venerdì 17 novembre 2017

Singolarità sopra il tetto che scotta…


L’essere umano è programmabile. Anzi, è (auto) riprogrammabile. Modelli di pensiero simili a “ormai, alla mia età il carattere non cambia più…”, sono la solidificazione della programmazione “qua (così)”. 
Il “carattere” è (nel-la) programmazione, che può avvenire ad ogni “età”. 
È la personalizzazione di un aspetto, tra gli infiniti (potenziale) sempre disponibili. 
La fissazione di un solo “corredo”, coerentemente, viene assunt3 come il “carattere” e da lì sembra molto complesso (se non impossibile) cambiare, alias, auto riprogrammarti. 
Il “tuo” carattere, tuttavia, non è tuo:
è il fermo immagine (in termini di caratteristiche inferite dalla ragione fondamentale dominante, per induzione frattale espansa, ambientalmente), il marchio di fabbrica, la firma nella forma, il segno, il copyright… che tendi a scambiare per “tutta farina del tuo sacco”. 
L’esaltazione di un intero aspetto (caratteristica apparente) è l’evocazione di un particolare sottoprogramma, all’interno della “directory carattere”. 

giovedì 16 novembre 2017

10 milioni a chi ha un'idea per risolvere i problemi del mondo.



L’annuncio è di Bill Gates. L’idea è di qualcun altro.
Risolvere i problemi del mondo? Quali… problemi? 
Non c’è problema. Ma (ma), in che senso
Perché mai Gates si pone una simile questione o… problema?
Forse (forse), perché il mondo è alla deriva, nonostante tutt3 ciò che ti dicono? 
Il problema è, dunque “in generale… risolvere i problemi che ci tormentano…”? 
L’idea giusta per rendere il pianeta Terra un posto migliore...
Quali sono questi problemi? 
Si legge di lotta alla povertà e all’inquinamento. Di migliorare l’educazione dei bambini (e delle bambine, no?)… ma (ma) tutto ciò è davvero l’origine del problema “qua (così)”? 
No, perché, il problema è “solo” un3 (singolare)
tutt3 il resto è una/la conseguenza (plurale). 
E il buon Bill lo dovrebbe già sapere, dato che è una delle sottodominanti che condizionano la vita planetaria.

mercoledì 15 novembre 2017

Gli italiani sono ignoranti in educazione finanziaria?



La materia è volutamente “complessa”, perché ciò serve per coprire la verità che si tratta di una “truffa”, o se preferisci attutire la questione… di una “invenzione”.
Tale materia è… sintetica (nel senso di artificiale). 
Che cosa devi imparare, allora? Se ci entri dentro ne sarai come fagocitat3. 
Allora, è necessario rimanerne fuori, andando a cambiare il giro del fumo, poiché questo ambito è del tutto arbitrario, di parte ed assolutamente un dispositivo, un prodotto, come il denaro.
Un ramo che diventa secco, quando lo recidi alla base e ti accorgi che il cielo” non ti crolla addosso.
Ormai, “qua (così)”, gli Stati nella (della) Ue non possono più “stampare (coniare, battere, emettere)” nuovo denaro. 
Non per via del “pericolo” inflazione (un’altra parte significativa della strategia), bensì… perché è diventat3 appannaggio della fantomatica Ue (dietro ad ogni Istituzione si celano delle famiglie che hanno il controllo “a monte” della moneta a/di debito. Sono delle sottodominanti, come la Ue stess3, gerarchicamente. Il meccanismo più piccolo fa girare quelli più grandi). 
Gli Stati, allora, che fanno? 
Si auto finanziano a deficit, ossia, nelle manovre finanziarie chiedono il permesso (alla Ue) per continuare ad indebitarsi, in proprio, per una certa percentuale (ritenuta ammissibile dalla supervisione Ue, in base alle previsioni dell’incidenza della congiuntura sul Pil) sulle spalle della Massa (aumento del debito pubblico) e per la rimanente parte (quando non si alzano le tasse) il disposto governativo si basa sulle “previsioni di raccolta” attraverso forme mascherate di condono (il che autorizza indirettamente a cercare di “evadere” e far “nero”) ed una apparente “lotta all’evasione fiscale”, andando a creare un vortice tortuoso che lascia il tempo che ritrova.
Che cosa diamine ci capisci? Nulla.