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giovedì 17 novembre 2022

Come va il mondo.


Saluto romano slang.

“Finché la barca va…”. 

Il classico “Noè” dove diamine è approdato, nel post diluvio universale? Se, in generale, ti dicono e allora “sai” che la “umanità” dipende da tale “naufragio” andato a finire bene, bè… “tutt’appost?”. Il bene è il “bene” in predetto reame che non esiste anche se c’è. 

Mentre il male diventa il “male” = il “bene”, che bene non è.

Ovvero, il bene è il proprio, così come l’onnipresente “ideale”. L’ideale per il “bene” è continuare ad intortarti, così “nei secoli dei secoli”… 

Amen. 

Qualcosa che dai per scontato, ma attraverso tutto quello che “sai”, per mezzo dello insegna-mento altrui per “te”: pecorella ex-smarrita ed “ora” nel recinto per “galline felici”. 

Il mondo, or dunque, va così, qua nell’AntiSistema. 

Una versione surreale del reale potenziale, dal momento in cui qualcuno ha trovato il modus per ritagliarti “fuori” mantenendoti perfettamente “dentro”. La famosa “cella senza sbarre” che Trinity sussurra all’orecchio di Neo, in Matrix (nella discoteca). L’allevamento mondiale è senza recinto (a p-arte tutto quello che circonda, l’Antartide). 

Ergo, nella sostanza sei auto isolato: 

è una “tua” scelta (come quella di non “bucarti” sia in ambito di tossicodipendenza che in termini di “siero”). 

Peccato che la scelta sia un obbligo, se non intendi partecipare alla campagna “ad abbonamento” in corso d’opera, nonostante tutto e “tutto”. 

La scelta è tra l’altro il “male”, per la maggioranza che si c®ede protetta da tutto ma non da “te”, se sei ancora “vergine”.