martedì 21 settembre 2021

Pescatori di anime.



Quello che era importante a quel tempo, lo è anche ora…

Il mondo vuole essere ingannato e allora sia ingannato…

In un mondo di post verità, questo dove ci lascia?...”.

The lost symbol

SPS_IO si ritrova ogni “santo” giorno a dover come ripartire da capo, perché… Già: perché? Lo spazio offerto da Google è gestito così: 

una scala mobile che continuamente si muove, prendendo l’ultimo Bollettino ed anteponendolo a tutto il resto che, così, scala o viene scalzato, andando a costituire l’archivio storico. 

Certo, c’è l’indice dell’intera produzione, tuttavia per chi è nuovo è molto complesso farsi un’idea. Inoltre, SPS_IO è costretto a dover ribadire in continuazione taluni concetti chiave, anche se non fa mai male. Insomma, la struttura definita o “Blog” (ma anche i Siti) funzionano in questo modo, dunque rimane a chi organizza il proprio materiale riuscire ad utilizzare le varie funzioni accessorie al fine di mettere toppe a questa organizzazione dis-funzionale nativa ed offerta.

In questo va da sé accorgersi che:
è proprio il “servizio” a fare acqua. La tecnologia stessa.

E tutto quello che può fare chi condivide il proprio pensiero, rimane di accomodare per il meglio ciò che passa il convento. Questo è un “problema” della Rete intera e dunque di Internet. Ancora una volta, non è un caso. Ok?

Sì, ok: “non si capisce”. 

Inoltre, è così che serialmente tutto funziona – fisicamente – in questa versione del reale manifesto (cristallizzato ad hoc sulla spinta di chi se ne approfitta storicamente). 

 

lunedì 20 settembre 2021

Scusa.



Referendum No Green Pass

L'economia del futuro la stanno inventando “ora” (vedi lo scenario ancora sommerso, in preparazione, delle criptovalute, della Blockchain, della decentralizzazione, della transizione, etc.). 

Ancora (sempre) AntiSistema.

Così come stai assistendo anche in ambito di vaccino, pandemia, virus (p-arte del “nuovo mondo” in via di emersione, manifestazione)

Così come hanno già fatto. Ad esempio, durante la II Rivoluzione Industriale (la fase più auto distaccante dalla “riva”, andando alla deriva nell’AntiSistema)

L'eredità Tatara - tale sconquasso artificiale o l’implosione dall’interno dell’impero, come un tradimento o un tumore maligno - è servita per il giro di vite sottodomino attuale: 

dal “reset” è sorta la società “moderna”. 

Ancora una volta si tratta dicreazione” = artifizio, decisione, strategia, intenzione, disegno, idea, piano, etc. Da “lì” parte un nuovo sottodomino, mentre era “già successo” l’AntiSistema. Perché? Perché l’impero collassa “grazie” ad una rivoluzione interna o “trasformazione” che ha fatto leva sull’uso del denaro, dei contabili, dell’elite “esperta”, sulla relativa conoscenza di tale ordigno ad orologeria sempre potenziale (hai presente la “crisi” economica? Ecco). 

Proprio quel denaro che a partire dalla II Rivoluzione Industriale viene spinto al massimo, per andare a costituire il “core” di/per ogni evento social-individuale. Sino al punto di arrivare a calcolare con una “formula” l’indennizzo per ogni singola vittima dell’11 settembre 2001, al fine di far tacere quella che poteva e doveva essere una sollevazione popolare generale essenziale, perlomeno Usa, invece che l’ennesima guerra extra confine sulla base della faida e della vendetta de noantri. Ancora una volta, l’ennesimo fuoco d’artificio o farsa (strategia) o “creazione”. 

Come se ci avesse colpito un missile…”.

Worth. Il patto.

Il “valore” al posto del valore. È questo l’AntiSistema

Un modello equivalente di “vita” = sopravvivenza, poiché in gerarchia sostanziale. Qualcosa di assolutamente… ingegnoso, geniale, impensabile e soprattutto, nell’AntiSistema eco-dominante/sottodomino, indimostrabile se non attraverso il ritornare in sé, da sé, per sé (per essere più chiari, essendo da un atteggiamento sostanziale o di cuore). Hai presente

 

venerdì 17 settembre 2021

I confini del mondo sono il mondo stesso.



Cantarono nelle strade per non morire.

Cantarono nelle gabbie per non impazzire.

Cantarono addosso al muro davanti a un fucile.

Colpo su colpo vedrete questo muro cadere…”.

Cantaré - Alessandro Mannarino

Qua, nell’AntiSistema, si decanta

Molto più spesso si “risuona”. Come rispondendo (eco) al richiamo dell’essere “diapason”: tutti vibrando come un sol corpo, ma… con l’esclusione di sé, come se un paguro  o un cuculo non-qualsiasi ti avesse trovato vuoto (svuotato), pre-occupandoti. 

Come in una strategia che sembra “solo” un brutto e definitivo incubo ed invece è l’effetto della strategia stessa, tanto estesa da non poter essere nemmeno abbracciata dalla versione ad hoc della “tua” mente. Come serpe che sfugge poiché la sa sempre lunga, mentre tutto il resto rimane in quanto corpo da avvinghiare, arrotolandosi come se fosse vita alfine strozzando, spremendo, schiacciando… come se fosse qualcosa di impronunciabile (perché nell’incubo non riesci nemmeno ad aprir bocca) = l’artifizio più totale che non riesci nemmeno ad immaginare, pieno zeppo di c®edo comesei”, nell’AntiSistema. 

Una volta…” gli schiavi cantavano mentre erano costretti a “lavorare”, accompagnati dalla violenza di chi era pagato per sorvegliare e frustare e sparare e uccidere, tanta era “tanta” la manodopera senza alcun prezzo ma ap-prezzabile. “Una volta…” cantavano “nelle gabbie per non impazzire...”, mentre “ora” te la suoni e te la canti ad immagine e somiglianza dell’eco-dominante che tuttavia non esiste (per “te”) ma c’è (perché puoi sempre “sentire”). 

Come una invasione virale o una “malattia” che, però, non sei tu ma “tu” = il braccio della mente AntiSistemica. 

Sii sostanziale, allora, e “vedrai”.