martedì 18 maggio 2021

Gira che ti rigira, sei raggirato giurando il contrario.



Nel piccolo, il grande… e viceversa. Tale auto caratteristica ambientale (la frattalità espansa) è “qualcosa” su cui poter sempre contare, essendo come una sorta di “costante”, seppure addivenuta incognita. 

Se tale “proprietà” fosse, infatti, implementata nel corpus docente dopo essere adottata da quello scientifico, ufficiale, bè… il “mondo” ritornerebbe in grado di dimostrare qualsiasi “cosa”, senza dipendere dalla sempre attuale “necessità” Anti-Sistemica del com-provare “di fatto” - secondo la “legge” - la verità. 

Non solo

per mezzo di tale funzionamento ambientale chiunque (chiunque) potrebbe risalire sempre al “nocciolo duro” di ogni problematica, poiché indipendente da ogni e qualsiasi condensazione esclusiva di potere, sapere, decidere, etc. altrui (seppure ufficiale). 

Cioè, in men che non si dica “ogni nodo verrebbe al pettine”, ristabilendo l’antica massima che recita “il tempo è galantuomo”. 

 

lunedì 17 maggio 2021

Ogni benedetto “film” e la “fine” dei dinosauri.



C’è questo pazzesco “documentario”, che permette di realizzare (o credere) che la Terra di “c’era una volta…” fosse molto più espansa in verticale, di quanto si possa essere autorizzati persino ad immaginare “oggi”. 

Coi “famosi” Grandi Alberi che hanno fatto la fine degli stuzzicadenti, non destando l’ira di alcun “Dio” né “Dea Madre”. 

Al fine, dunque, il “cielo è caduto sulla testa” di coloro che assistettero a tale immane tragedia. 

Ergo: la paura degli “antichi” è giustificabile poiché era “già successo” l’antefatto = il crollo della “parete (soffitto)” verticale, entro cui esistevano mondi che sono diventati materiale per la leggenda. 

Laddove, di conseguenza, quando i “moderni” Dogon dell’Africa, indicano la direzione, nel cielo aperto, dove si trova Sirio B, non stanno indicando una zona specifica dello Spazio, bensì… stanno indicando la posizione precisa dove fisicamente, una volta, “Sirio B” era collocata su uno dei Grandi Alberi della Terra: 

i relativi fuochi o luci che la ritraevano e segnalavano sulla superficie terrestre, permettevano di sapere dove si trovasse la città, il regno o il villaggio che fu. 

 


Insomma, posizionando tali gigantesche strutture verticali, lo spazio disponibile per essere calcato ed abitato, aumenta esponenzialmente, confermando che l’arrivo di ondate migratorie di popoli “misteriosi” che apparivano letteralmente dal “nulla”, sono proprio riferibili a questi “ponti naturali” di inter-passaggio tra “dimensioni”. 

 

venerdì 14 maggio 2021

Amare descrivere l’Anti-Sistema è una beep pazzesca.



Quest’oggi, SPS_IO deve ammettere di soffrire di una gravissima colpa:

ama de-scrivere al mattino”. 

Forse, ti chiederai “ma dove sta la colpa?”. Già: manco te ne accorgi. Te ne rendi conto

Come puoi amare ogni “santo” giorno l’avere a che fare con l’Anti-Sistema? Figurati se allora ti metti anche a de-scriverne le gesta nonché la compresenza. Ergo, non si tratta del fatto che “a nessuno interessa”; si tratta della sostanza = della radioattività che ti becchi ogni volta e che, allora, non puoi permetterti di amare. 

“Scrivere” è denunciare, quando lo “Fai…” pubblicamente. 

Anche se è più facile scambiarlo per… “altro”. No? Infatti, tu che sei “tu” nell’Anti-Sistema, scambi SPS_IO per un “Blog”: 

come no. 

Credi di avere ragione ma hai solamente “ragione”; per essere un Blog è un Blog, infatti “non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non amano…”.

V for Vendetta

SPS_IO non deve amare de-scrivere l’Anti-Sistema. 

E, per la verità, viene ripagato della stessa “moneta”. Come puoi probabilmente evincere, “non si capisce niente”. Certo che è così:

il lavoro nobilita