Ricordi Totò, il Barone Antonio Peletti in “47 morto che parla”:
“e io pago…”.
Nel Paese del “nessuno qua è fesso”, che non è solo Napoli bensì… lo sport nazionale; così come per la lamentela ed il “pensa positivo” o il “volemose bene de noantri”.
Oppure, l’apparente e più recente “politicamente corretto”.
La “non discriminazione di nessuno”, ovvero, l’esse-Re “inclusivo”:
il non “lasciare indietro nessuno”.
Una vera e propria sceneggiata mondiale, per la verità. Perché? Bè, com’era? Paese che vai…?
Usanze che (ri)trovi. Sì.
Le ritrovi proprio certe... cose. Mentre “la tradizione locale” è alla base della rivelazione, della copertura di ciò che continua a succedere non visto che “è già successo”. Così, puoi risiedere dove vuoi (più o meno; dipende) e pur tuttavia essere sempre al centro del “mirino”, oppure… no (dipende), anche se sostanzialmente è sempre così (Qua, AntiSistema).
Non sfuggi mai a questo “occhio che tutto prov-vede”.
Ma, nella misura in cui manco te ne accorgi realmente = nella sostanza. Mentre tutto ciò che ti sembra solo contornare, viceversa ti auto caratterizza, controlla, imp-regna, etc. Solo in questo modo, detto “spettacolo” può continuare, assolutamente indisturbato. Magari “solo” preoccupato, per via del potenziale contemporaneo che comunque sia ti caratterizza sempre, come Spada di Damocle per la compresenza eco-dominante, però.
Alias, lo “stress” non colpisce solamente “te”.
Anche se tutto ciò fosse come una “neurosimulazione mondiale”, motivo per cui “tu” esisti ma non ci sei. Ok? Bene:
il “problema” loro è che Tu non esisti ma ci sei.
Chi se ne importa di “te”, allora. Di tale guscio vuoto o meglio svuotato causalmente:
la cartina tornasole del “è già successo”.
La “pistola fumante”.
Il luogo comune dove avviene il “delitto” quotidiano.
Non ti parlano forse di “karma”? Ecco:
nella sostanza in cosa e chi consiste.