lunedì 13 dicembre 2021

La “legge”.



Come liquido nei tubi.

Il “problema” è, qua, che nell’impianto di legge, inteso come vera e propria infrastruttura, passa (o viene inoculata) la “legge”. Uno stato di possessione. E, come ora puoi ben vedere, la “legge” obbliga, costringe, devia, etc. tutti coloro che ne sono s-oggetti, giusto o sbagliato che sia. Si dice che “la legge è legge”, che “la legge non ammette ignoranza” e che in “guerra” tutto è lecito. 

Allora, come con-vinci milioni di individui (o miliardi) a fare qualcosa persino contro la propria volontà? Attraverso la gerarchia, che utilizza la legge iniettando la “legge”: 

motivo per cui esiste la legge ma, vige (c'è) la “democrazia, libertà, diritto, giustizia, etc.”, sempre rigorosamente “fra virgolette”. 

Wow: mettere fra virgolette l’espressione “fra virgolette” è il massimo del relativo, alias, il punto di sospensione che ti ha, seppure non esiste (ma c’è).

 

venerdì 10 dicembre 2021

Exit now.



È “tempo” di cuore, coscienza, anima (nel mondo, non del mondo...).

Alias, di verità (da cui deriva, poi, tutto come inevitabile conseguenza). Sì; hai mai pensato alla verità come la causa, anzi, la ragione fondamentale di tutto quanto si è cristallizzato e dunque reso palese o manifesto? 

Puoi supporre che tutto ciò sia frutto della “buona volontà”. No

Ad esempio, se mai ti metti a lavorare ad una casa, per edificarla, mai questa verrà completata. Vero. Tuttavia, tale azione non avverrà mai (mai) se, da “a monte”, non spinge a tal favore la verità. 

Ricorda sempre che la “legge” rispecchia la decisione che sopraggiunge da cosa/chi l’ha de-scritta, anzi, di più… resa possibile riassumendola dal potenziale contemporaneo. Insomma, hai voglia a sostenere teorie, persino basate sulla “tua” esperienza, se sei sempre in un cono d’ombra che ti ha non linearmente, ovvero ogni volta che ti sorprendi a pensare, “ma cosa vai cianciando”

Certo, sei sicuro del far “tuo”, sempre. 

E pur dubitando, non dubiti affatto, perché comunque sia ti va sempre “bene”. Non ti... conviene, diversamente (ricatto). Prova ne è l’attuale fase del “tempo” che, a partire dal 2020, sta facendo passare di tutto nella più totale noncuranza, da p-arte “tua”. 

Al più presto ti auto abituerai a tutto questo.

Se ne hai ancora la disponibilità, fai mente locale e riportati indietro di due anni

com’era, prima? 

giovedì 9 dicembre 2021

Trauma vissuto da piccoli, buon sangue.



Sembra un proverbio, il “titolo”. Vero? E buon sangue non mente.

Sì, insomma… a Me sembra così. E quando “giochi in casa” hai sempre ragione, anche se hai “ragione”. Del resto, tutto è relativo. Trovi? Relativo a cosa o a chi, però? Infatti, sei in gerarchia, qua. Meglio: 

qua, si è in gerarchia (mal comune mezzo gaudio). Bah. 

Ci si gira sempre attorno. Motivo per cui “ti girano” sempre. Anche se, “uhmma de che?”. Ecco. E adesso sembra un testo teatrale. Bello. Certo, quando di bello non c’è niente, ad eccezione del finale che, allo stesso modo dell’essere “già successo” relativo all’inizio (o, quantomeno, a quanto si c®ede essere l’inizio, seppure un inizio in effetti deve pur esserci), “è già successo” anch’esso (il finale o “finale”). 

Ergo, si è ora in una miscela come in sospensione, tra gli effetti dell’iniziale punto di sospensione e la sua naturale conclusione (prova a gettare un sasso in una pozza d’acqua e lo “vedrai” molto bene, anche se comunica soprattutto in codice non lineare e se Tu sei “tu” allora… notte). 

Come si dice: “due indizi fanno una prova”. Otre?