mercoledì 10 marzo 2021

“D’annata?”.


Per me si va ne la città dolente,

per me si va ne l'etterno dolore,

per me si va tra la perduta gente…”.

Canto III – Divina Commedia – Dante Alighieri

In SPS (Me) non si prende nessuna p-arte; ergo, Cina, Usa, Italia, Russia, Iran, Arabia Saudita, etc. “pari son”, a livello sostanziale.

Lei è un ignorante.

In materia fiscale…”.

I Tartassati

SPS (Io) non ignora nulla, essendo qualsiasi p-arte sempre lo stesso intero o potenziale, seppure la cristallizzazione in realtà manifesta può essere diversa, ossia può assumere infinite f-orme, in funzione di qual sia il relativo punto di sospensione. Come si suol dire “la mano del creatore” è però sempre 1- presente e 2- riconoscibile. Laddove, per “creatore” non s’intende Dio, bensì… il “Dio-Re (fattore)” = chi se ne approfitta continuamente (l’essere “già successo”); tanto continuamente da essere alfine scambiato per “eternità, norma, destino” se non addirittura “caso, alea, libertà, progresso, giustizia, etc.”. 

Bello. Vero?

martedì 9 marzo 2021

Distacco.


C’è un certo “scollamento” tra 1- ciò che creano realmente le decisioni di certi individui e 2- ciò che sembrano, invece, essere e rappresentare. 

È solo in questo modo che la “società” accetta di convivere con certi individui: facendo finta di non “sapere” (anche perchè conviene loro = lo “stile di vita” garantito, significa che la gerarchia rimane sempre perfettamente in auge). 

L’intelligenza in gioco è pari a quella in giogo, essendo potenzialmente identica. Tuttavia, lo schieramento in campo si avvale del “vantaggio” dell’essere in gerarchia, il che permette di mantenere l’essere “a Massa” o nei ranghi e di manutenere lo status quo “come dovrebbe essere” (ed è) nell’Anti-Sistema. 

Allora, “far finta di nulla” è diventata la specialità della casa. “Perché dovrei mettere a repentaglio tutto quello che ho, che mi sono guadagnato e meritato, a caro prezzo?”. 

Già. 

lunedì 8 marzo 2021

Reazioni diverse.


Un giorno capiremo chi siamo senza dire niente

e sembrerà normale

immaginare che il mondo scelga di girare

attorno a un altro Sole.

È una casa senza le pareti

da costruire nel tempo, costruire dal niente

come un fiore fino alle radici…

Com'era il mondo prima di te?...”.

Il mondo prima di te - Annalisa

Già: com'era il mondo prima dite”? 

Quando eri (in) te. Chi lo sa. Non ricordando direttamente, chi può avere ragione. Forse gli “storici”? Forse gli “esperti”? Forse la versione “ufficiale” della storia? Allora hanno ragione tutti e nessuno, poiché il “com’era” rimane materia sottile, avendo dimenticato. 

Perché “dimenticato”? 

Perché “ora” si fa… ricerca. Ergo? “È già successo” qualcosa che “ora” cercano di… studiare. Una “antica civiltà” è scomparsa? Allora le “è già successo” qualcosa. No? È questo il meccanismo: la diretta è una cosa, la differita è un’altra. 

E, nella differita (nel “poi” che comunque viene dipinto sempre da “ora” oppure come “modernità”) la presunzione è quella di ritenere di “avere capito”. Una simile conclusione è quantomeno relativa, non visto che l’atteggiamento da cui si elegge la “verità” appartiene ad uno status quo che rivela, essendo “di fatto” = è ancora facente p-arte di ciò che “si studia”, ma che non è affatto estinto o scomparso, bensì “manca”, laddove la mancanza è una strategia