Nel piccolo, il grande… e viceversa. Tale auto caratteristica ambientale (la frattalità espansa) è “qualcosa” su cui poter sempre contare, essendo come una sorta di “costante”, seppure addivenuta incognita.
Se tale “proprietà” fosse, infatti, implementata nel corpus docente dopo essere adottata da quello scientifico, ufficiale, bè… il “mondo” ritornerebbe in grado di dimostrare qualsiasi “cosa”, senza dipendere dalla sempre attuale “necessità” Anti-Sistemica del com-provare “di fatto” - secondo la “legge” - la verità.
Non solo:
per mezzo di tale funzionamento ambientale chiunque (chiunque) potrebbe risalire sempre al “nocciolo duro” di ogni problematica, poiché indipendente da ogni e qualsiasi condensazione esclusiva di potere, sapere, decidere, etc. altrui (seppure ufficiale).
Cioè, in men che non si dica “ogni nodo verrebbe al pettine”, ristabilendo l’antica massima che recita “il tempo è galantuomo”.