Allora; non ha più senso parlare di “deriva etica, anticostituzionale, immoralità, etc.”. Ormai, sei alle prese, e ne hai persino “dati oggettivi”, con un cambio di marcia o un giro di vite, molto simile all’incipit di un “reset”. Diciamo che sei sempre stato “dentro” a tutto questo (essendo AntiSistema), però i potentati - ad immagine e somiglianza – sottodomino, non smettono mai di “crescere o formarsi” ed agire di conseguenza, secondo il consueto copione. Dunque, la cosiddetta “Italia” sta assaggiando la punta estrema della “frusta”.
Quando il Governo, la “politica intera”, le autorità in toto, gli ordini della magistratura, delle “forze dell’ordine”, di coloro che governano i Media, il Papa e relativa Chiesa, l’opinione pubblica e tutto il resto, sostanzialmente, non intervengono come dovrebbe essere (con l’aggiunta dell’Ue, dell’Europa, degli Usa e quant’altro o il “mondo”) di conseguenza occorre prendere atto della “cosa”, smettendo di opporre dubbi, incredulità, stupore, curiosità, etc.
Insomma, analisi di questo tipo sono ormai superate dalla realtà.
Italia – La deriva etica ed anticostituzionale.
Quando un Governo o una regione si dimostrano incapaci di gestire una delle opzioni offerte ai lavoratori (vaccino o tamponi) per ottenere il Green Pass l’approccio alle problematiche legate alla gestione della “ripresa” economica e sociale dai terribili effetti della pandemia si rivela quantomeno inadeguato… Il diritto al lavoro tutelato dall’art. 4 della Carta Costituzionale viene disatteso clamorosamente non tanto dalla contrarietà dei sostenitori al Green Pass ma dall’intera classe governativa statale e regionale. In questa situazione assolutamente imbarazzante per una classe governativa risulta evidente come l’intera responsabilità di un possibile rallentamento delle attività economiche e produttive non possa più venire attribuita a chi sceglie di non vaccinarsi e di affrontare i tamponi ogni 48 ore con i relativi costi da affrontare. Essa deve invece venire interamente addebitata alla compagine governativa, statale e regionale, in quanto entrambe hanno affrontato la complessa problematica della gestione pandemica e vaccinale in chiave anticostituzionale ed etico-ideologica…
19 ottobre 2021 Francesco Pontelli Link
No?
Cioè, se continui ad analizzare la situazione dalla prospettiva “sono in uno Stato sorretto da una Costituzione, che mi tutela ed è dalla mia parte, visto che qualche decennio fa l’occupazione nazista ha in-segnato indelebilmente le coscienze e allora non potrà mai più ritornare quel tempo…”, sei fregato inesorabilmente.
Pensa bene a queste “parole”.
E pensa a quando, prima dello scoppio delle due Guerre Mondiali, le comunità erano nella medesima situazione sostanziale, al netto di ogni apparenza collegabile a come si vestivano. Gli ordinamenti governativi erano diversi? Bah. Quello è il “di fatto”, che rivela. Mentre è al sostanziale che occorre sempre “guardare (sentire)”.