Come ne ri-esci?
Come se… in qualcosa che (ti) ammalia attraverso queste “proprietà”?
Qualcosa di affascinante sino al punto di morirci “dentro”. Come si dice di certe persone o di certi ambienti non propriamente naturali. Una attraenza ad ogni effetto, ma piuttosto velenosa o stucchevole, che lascia senza respiro e di cui non si può o non si riesce a farne meno.
Di che si tratta, sostanzialmente?
Di una “rete”. Di sensi imbrigliati. E di capacità di “sentire”, s’eppure prima viene sempre altro = la gerarchia.
Ecco, allora, che tutto questo prende il significato della pianta carnivora, anzi, soprattutto della strategia adottata per… attirarvi “dentro”, nel luogo comune del proprio “desiderio” non propriamente edificante quanto piuttosto f-attore di sopravvivenza o, chissà, di sacrificio/“necessità”.
“Tornare a casa non significa che ce ne andremo…”.
Antony Blinken
6 maggio 2021 Link