’. Chi può vedere in un ambito tanto confuso? Ovviamente, ‘chi sta al di sopra’ o chi ha ‘sparso una simile nebbia’ rimanendone all’esterno. La demonizzazione di tutto quello che ‘non può essere consentito’, pena la caduta dell’Impero, quanto potrà andare avanti?

E-Cat domestico, ecco i prezzi secondo Andrea Rossi.
L’interesse attorno all’E-Cat di Andrea Rossi non accenna ad affievolirsi… Le promesse fatte sono quelle di una vera e propria rivoluzione energetica a basso costo e a bassissimo tasso d’inquinamento, assicurando una soluzione definitiva alla crisi energetica e mostrando una via di uscita per quella economica e quella ambientale.
 
Non ci sorprende, allora, sapere Andrea Rossi ospite di un talk show radiofonico statunitense. Lì ha parlato a spron battuto della sua creatura, centrando quello che è il significato veramente profondo della sua invenzione: non il dato scientifico, ma quello socio-politico. Le domande più importanti infatti non hanno cercato di sviscerare i segreti di questa ‘magica’ fusione fredda nichel-idrogeno, ma si sono concentrate sui tempi per arrivare a una produzione industriale dell’E-Cat, sulle forme che assumerà la distribuzione globale del mini reattore e sui costi al dettaglio.
 
Questi sono bassi, bassissimi e non lo sentiamo certo oggi per la prima volta: dai 1000 ai 1500 dollari per un impianto, che potrà avere una potenza oscillante fra i 10 e i 20 kW

Una volta installato, il vostro mini reattore nucleare a fusione fredda vi regalerà calore come la migliore delle caldaie e, all’occorrenza potrà aiutarvi anche a raffreddare la vostra abitazione. I costi di ricarica si attesterebbero a un sesto di quelli delle caldaie classiche. Il senso del discorso non si discosta, probabilmente, da quello di una televendita. La nostra non è una critica, ma solo il notare come l’interesse montante per l’E-Cat abbia ormai travalicato i confini dei settori specializzati: è la promessa di una rivoluzione in vendita a buon prezzo al supermercato.
 
Non sappiamo se Andrea Rossi abbia davvero in mano quanto dichiara. La sua storia, però, ci dice molto del tempo in cui stiamo vivendo, della percepita gravità delle crisi in cui versiamo e della sfiducia in una soluzione politica.

L’E-Cat, in fondo, è il sogno di un altro mondo possibile, materializzato in forma di merce.
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Si parla dell’autunno 2012 per poter acquistare e vedere all’opera questa ‘nuova’ forma di tecnologia davvero rivoluzionaria. La commercializzazione di questo apparecchio, o di ogni sua altra forma concorrente, avrà il potere di far aprire gli occhi alle persone. Su quello che è possibile. Stiamo certi che gli ‘incidenti’ non mancheranno e che, quindi, la legge dovrà adeguarsi ai fini della ‘sicurezza’ delle persone: certo!

Occorre essere vigili. Provare in prima persona e mai rimanere ‘vittime’ dell’informazione fine a se stessa. Una volta che ‘avrete toccato con mano’ chi potrà farvi cambiare idea? Chi potrà decidere per voi? Chi potrà decretare per legge una verità che ‘non risuona’ con la vostra esperienza?

Si spendono tanti soldi in slot machine e video poker. 

Forse sarebbe meglio risparmiarli per un dispositivo ‘magico’ come uno dei tanti che presto, speriamo, inonderanno il mercato della possibilità d’acquisto. Da qua all’autunno stiamo a vedere cosa s’inventerà l’Antisistema per ‘smontare’ anche questa invenzione ‘scomoda’. La lista è lunghissima. Basterà riempire di denaro l’inventore o renderlo ridicolo o chissà cos’altro?

Cosa decidiamo di fare? Sì... perchè dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com