venerdì 2 maggio 2014

L'impero colpisce ancora.


Nell'assemblea i soci hanno, in via di principio, tanti voti quante sono le azioni possedute, sicché le decisioni non sono prese secondo il principio democratico "una testa, un voto", ma secondo il principio plutocratico…
Link
A proposito del denaro (la benzina sociale dell’Impero 3d):
più ne hai, più ne vuoi.
Ma, anche:
meno ne hai, più ne vuoi.


Ricordi il "loop" descritto nella pubblicità delle pizzette Catarì?
Se ho fame me la fanno passare, se non ho fame me la fanno venire... Calmano la fame, stuzzicano l'appetito!

Cioè: 
ne vuoi sempre e comunque
Ergo, il principio magnetico posseduto ed incarnato dal denaro è totale. Perché, senza di esso, sembra che non sia possibile “fare nulla” e sembra che le “porte della società” si chiudano davanti a coloro che "non ne hanno" oppure che "ne hanno troppo poco".

Abbiamo già visto, più e più volte in SPS, che Liebig formulò nella sua “legge del minimo”, proprio il concetto di "controllo a partire dall’elemento più scarso, esistente in un ecosistema chiuso" (come è, evidentemente, il vivere confinati su/in un Pianeta disperso nell’illusione del cosmo).
Non occorre vantare scusanti, a partire proprio dalle dimensioni del Pianeta. In realtà, la Terra è estremamente piccola, se paragonata alla “sete di potere” incarnata profondamente oltre la carne degli umani. Al fine di costituire un impero, occorrono delle caratteristiche native, terra formanti il substrato fisico morale destinato, in seguito, a caratterizzare il tessuto da ordi(na)re.
Deve necessariamente esistere una suddivisione della platea e deve essere attuabile ed attuata la separazione totale tra “testa e rimanenza”.

Il vertice della piramide è staccato.
Il resto della piramide è diviso.
Il loop interessa solo il resto della piramide, perché si diparte dal vertice.
Il loop è costantemente alimentato dalla proiezione del vertice e dalla complicità diretta ed indiretta del resto della piramide.
I flussi di denaro convincono chiunque, facente parte del resto della piramide, perché ognuno è caratterizzato da un "proprio prezzo", proprio come ogni prodotto esposto in bella vista in un moderno supermercato.
Il vertice ufficialmente non esiste, essendo invisibile, immanifesto, immerso in un manto di globale inosservanza, seppure dotato (a filtro di semplificazione attivo) di fisicità e della stessa natura del resto della piramide.
Il vertice ispira.
Il resto della piramide, "pensa".
 

mercoledì 30 aprile 2014

Caduta, baratro e passaggio...


In principio era il Verbo (Logos),
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta

Vangelo di Giovanni

Teso è l’arco. Concentrato è il volto. Nello sguardo l’obiettivo…
Ciò che è stato tramandato, ora è qua e vive per mezzo tuo, anche se… non sei tu.
Che cosa sai?
Tramandare: composto della particella “Tra” dal latino “Trans/Oltre” e “Mandare”. Sinonimo di Trasmettere: ma pare si riferisca di preferenza alle età future, ai tardi nipoti.

Si dice anche per “Inalzare”:
con grido alto infinito
le voci al ciel tramanda
(Menzini)
Il Caro l’usa inoltre per “Trafugare”, che è come dire “Mandare nascostamente in altro luogo”...
Link 
 
La scienza deviata afferma che:
i traumi (ciò che è già accaduto) si ereditano, effetti fino alla terza generazione.
Gli effetti psicologici di un’esperienza traumatica si possono trasmettere dai genitori ai figli e ai figli dei figli, fino alla terza generazione...  A svelare un meccanismo finora misterioso è uno studio dell’università di Zurigo, pubblicato su Nature Neuroscience.
La ricerca è stata condotta sui topi, ma gli autori ipotizzano che i risultati ottenuti possano valere anche per l’uomo…
Gli studiosi hanno osservato che i topi traumatizzati modificavano il loro comportamento. Per esempio perdevano la naturale avversione agli spazi aperti e alla luce, e mostravano segni di depressione. Caratteristiche che tramite lo sperma venivano trasferite alla prole, anche se gli esemplari della progenie non subivano stress o traumi. Anche il metabolismo dei cuccioli di topo stressato cambiava:
i livelli di insulina e di zuccheri nel sangue, ad esempio, erano inferiori rispetto a quelli dei topolini nati da genitori non traumatizzati. 
"Siamo stati in grado di dimostrare per la prima volta - riassume Mansuy - che le esperienze traumatiche influenzano il metabolismo a lungo termine, che i cambiamenti indotti sono ereditari" e che gli effetti del trauma ereditato sul metabolismo e i comportamenti psicologici persistono fino alla terza generazione… 

Anche se molte questioni restano aperte e dovranno essere chiarite in studi successivi, puntualizzano gli autori, la conclusione è che "i condizionamenti ambientali lasciano tracce nel cervello, negli organi e nei gameti, e attraverso i gameti queste tracce vengono trasmesse alla generazione successiva"…

Link 
Questa verità può essere stata sfruttata per “vendere più merendine al cioccolato”?
He He He… (mai dire mai).
È solo il “trauma” ad essere trasmesso? E se, invece, fosse "tutto una trasmissione"? Perchè sino alla terza generazione? Il "peccato originale" non è forse un "trauma che dura da Tempo indefinito"?
 

martedì 29 aprile 2014

Multinazionale Mondo.


Nella troppa “libertà” è facile smarrirsi, se non si possiede una “bussola interna” sufficientemente orientata verso obiettivi realmente motivanti e, quasi sempre, coincidenti con il lato "egoico" dell’individuo stesso.
Ossia, che cosa è possibile isolare nel contesto appena portato alla luce? Ecco i capisaldi:
  • libertà = area accessibile alla presenza, nell’area di circolazione
  • orientamento = sostenibilità della presenza motivata, nell’area di circolazione
  • obiettivo = motivazione ed asse portante della presenza, nell’area di circolazione
  • ego = interesse individuale della presenza, nell’area di circolazione.
All’interno di questa “immagine” trova spazio quell’impulso, giudicato come "interferente", che è più  generalmente definibile come:
  • smarrimento = (in)sostenibilità della presenza (im)motivata, nell’area di circolazione.
Lo smarrimento fa da contraltare all’orientamento, nella convinzione generale che esistano sempre coppie di opposti, in grado di caratterizzare ogni fase attraversata dall’individuo e, di conseguenza, dalla “società media” derivante.
La summa mediata, chiamata società, giunge davvero “dopo” ogni azione/comportamento dei singoli? Cioè, la società è davvero l’esito dell’azione comportamentale media elaborata dalle singolarità?
La società è come il fumo che esce dalle ciminiere produttive delle industrie? La società dipende dal modus vivendi degli individui?
Se su cento individui, la maggioranza accetta determinate regole, che cosa significa?
Occorre prestare attenzione al “giro del fumo” e... a sostenerlo, questa volta (in SPS), non è un “esperto” o uno specialista in nessuna materia economica, sociale, legale, etc. Il Sottoscritto è un “prodotto” probabilmente “di scarto” del processo produttivo sociale d’insieme o un… “divergente”, per dirla tutta utilizzando un termine in voga, derivante dalla recente uscita nelle sale cinematografiche mondiali, del film “Divergent”:
la vita di Beatrice cambierà per sempre quando scoprirà di non appartenere a una fazione, ma di essere una Divergente…
Link
Insomma… l’eccezione che conferma la regola?