lunedì 21 marzo 2011

Una primavera convergente: onde e musica.





È iniziata la primavera. Quest’anno è dal 20 marzo per questioni ‘astronomiche’. Cosa è successo in questo scorcio di marzo, in realtà? Abbiamo la concatenazione di molti fenomeni convergenti, come:
  • Luna piena al suo perigeo, ossia 50000 km più vicina alla Terra rispetto al suo apogeo
  • cambio stagionale
  • terremoto Giappone
Non metto in relazione il terremoto con gli altri fattori, per carità; voglio fare notare la concomitanza degli eventi. E poi? Dovremmo osservare il Sole e gli allineamenti planetari, etc. E poi? 

E poi c’è la mia situazione personale, da almeno quattro giorni è in estremo ‘ribasso’. Dunque? Dunque, per ‘caso’, ho letto un mio articolo di un anno fa in cui, guarda caso, versavo in una situazione molto simile a quella di oggi. Eccolo: Ballando alla luce della Vita.
 
A questo articolo ne fece seguito un altro, nel quale avevo compreso cosa era successo a me in qualità di individualità inserita in un contesto unitario a livello planetario. Eccolo: Ley lines, post terremoto, come causa di crollo energetico.

Leggendolo tutto d’un fiato mi sono reso conto della mia ciclicità inserita nella ciclicità degli eventi che accadono sulla Terra, infatti proprio qualche giorno prima della mia crisi individuale del marzo 2010, era accaduto il fortissimo sisma del Cile. Guarda caso. 

Stesse modalità, stessa crisi

In quell’articolo ebbi l’intuizione di approfondire il discorso relativo alle Ley Lines ed alla loro veicolazione emozionale degli accaduti umani planetari. Non importa dove succede un evento significativo, saremo ugualmente raggiunti dall’onda di propagazione energetica lungo gli assi energetici della Terra. Proprio in Vigevano, o nelle sue immediate vicinanze, passa una importante ‘linea’ energetica planetaria, per cui le emozioni di paura e morte relative al Giappone transitano lungo questo canale coinvolgendo nella loro corsa le individualità umane impegnate a vivere

Certamente esistono individualità più o meno ‘sensibili’, per cui le crisi personali possono essere di differente intensità. Ma stiamone certi che, mediamente, questo periodo non è stato dei migliori in fatto di serenità. Questo è un fatto importantissimo al fine di aumentare la nostra consapevolezza. Quando stiamo male non bisogna fermarsi ad una sterile analisi ‘locale’ delle ritenute ‘cause’, ma occorre allargare il proprio raggio d’azione all’intero pianeta. La sofferenza altrui e la sofferenza ritenuta ad estrema distanza, non deve mai lasciare indifferenti, perché è come una marea che si sposta tramite i vincoli energetici naturali, come le nuvole, l’acqua, un palloncino che sembra disperso nell’aria… ma che si muove in maniera del tutto 'sensata'. 

Se non siamo in grado di provare compassione per la situazione in cui versa una parte del Pianeta, è la dinamica stessa della Natura della Vita che ce lo ricorda in continuazione. In che modo? Coinvolgendoci in mondo ‘sottile’, in termini di malessere, dolore, angoscia, ansia, etc. Emozioni che sembrano immotivate, quando ci assalgono, eppure evidentemente motivate se analizzate e percepite su una più vasta scala ‘panoramica’. Siamo tutti Uno.

La cosa pazzesca è che me ne ero scordato anche io. La mia attuale crisi che ha toccato punti davvero ‘amari’, a prima vista 'senza senso', irraggiata da questa luce cambia aspetto e rientra in un piano diverso della concezione degli eventi. Caspita. A livello globale la massa è veramente mantenuta estranea a questo tipo di conoscenza. Esistono libri ed informazioni valide?

Io penso che tutto sia valido se ‘chi cerca’ lo fa con cuore e passione, perché a quel punto la legge d’attrazione ‘deve rispondere’. 

Il sapere ufficiale è tenuto nascosto perché la massa non è ancora pronta e la massa non è ancora pronta perché il sapere ufficiale è ancora nascosto. Come a dire classicamente, è nato prima l’uovo o la gallina? Quando e come cambia una tendenza? Certamente nel tempo, per cui è nel tempo che avvengono i cambiamenti o i balzi quantici. Un occhio al tempo permette di poter meglio comprendere. 

Ma a quale tempo dobbiamo prestare attenzione? Diciamo che il ‘caos’ che confonde il genere umano, l’Antisistema, ha operato davvero efficaciamente al fine di ‘schiacciare’ l’umanità in maniera propedeutica al suo risveglio: è un mastino davvero ostinato e fedele alla sua programmazione.  Quale tempo o che tempo va allora monitorato? Non certo il nostro tempo artificiale fatto di ore e minuti e secondi. 

Forse è meglio osservare cosa facevano gli Antichi. Cosa facevano? Scrutavano il cielo, gli astri vicini e lontani. In che modo? Non intendo il modo tecnologico che usavano, ma il modo ‘mentale’. La loro mentalità era diversa da quella attuale. Tramite i modelli mentali attuali, il loro status è paragonabile a quello del bimbo che crede di poter scoprire i segreti dell’Universo esclusivamente su un rapporto basato sulla ‘fiducia’, su quello che sente e che crede. In parte è vero e in parte è oscurante il processo di comprensione di quello che ‘erano’ in realtà gli Antichi.

In quel tempo la tecnologia era di diversa 'fattura'.
 
Basti dire questo. Non aspettiamoci di vedere apparati tecnologici simili ai nostri. Quella tecnologia era l’ombra di un’altra tecnologia giunta sulla Terra in qualche modo. Un’ombra che permetteva di utilizzare le facoltà umane al fine di trasformazione diretta nelle apparecchiature tecnologiche stesse, come a dire che l’umano diveniva osservatore e strumentazione nello stesso tempo. Dei macigni accumulati e squadrati erano come degli accumulatori d’energia e un appoggio concreto all’atto dell’osservazione: meccanica e dinamica allo stesso tempo, quantistica e fisica agganciate ad autosostegno in maniera ‘uni-ficante’.

Il tempo da osservare era quello scritto nelle stelle, nei loro movimenti, nelle loro congiunzioni e separazioni, nei  movimenti in fase ed in quelli contrari, nei cicli del Sole e della Luna, etc. Era un tempo ciclico a cui si poteva direttamente accedere per leggere ciò che sarebbe accaduto nel futuro. Il termine probabilistico della ‘lettura’ non deve lasciare stupefatti o limitati, come succede ad una mente logica odierna, la quale pretende di elaborare l’equazione uni-versale che spiega ogni fenomeno. La probabilità è una legge quantica: è una legge

Nella scatola il gatto è vivo o è morto? Dipende!

Sino a che non ci avvicineremo agli Antichi con una mentalità simile a quella di cui erano ‘avvolti’, non sarà possibile uscire dai labirinti della logica infranta ed il loro mondo rimarrà per sempre confinato nei limiti della faciloneria in cui li abbiamo relegati attraverso la stesura di libri di storia deviata

Nel portico dell'Accademia di Atene, dove Platone impartiva le sue lezioni, si trovava scritto un avvertimento: "Non entri chi non conosca la Geometria". Il significato originario del termine geometria - come indica il suo prefisso 'Geo' - si riferiva allo studio delle misure della Terra, soltanto in seguito passò a designare la parte delle Scienze Matematiche che attualmente conosciamo”.
www.expianetadidio.blogspot.com 

Geo - lo studio delle misure della Terra. Il conoscere la Terra, inteso come un corpo fisico e vivente caratterizzato da un reticolo energetico molto simile alla mappa dei meridiani energetici dell'uomo svelata dalla medicina tradizionale cinese. La rete Ley Lines, la rete Curry, la rete Hartmann, etc. Lo starci sopra o il non starci sopra fa una grossa differenza in termini di salute. equilibrio, consapevolezza.
 
Osserviamo cosa aveva da dire l’oracolo Tremonti durante il fine settimana:

Crisi: Tremonti, Per 2-3 Anni Applicare 10 Comandamenti e Non i Codici.
Cernobbio, 19 mar - ''Nei prossimi 2-3 anni si dovrebbero applicare i 10 comandamenti e disapplicare tutti i codici''. Cosi ' il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, parlando al workshop Confcommercio a Cernobbio. ''Purtroppo non dipende solo da me'', aggiunge…
Da Yahoo 

Tremonti parla di Comandamenti, come per fare comprendere che è necessario fare un passo indietro, rivedere il tempo trascorso con occhi nuovi. Parla di 'codici' come se il 'tutto' fosse stato programmato: gran frattale inerente il controllo dell'inconscio umano ad opera dell'Antisistema.
 
Leggiamo l’articolo seguente: 5 modi per non lasciare sempre tutto a metà. Per scrivere questo titolo, significa che ‘il problema sussiste’, no?

5 modi per non lasciare sempre tutto a metà.
Come non gettare la spugna prima di raggiungere un obiettivo. E liberarsi per sempre dell’etichetta di inconcludenti.
La scena è sempre la stessa. L’entusiasmo iniziale non manca, si gettano in una nuova impresa con lo spirito necessario, per un bel po’ di tempo quasi non fanno altro e non parlano di altro. Poi, a un certo punto, mollano tutto per dedicarsi ad altro. E quello che fino a quel momento sembrava la principale fonte di interesse finisce nel dimenticatoio. Destino che avrà anche la "nuova" passione e quella successiva, e quella dopo ancora. Sono quelli che lasciano sempre tutto a metà, gli inconcludenti. Vi riconoscete in questo profilo? Sappiate che un modo per contrastare questa cattiva abitudine, sbagliata e infruttuosa, esiste.

Le regole per non perdere lo stimolo iniziale.
Ecco allora cinque modi per liberarsi della scomoda etichetta di inconcludenti.

1) Segui dei modelli. Se il vicino di casa, la domenica, riesce a fare sport, lavare l’auto, giocare con i figli, andare al cinema con la moglie e tanto altro ancora, evidentemente sa come gestire bene il tempo. Osservatelo e studiatene il comportamento: se vi impadronirete dei suoi "trucchi", avrete qualche chance in più di cavarvela anche voi.

2) Chiarisciti le idee. Prima di cominciare una nuova attività (lavoro, hobby o altro), cercate bene di capire quali sono i tuoi obiettivi. Una volta individuati, procedete per gradi, fissando piccole tappe intermedie. Stabilite priorità, partendo dagli impegni più facili.

3) Impara a delegare. Non pretendete di fare tutto da soli: alla prima difficoltà, cederete.

4) Valuta le chance di riuscita. Se non volete restare delusi, e lasciare quindi tutto a metà, cercate di capire prima se il compito che state per intraprendere è realisticamente alla vostra portata.

5) Fatti un regalo. Ogni volta che riuscirete a conquistare qualche "tappa" intermedia, verso l’obiettivo finale, premiatevi con qualche piccolo regalo. Il piacere della gratificazione vi aiuterà a essere meno inconcludenti.
Da Yahoo 

Nessuno che parla di legge d’ottava. Gurdjieff potrebbe dire molto a tal proposito. Ecco una serie di articoli inerenti al grande sapiente:
  1. Una sinfonica influenza
  2. L’autunno che vediamo 
  3. La preghiera: una tecnologia molto costosa
  4. Ecco perchè è tutto girato al contrario
  5. 2012, upgrade del sistema operativo umano
Voglio terminare, per oggi, evidenziando il pensiero di Giovanni Allevi, relativo alla sua ultima opera intitolata ‘Alien’. Osserviamo come la sua mente sia espansa oltre all'evidenza, come sia aperta e consapevole:

Alien è il disco più dolce, impetuoso e passionale che sia mai uscito dalle mie dita. Ho lasciato che la musica fluisse senza alcuna limitazione, verso una costruzione complessa, dove la tecnica compositiva è sempre a servizio dell'espressività. La creazione musicale mi porta in luoghi talmente lontani dalla quotidianità, astratti e al tempo stesso emotivi, che ogni volta mi ritrovo a guardare il mondo con occhi nuovi, tanto da sentirmi un alieno circondato da alieni

Alien è un lavoro sperimentale, dove la ricerca musicale è tesa verso la dilatazione delle forme e il raggiungimento di una purezza maniacale del suono, volti ad esaltare le sonorità e i ritmi della contemporaneità. Le composizioni del mio nuovo album sono nate nell'arco di diversi anni da idee ritmiche o melodiche che circolavano nella mia testa senza darmi pace

Avevo bisogno di dare una forma a questa musica che aleggiava in ogni momento della mia vita, dalla quotidiana routine dei pochi giorni a casa alla movimentata e alterata condizione emotiva vissuta durante le performance nelle lunghe tournèe. Ogni frammento aveva però una sua identità precisa che mi ha richiesto di confrontarmi con la sua natura per poter essere strutturato nel tempo

Ne è derivato forse il mio disco più complesso... In particolare ho sentito il bisogno di usare la forma sonata, una forma musicale storicizzata ma assolutamente attuale, in grado di organizzare in maniera più estesa contenuti ritmici e melodici mutuati però dalla contemporaneità.

Ho voluto chiamarlo Alien questo nuovo progetto musicale, nato lontano dalle richieste del mercato, lontano dalle esigenze discografiche, ma vicino a tutte quelle persone che vogliono vedere oltre la realtà che ci raccontano, oltre quell’universo sconsiderato e infelice che sembra crollarci addosso ad ogni istante

Solo con gli occhi della Musica si riesce a svelare la realtà, a 'vedere oltre'. E così Alien è un disco carico di energia, di appassionata vitalità, denso e impetuoso come è la vita che dobbiamo andarci a prendere, e che possiamo afferrare se solo riusciamo a spogliarci dei nostri pregiudizi e di quelli che gli altri ci impongono; se guardiamo all’essenza delle cose, se impariamo a ri-conoscere chi ci è intorno come qualcuno di speciale, se impariamo ad osservare il mondo che ci circonda senza dare nulla di scontato.

Alien è un gesto d’amore nei confronti del reale, non la ricerca di un mondo parallelo, non la volontà di fuggire dalle difficoltà del presente, ma la convinzione che qui e ora è l’unico e il migliore dei mondi possibili e che gran parte di quello che viviamo nella nostra vita dipende da noi e dalle nostre scelte.

Alien mi rappresenta in questo momento più di ogni altro aggettivo, nel descrivere l’assoluta esigenza di voler rimanere uguale a me stesso. Paradossalmente, essere se stessi e volere con tutte le proprie forze continuare ad esserlo può sembrare un gesto "alieno", in questo mondo pieno di presupposti e pregiudizi, sovraccarico di definizioni e informazioni. Per questo ho sentito l’esigenza di ribadire che, a volte, sentirsi inadeguato, deriso da una realtà performante e potente, può rappresentare un’irrinunciabile desiderio di rimanere legati alla propria essenza: fragile, delicata, leggera ma coerente a sé stessa e per questo inattaccabile."
Da www.giovanniallevi.com 
 
Gli Alieni siamo noi che con la nostra sensibilità, cerchiamo lampi di poesia tra le pieghe dell’esistenza quotidiana. Rifiutando l’omologazione, affermiamo con delicatezza la nostra unicità, facendo della vita un’opera d’arte. E’ la musica che ci permette di guardare il mondo con occhi nuovi, tanto da riscoprire l’incanto in ciò che ci circonda, fino a sentirci alieni circondati da alieni.

La musica è un linguaggio universale, tocca tutti e tutto, tocca dentro, tocca i cuori, tocca il tempo e l’intenzione, l’immaginazione, il sentire ed il sentirsi… e molto è lasciato al nostro libero arbitrio, proprio come la lettura di questo articolo lascia al lettore il ‘tempo che trova’.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com 

 

venerdì 18 marzo 2011

Greenpeace, petizione antinucleare.







Facciamo sentire la nostra 'voce'

Ciò che è successo in Giappone è un chiaro segnale premonitore di quello che potrebbe succedere in un prossimo futuro potenzialmente in ogni luogo. Indica inoltre che la strada del nucleare non è la 'strada'! Facciamo emergere, piuttosto, le invenzioni che da 100 anni giacciono secretate nei 'cassetti' dell'Antisistema. Intanto ribadiamo la volontà italica di non volere il 'nucleare'. Accogliamo il richiamo di Greenpeace!

Diamo voce alla nostra energia... 

Nebuloni Davide / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

Onde e sottoonde.




C’è di che rimanere confusi. Leggendo le notizie in Internet si possono osservare le diverse armoniche delle dinamiche che ‘scuotono’ il Mondo. Sono come onde caratterizzate da diversa ampiezza e periodo, l’una in realtà dentro all’altra. Non c’è nessun fenomeno che è isolato dal resto, ogni ‘onda’ è facente parte di altre onde maggiori e contenente altre onde minori. 

Le onde piccole sono dei frattali di quelle grandi, ma con delle eccezioni solo illusorie

Man mano che si scende di scala, le ‘cose’ sono meno evidenti e potrebbero essere molto più nascoste o confuse, per cui possono esistere delle onde minori costituenti del rumore di fondo o rumore bianco. Queste onde sono delle congestioni, dei consolidamenti del trend in atto, disegnato dalle onde maggiori. 

Questo spazio nello spazio è molto simile al concetto di libero arbitrio, ossia una parvenza di libertà in funzione dell’area disponibile e percorribile senza per questo tracciare una dinamica in controtendenza rispetto alla direzione imposta dalle onde maggiori. L’esempio più calzante deriva dall’analisi ciclica che si effettua per fare trading in Borsa

Cicli e sottocicli si intersecano dando luogo ad una apparente confusione, in realtà è un ‘linguaggio’ in codice, per chi ha occhi per comprendere. Questa metodologia, secondo me, è la medesima che ha permesso agli Antichi di poter comprendere cosa sarebbe avvenuto nel futuro. Una volta che si sa ‘dove guardare’ e ‘come guardare’ nel marasma delle ‘cose’ che succedono intorno a noi, tutti diventa molto più assoggettabile ad una lettura cum grano salis, con sale in zucca. 

La pratica della meditazione serve proprio per placare la mente, resa iper attiva dall’insieme di dati forniti dai sensi. Andare oltre al rumore sociale comporta l’aumento della nitidezza ‘visiva’.

È per questo che, leggendo le news quotidiane, possiamo trovare gli argomenti più disparati elencati nelle Home Page dei siti di informazione. Dalle tematiche d’importanza vitale a quelle molto più leggere dell’intrattenimento, dalla nuova frontiera spaziale ai risultati delle partite di calcio, dal problema della fame nel Mondo al Gossip patinato delle passerelle internazionali, dalla realtà percepita alla fiction cinematografica. È in questa ridda di ‘rumori’ che ognuno di noi interagisce ed esplicita la propria funzione: in che modo? 

Dando maggiore peso ad una cosa piuttosto che ad un’altra

Aumentando la massa critica di coloro che animano un argomento, uno stile di Vita, una tendenza, etc. In questa maniera la Vita sociale viene propagata come una nube di radiazioni sino a coloro che, più lontani, la possono comprendere o rifiutare. La globalizzazione descrive una dinamica simile

Rimane da chiedersi chi è che determina una ‘tendenza’? 

E questa tendenza in quale ordine di grandezza si inserisce nell’ordine delle onde esistenziali? Chi lo può dire? Chi lo può capire? Noi tutti potremmo stare vivendo in una sottoonda che ha il compito di consolidare la tendenza primaria evolutiva. Questa sottoonda avrebbe il compito di fermare momentaneamente il movimento principale al fine di aumentare la consapevolezza e creare una massa critica sufficiente e necessaria per imprimere il movimento successivo. Allo stesso modo avrebbe il compito di correggere tutto ciò che ‘ha corso troppo’ e magari anche troppo in fretta, infatti la crescita sostenibile è un qualcosa caratterizzato da una certa e sicura direzione nel movimento

Si dice che l’evoluzione proceda a ‘balzi’, come il famoso balzo quantico che si è registrato più volte nel corso della storia planetaria. Ad esempio, se non si crede a quello che ha scritto Sitchin, come si può spiegare la comparsa dell’uomo moderno così all’improvviso? La scienza è alla ricerca dell’anello mancante tra due fasi diverse dell’evoluzione umana e proprio perché non lo trova, s’inventa puntini di sospensione: inserisce dei punti di domanda nei libri di testo universitari, che vengono imparati a memoria dagli studenti. Così è signori e signore

Allo stato attuale della ricerca abbiamo inserito un bel punto di domanda a pagina XXX, in attesa di fornire una risposta esauriente. 

Il sapere antico è stato 'ritirato' dal Mondo. Le autorità, in ogni campo umano, negano tutto ciò che la logica non può sostenere e anche qualcosa di più… Rimane come al solito solo da chiedersi il perché. Perché? Senza cadere vittime del complottismo, penso che esista una sola parola che narra in maniera esauriente il fenomeno in corso: inconsapevolezza.

Nel linguaggio comune, si intende per coscienza la consapevolezza dell’ambiente circostante e la facoltà di interagire con esso; ciò in contrasto all’inconsapevolezza. L’espressione 'livelli di coscienza' indica che la coscienza pare variare a seconda dei diversi stati mentali (quali ad esempio l’immaginazione ed i sogni ad occhi aperti). 

L’incoscienza si definisce, per negazione, come lo stato mentale nel quale la coscienza è assente.
Da Wikipedia

Da questa breve riflessione si evince che esiste un problema di Coscienza nell’uomo, legato al fatto che i diversi livelli della Coscienza dipendono dallo stato mentale in cui si versa. Ecco ancora la trama delle onde e delle sottoonde: sempre loro. Tutto dipende dunque dal punto dal quale si ‘osserva’. 

Tutto è relativo al proprio punto prospettico. 

Ciò che è giusto per me può non esserlo per te, ed allo stesso tempo ognuno può essere disposto anche a combattere per difendere il proprio punto di vista. Ciò è successo perché le emozioni legate alla paura di morire e di essere stati abbandonati hanno comportato la nascita del potere del denaro, ossia di quella forma aggregata di energia che ha preso il posto della fede nella propria Natura divina: Devo vivere una volta sola? Bene! Allora me la godo a più non posso, per cui cerco di fare denaro in ogni modo per avere il potere sugli altri. 

Mors tua vita mea e homo homini lupus.

In tutto questo sciame confusionale, il Mondo potrebbe essere in procinto di spiccare un nuovo allungo sulla via evolutiva. Perché? Perché è proprio quando le cose peggiorano a dismisura che ‘succede qualcosa di nuovo e di diverso’: è la risposta inconscia della specie umana. Potremmo passare attraverso una fase distruttiva propedeutica al suo esatto contrario? Potrebbe anche succedere, sì. 

L’Ascensione di una parte del ‘raccolto’ potrebbe comportare, per coloro che ‘rimangono’, un inasprimento delle condizioni di Vita. L’Antisistema non mancherà mai nella propria funzione di culla autoeducazionale.

Consapevolezza è anche:

Nel nostro DNA esiste qualcosa che ci rende compatibili con la nostra Anima, come asseriscono, interrogate a tal proposito, le menti aliene inserite nei cervelli degli addotti: in fondo si tratta soltanto di chiedere alle menti aliene, attivate mediante l’adatta password, i contenuti delle loro memorie. È come guardare, senza farsi vedere, tra le carte segrete degli alieni. La compatibilità del nostro DNA con l’Anima chiarisce perché gli alieni stiano tentando, con sperimentazioni genetiche, di utilizzare il nostro DNA: stanno evidentemente tentando di modificare il loro DNA per renderlo simile al nostro, cioè compatibile con quella 'cosa' che comunemente viene chiamata ‘Anima’.

L’Anima, interrogata su come stessero le cose, era chiarissima: gli addotti, oltre ad altri requisiti, hanno l’Anima, che altri esseri umani non possiedono.
 
Inoltre ‘quella cosa’, non l’hanno mica tutti gli esseri umani, bensì solo una minoranza di essi! (circa il 20/25%)
Alien Cicatrix di Corrado Malanga.

Qual è l’onda e qual è la sottoonda? Se non abbiamo fede che l’onda primaria è corrispondente al Piano Divino, come possiamo vivere in pace ed in equliibrio interno ed esterno a noi stessi? In quel caso descriveremmo un Mondo perennemente in guerra, affamato, caratterizzato dalla scarsità delle risorse, sterile, senza Amore. Guardiamoci intorno per favore ed apriamo gli 'occhi'.

Che cosa preferiamo ‘fare’? In cosa preferiamo ‘credere’? Siamo noi gli artefici dell’arazzo globale.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com