L'evoluzione, all'interno di una popolazione biologica, è il prodotto del mutamento dei caratteri trasmessi ereditariamente alle generazioni successive... A tale mutamento concorrono diversi fattori, quali le mutazioni genetiche (benché siano il più delle volte singolarmente poco significative, il loro lento accumularsi può portare alla comparsa di caratteristiche nuove), la selezione naturale, la deriva genetica.
Il loro effetto determina l'evoluzione dei caratteri fino alla comparsa di nuove specie…
La “trasmissione ereditaria alle generazioni successive” è (diventata) artificiale, ovvero, provocata ad arte. Ergo, di quale evoluzione si tratta, se non del “mutamento” messo in atto premeditatamente o artatamente, proprio come se fosse un piano industriale coperto dal relativo “budget”.
La “scienza” che cosa ti dice, ancora?
Il “mutamento” è provocato e dipende da:
mutazioni genetiche (benché siano il più delle volte singolarmente poco significative, il loro lento accumularsi può portare alla comparsa di caratteristiche nuove)
selezione naturale
deriva genetica…
“Bene”; allora rileggiti con calma e “seriamente” anche i soli termini utilizzati e dunque ricorrenti (significativi):
mutazione (secondaria)
selezione
deriva.
Il “mutamento (evoluzione)” è in stretta relazione (dipende) dalla “mutazione, selezione, deriva”. Uhm:
la mutazione genetica provoca “la comparsa di caratteristiche nuove”, la selezione è “naturale” laddove sei in gerarchia e la “deriva” è l’aspetto che rende immaginabile il risultato di detta “trasformazione” per auto adattamento, come se fosse tutto normale ed invece è “normale”.
Mutazione = tra l’altro, sostituzione e alterazione.
Selezione = tra l’altro, divisione e preferenza.
Deriva = tra l’altro, deviazione e trascinamento.
Non so:
tali termini non sono proprio così… edificanti.
La “fortuna” che hai è di sopravvivere proprio in un momento di “reset”, in maniera da tale da renderti conto sostanzialmente da Te in Te che cosa significa tutta questa “teoria”.