C’è un “momento” in cui la massa di un aereo che vola in cielo, riesce a coprire il Sole. Te ne rendi conto perché vedi l’ombra dell’aereo passarti sopra alla testa, proiettata al suolo.
Dal Sole al… suolo.
Un assolo. Ergo, un indizio. È solo “prospettiva”? Oppure, c’è di più, ovvero, si tratta di errore di parallasse quello che si vede nel cosiddetto cielo (lo spazio entro cui sopravvivi, separato dall’ulteriore presunzione dello “Spazio” aperto o esterno)?
La massa del velivolo è “piccola”, se confrontata con la presupposizione solare. Contemporaneamente è “grande”, se paragonata alla fisicità di un corpo, “grande o piccolo quanto vuoi”.
Relatività. Sostanza. Atteggiamento:
memoria coerente.
Un processo autentico che si “appanna” qua nell’AntiSistema, per via di tutta una serie di “valori”, dati dal convivere sociale, in gerarchia = non decisi da Te, ma che ti fai andare “bene”, essendo “te” in predetta versione della realtà manifesta per “inflazione” o… abitudine, usura, cattività (schiavitù sostanziale). Dunque, il grande Sole viene eclissato, seppure per un breve istante, dall’intermediazione di un velivolo aereo, di modo che ti venga fornito il solito indizio a cui aggrapparti facendone leva al fine di auto decodificarne l’essere trama e comprovare unilateralmente che… sei in trappola, probabilmente, da “sempre (potenzialmente)”.
La pianta carnivora si fa bella, a tal fine, infatti.